RELAZIONE sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per l'esercizio 2013

30.3.2015 - (2014/2122(DEC))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Ryszard Czarnecki

Procedura : 2014/2122(DEC)
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A8-0087/2015
Testi presentati :
A8-0087/2015
Testi approvati :

1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per l'esercizio 2013

(2014/2122(DEC))

Il Parlamento europeo,

–       visti i conti annuali definitivi dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati relativi all'esercizio 2013,

–       vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati relativi all'esercizio 2013, corredata delle risposte dell'Autorità[1],

–       vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[2], presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2013 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–       vista la raccomandazione del Consiglio del 17 febbraio 2015 sullo scarico da dare all'Autorità sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2013 (05304/2015 – C8‑0054/2015),

–       visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–       visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[3],

–       visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[4], in particolare l'articolo 208,

–       visto il regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/77/CE della Commissione[5], in particolare l'articolo 64,

–       visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[6],

–       visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013 , che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio [7], in particolare l'articolo 108,

–       visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,

–       visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0087/2015),

1.      concede il discarico al direttore esecutivo dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati sull'esecuzione del bilancio dell'Autorità per l'esercizio 2013;

2.      esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.      incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante, al direttore esecutivo dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

2. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla chiusura dei conti dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per l'esercizio 2013

(2014/2122(DEC))

Il Parlamento europeo,

–       visti i conti annuali definitivi dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati relativi all'esercizio 2013,

–       vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati relativi all'esercizio 2013, corredata delle risposte dell'Autorità[8],

–       vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[9], presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2013 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–       vista la raccomandazione del Consiglio del 17 febbraio 2015. sullo scarico da dare all'Autorità sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2013 (05304/2015 – C8‑0054/2015),

–       visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–       visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[10],

–       visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[11], in particolare l'articolo 208,

–       visto il regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/77/CE della Commissione[12], in particolare l'articolo 64,

–       visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[13],

–       visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013 , che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio [14], in particolare l'articolo 108,

–       visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,

–       visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0087/2015),

1.      constata che i conti annuali definitivi dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati si presentano quali figuranti in allegato alla relazione della Corte dei conti;

2.      approva la chiusura dei conti dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per l'esercizio 2013;

3.      incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al direttore al direttore esecutivo dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

3. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per l'esercizio 2013

(2014/2122(DEC))

Il Parlamento europeo,

–       vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per l'esercizio 2013,

–       visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,

–       visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0087/2015),

A.     considerando che, stando ai suoi stati finanziari, il bilancio definitivo dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (in appresso "l'Autorità") per l'esercizio 2013 ammontava a 28 188 749 EUR, importo che rappresenta un aumento del 39,01% rispetto al 2012, dovuto ai compiti aggiuntivi attribuiti all'Autorità;

B.     considerando che la Corte dei conti, nella sua relazione sui conti annuali dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per l'esercizio 2013 ("la relazione della Corte") ha dichiarato di aver ottenuto garanzie ragionevoli in merito all'affidabilità dei conti annuali dell'Autorità, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni alla base di tali conti;

Seguito dato al discarico 2012

1.      prende atto del fatto che, nella relazione della Corte, per quanto riguarda sei osservazioni formulate nella relazione della Corte per il 2011 che risultavano "in corso" o "pendenti", sono state intraprese azioni correttive; due delle azioni risultano ora "completate", tre "in corso" e una "non applicabile"; osserva inoltre che, per sette osservazioni formulate nella relazione della Corte per il 2012, sono state intraprese azioni correttive e due osservazioni risultano ora "completate", tre "in corso" e due "non applicabili";

2.      apprende dall'Autorità che:

-     ha integrato la pianificazione di personale e di bilancio con il suo programma di lavoro annuale, per tenere conto delle priorità in tutta l'organizzazione e riassegnare personale a diversi compiti ove possibile;

