RELAZIONE su una strategia spaziale per l'Europa

5.7.2017 - (2016/2325(INI))

Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
Relatore: Constanze Krehl

Procedura : 2016/2325(INI)
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A8-0250/2017
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A8-0250/2017
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

su una strategia spaziale per l'Europa

(2016/2325(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visti l'articolo 4 e l'articolo 189 del titolo XIX del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),

  vista la comunicazione della Commissione del 26 ottobre 2016 dal titolo "Strategia spaziale per l'Europa" (COM(2016)0705),

–  vista la comunicazione della Commissione del 28 febbraio 2013 dal titolo "Politica industriale dell'UE in materia di spazio" (COM(2013)0108),

–  vista la comunicazione della Commissione del 4 aprile 2011 dal titolo "Verso una strategia spaziale dell'Unione europea al servizio dei cittadini" (COM(2011)0152),

–  visti la comunicazione della Commissione del 14 settembre 2016 dal titolo "Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea" (COM(2016)0587) e il documento di lavoro dei servizi della Commissione che la accompagna (SWD(2016)0300),

–  visti la comunicazione della Commissione del 14 settembre 2016 dal titolo "Il 5G per l'Europa: un piano d'azione" (COM(2016)0588) e il documento di lavoro dei servizi della Commissione che la accompagna (SWD(2016)0306),

–  vista la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche, presentata dalla Commissione il 14 settembre 2016 (COM(2016)0590),

–  vista la comunicazione della Commissione del 14 giugno 2010 dal titolo "Piano d'azione relativo alle applicazioni del sistema globale di radionavigazione via satellite (GNSS)" (COM(2010)0308),

–  visti l'accordo di Parigi e la decisione 1/CP.21 nonché la 21ª conferenza delle parti (COP21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e l'11ª conferenza delle parti che funge da riunione delle parti del protocollo di Kyoto (CMP11), tenutesi a Parigi (Francia) dal 30 novembre all'11 dicembre 2015,

–  visto il regolamento (UE) n. 377/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, che istituisce il programma Copernicus e che abroga il regolamento (UE) n. 911/2010[1],,

–  visto il regolamento (UE) n. 1285/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo all'attuazione e all'esercizio dei sistemi europei di radionavigazione via satellite e che abroga il regolamento (CE) n. 876/2002 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio[2],

  vista la decisione n. 541/2014/UE del Parlamento e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che istituisce un quadro di sostegno alla sorveglianza dello spazio e al tracciamento[3],

–  visto il regolamento (UE) n. 512/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, recante modifica del regolamento (UE) n. 912/2010 che istituisce l'Agenzia del GNSS europeo[4],

–  viste le pertinenti conclusioni del Consiglio e la dichiarazione ministeriale di Amsterdam del 14 aprile 2016 sulla cooperazione nel campo della guida connessa e automatizzata,

–  visto il manifesto dell'Aia sulla politica spaziale del giugno 2016,

–  vista la dichiarazione congiunta dell'Unione europea e dell'Agenzia spaziale europea su una visione e obiettivi condivisi per il futuro dell'Europa nello spazio, firmata dalla Commissione e dall'Agenzia il 26 ottobre 2016,

–  vista la sua risoluzione dell'8 giugno 2016 sulle capacità nel settore spaziale per la sicurezza e la difesa europea[5],

  vista la sua risoluzione dell'8 giugno 2016 sullo sviluppo del mercato spaziale[6],

–  vista la sua risoluzione del 10 dicembre 2013 sulla politica industriale dell'UE in materia di spazio - Liberare il potenziale di crescita economica nel settore spaziale[7],

–  vista la sua risoluzione del 19 gennaio 2012 su una strategia spaziale dell'Unione europea al servizio dei cittadini[8],

–  vista la sua risoluzione del 7 giugno 2011 sui sistemi globali di navigazione via satellite applicati ai trasporti – politica dell'UE a breve e medio termine[9],

–  visto lo studio pubblicato nel gennaio 2016 sullo sviluppo del mercato spaziale in Europa[10],

–  visto l'articolo 52 del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e i pareri della commissione per gli affari esteri, della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, della commissione per i trasporti e il turismo e della commissione per la pesca (A8-0250/2017),

A.  considerando che i benefici dello spazio per la società sono molteplici e possono portare a un'economia più competitiva per l'Europa, tramite lo sviluppo di numerosi nuovi prodotti e servizi e il sostegno all'agricoltura, alla silvicoltura, alla pesca e ai trasporti marittimi; che la tecnologia satellitare può avere come risultato un migliore accesso alle tecnologie della comunicazione, sistemi di osservazione della Terra ad alta risoluzione che consentono lo scambio di informazioni in tempo reale, una risposta rapida alle catastrofi naturali e controlli di frontiera e di sicurezza più efficaci;

B.  considerando che le tecnologie, i dati e i servizi spaziali possono sostenere svariate politiche pubbliche e priorità strategiche essenziali dell'UE, come ad esempio il rafforzamento del mercato unico digitale, l'incentivazione dell'economia europea e la lotta contro i cambiamenti climatici;

C.  considerando che lo spazio non rappresenta un costo per i cittadini europei bensì un investimento, e che un'ambiziosa strategia spaziale può assicurare l'autonomia dell'UE e il suo posizionamento nel settore strategico dello spazio, stimolando altresì la crescita, la competitività e la creazione di posti di lavoro nell'industria spaziale, in particolare nel campo della produzione, delle operazioni e dei servizi a valle;

D.  considerando che le decisioni politiche adottate nel 2007 dal Parlamento europeo e dal Consiglio hanno portato all'assegnazione di uno stanziamento a favore dei programmi europei di navigazione satellitare – il Servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria (EGNOS) e Galileo – e a un accordo sulla struttura di governance di tali programmi;

1.  si compiace della comunicazione della Commissione dal titolo "Strategia spaziale per l'Europa" e sostiene il deciso impegno della Commissione a massimizzare i benefici dello spazio per la società e l'economia, ampliare l'uso delle tecnologie e delle applicazioni spaziali a sostegno delle politiche pubbliche, promuovere un settore spaziale europeo innovativo e competitivo a livello globale, rafforzare l'autonomia dell'Europa nello spazio e consolidare il ruolo dell'Europa in quanto attore globale come pure la cooperazione internazionale nello spazio;

2.  ricorda alla Commissione che è fondamentale assicurare la continuità dei programmi spaziali dell'UE e riflettere sulla futura evoluzione di Galileo e Copernico, in particolare allo scopo di creare un clima positivo e prevedibile per gli investimenti nel settore a valle; ritiene che ciò sia possibile soltanto garantendo a lungo termine il finanziamento pubblico dei programmi spaziali di punta e un'infrastruttura di dati a valle, riconoscendo altresì la necessità di una significativa partecipazione del settore privato;

3.  pone in evidenza i risultati conseguiti nello spazio dagli Stati membri, dall'Agenzia spaziale europea (ESA) e dall'Organizzazione europea per l'esercizio dei satelliti meteorologici (EUMETSAT) grazie all'impiego di nuove tecnologie, missioni esplorative e capacità nel campo della geo-osservazione e della meteorologia;

4.  ritiene che sia necessario valutare i programmi Galileo e Copernicus prima che la Commissione presenti le sue nuove proposte legislative nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP); è del parere che tale valutazione dovrebbe vertere, tra l'altro: sul futuro ruolo dell'Agenzia del GNSS europeo (GSA) nell'ambito del programma Galileo e sul suo potenziale ruolo nell'ambito del programma Copernicus; sul modo per semplificare le relazioni fra la GSA e l'ESA; sull'attuale divisione tra compiti fondamentali e compiti delegati dell'Agenzia; esorta la Commissione, in tale contesto, a garantire che la GSA disponga delle capacità per assumere nuovi incarichi prima che essi vengano assegnati;

5.  sottolinea che il risultato della valutazione dovrebbe altresì essere preso in considerazione nelle future discussioni sulle relazioni fra l'Unione europea e l'ESA, in base alla dichiarazione congiunta UE-ESA firmata il 26 ottobre 2016; chiede alla Commissione di esaminare, in collaborazione con l'ESA, diverse opzioni che consentano di semplificare il complicato panorama istituzionale della governance spaziale europea, migliorando la ripartizione delle responsabilità ai fini di una maggiore efficacia ed efficienza sotto il profilo dei costi;

6.  sottolinea che la GSA dovrebbe disporre di personale adeguato per salvaguardare il corretto funzionamento e sfruttamento dei programmi europei GNSS; chiede alla Commissione di verificare l'adeguatezza delle risorse destinate alla GSA, prendendo in considerazione le sue mansioni attuali e future; ritiene che la politica e la procedura di selezione del personale debbano essere adattate in funzione dei nuovi compiti conferiti alla GSA, in conformità dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013;

7.  evidenzia che, per rispondere alle sfide attuali e future, il prossimo bilancio dell'UE dovrebbe includere una dotazione per il settore spaziale più consistente rispetto a quella attuale onde sostenere l'intera catena del valore (segmento spaziale e terrestre, osservazione della Terra, navigazione e comunicazioni) e che tale dotazione deve essere assicurata nel corso del prossimo riesame del QFP; ribadisce che l'efficace sviluppo dei mercati a valle dipende in particolare dalla tempestiva attuazione e dalla continua evoluzione dei programmi Galileo e Copernicus, il cui adeguato finanziamento dovrebbe rappresentare una priorità; sottolinea che nell'ambito delle decisioni di bilancio del prossimo QFP sarà necessario salvaguardare e sviluppare il valore aggiunto europeo e il contributo unico dei programmi spaziali dell'UE;

8.  invita la Commissione a valutare la possibilità di sfruttare le sinergie tra i programmi spaziali dell'Unione al fine di accrescere l'efficacia e l'efficienza sotto il profilo dei costi; ritiene inoltre importante intensificare lo scambio di informazioni tra le agenzie dell'Unione coinvolte nella politica spaziale dell'UE, allo scopo di conseguire ulteriori sinergie; richiama l'attenzione sulla crescente convergenza dei diversi settori di attività; invita la Commissione a pubblicare una relazione annuale sulla natura e la portata della cooperazione fra le agenzie dell'Unione;