-     ha modificato le proprie procedure di assunzione per includere maggiori controlli, quali verifiche ex ante, modelli più chiari e un meccanismo rivisto di valutazione dei candidati e che, secondo la relazione della Corte, l'azione correttiva riguardante le raccomandazioni della Corte in proposito risulta completata;

-     l'informazione sui suoi lavori e attività, destinata ai cittadini europei, è trasmessa pubblicando e divulgando informazioni attraverso una serie di canali che includono, senza limitarsi a essi, il suo sito web pubblico e una serie di documenti tematici;

Gestione finanziaria e di bilancio

3.      osserva che gli sforzi in materia di controllo di bilancio intrapresi durante l'esercizio 2013 hanno avuto come risultato un tasso di esecuzione del bilancio del 93,18% e che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato del 72,54%;

4.      osserva che, per assicurare che le azioni correttive relative all'esecuzione di bilancio fossero svolte nei tempi, l'Autorità ha fatto ricorso a una varietà di metodi, tra cui relazioni mensili al Direttore esecutivo e relazioni trimestrali al Consiglio di amministrazione; rileva che ciò ha portato a un tasso di esecuzione di bilancio superiore rispetto all'esercizio precedente;

Impegni e riporti

5.      riconosce che gli impegni sono stati assunti in modo più tempestivo e che il livello globale degli stanziamenti impegnati è aumentato rispetto all'esercizio precedente; osserva con preoccupazione che il tasso degli stanziamenti impegnati riportati continua ad essere elevato per il Titolo III (pari al 58%, vale a dire un aumento del 6%);

6.      osserva che l'alto livello di riporti è dovuto soprattutto a servizi informatici contrattati a fine esercizio, servizi ricevuti nel 2013 ma non pagati prima della fine dell'anno e ritardi negli appalti informatici, oltre che alla natura pluriennale di alcuni progetti informatici nell'ambito di tali contratti; invita l'Autorità a informare l'autorità di discarico sui provvedimenti presi per ridurre al minimo possibile il livello dei riporti;

Storni

7.      osserva con preoccupazione che il livello degli storni è molto elevato (pari al 18% del bilancio, per un importo di 5 100 000 EUR); deplora che tale cifra sia in aumento rispetto al 2012, indicando il persistere di carenze nella programmazione di bilancio; invita l'Autorità a informare l'autorità di discarico in merito alle azioni adottate per rimediare a tali lacune;

Procedure di appalto e di assunzione

8.      apprende dall'Autorità che le procedure d'appalto sono state centralizzate per tutti gli appalti superiori a 15 000 EUR per migliorarne la tempestività, il controllo di qualità e la conformità; rileva che nel 2013 sono state introdotte relazioni mensili al Direttore esecutivo sullo status del piano per gli appalti;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interessi e trasparenza

9.      apprende dall'Autorità che essa ha ulteriormente rafforzato le proprie regole deontologiche elaborando una politica in materia di conflitti d'interessi per i membri non facenti parte del personale, che tiene conto degli orientamenti della Commissione sulla prevenzione e sulla gestione dei conflitti d'interessi nelle agenzie decentrate dell'Unione europea e si applica ai membri del Consiglio delle autorità di vigilanza e ai membri del Consiglio di amministrazione;

10.    osserva che la politica dell'Autorità in materia di conflitti d'interessi comprende una disposizione riguardante la pubblicazione delle dichiarazioni di interessi dei membri del Consiglio delle autorità di vigilanza e del Consiglio di amministrazione; osserva che i CV e le dichiarazioni di interessi dei membri del Consiglio delle autorità di vigilanza e del Consiglio di amministrazione, così come le dichiarazioni di interessi del Direttore esecutivo e degli alti dirigenti, non sono accessibili al pubblico; invita l'Autorità a rimediare urgentemente a questa lacuna e a rendere tali documenti facilmente accessibili attraverso il suo sito web;

Audit interno

11.    apprende dall'Autorità che, nel 2013, il Servizio di audit interno della Commissione (SAI) ha svolto un riesame limitato della sua applicazione delle norme di controllo interno a seguito dei risultati della valutazione dei rischi svolta nel 2012 e del piano strategico di audit dell'Autorità 2013-2015;

12.    osserva che, nel riesame 2013 delle norme di controllo interno, il SAI ha formulato 14 raccomandazioni in diversi campi, una delle quali contrassegnata come "molto importante" e ha concluso che la maggior parte delle 15 norme di controllo interno riviste è stata messa in atto integralmente o per la maggior parte; prende nota del fatto che, secondo la missione di controllo svolta dal SAI nel giugno 2014, metà delle raccomandazioni erano state attuate, compresa quella contrassegnata "molto importante";

Altre osservazioni

13.    deplora che gli interessi di mora costituiscano il 27% del totale dei pagamenti per beni e servizi ricevuti, risultando in 3 834 EUR di interessi pagati, e che i pagamenti siano, in media, in ritardo di 32 giorni; esorta l'Autorità a fornire all'autorità di discarico informazioni dettagliate sulle misure prese per affrontare questa problematica e migliorare la tempestività delle procedure di pagamento;

14.    osserva che gli attuali meccanismi di finanziamento dell'Autorità non sono flessibili, generano oneri amministrativi superflui e sono suscettibili di comprometterne l'indipendenza; esorta l'Autorità a cooperare con la Commissione al fine di rivedere la sua struttura di finanziamento attuale;

15.    osserva che, dopo trattative con lo Stato membro ospite, l'Autorità ha iniziato a richiedere i rimborsi dell'IVA a norma del protocollo sui privilegi e sulle immunità dell'Unione europea[15] e della direttiva dell'UE in materia di IVA[16]; osserva che, alla fine del 2013, era stato richiesto il rimborso di solo il 39% dell'IVA imposta nel periodo 2011-2013; invita l'Autorità a informare l'autorità di discarico in merito alle azioni intraprese per chiedere il rimborso dell'IVA imposta, nonché dei tempi entro i quali si prevede di poter chiedere il rimborso dell'importo integrale;

16.    rammenta che il Parlamento è stato determinante nell'istituzione di un nuovo e completo Sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) in seguito alla crisi finanziaria, nonché nella creazione dell'Autorità, che ne fa parte, nel 2011;

17.    prende atto dell'osservazione formulata dalla Commissione nella sua ultima relazione sull'operato delle autorità europee di vigilanza (AEV) e del sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) secondo cui, nonostante le difficili circostanze, le AEV hanno costituito rapidamente organizzazioni ben funzionanti, che nel complesso hanno registrato buoni risultati a fronte di un ampio raggio di azione e sono riuscite altresì a rispondere alle crescenti richieste con risorse umane limitate;

18.    evidenzia che il ruolo svolto dall'Autorità nella promozione di un regime comune di vigilanza in tutto il mercato unico è essenziale per garantire una migliore integrazione, efficienza e sicurezza dei mercati finanziari dell'Unione, contribuendo in tal modo alla ripresa economica, alla creazione di posti di lavoro e alla crescita in Europa, come anche alla prevenzione di future crisi nel settore finanziario;

19.    prende atto che il SEVIF è ancora in fase di creazione e sottolinea che i compiti già assegnati all'Autorità, nonché quelli futuri previsti nell'ambito dei lavori legislativi in corso, richiedono un livello adeguato di personale e di dotazione finanziaria per consentire una vigilanza di elevata qualità; sottolinea che la necessità di combinare compiti aggiuntivi con risorse supplementari dovrebbe essere sempre valutata con attenzione; sottolinea tuttavia che qualsiasi potenziale aumento di mezzi dovrebbe essere preceduto e/o integrato da adeguati sforzi di razionalizzazione, ove possibile; sottolinea il ruolo di coordinamento dell'Autorità e la necessità di cooperare strettamente con le autorità nazionali di vigilanza per adempiere al suo mandato;