9.  sottolinea l'importanza di individuare e affrontare gli attuali ostacoli al funzionamento del mercato interno nel settore dei prodotti e dei servizi basati sulle tecnologie spaziali;

Massimizzare i benefici dello spazio per la società e l'economia dell'UE

10.  evidenzia che i programmi spaziali e i relativi servizi costituiscono risorse fondamentali in ambiti politici e settori economici quali l'energia, il clima, l'ambiente, la sicurezza e la difesa, la salute, l'agricoltura, la silvicoltura, la pesca, i trasporti, il turismo, il mercato digitale e le comunicazioni mobili, la politica regionale e la pianificazione locale; ritiene che esistano enormi potenzialità nel far fronte alle sfide poste, ad esempio, dalla migrazione, dalla gestione delle frontiere e dallo sviluppo sostenibile; evidenzia inoltre l'importanza di una strategia spaziale europea per una politica marittima globale dell'UE, prende altresì atto dei notevoli vantaggi per la società apportati dallo sfruttamento economico dei satelliti o dei sistemi di telerilevamento;

11.  invita la Commissione ad accelerare il pieno sfruttamento economico dei programmi Galileo, EGNOS e Copernicus attraverso la definizione di obiettivi adeguati per l'immissione sul mercato, il miglioramento dell'accesso ai dati di Copernicus e del loro trattamento, onde consentire alle imprese, in particolare alle PMI e alle start-up, di sviluppare applicazioni basate su dati spaziali; la garanzia di una migliore integrazione con altri servizi digitali, quali i sistemi di trasporto intelligente, il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, i servizi d'informazione fluviale, SafeSeaNet come pure i sistemi di navigazione convenzionali, e l'ampliamento del potenziale delle soluzioni spaziali; evidenzia i benefici che i cittadini e le imprese possono trarre dai dati e servizi di navigazione satellitare e di osservazione della Terra;

12.  plaude alle azioni intraprese dalla Commissione ai fini dell'approvvigionamento di piattaforme cloud destinate ai dati di osservazione della Terra, per permettere all'Europa di trarre il massimo vantaggio economico dai propri programmi spaziali di punta e assicurare la sostenibilità dell'accesso per gli utenti e lo sviluppo delle competenze; esorta la Commissione ad accelerare le proprie attività in questo ambito affinché le prime piattaforme di dati possano essere operative nel 2018; ritiene che tutte le gare di appalto relative a tali piattaforme debbano essere aperte ad attori privati;

13.  chiede alla Commissione di valutare il funzionamento degli enti incaricati del programma Copernicus, in particolare nell'ottica di semplificare e snellire le rispettive procedure d'appalto onde facilitare la partecipazione delle PMI;

14.  evidenzia la necessità di una legislazione "a prova di spazio" e ribadisce la propria richiesta alla Commissione, avanzata nella suddetta risoluzione sullo sviluppo del mercato spaziale, affinché effettui una "verifica spaziale" prima di presentare nuove proposte legislative e non legislative; invita la Commissione a rimuovere gli ostacoli all'utilizzo delle tecnologie spaziali da parte del settore pubblico, ad es. per il monitoraggio della conformità alle normative europee attuali e di nuova emanazione; ritiene che la politica pubblica possa essere notevolmente migliorata attraverso il ricorso alle tecnologie spaziali, sulla base di esempi quali e-Call e il tachigrafo digitale; chiede alla Commissione e agli Stati membri di stimolare la diffusione delle tecnologie spaziali da parte delle autorità europee, nazionali, regionali e locali, ad esempio acquistando dati o servizi europei di osservazione della Terra per conseguire gli obiettivi politici ;

15.  fa riferimento al progetto pilota relativo a uno spazio più pulito mediante il ritiro dall'orbita e materiali innovativi per le apparecchiature spaziali, che è concepito per testare la fattibilità e l'efficacia della futura iniziativa tecnologica congiunta applicata al settore spaziale; riconosce che la presenza di risorse adeguate, sia pubbliche che private, è essenziale per garantire la sostenibilità e la competitività del settore spaziale europeo e rafforzare il ruolo dell'UE in quanto attore globale nello spazio;

16.  ritiene che si dovrebbe ampliare ulteriormente il contributo apportato da Copernicus alla lotta contro i cambiamenti climatici; invita la Commissione a creare quanto prima le capacità basate sul programma Copernicus per il monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra, comprese le emissioni di CO2, che sono attualmente in fase di sviluppo nell'ambito di Orizzonte 2020[11], allo scopo di far fronte alle necessità stabilite nell'accordo COP21 e di consentire l'efficiente attuazione di quest'ultimo; sostiene lo sviluppo dei futuri satelliti dedicati al monitoraggio di CO2 e metano;

17.  accoglie con favore la dichiarazione dell'inizio dei servizi di Galileo del 15 dicembre 2016; sottolinea che l'utilizzo diffuso del segnale del sistema Galileo è un presupposto indispensabile per lo sviluppo di un forte mercato a valle per le applicazioni e i servizi spaziali ed evidenzia che si dovrebbero adottare misure adeguate, se del caso anche di tipo regolamentare, al fine di garantire che la piena compatibilità con i programmi Galileo ed EGNOS costituisca la norma per i dispositivi venduti nell'UE e di incoraggiare la diffusione di dispositivi compatibili con Galileo ed EGNOS sul mercato globale; invita inoltre la Commissione a prendere in considerazione misure volte a rafforzare la competitività dell'industria europea delle applicazioni GNSS a valle;

18.  invita la Commissione a garantire che gli orologi GNSS nell'ambito delle infrastrutture critiche siano compatibili con Galileo ed EGNOS, il che è di grande importanza ai fini della sicurezza;

19.  pone l'accento sul fatto che i satelliti sono in grado di fornire una connettività ininterrotta ad altissima capacità, in particolare nelle zone isolate e nelle regioni ultraperiferiche, il che risulterà essenziale per superare il divario digitale, per lo sviluppo delle reti ad alta velocità e per l'espansione dell'Internet delle cose, consentendo servizi come la guida autonoma, la gestione intelligente della flotta e del carico e le applicazioni e-governance, e-learning ed e-health; pone l'accento sulla complementarietà delle tecnologie terrestri e spaziali ai fini della realizzazione delle reti ad altissima capacità; insiste affinché la Commissione riconosca tale aspetto e tenga debitamente conto del contributo dei satelliti in questo ambito; sottolinea inoltre la necessità di riservare bande di frequenza adeguate per la gestione di tali servizi via satellite; chiede che la questione sia affrontata nel quadro degli attuali lavori legislativi sulle reti di telecomunicazione e che siano effettuati investimenti adeguati nella ricerca e nello sviluppo; ritiene inoltre che la strategia spaziale per l'Europa debba essere attuata in coordinamento con le strategie digitali della Commissione, con il sostegno degli Stati membri e dell'industria, in modo da promuovere un uso delle comunicazioni via satellite efficace e basato sulla domanda allo scopo di favorire la connettività universale in tutta Europa;

20.  sottolinea l'importante ruolo dei Fondi strutturali e di investimento europei (FSIE) quale stimolo per i mercati spaziali a valle, soprattutto mediante appalti pubblici, anche nei paesi che non dispongono ancora di un ampio settore spaziale, ed evidenzia la necessità di affrontare la questione nell'ambito delle discussioni in corso sul futuro della politica di coesione; appoggia l'introduzione di misure mirate di potenziamento delle capacità per fornire assistenza agli Stati membri e alle regioni in relazione alle capacità emergenti nel settore spaziale; evidenzia che la dimensione regionale è essenziale per trasferire i vantaggi dello spazio ai cittadini e che la partecipazione delle autorità locali e regionali può generare sinergie con le strategie di specializzazione intelligente e con l'agenda urbana per l'UE; sostiene pertanto una maggiore partecipazione delle autorità regionali e locali, comprese le regioni ultraperiferiche e i paesi e territori d'oltremare, ai fini della riuscita della politica spaziale dell'UE; sottolinea che il Comitato delle regioni dovrebbe essere membro del forum degli utenti di Copernicus, al fine di evidenziare l'importanza degli attori regionali e locali in quanto utenti dei dati di Copernicus;

21.  sottolinea che utenti come le PMI e le autorità locali e regionali non hanno ancora acquisito sufficiente consapevolezza delle opportunità di finanziamento, comprese quelle messe a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti, a favore dei progetti collegati ai programmi Galileo o Copernicus ed evidenzia che la diffusione mirata delle informazioni concernenti tali opportunità dovrebbe essere migliorata senza indugio;

22.  riconosce il ruolo svolto dalle tecnologie spaziali e dai due programmi spaziali di punta dell'UE nel rendere i trasporti terrestri, marittimi, aerei e spaziali più intelligenti, sicuri, protetti e sostenibili, nonché integrati in settori strategici del futuro quali i veicoli autonomi e connessi o i velivoli senza pilota;; ritiene che la strategia spaziale possa contribuire a soddisfare nuove esigenze in materia di trasporto relativamente a una connettività sicura e senza soluzione di continuità, a una localizzazione più solida, all'intermodalità e all'interoperabilità; incoraggia la Commissione a coinvolgere le parti interessate del settore dei trasporti nel dialogo con il settore spaziale al fine di assicurare la trasparenza, e a facilitare la diffusione di tecnologie spaziali europee nel mercato dei trasporti onde rafforzare la competitività dei servizi di trasporto dell'UE sul mercato europeo e mondiale; chiede alla Commissione e agli Stati membri di prestare attenzione allo sviluppo del turismo spaziale;

23.  invita la Commissione a sostenere l'attuazione delle procedure di atterraggio basate su EGNOS negli aeroporti più piccoli, ma anche in quelli più grandi; ribadisce i vantaggi finanziari e la maggiore accuratezza, precisione, resilienza e sicurezza che EGNOS potrebbe fornire nell'utilizzo di applicazioni critiche in termini di sicurezza, come gli atterraggi degli aeromobili, e insiste sull'importanza di estendere la copertura di EGNOS all'Europa sudorientale e orientale in via prioritaria, e in seguito ad Africa e Medio Oriente; ritiene inoltre che Galileo potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel controllo del traffico aereo, in quanto pietra miliare nella transizione dalla sorveglianza basata sul radar a quella satellitare;

24.  sottolinea altresì l'importanza di aeromobili dotati della tecnologia ADS-B (automatic dependent surveillance-broadcast) spaziale e di obbligare gli operatori a installare sugli aeromobili la tecnologia ADS-B al fine di garantire la precisione e l'affidabilità della localizzazione in tempo reale degli aeromobili, nonché risparmi di carburante;

25.  evidenzia l'importanza dei programmi spaziali dell'UE per le questioni marine e marittime, le attività di pesca e l'economia blu in generale, ad esempio al fine di: contrastare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata; rilevare e valutare le condizioni e la salute degli oceani e degli stock ittici; sostenere la produttività delle aziende piscicole; facilitare la ricerca marittima; fornire servizi di ricerca e salvataggio nonché connessioni satellitari per le attrezzature mediche a bordo; segnala, a tale proposito, la necessità di capacità spaziali di sorveglianza degli oceani e di un buon coordinamento tra i servizi Galileo, EGNOS e Copernicus;

Promuovere un settore spaziale europeo competitivo e innovativo a livello mondiale

26.  sottolinea che il successo e la competitività del settore spaziale, come pure lo sviluppo di tecnologie innovative, dipendono in larga misura dalla ricerca e dall'innovazione; chiede di potenziare e ampliare la linea di bilancio dedicata allo spazio nell'ambito del nono programma quadro; evidenzia l'importanza della piena cooperazione tra l'UE, l'ESA e gli Stati membri per assicurare l'efficienza ed evitare le duplicazioni, in particolare in ambiti in cui più attori forniscono i finanziamenti per la ricerca; ritiene che la ricerca e l'innovazione dovrebbero essere stimolate e finanziate affinché ne tragga vantaggio un ampio ventaglio di tecnologie spaziali; esorta la Commissione ad ampliare l'uso dello strumento per le PMI volto a incrementare le opportunità commerciali nel settore dei prodotti e dei servizi basati sulle tecnologie spaziali, sia nell'ambito di Orizzonte 2020 che dei futuri programmi quadro;

27.  invita la Commissione, nel quadro degli appalti pubblici, a garantire un equo trattamento delle imprese dell'Unione rispetto alle imprese dei paesi terzi, segnatamente tenendo conto dei prezzi che le aziende impongono ad altri clienti a livello mondiale, allo scopo di far rispettare le regole e garantire che gli operatori di mercato seguano pratiche eque, in un'ottica di concorrenza leale; sottolinea che l'industria spaziale europea è confrontata a una concorrenza internazionale sempre più spietata; accoglie con favore la proposta della Commissione di utilizzare maggiormente sistemi di appalto innovativi;

28.  evidenzia l'importanza di rafforzare la base industriale europea e garantire l'autonomia strategica dell'UE diversificando le fonti di approvvigionamento e facendo il miglior uso possibile dei molteplici fornitori UE; osserva che pertanto è necessario promuovere in modo equilibrato la partecipazione dell'industria a tutti i livelli e invita la Commissione a sostenere il settore spaziale europeo lungo tutta la catena del valore; ritiene che i poli spaziali possano svolgere un ruolo utile nell'ambito di una strategia per l'industria spaziale;

29.  chiede alla Commissione di sostenere lo sviluppo a livello europeo di nuovi modelli commerciali nel settore dello spazio e di tecnologie capaci di rivoluzionare il settore e ridurre i costi (ad esempio le tecnologie europee che consentono di inviare piccoli satelliti nello spazio, quali i palloni o i lanciatori riutilizzabili);

30.  chiede alla Commissione, al fine di creare condizioni di parità per le imprese del settore spaziale, di tenere conto della situazione e delle esigenze delle PMI all'atto di determinare la durata degli appalti nel settore delle infrastrutture e dei servizi spaziali;

31.  pone in evidenza la necessità di investire in modo più incisivo nell'istruzione e nella formazione dei cittadini europei in campo spaziale, in modo da riuscire a sfruttare appieno le opportunità offerte dallo spazio nel passaggio verso una società digitale; evidenzia l'importanza dei risultati conseguiti nell'ambito della politica spaziale al fine di ispirare le future generazioni e promuovere un senso di identità europea; sottolinea pertanto la necessità di continuare a sviluppare un approccio coordinato per un'istruzione europea in materia spaziale in grado di invogliare i giovani a perseguire una carriera nel settore della scienza e della tecnologia dello spazio;

32.  sottolinea che la partecipazione ai programmi facoltativi dell'ESA, nell'ambito dei quali le imprese e le università o gli istituti di ricerca europei possono partecipare alla realizzazione di tecnologie all'avanguardia destinate alle missioni e ai sistemi spaziali, costituisce lo strumento fondamentale e più importante per lo sviluppo delle capacità dell'industria spaziale europea; osserva che la partecipazione a tali programmi crea le premesse per l'imprenditorialità in tale settore e per l'accesso a progetti scientifici ambiziosi dal punto di vista tecnologico e delle conoscenze, che possono avere effetti positivi anche sul settore dei trasporti;

Rafforzare l'autonomia dell'Europa in termini di accesso allo spazio e utilizzo di quest'ultimo in un contesto sicuro

33.  ricorda che i programmi spaziali dell'UE sono di natura civile e ribadisce il proprio impegno verso la non-militarizzazione dello spazio; riconosce tuttavia la dimensione strategica del settore spaziale per l'Europa e la necessità di migliorare le sinergie fra l'aspetto civile e gli aspetti di sicurezza e di difesa, nonché la necessità di fare uso delle capacità spaziali per rispondere alle esigenze di sicurezza, tenendo altresì conto del contesto geopolitico e della politica di sicurezza e di difesa comune; ritiene che la Commissione dovrebbe analizzare le sinergie tra i programmi spaziali europei e il piano d'azione europeo in materia di difesa proposto nel novembre 2016, al fine di garantire la coerenza complessiva in questo settore strategico;

34.  invita la Commissione ad aggregare la domanda dei clienti istituzionali dell'Unione europea e degli Stati membri al fine di garantire un accesso allo spazio indipendente, efficace sotto il profilo dei costi e affidabile attraverso l'uso dei lanciatori europei Ariane, Vega e loro future evoluzioni; ritiene che ciò rivesta la massima importanza strategica per le funzioni di gestione delle crisi e delle emergenze nonché per una politica di sicurezza e di difesa europea resiliente;

35.  sostiene l'obiettivo della Commissione di valutare diverse modalità per sostenere le infrastrutture di lancio europee laddove necessario per realizzare gli obiettivi strategici o soddisfare le esigenze dell'UE, in termini di autonomia, sicurezza e competitività; sottolinea, di conseguenza, l'importanza strategica del cosmodromo europeo situato a Kourou (Guyana francese) e la necessità di prestare particolare attenzione ai vantaggi economici e sociali per il territorio in cui si trova;

36.  ricorda che la nozione di accesso indipendente allo spazio non può essere dissociata dalla capacità autonoma dell'Europa di concepire, sviluppare, lanciare, gestire e sfruttare sistemi spaziali;

37.  rileva un'assenza di visibilità sia per quanto riguarda il proseguimento del programma in materia di lanciatori europei oltre i 3-4 anni (Ariane 6 e Vega C) che per la situazione finanziaria del programma; manifesta preoccupazione per la mancanza di un programma di lancio a medio e lungo termine; esorta la Commissione a presentare un programma di lavoro relativo ai lanciatori europei per i prossimi vent'anni;

38.  invita la Commissione a incoraggiare lo sviluppo di tecnologie di lancio alternative e l'inclusione dei principi della progettazione ecocompatibile in tutti i lanciatori e dispositivi spaziali;

39.  ritiene che nelle prossime generazioni di sistemi satellitari sarebbe opportuno sviluppare ulteriormente la sicurezza dell'infrastruttura di Galileo, incluso il segmento terrestre, come pure la capacità a duplice uso di Galileo e Copernicus, oltre a migliorare la precisione e la crittografia; ricorda che il servizio pubblico regolamentato (PRS) di Galileo, riservato agli utenti autorizzati dai governi, potrebbe svolgere in futuro un ruolo importante nel rispondere alle minacce in evoluzione, segnatamente in caso di crisi;

40.  richiama l'attenzione sulla vulnerabilità delle infrastrutture spaziali a interferenze o attacchi da parte di attori statali e non statali nonché a una serie di altri rischi, compresa la collisione con detriti spaziali o altri satelliti; ribadisce che è importante garantire la sicurezza delle infrastrutture e dei mezzi di comunicazione critici nonché sviluppare tecnologie resilienti; riconosce la crescente importanza dello spazio e delle tecnologie spaziali a duplice uso, in particolare nel settore delle comunicazioni, dell'intelligence, della sorveglianza e della ricognizione, della risposta alle catastrofi e del controllo delle armi, e sottolinea l'importanza fondamentale delle capacità spaziali nella lotta al terrorismo; incoraggia a compiere ulteriori investimenti al fine di accelerare lo sviluppo di nuove capacità e tecnologie spaziali; reputa necessario migliorare le capacità onde far fronte alle minacce che stanno emergendo nello spazio, il che rafforzerebbe a sua volta la capacità di reazione del settore spaziale europeo dinanzi all'evoluzione dei mercati, degli attori e delle tecnologie;

41.  invita la Commissione ad attenuare i rischi posti dai detriti spaziali potenziando gli attuali servizi di sorveglianza dello spazio e tracciamento (SST), con l'obiettivo di istituire un programma relativo a un sistema indipendente in grado di riconoscere le minacce per le infrastrutture spaziali europee derivanti dai detriti spaziali, sostenendo misure volte a evitare le collisioni e, sul lungo periodo, eliminando i detriti; condivide i piani per estendere il campo di applicazione dei servizi SST dell'UE onde consentire le previsioni meteorologiche spaziali, e propone di rivolgere una particolare attenzione agli oggetti vicini alla Terra al fine di contrastare il rischio potenzialmente catastrofico che uno di questi oggetti entri in collisione con la Terra; sottolinea che le capacità e le competenze in materia, comprese quelle disponibili presso l'ESA, dovrebbero essere sviluppate e ampliate; ribadisce la necessità di mettere a disposizione la maggior quantità possibile di dati aperti al fine di favorire la ricerca e l'innovazione;