20.    pone l'accento sul fatto che, date le risorse limitate, l'Autorità deve attenersi ai compiti assegnatile dai colegislatori dell'Unione; sottolinea che l'Autorità dovrebbe espletare pienamente tali compiti, senza cercare di ampliare il proprio mandato, e che deve rimanere indipendente; sottolinea che l'Autorità dovrebbe verificare la necessità di elaborare orientamenti e raccomandazioni;

21.    sottolinea che l'Autorità dovrebbe esercitare appieno i suoi poteri, garantiti dal suo mandato, nel settore della protezione dei consumatori; sottolinea che, in tale ambito, l'Autorità dovrebbe instaurare una più stretta collaborazione con le altre AEV tramite il comitato congiunto;

22.    invita l'Autorità a evitare in futuro di assumere obblighi giuridici in assenza di impegni di bilancio corrispondenti;

o

o   o

23.    rinvia, per le altre osservazioni di natura trasversale che accompagnano la decisione sul discarico, alla sua risoluzione del ... 2015[17] sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie.

26.2.2015

PARERE della commissione per i problemi economici e monetari

destinato alla commissione per il controllo dei bilanci

sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per l'esercizio 2013

(2014/2122(DEC))

Relatore per parere: Markus Ferber

SUGGERIMENTI

La commissione per i problemi economici e monetari invita la commissione per il controllo dei bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  rammenta che il Parlamento europeo è stato determinante nell'istituzione di un nuovo e completo Sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) in seguito alla crisi finanziaria, nonché nella creazione dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) nel 2011, che ne fa parte;

2.  prende atto dell'osservazione formulata dalla Commissione nella sua ultima relazione sull'operato delle autorità europee di vigilanza (AEV) e del SEVIF secondo cui, nonostante le difficili circostanze, le AEV hanno costituito rapidamente organizzazioni ben funzionanti, che nel complesso hanno registrato buoni risultati a fronte di un ampio raggio di azione e sono riuscite altresì a rispondere alle crescenti richieste con risorse umane limitate;

3.  sottolinea che il ruolo svolto dall'ESMA nella promozione di un regime comune di vigilanza in tutto il mercato unico è essenziale per garantire una migliore integrazione, efficienza e sicurezza dei mercati finanziari dell'Unione, contribuendo in tal modo alla ripresa economica, alla creazione di posti di lavoro e alla crescita in Europa, come anche alla prevenzione di future crisi nel settore finanziario;

4.  constata che, a giudizio della Corte dei conti europea, le operazioni dell'ESMA su cui sono basati i conti annuali per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari;

5.  sottolinea, senza mettere in discussione tale giudizio generale, che l'ESMA deve porre rimedio ad alcune debolezze evidenziate dalla Corte dei conti europea; ritiene inaccettabile la situazione osservata nel 2013 per quanto riguarda i ritardi nei pagamenti delle fatture e gli indebiti versamenti dell'IVA;

6.  prende atto che il SEVIF è ancora in fase di creazione e sottolinea che i compiti già assegnati all'ESMA, nonché quelli futuri previsti nell'ambito dei lavori legislativi in corso, richiedono un livello adeguato di personale e di dotazione finanziaria per consentire una vigilanza di elevata qualità; sottolinea che la necessità di combinare compiti aggiuntivi con risorse supplementari dovrebbe essere sempre valutata con attenzione; sottolinea tuttavia che qualsiasi potenziale aumento di mezzi dovrebbe essere preceduto e/o integrato da adeguati sforzi di razionalizzazione, ove possibile; sottolinea il ruolo di coordinamento dell'ESMA e la necessità di cooperare strettamente con le autorità nazionali di vigilanza per adempiere al suo mandato;

7.  pone l'accento sul fatto che, date le risorse limitate, l'ESMA deve attenersi ai compiti assegnatile dai colegislatori dell'Unione; sottolinea che l'ESMA dovrebbe espletare pienamente tali compiti, senza cercare di ampliare di fatto il proprio mandato oltre a quanto stabilito, e che deve rimanere indipendente; sottolinea che l'ESMA dovrebbe verificare la necessità di elaborare orientamenti e raccomandazioni;