42.  ricorda la crescente importanza della sicurezza informatica per i programmi spaziali e osserva che tale problema è particolarmente grave in considerazione del fatto che una parte considerevole della nostra economia fa affidamento su servizi spaziali; invita la Commissione ad attenuare i rischi per le risorse spaziali dell'UE adottando misure adeguate tra cui, se del caso, il ricorso alla crittografia, per proteggere le infrastrutture spaziali dalle minacce informatiche; chiede inoltre alla Commissione di garantire che tutte le agenzie pertinenti dispongano di piani di emergenza per eventuali attacchi informatici;

43.  ritiene che la prevista iniziativa Govsatcom sia una misura promettente volta a garantire l'accesso degli attori istituzionali europei a servizi sicuri, efficienti ed efficaci sotto il profilo dei costi, rispondendo alle esigenze degli utenti in svariati ambiti e stimolando al contempo la crescita, la competitività e l'innovazione nell'intero settore europeo delle telecomunicazioni satellitari; invita la Commissione, se la valutazione d'impatto è sufficientemente positiva, a progettare la prevista iniziativa Govsatcom in modo efficace sotto il profilo dei costi, includendo eventualmente la messa in comune e la condivisione delle capacità o l'acquisto di servizi dai satelliti commerciali certificati per le comunicazioni, e a garantire che l'iniziativa crei un valore aggiunto significativo ed eviti la duplicazione delle strutture esistenti;

44.  sottolinea l'importanza di una politica spaziale europea completa, volta a contribuire in modo efficace all'ottimizzazione della politica estera e di sicurezza comune, mettendo a disposizione delle pertinenti istituzioni servizi di intelligence indipendenti, come la conoscenza situazionale in tempo reale;

Rafforzare il ruolo di attore globale dell'Europa e promuovere la cooperazione internazionale

45.  invita la Commissione a promuovere le attività spaziali dell'UE e la capacità industriale nel settore spaziale in tutti gli ambiti pertinenti delle sue relazioni esterne;

46.  ritiene che l'obiettivo di garantire un ambiente spaziale pacifico e sicuro richieda un impegno con i partner internazionali al fine di promuovere norme di sostenibilità e di comportamento responsabile, soprattutto nell'ambito dell'esplorazione spaziale, e invita la Commissione a collaborare strettamente con il SEAE e gli Stati membri a tale riguardo;

47.  sottolinea la necessità di un coordinamento internazionale in materia di gestione del traffico spaziale e dei detriti, che sono destinati ad aumentare in ragione della prevista installazione delle cosiddette "mega-costellazioni" e della congestione delle orbite vicine alla Terra quale possibile conseguenza della continua riduzione dei costi per il lancio dei satelliti;

48.  chiede alla Commissione di monitorare gli oggetti esistenti del settore privato in settori quali l'attività mineraria nello spazio e a esaminare i possibili effetti sull'attuale quadro giuridico e, in particolare, sul trattato sullo spazio extra-atmosferico; ritiene che i principi di base del trattato dovrebbero essere rispettati e che sia necessario evitare una corsa alle risorse esauribili nello spazio; esorta gli Stati membri ad adoperarsi per la definizione di un approccio europeo coordinato e invita la Commissione ad assumere la guida nella negoziazione di un consenso; riconoscere che lo spazio è patrimonio comune dell'umanità;

49.  accoglie con grande favore l'intenzione della Commissione di ricorrere alla diplomazia economica per dischiudere nuove opportunità commerciali all'industria spaziale europea; sottolinea la necessità che gli attori europei nei mercati dei paesi terzi ricevano il sostegno della Commissione e, se del caso, delle autorità degli Stati membri, a titolo individuale o attraverso l'ESA, e di organismi quali l'Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA); raccomanda di formulare anticipatamente i piani per tale sostegno coordinato;

Garantire un'attuazione efficace

50.  pone l'accento sul fatto che il Parlamento dovrebbe svolgere un ruolo attivo nell'elaborazione della politica spaziale dell'UE e dovrebbe essere coinvolto in tutti gli scambi avviati dalla Commissione, dal Consiglio, dal SEAE e dall'ESA in materia di spazio;

51.  ritiene che per investire nello spazio sia importante ottenere il sostegno democratico; invita la Commissione a presentare una strategia di comunicazione completa e ben congegnata che illustri i vantaggi delle tecnologie spaziali per i cittadini e per le imprese; esorta la Commissione, nell'attuare tale strategia, a fondarla sui seguenti tre pilastri, ognuno rivolto a un importante gruppo di destinatari: a) sensibilizzare il pubblico sulla necessità degli investimenti nello spazio; b) informare le PMI e gli imprenditori in merito alle opportunità offerte dai programmi spaziali di punta; c) includere lo spazio nell'istruzione per colmare la carenza delle competenze; chiede alla Commissione di presentare quanto prima al Parlamento una tabella di marcia per la creazione di tale strategia di comunicazione;

52.  invita la Commissione a definire un calendario per l'attuazione delle misure proposte nella strategia, a riferire periodicamente in merito a tale attuazione, a proporre misure legislative, ove necessario, e a mettere a punto ulteriori azioni concrete e tangibili, utili al tempestivo conseguimento degli obiettivi delineati nella strategia;

53.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché all'Agenzia spaziale europea.

PARERE della commissione per gli affari esteri (31.5.2017)

destinato alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia

su una strategia spaziale per l'Europa
(2016/2325(INI))

Relatore per parere: Geoffrey Van Orden

SUGGERIMENTI

La commissione per gli affari esteri invita la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  riconosce la crescente importanza dello spazio e delle tecnologie spaziali nell'ambito delle operazioni di sicurezza e di difesa, in particolare nel settore delle comunicazioni, dell'intelligence, della sorveglianza e della ricognizione, ivi compresi la sorveglianza delle frontiere e marittima, la risposta alle catastrofi e il controllo delle armi, nonché nelle attività commerciali e civili, e sottolinea l'importanza fondamentale delle capacità spaziali nella lotta al terrorismo; incoraggia a compiere ulteriori investimenti al fine di accelerare lo sviluppo di nuove capacità e tecnologie spaziali;

2.  richiama l'attenzione sul fatto che la sicurezza globale, le infrastrutture e le tecnologie di comunicazione spaziali sono suscettibili a interferenze o attacchi da parte di attori statali e non statali, ad attacchi informatici e a ricerche nel settore delle armi spaziali offensive, nonché a collisioni con detriti spaziali o satelliti; ribadisce che è importante garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle comunicazioni critiche nonché sviluppare tecnologie resilienti e procedere alla revisione del trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967 al fine di tenere conto dei progressi tecnologici compiuti dagli anni Sessanta;

3.  mette in guardia contro le ricerche condotte in paesi quali Russia, Corea del Nord e Iran nel campo delle armi spaziali offensive e contro i potenziali rischi per le infrastrutture e le comunicazioni vitali nonché per i sistemi spaziali esistenti e futuri;

4.  ricorda che, al fine di mantenere e rafforzare la sicurezza, la difesa e la stabilità dell'Europa, è importante impedire l'esportazione di tecnologie spaziali sensibili verso paesi che rappresentano una minaccia per la sicurezza e la stabilità regionali o globali; sostiene gli investimenti nelle capacità di lancio, come ad esempio Vega C o Ariane 6, nonché il loro sviluppo, con l'obiettivo di consentire ai paesi europei di avere accesso allo spazio in modo autonomo e affidabile;

5.  invita l'UE ad acquisire maggiore autonomia nei settori attinenti allo spazio; ritiene a tale proposito che la cooperazione tra l'UE e la Russia, ad esempio nel quadro del lancio dei satelliti Galileo e Copernicus, potrebbe compromettere la sicurezza dei sistemi spaziali sensibili;

6.  incoraggia a investire in misure volte a tutelare le tecnologie, le attività e le capacità del settore spaziale nell'ambito sia dei programmi sostenuti dall'UE sia del programma di sorveglianza dello spazio e di tracciamento (SST);

7.  ritiene che sarebbe necessario avvalersi delle preesistenti relazioni bilaterali tra i paesi europei e le principali potenze spaziali pacifiche, come Stati Uniti, India e Giappone, laddove risulti opportuno per rafforzare gli interessi comuni in materia di sicurezza e difesa, nonché per migliorare e consolidare le capacità fondamentali e i principali strumenti per individuare, scoraggiare e rispondere alle minacce che stanno emergendo nello spazio in modo da rafforzare la politica spaziale, il che consentirebbe di migliorare la capacità di reazione del settore spaziale europeo dinanzi all'evoluzione dei mercati, degli attori e delle tecnologie, e da promuovere il rispetto dei trattati e delle convenzioni relativi alle attività nello spazio extra-atmosferico;

8.  incoraggia gli Stati membri a rinnovare i loro sforzi in seno alle Nazioni Unite al fine di raggiungere un accordo sulla proposta di codice di condotta per le attività nello spazio extra-atmosferico, in modo da promuovere principi internazionali per norme di comportamento responsabili, trasparenti e pacifiche e in ultimo luogo conseguire un maggiore livello di sicurezza e sostenibilità nonché prevenire la militarizzazione dello spazio; sottolinea che tale approccio deve porre l'accento sul fatto che le attività spaziali dovrebbero prevedere un elevato livello di attenzione, diligenza e adeguata trasparenza, allo scopo di creare un clima di fiducia tra gli attori in considerazione della rapida crescita che ha interessato il settore delle attività spaziali negli ultimi anni, con oltre 70 paesi che dispongono di satelliti e nove paesi dotati di capacità di lancio orbitale;

9.  prende atto del fatto che gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di capacità spaziali hanno un rendimento economico molto elevato e generano sinergie a duplice uso nei programmi spaziali e tra gli aspetti civili e militari; incoraggia la creazione di sistemi a duplice uso che tengano conto degli obiettivi degli Stati membri dell'UE in materia di sicurezza spaziale e sottolinea la necessità di promuovere un comportamento pacifico nello spazio; osserva inoltre che in alcuni Stati membri sono già operativi sistemi satellitari a duplice uso che forniscono assistenza a operazioni sia civili sia governative/militari, e richiama l'attenzione sul rischio di attacchi informatici che i sistemi a duplice uso comportano; esorta l'industria e gli operatori a garantire un elevato livello di sicurezza dei sistemi operando una netta distinzione tra l'uso pubblico e non pubblico;

10.  riconosce che, ad eccezione di Copernicus e del servizio pubblico regolamentato (PRS) di Galileo, la responsabilità per lo sviluppo di capacità spaziali a uso civile e militare rimane a livello nazionale; osserva che gli obiettivi dell'Unione europea in materia di sicurezza e difesa sono conseguiti in parte mediante l'accordo amministrativo tra l'Agenzia spaziale europea intergovernativa e l'Agenzia europea per la difesa.

INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Approvazione

30.5.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

54

6

3

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Michèle Alliot-Marie, Nikos Androulakis, Petras Auštrevičius, Mario Borghezio, Victor Boştinaru, Klaus Buchner, James Carver, Fabio Massimo Castaldo, Javier Couso Permuy, Andi Cristea, Arnaud Danjean, Georgios Epitideios, Knut Fleckenstein, Anna Elżbieta Fotyga, Eugen Freund, Michael Gahler, Iveta Grigule, Sandra Kalniete, Manolis Kefalogiannis, Janusz Korwin-Mikke, Eduard Kukan, Ilhan Kyuchyuk, Ryszard Antoni Legutko, Sabine Lösing, Ulrike Lunacek, Andrejs Mamikins, Ramona Nicole Mănescu, David McAllister, Tamás Meszerics, Francisco José Millán Mon, Javier Nart, Pier Antonio Panzeri, Demetris Papadakis, Alojz Peterle, Tonino Picula, Kati Piri, Julia Pitera, Cristian Dan Preda, Jozo Radoš, Jordi Solé, Jaromír Štětina, Dubravka Šuica, Charles Tannock, Miguel Urbán Crespo, Ivo Vajgl, Geoffrey Van Orden, Anders Primdahl Vistisen, Boris Zala

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Angel Dzhambazki, Neena Gill, Ana Gomes, Marek Jurek, Antonio López-Istúriz White, David Martin, Norica Nicolai, Soraya Post, Marietje Schaake, Jean-Luc Schaffhauser, Igor Šoltes, Bodil Valero, Marie-Christine Vergiat

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Vladimir Urutchev

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

54

+

ALDE

Petras Auštrevičius, Iveta Grigule, Ilhan Kyuchyuk, Javier Nart, Norica Nicolai, Jozo Radoš, Marietje Schaake, Ivo Vajgl

ECR

Angel Dzhambazki, Anna Elżbieta Fotyga, Marek Jurek, Ryszard Antoni Legutko, Charles Tannock, Geoffrey Van Orden, Anders Primdahl Vistisen

EFDD

Fabio Massimo Castaldo

PPE

Michèle Alliot-Marie, Laima Liucija Andrikienė, Arnaud Danjean, Michael Gahler, Sandra Kalniete, Manolis Kefalogiannis, Eduard Kukan, Antonio López-Istúriz White, David McAllister, Francisco José Millán Mon, Ramona Nicole Mănescu, Alojz Peterle, Julia Pitera, Cristian Dan Preda, Vladimir Urutchev, Jaromír Štětina, Dubravka Šuica

S&D

Nikos Androulakis, Victor Boştinaru, Andi Cristea, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Neena Gill, Ana Gomes, Andrejs Mamikins, David Martin, Pier Antonio Panzeri, Demetris Papadakis, Tonino Picula, Kati Piri, Soraya Post, Boris Zala

VERTS/ALE

Klaus Buchner, Ulrike Lunacek, Tamás Meszerics, Jordi Solé, Bodil Valero, Igor Šoltes

6

-

ENF

Jean-Luc Schaffhauser

GUE/NGL

Javier Couso Permuy, Sabine Lösing, Miguel Urbán Crespo, Marie-Christine Vergiat

NI

Georgios Epitideios

3

0

EFDD

James Carver

ENF

Mario Borghezio

NI

Janusz Korwin-Mikke

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PARERE della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (9.6.2017)

destinato alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia

su una strategia spaziale per l'Europa
(2016/2325(INI))

Relatore per parere: Evelyne Gebhardt

SUGGERIMENTI

La commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori invita la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

A.  considerando che la Commissione, nella comunicazione dal titolo "Una strategia spaziale per l'Europa", osserva che l'industria spaziale europea è sempre più parte integrante della catena del valore globale e sviluppa prodotti e servizi innovativi, in particolare prodotti legati all'Internet delle cose, che rivestono una crescente importanza anche per le imprese al di fuori del settore spaziale e potrebbero essere adattati per consentirne l'uso da parte dei consumatori;

B.  considerando che lo spazio non rappresenta un costo per i cittadini europei bensì un investimento, e che un'ambiziosa strategia spaziale dell'UE può assicurare l'autonomia dell'Europa e il suo posizionamento nel settore strategico dello spazio, stimolando altresì la crescita, la competitività e la creazione di posti di lavoro nell'industria spaziale, in particolare nel campo della produzione, delle operazioni e dei servizi a valle;

1.  chiede alla Commissione di incoraggiare la competitività e l'innovazione del settore spaziale mediante formule che si basino non solo sui fondi strutturali e di investimento ma anche sul settore privato negli ambiti in cui il suo coinvolgimento è importante; sottolinea che si dovrebbe promuovere un'ambiziosa ricerca in ambito spaziale mediante un approccio generoso e lungimirante che tenga conto del fatto che garantire infrastrutture e servizi a lungo termine è fondamentale al fine di creare un clima favorevole agli investimenti nel settore a valle, e che reperisca altresì i mezzi, sia finanziari che non finanziari, per fornire sostegno alle attività di ricerca nel campo delle scienze industriali e applicate come pure alla ricerca spaziale fondamentale, che influisce direttamente sulla tecnologia applicata e fornisce al settore lavoratori altamente qualificati, che rappresentano il più importante fattore di innovazione;

2.  invita la Commissione ad analizzare il funzionamento del mercato spaziale, sia nel settore dei lanciatori e dei dispositivi spaziali che nell'ambito dei servizi che li utilizzano; invita la Commissione a provvedere affinché il quadro sia idoneo a un approccio concorrenziale che incoraggi i fornitori europei a raggiungere altri mercati;

3.  sottolinea che l'utilizzo dei risultati della ricerca pubblica nel settore delle tecnologie spaziali da parte della società nel suo insieme può fornire soluzioni competitive e trasversali a vantaggio delle diverse priorità politiche fondamentali dell'UE, contribuendo in tal modo a collegare meglio e rendere coerenti le soluzioni politiche offerte, soprattutto nell'ambito dei cambiamenti climatici, della gestione sostenibile delle risorse, della migrazione, dei controlli alle frontiere, della connessione delle persone che vivono nelle regioni remote dell'Unione e della necessità di una connettività ininterrotta nelle future reti 5G;

4.  invita la Commissione ad assicurare il finanziamento adeguato e a fissare obiettivi e misure praticabili per l'immissione sul mercato dei programmi EGNOS, Galileo e Copernicus e a sostenere lo sviluppo di applicazioni che sfruttano il potenziale di dati spaziali e servizi a valle al fine di promuovere la creazione di un mercato unico integrato e unificato in tale settore, soprattutto in considerazione del fatto che il potenziale delle soluzioni spaziali non è stato ancora pienamente sfruttato e che il settore spaziale deve essere meglio collegato agli altri ambiti politici ed economici a livello dell'UE e degli Stati membri; evidenzia, in tale contesto, che l'utilizzo della tecnologia spaziale ha il potenziale di promuovere la crescita e l'occupazione;

5.  invita la Commissione a incoraggiare lo sviluppo di tecnologie di lancio alternative e l'inclusione dei principi della progettazione ecocompatibile in tutti i lanciatori e dispositivi spaziali;

6.  constata che tutti i sistemi spaziali si basano sulle tecnologie dell'informazione, che sono sempre più esposte ad accessi non autorizzati ai software, e che ciò può mettere seriamente a repentaglio l'affidabilità dei dati, comprese le immagini satellitari, le informazioni di geolocalizzazione e le comunicazioni via satellite;

7.  chiede pertanto alla Commissione di agire di concerto con il vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e con gli Stati membri che sono altresì firmatari del trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967 e della relativa convenzione sulla responsabilità al fine di promuovere i principi internazionali di comportamento responsabile nello spazio extra-atmosferico sulla base del riconoscimento che lo spazio è patrimonio comune dell'umanità, e di adoperarsi per l'accettazione universale del trattato sullo spazio extra-atmosferico e del trattato sulla luna, nel quadro delle Nazioni Unite e di altri consessi multilaterali pertinenti;

8.  sottolinea l'urgente necessità di colmare il vuoto normativo all'articolo 2 della convenzione sulla responsabilità e di garantire che gli Stati che tollerano, finanziano, promuovono o alimentano gli attacchi informatici contro i sistemi spaziali siano considerati direttamente responsabili; sottolinea che gli Stati che non rispettano tale obbligo dovrebbero essere ritenuti direttamente responsabili ai sensi dell'articolo VI del trattato sullo spazio extra-atmosferico;

9.  invita tutti gli Stati membri a garantire un ampio ricorso alla cifratura avanzata in tutti i dispositivi spaziali e nelle infrastrutture terrestri e ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza delle comunicazioni e la resilienza delle infrastrutture;

10.  rileva che lo sfruttamento economico dei satelliti o dei sistemi di telerilevamento è divenuto parte della realtà quotidiana ed ha apportato notevoli vantaggi per la società;

11.  sottolinea la necessità di assicurare che la commercializzazione dei sistemi di telerilevamento offra vantaggi ai consumatori e alle imprese, in particolare le PMI, nell'Unione europea; sottolinea, inoltre, che in considerazione della necessità di assicurare un mercato interno adeguato e funzionante e di promuovere la sicurezza, la protezione e lo sviluppo economico delle attività spaziali, è necessario introdurre norme uniformi al fine di impedire che norme divergenti creino distorsioni nel mercato interno o minacce disomogenee alla sicurezza chiede l'istituzione di un quadro giuridico dotato di norme uniformi che consentano di mettere a disposizione sul mercato interno i dati acquisiti mediante sistemi di telerilevamento per poter essere riutilizzati in processi che creano valore aggiunto, e che proteggano i dati da accessi non autorizzati.

INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Approvazione

8.6.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

29

2

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Dita Charanzová, Carlos Coelho, Anna Maria Corazza Bildt, Daniel Dalton, Nicola Danti, Evelyne Gebhardt, Sergio Gutiérrez Prieto, Robert Jarosław Iwaszkiewicz, Liisa Jaakonsaari, Antonio López-Istúriz White, Morten Løkkegaard, Jiří Pospíšil, Virginie Rozière, Christel Schaldemose, Olga Sehnalová, Igor Šoltes, Ivan Štefanec, Catherine Stihler, Róża Gräfin von Thun und Hohenstein, Mylène Troszczynski, Anneleen Van Bossuyt

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Lucy Anderson, Pascal Arimont, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Kaja Kallas, Julia Reda, Marc Tarabella, Lambert van Nistelrooij, Sabine Verheyen

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Georges Bach, Peter Jahr, Markus Pieper

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

29

+

ALDE

ECR

ENF

PPE

 

S&D

 

VERTS/ALE

Dita Charanzová, Kaja Kallas, Morten Løkkegaard

Daniel Dalton, Anneleen Van Bossuyt

Mylène Troszczynski

Pascal Arimont, Georges Bach, Carlos Coelho, Anna Maria Corazza Bildt, Peter Jahr, Antonio López-Istúriz White, Jiří Pospíšil, Ivan Štefanec, Róża Gräfin von Thun und Hohenstein, Lambert van Nistelrooij

Lucy Anderson, Nicola Danti, Evelyne Gebhardt, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Sergio Gutiérrez Prieto, Liisa Jaakonsaari, Virginie Rozière, Christel Schaldemose, Olga Sehnalová, Catherine Stihler, Marc Tarabella

Julia Reda, Igor Šoltes

2

-

PPE

Markus Pieper, Sabine Verheyen

1

0

EFDD

Robert Jarosław Iwaszkiewicz

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PARERE della commissione per i trasporti e il turismo (2.6.2017)

destinato alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia

su una strategia spaziale per l'Europa
(2016/2325(INI))

Relatore per parere: Gesine Meissner

SUGGERIMENTI

La commissione per i trasporti e il turismo invita la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  riconosce il ruolo svolto dalle tecnologie spaziali che rendono i trasporti terrestri, marittimi, aerei e spaziali più intelligenti, sicuri, protetti, sostenibili e integrati; accoglie con favore la comunicazione della Commissione e ritiene che possa contribuire a soddisfare nuove esigenze in materia di trasporto relativamente a una connettività sicura e senza soluzione di continuità, a una localizzazione più solida, all'intermodalità e all'interoperabilità;

2.  ricorda che lo spazio e l'accesso allo spazio sono innanzitutto subordinati ad alcuni mezzi di trasporto (satelliti, lanciatori, razzi); riconosce, pertanto, che le tecnologie e i servizi spaziali (dati satellitari, geolocalizzazione) rivestono un interesse strategico per numerosi settori quali i trasporti, le telecomunicazioni, l'agricoltura e la difesa;

3.  sottolinea che il settore dei trasporti presenta un elevato potenziale in termini di opportunità imprenditoriali emergenti e innovative nel settore a valle, riguardanti, tra l'altro, la sicurezza, l'efficienza ambientale, lo streaming di dati, i servizi di navigazione, ricerca e salvataggio nonché la sorveglianza e la gestione del traffico; sottolinea che le imprese fanno affidamento sull'accesso ai dati e sulla cooperazione tra università, scienziati e i settori pubblico e privato;

4.  evidenzia l'importanza della formazione e dello sviluppo di competenze professionali al fine di rendere il settore spaziale dell'UE realmente indipendente e autonomo; chiede alla Commissione di continuare a sostenere, attraverso Orizzonte 2020 e i futuri programmi di ricerca e sviluppo, le azioni che promuovono l'istruzione, la formazione e la diffusione dei risultati in ambito spaziale;

5.  sottolinea che la partecipazione ai programmi facoltativi dell'Agenzia spaziale europea (ESA), nell'ambito dei quali le imprese e le università o gli istituti di ricerca europei possono partecipare alla realizzazione di tecnologie all'avanguardia destinate alle missioni e ai sistemi spaziali, costituisce lo strumento fondamentale e più importante per lo sviluppo delle capacità dell'industria spaziale europea; osserva che la partecipazione a tali programmi crea le premesse per l'imprenditorialità in tale settore e l'accesso a progetti scientifici ambiziosi dal punto di vista tecnologico e delle conoscenze, che possono avere effetti positivi anche sul settore dei trasporti;

6.  riconosce le potenzialità dei programmi spaziali dell'UE GALILEO e il Servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria (EGNOS), come pure la necessità di promuovere l'utilizzo dei loro dati e di creare opportunità di mercato attraverso il monitoraggio e l'eventuale rifusione della normativa vigente nonché il controllo sistematico della compatibilità dei programmi spaziali;

7.  chiede alla Commissione di sostenere lo sviluppo a livello europeo di nuovi modelli spaziali e di tecnologie che stanno rivoluzionando il settore e riducendo i costi (ad esempio le tecnologie europee che consentono di inviare piccoli satelliti nello spazio, quali i palloni e i lanciatori riutilizzabili);

8.  osserva che il settore dei trasporti dell'UE, in particolare per quanto riguarda la gestione del traffico, i sistemi di localizzazione e l'osservazione via satellite, dipende dalla tecnologia spaziale e dalla sua capacità di determinare con precisione una posizione in qualsiasi momento; evidenzia i vantaggi di una localizzazione e posizionamento satellitare più accurati e precisi attraverso l'utilizzo di tecnologie quali l'impresa comune per la ricerca sulla gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo (SESAR) nel settore dell'aviazione e il sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) nel settore marittimo;

9.  evidenzia l'importanza del servizio pubblico regolamentato (PRS) di GALILEO per sostenere le autorità governative degli Stati membri attraverso servizi di pubblica sicurezza e di emergenza, soprattutto in caso di crisi;

10.  ribadisce il successo di programmi quali e-Call e il tachigrafo digitale a seguito di regolamenti che hanno reso obbligatoria l'attuazione dei servizi di localizzazione basati sul GNSS e ritiene che la strategia spaziale migliorerà la sicurezza delle strade; osserva che i dati satellitari possono svolgere un ruolo importante ai fini della guida autonoma;

11.  sostiene l'iniziativa di comunicazione satellitare governativa (Govsatcom) della Commissione al fine di garantire servizi di comunicazione satellitare affidabili, sicuri ed efficaci sotto il profilo dei costi per le istituzioni e le infrastrutture europee e degli Stati membri; sottolinea la sua importanza per il settore dei trasporti, in particolare per il trasporto marittimo artico, per la gestione del traffico aereo e per il controllo e comando dei velivoli senza pilota;

12.  ritiene che la strategia dovrebbe portare a un accesso indipendente e sicuro ai servizi e dati spaziali e alla non dipendenza tecnologica da paesi terzi; riconosce, tuttavia, che i partenariati internazionali rappresentano un fattore di successo per l'industria europea e che la cooperazione con altri partner strategici globali può consentire di evitare duplicazioni e/o sovrapposizioni nella ricerca e nello sviluppo contribuendo in tal modo a investimenti più efficienti; invita pertanto la Commissione e gli Stati membri a perseguire programmi di cooperazione internazionale, anche con altre agenzie e organismi di paesi terzi, al fine di promuovere la tecnologia spaziale europea sviluppata all'interno dell'Unione e la sua competitività sul mercato globale attraverso l'elaborazione e l'attuazione di una reale strategia di diplomazia economica per il settore;

13.  invita la Commissione ad attuare la strategia spaziale in tempi brevi per consentire al settore dei trasporti di trarre immediatamente vantaggio da una sorveglianza marittima, dalla multimodalità, dall'esperienza di viaggio dei passeggeri, dalla consegna dei pacchi, dalla navigazione di droni civili e dalla guida autonoma migliorate, nonché di migliorare la sicurezza per quanto riguarda il rispetto della vita privata e la protezione dei dati; ritiene che i programmi GALILEO ed EGNOS possano contribuire notevolmente alla corretta applicazione della legislazione dell'UE in materia di trasporti; è convinto che i sistemi di navigazione satellitare dovrebbero essere integrati in misura ancora maggiore in altri servizi digitali, quali i sistemi di trasporto intelligente (STI), il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS), i servizi d'informazione fluviale (RIS), SafeSeaNet, come pure nei sistemi di navigazione convenzionali;

14.  invita la Commissione a sostenere l'industria spaziale dell'UE anticipando la piena messa in opera di GALILEO e accoglie con favore l'intenzione della Commissione di adottare misure concrete, anche a carattere normativo, per garantire la commercializzazione di GALILEO, incentivando lo sviluppo di dispositivi europei del tutto compatibili e interoperabili quali i chipset e i ricevitori, e ribadisce che tali misure dovrebbero riguardare tutte le modalità di trasporto (aereo, stradale, ferroviario, marittimo e di navigazione interna);

15.  ritiene che, al fine di promuovere l'applicazione delle soluzioni spaziali europee nel settore dei trasporti, siano necessarie disposizioni normative volte a garantire la compatibilità con GALILEO dei ricevitori di alcune infrastrutture di trasporto, segnatamente nei settori strategici del futuro quali i veicoli autonomi e connessi o i velivoli senza pilota;

16.  ritiene che, per le future generazioni di sistemi satellitari, la sicurezza dell'infrastruttura di GALILEO vada ulteriormente migliorata;

17.  sottolinea che l'accuratezza e l'integrità fornite da EGNOS sono fondamentali per la navigazione aerea, marittima, ferroviaria e stradale; ribadisce che EGNOS dovrebbe essere esteso in via prioritaria all'Europa sudorientale e orientale per ottenere una piena copertura dell'UE e, successivamente, all'Africa e al Medio Oriente;

18.  ribadisce i vantaggi finanziari e la maggiore precisione, resilienza e sicurezza che EGNOS potrebbe fornire nell'utilizzo di applicazioni critiche in termini di sicurezza, come gli atterraggi degli aeromobili, nonché nella localizzazione dei voli e nella riduzione delle cancellazioni e del rumore degli stessi; invita pertanto la Commissione a garantire che EGNOS sia attuato in tutti gli aeroporti europei;