8.  sottolinea che l'ESMA dovrebbe esercitare appieno i suoi poteri, garantiti dall'attuale mandato, nel settore della protezione dei consumatori; sottolinea che, in tale ambito, l'ESMA dovrebbe instaurare una più stretta collaborazione con le altre AEV tramite il comitato congiunto;

9.  invita l'ESMA a evitare in futuro di assumere obblighi giuridici in assenza di impegni di bilancio corrispondenti;

10. conclude che il sistema di finanziamento misto dell'ESMA è inflessibile, oneroso e costituisce una potenziale minaccia alla sua indipendenza; invita pertanto la Commissione a proporre entro il 2017, qualora la sua valutazione ne confermi la necessità, un sistema di finanziamento che:

–   sia basato esclusivamente sull'introduzione di commissioni a carico degli operatori di mercato, o

–   combini le commissioni a carico degli operatori di mercato con un finanziamento di base a titolo di una linea distinta nel bilancio generale dell'Unione.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

24.2.2015

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

43

11

4

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Burkhard Balz, Hugues Bayet, Pervenche Berès, Esther de Lange, Fabio De Masi, Anneliese Dodds, Markus Ferber, Jonás Fernández, Elisa Ferreira, Sven Giegold, Neena Gill, Sylvie Goulard, Roberto Gualtieri, Brian Hayes, Gunnar Hökmark, Cătălin Sorin Ivan, Petr Ježek, Othmar Karas, Georgios Kyrtsos, Alain Lamassoure, Philippe Lamberts, Werner Langen, Sander Loones, Bernd Lucke, Olle Ludvigsson, Ivana Maletić, Fulvio Martusciello, Marisa Matias, Costas Mavrides, Luděk Niedermayer, Patrick O'Flynn, Stanisław Ożóg, Dimitrios Papadimoulis, Dariusz Rosati, Alfred Sant, Molly Scott Cato, Peter Simon, Theodor Dumitru Stolojan, Paul Tang, Sampo Terho, Ramon Tremosa i Balcells, Ernest Urtasun, Marco Valli, Tom Vandenkendelaere, Cora van Nieuwenhuizen, Miguel Viegas, Steven Woolfe, Pablo Zalba Bidegain, Marco Zanni, Sotirios Zarianopoulos

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Richard Corbett, Ashley Fox, Eva Kaili, Syed Kamall, Barbara Kappel, Thomas Mann, Siegfried Mureșan

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Gesine Meissner

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

23.3.2015

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

21

5

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Nedzhmi Ali, Inés Ayala Sender, Ryszard Czarnecki, Dennis de Jong, Tamás Deutsch, Martina Dlabajová, Ingeborg Gräßle, Bernd Kölmel, Bogusław Liberadzki, Verónica Lope Fontagné, Monica Macovei, Georgi Pirinski, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Igor Šoltes, Bart Staes, Michael Theurer, Marco Valli, Derek Vaughan, Anders Primdahl Vistisen, Joachim Zeller

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Caterina Chinnici, Iris Hoffmann, Monika Hohlmeier, Andrey Novakov, Julia Pitera, Miroslav Poche

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Laura Ferrara

  • [1]  GU C 442 del 10.12.2014, pag. 247.
  • [2]  GU C 442 del 10.12.2014, pag. 247.
  • [3]  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
  • [4]  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
  • [5]  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84.
  • [6]  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.
  • [7]  GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42.
  • [8]  GU C 442 del 10.12.2014, pag. 247.
  • [9]  GU C 442 del 10.12.2014, pag. 247.
  • [10]  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
  • [11]  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
  • [12]  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84.
  • [13]  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.
  • [14]  GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42.
  • [15]  Protocollo (n. 7) sui privilegi e sulle immunità dell'Unione europea (GU C 115 del 9.5.2008, pag. 266).
  • [16]  Direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto (GU L 347 dell'11.12.2006, pag. 1).
  • [17]  Testi approvati in tale data, P7_TA-PROV(2015)0000.