19.  sottolinea l'importanza del programma Copernicus per la sicurezza dei trasporti e dei passeggeri, in particolare nel settore dei servizi di rotte navali, dello sviluppo delle reti di trasporto urbano e del monitoraggio dell'inquinamento atmosferico; condivide il parere della Commissione sulla necessità di agevolare e promuovere ulteriormente l'utilizzo dei dati Copernicus e invita la Commissione a continuare ad estenderne l'infrastruttura;

20.  ritiene che si dovrebbero sviluppare ulteriormente la capacità a duplice uso di GALILEO e Copernicus e una migliore precisione e crittografia;

21.  ricorda che è fondamentale accelerare la trasformazione del controllo del traffico aereo dall'attuale sorveglianza radar a quella satellitare, in quanto la sorveglianza in tempo reale può essere garantita solo per il 30 % del pianeta, e ritiene che la tecnologia GNSS potrebbe svolgere un ruolo chiave nell'ambito di tale transizione;

22.  sottolinea altresì l'importanza di aeromobili dotati di sistemi ADS-B (automatic dependent surveillance-broadcast) spaziali e di obbligare gli operatori a installarvi sistemi ADS-B al fine di garantire la precisione e l'affidabilità della localizzazione in tempo reale degli aeromobili, nonché risparmi di carburante;

23.  sottolinea l'importanza di proteggere le infrastrutture spaziali europee e incoraggia pertanto l'introduzione dei servizi di sorveglianza dello spazio e tracciamento (SST) a pieno regime; sottolinea la notevole importanza di effettuare analisi adeguate e di evitare o ridurre l'inquinamento spaziale in generale e i rifiuti in particolare; sottolinea, in tale contesto, l'importanza del progetto pilota su un minore inquinamento dello spazio attraverso la deorbitazione e l'impiego di materiali innovativi per le apparecchiature spaziali al fine di limitare l'aumento dei detriti in orbita e di individuare soluzioni sostitutive sostenibili e di lungo termine per i materiali spaziali attraverso l'innovazione; ribadisce che questo progetto pilota è finalizzato ad accertare la fattibilità e l'efficacia di una futura iniziativa tecnologica congiunta (JTI) applicata al settore spaziale, con l'obiettivo di attirare investimenti;

24.  rileva un'assenza di visibilità per quanto riguarda il proseguimento del programma in materia di lanciatori europei dopo i prossimi 3-4 anni (Ariane 6 e Vega C) e la situazione finanziaria del programma; manifesta preoccupazione per la mancanza di un programma di lancio a medio e lungo termine; esorta la Commissione a presentare un programma di lavoro relativo ai lanciatori europei per i prossimi vent'anni;

25.  sottolinea che l'industria spaziale europea è confrontata a una concorrenza internazionale sleale e sempre più spietata, con i mercati istituzionali dei paesi terzi chiusi agli attori europei, il che li svantaggia;

26.  ritiene che, in tale contesto accertato di non reciprocità nell'apertura dei mercati istituzionali nel settore altamente strategico del lancio dei satelliti, l'UE debba altresì, unitamente ai suoi partner, sviluppare una preferenza per i lanciatori europei sui propri mercati istituzionali per il lancio dei satelliti nel quadro dei programmi europei;

27.  sostiene la proposta della Commissione di aggregare la domanda dei clienti istituzionali europei al fine di garantire un accesso allo spazio indipendente, efficace sotto il profilo dei costi e affidabile; suggerisce caldamente che la Commissione diventi un cliente istituzionale primario del settore europeo dei lanciatori e trovi i mezzi per sostenere l'infrastruttura di lancio europea al fine di garantire che il settore spaziale dell'UE sia in grado di competere validamente con gli altri attori globali;

28.  invita la Commissione a tenere conto delle sinergie tra i sistemi GALILEO e Copernicus e, se del caso, anche con le sue altre attività spaziali, al fine di conseguire la loro attuazione efficiente sotto il profilo dei costi (ad esempio utilizzando le attuali capacità dell'Agenzia del sistema globale di navigazione via satellite europeo (GSA)) e di massimizzare i benefici per l'economia europea; chiede alla Commissione di incoraggiare gli investimenti in attività spaziali nel settore dei trasporti tramite finanziamenti intelligenti (ad esempio il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)) e di far sì che esse siano adeguatamente finanziate nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP); invita la Commissione a garantire il finanziamento inteso ad aggiornare le infrastrutture di Galileo, EGNOS e Copernicus e a sostenere le applicazioni GNSS a valle e a monte e le attività di osservazione della terra nel quadro dei bilanci destinati al nono programma quadro (PQ 9) (compresa l'iniziativa tecnologica congiunta per lo spazio) e ai programmi europei GNSS nel prossimo QFP 2014-2020;

29.  invita la Commissione a stimolare e sostenere un maggiore coinvolgimento delle PMI e delle start-up nelle attività spaziali e nella ricerca spaziale; incoraggia la Commissione a coinvolgere le parti interessate del settore dei trasporti nel dialogo con il settore spaziale per facilitare la diffusione di tecnologie spaziali europee nel mercato dei trasporti, nonché per garantire la trasparenza. invita la Commissione a mettere a disposizione delle parti interessate europee del settore dei trasporti la ricerca scientifica spaziale e i dati relativi ai trasporti al fine di favorire l'utilizzo più ampio di nuove tecnologie innovative, rafforzando in tal modo la competitività dei servizi di trasporto sui mercati europeo e mondiale.

30.  chiede alla Commissione e agli Stati membri di prestare attenzione al crescente sviluppo del turismo spaziale.

INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Approvazione

30.5.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

40

1

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Daniela Aiuto, Lucy Anderson, Inés Ayala Sender, Georges Bach, Izaskun Bilbao Barandica, Deirdre Clune, Michael Cramer, Andor Deli, Ismail Ertug, Jacqueline Foster, Bruno Gollnisch, Tania González Peñas, Dieter-Lebrecht Koch, Merja Kyllönen, Miltiadis Kyrkos, Bogusław Liberadzki, Marian-Jean Marinescu, Georg Mayer, Gesine Meissner, Jens Nilsson, Markus Pieper, Salvatore Domenico Pogliese, Christine Revault D’Allonnes Bonnefoy, Dominique Riquet, Massimiliano Salini, David-Maria Sassoli, Claudia Schmidt, Jill Seymour, Claudia Țapardel, Keith Taylor, Pavel Telička, Wim van de Camp, Janusz Zemke, Kosma Złotowski

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Jakop Dalunde, Kateřina Konečná, Peter Kouroumbashev, Patricija Šulin, Evžen Tošenovský

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Barbara Kudrycka, Maria Noichl, Flavio Zanonato

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

40

+

ALDE

Izaskun Bilbao Barandica, Gesine Meissner, Dominique Riquet, Pavel Telička

ECR

Jacqueline Foster, Evžen Tošenovský, Kosma Złotowski

EFDD

Daniela Aiuto

ENF

Georg Mayer

GUE/NGL

Tania González Peñas, Kateřina Konečná, Merja Kyllönen

PPE

Georges Bach, Deirdre Clune, Andor Deli, Dieter-Lebrecht Koch, Barbara Kudrycka, Marian-Jean Marinescu, Markus Pieper, Salvatore Domenico Pogliese, Massimiliano Salini, Claudia Schmidt, Wim van de Camp, Patricija Šulin

S&D

Lucy Anderson, Inés Ayala Sender, Ismail Ertug, Peter Kouroumbashev, Miltiadis Kyrkos, Bogusław Liberadzki, Jens Nilsson, Maria Noichl, Christine Revault D’Allonnes Bonnefoy, David-Maria Sassoli, Flavio Zanonato, Janusz Zemke, Claudia Țapardel

Verts/ALE

Michael Cramer, Jakop Dalunde, Keith Taylor

1

-

EFDD

Jill Seymour

1

0

NI

Bruno Gollnisch

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PARERE della commissione per la pesca (27.4.2017)

destinato alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia

su una strategia spaziale per l'Europa
(2016/2325(INI))

Relatore per parere: Ricardo Serrão Santos

SUGGERIMENTI

La commissione per la pesca invita la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

A.  considerando che il manifesto di Baveno del 1998 ha istituito il programma di monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza con l'intento di definire il ruolo di monitoraggio globale dell'Europa nel settore dell'ambiente e della sicurezza; che nel 2012 tale iniziativa è stata rinominata Copernicus;

B.  considerando che le decisioni politiche assunte nel 2007 dal Parlamento europeo e dal Consiglio hanno portato all'assegnazione di uno stanziamento a favore dei programmi europei di navigazione satellitare EGNOS e Galileo e a un accordo sulla struttura di governance di questi programmi;

C.  considerando che Galileo farà parte del sistema satellitare di ricerca e salvataggio COSPAS-SARSAT;

D.  considerando che la pesca è un'attività ad alto rischio, in cui il pericolo di incidenti è costante e la vita del pescatore generalmente dipende dalla tempestività dell'assistenza medica;

E.  considerando che per una migliore analisi degli stock ittici e dell'ambiente marino occorre un maggior volume di dati in tempi più brevi;

1.  accoglie con favore la strategia spaziale per l'Europa, che riveste grande importanza per le questioni marittime e le attività di pesca e presenta un notevole potenziale per lo sviluppo delle attività umane in mare e la conservazione dell'ambiente marino;

2.  riconosce l'importanza della strategia spaziale per l'Europa ai fini del coordinamento dell'azione degli organi amministrativi e di altre parti interessate;

3.  richiama l'attenzione sul fatto che non vi è alcuna menzione del rapporto tra cielo e mare, come dimostra l'assenza dei termini "oceano" e "marino";

4.  riconosce che le tecnologie, i dati e i servizi spaziali "contribuiscono già a una serie di politiche pubbliche e settori economici", compreso il controllo delle attività di pesca, la previsione e il monitoraggio delle rotte di navigazione, il rilevamento e il controllo delle fuoriuscite di petrolio e di altri inquinanti, le operazioni di ricerca e salvataggio in mare, la pesca illegale e la pirateria;

5.  riconosce che, potendo contare su capacità di sorveglianza degli oceani più continuative e sensibili basate sulle tecnologie spaziali, le autorità pubbliche potranno reagire in tempi più brevi e realizzare notevoli risparmi perché potranno condurre azioni più mirate, soprattutto nella lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (pesca INN);

6.  sottolinea l'importanza dell'utilizzo di tecnologie all'avanguardia e della promozione dello sviluppo di nuovi sistemi per monitorare e combattere la pesca INN in modo più efficace;

7.  sottolinea l'importanza dei programmi Galileo ed EGNOS per la sicurezza marittima e il potenziamento della navigazione, il miglioramento di altri sistemi internazionali e il contributo all'indipendenza tecnologica dell'Europa;

8.  rammenta alla Commissione l'importanza di un miglior coordinamento tra i programmi Galileo ed EGNOS e i servizi Copernicus correlati, anche per quanto riguarda la sicurezza;

9.  riconosce la necessità di sviluppare sistemi di comunicazione satellitare sicuri per soddisfare i bisogni contingenti e futuri della comunità marittima europea, inclusa la sorveglianza marittima basata su sistemi aerei a pilotaggio remoto, che dipendono fortemente dalle comunicazioni via satellite;

10.  accoglie con favore l'iniziativa della Commissione europea per la comunicazione satellitare governativa (GOVSATCOM);

11.  sottolinea l'importanza del programma Copernicus per una piena comprensione del clima e della meteorologia, dei processi biologici naturali degli oceani e degli attacchi di origine antropica, tutti elementi cruciali per la pesca;

12.  accoglie con favore il recente lancio del servizio marino di Copernicus "Ocean State Report", uno sforzo congiunto di 80 esperti scientifici europei di oltre 25 istituzioni che rappresenta un passo avanti verso lo sviluppo di una rendicontazione regolare con cadenza annuale sulle condizioni e sulla salute degli oceani e dei mari europei;

13.  sottolinea la necessità di rendere i dati di immagini facilmente disponibili per le varie industrie, le agenzie governative, le organizzazioni internazionali, i pianificatori locali e gli utenti privati, incluse, fra l'altro, carte della temperatura della superficie degli oceani per la pesca nonché dati sull'ambiente marino; ritiene che il sistema di monitoraggio dell'ambiente marino nell'ambito di Copernicus, fornito da Mercator Ocean, il sistema di monitoraggio atmosferico e il servizio sul cambiamento climatico nell'ambito di Copernicus, forniti dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, dovrebbero disporre di strumenti specifici per i pescatori europei, disponibili nelle pertinenti lingue europee;

14.  evidenzia la necessità di un marcato potenziamento degli strumenti di istruzione e formazione che consentono il pieno godimento dei benefici derivanti dall'uso di strumenti correlati alle tecnologie spaziali;

15.  ritiene che lo sviluppo delle tecnologie spaziali permetterà in futuro di migliorare l'individuazione e la valutazione degli stock ittici;

16.  osserva che la strategia spaziale per l'Europa deve essere più ambiziosa in materia di cambiamento climatico e relativo impatto sull'ambiente marino;

17.  riconosce l'importanza delle reti Copernicus Relays e Copernicus Academy nel promuovere la partecipazione delle parti interessate, dare rilievo alla dimensione regionale dell'utenza ed estendere la promozione del ricorso ai dati e ai servizi del programma Copernicus;

18.  riconosce che la raccolta di dati più accurati in tempi più brevi risulterà in una maggiore produttività dei piscicoltori grazie al monitoraggio della proliferazione di alghe tossiche;

19.  riconosce l'importanza di garantire che le future attività scientifiche integrino meglio le capacità tecnologiche spaziali con altri settori politici che affrontano le sfide globali e sociali;

20.  conviene che i programmi Galileo, EGNOS e Copernicus non sono stati ancora esplorati a fondo e riconosce un potenziale nell'alleanza tra i settori pubblico e privato sulla strategia spaziale;

21.  sottolinea che la tecnologia spaziale e i relativi componenti in situ richiedono cospicue risorse e che è essenziale continuare a destinare le risorse necessarie per questo settore nel bilancio dell'UE;

22.  sottolinea che l'industria spaziale dell'UE dà lavoro a più di duecentomila esperti del settore, crea un valore aggiunto pari ad almeno 46 miliardi di euro e contribuisce all'innovazione socioeconomica e all'esplorazione nei settori della pesca e dell'economia blu;

23.  incoraggia l'acquisizione centralizzata di dati satellitari e l'introduzione, in questa prospettiva, di un meccanismo dedicato d'acquisto centralizzato per stimolare la condivisione dei dati e creare economie di scala; considera una buona pratica l'acquisizione di dati da parte dell'Agenzia europea per la sicurezza marittima a beneficio delle diverse agenzie dell'Unione, compresa l'Agenzia di controllo della pesca;

24.  osserva che la Commissione propone di "favorire la diffusione delle soluzioni spaziali" in particolare con l'offerta di assistenza tecnica all'utilizzo di appalti transfrontalieri innovativi per le soluzioni spaziali;

25.  sottolinea l'importanza del costante miglioramento delle capacità di ricerca e soccorso e promuove pertanto un'ulteriore integrazione dell'infrastruttura satellitare Galileo nei sistemi di tal genere;

26.  osserva come il consolidamento delle capacità esistenti e future per la realizzazione di un effettivo sistema europeo di sorveglianza marittima basato sulle tecnologie spaziali, che gioverà a una serie di utenti istituzionali e i cui servizi potrebbero essere sfruttati a livello commerciale per le esportazioni, potrebbe costituire un caso emblematico per le ambizioni di innovazione della Commissione nel settore spaziale;

27.  sostiene lo sviluppo di connessioni satellitari affidabili ad alta velocità per le attrezzature mediche, sia per le imbarcazioni sia per le squadre di ricerca e soccorso, che dovrebbero essere in grado di comunicare con gli ospedali, inviando e ricevendo dati medici per stabilire nei tempi più brevi la miglior linea d'azione possibile;

28.  ricorda che le regioni ultraperiferiche e i paesi e territori d'oltremare conferiscono una dimensione e possibilità geografiche straordinarie all'Europa, consentendo lo sviluppo di stazioni di impiego, impianti di monitoraggio e sistemi di raccolta di dati in tutto il mondo; si rammarica che le regioni ultraperiferiche e i paesi e territori d'oltremare non siano citati all'interno della strategia;

29.  sottolinea che le priorità per l'utilizzo pubblico dello spazio, inclusa l'osservazione spaziale, dovrebbero essere correlate alle esigenze legislative di iniziative europee quali la direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino;

30.  riconosce il potenziale delle infrastrutture spaziali e dei servizi derivati per un efficace contributo al conseguimento degli obiettivi di una gestione internazionale degli oceani, ossia l'attuazione dell'accordo COP21 e l'attenuazione dell'impatto del cambiamento climatico sugli oceani, sulle coste e sugli ecosistemi, la lotta all'inquinamento marino da rifiuti e la promozione della pianificazione dello spazio marittimo (PSM) su scala globale;

31.  ricorda l'importanza di far fronte "alle necessità delle varie agenzie dell'UE", come l'Agenzia europea per la sicurezza marittima e l'Agenzia europea di controllo della pesca, e sottolinea che queste istituzioni contribuiranno anche al raggiungimento degli obiettivi della strategia spaziale per l'Europa; insiste sulla cooperazione e sulla condivisione delle informazioni satellitari tra le agenzie dell'Unione, segnatamente l'Agenzia per la sicurezza marittima, l'Agenzia di controllo della pesca e la Guardia di frontiera e costiera europea;

32.  chiede all'Agenzia europea di controllo della pesca di sfruttare appieno i maggiori poteri che le sono stati recentemente conferiti offrendo servizi di sorveglianza e di comunicazione che si avvalgono di tecnologie all'avanguardia, in particolare delle infrastrutture spaziali, così da individuare le imbarcazioni che trasportano migranti e prevenire gravi incidenti in mare;

33.  sottolinea il potenziale delle applicazioni satellitari per un migliore controllo della pesca e per contribuire alla tutela dell'ambiente marino;

34.  ricorda che uno dei vantaggi principali del settore privato nell'esplorazione spaziale è lo sviluppo di brevetti e informazioni soggette a diritti di proprietà, che dovrebbe essere messo in evidenza nell'elaborazione della strategia spaziale per l'Europa;

35.  ricorda che lo sviluppo tecnologico e quello industriale sono risorse importanti per la strategia spaziale per l'Europa e ritiene che nella strategia essi non siano pienamente esplorati;

36.  sottolinea che l'imminente nono programma quadro (9°PQ) per il periodo successivo al 2021 deve inserire tra i propri obiettivi sia l'integrazione della strategia spaziale europea, della pesca e della crescita blu, che il relativo coinvolgimento di centri per la conoscenza specializzati;

37.  mette in guardia dal rapido sviluppo di nuove tecnologie fondate sull'intelligenza aumentata, sul cognitive computing e sui sistemi neurali, nessuno dei quali è citato nella strategia spaziale per l'Europa;

38.  ritiene che la strategia spaziale per l'Europa riguardi solo il futuro prossimo e manchi di ambizione per quanto riguarda eventuali nuovi e innovativi progetti mobilizzatori, anche a favore di una gestione intelligente della pesca;

39.  ritiene che l'Europa debba assumere la leadership mondiale nell'ambito della tecnologia spaziale "blu" portando avanti lo sviluppo, l'attuazione e il miglioramento di:

  –  Copernicus, importante ai fini del salvataggio di vite umane in mare e in caso di inondazioni;

  –  Galileo, il sistema globale di navigazione satellitare europeo;

  –  EGNOS, un sistema europeo di posizionamento globale differenziale che fornisce già agli utenti in mare servizi di navigazione per la sicurezza della vita umana;

  –  droni "blu" pilotati mediante dati satellitari, utilizzabili per salvataggi in mare, sulla costa e nelle acque interne dell'Unione, come nel caso del vincitore del premio Satnav 2015.

INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Approvazione

25.4.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

16

1

3

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Marco Affronte, Clara Eugenia Aguilera García, Renata Briano, Alain Cadec, Richard Corbett, Linnéa Engström, Sylvie Goddyn, Carlos Iturgaiz, António Marinho e Pinto, Gabriel Mato, Norica Nicolai, Ulrike Rodust, Remo Sernagiotto, Ricardo Serrão Santos, Isabelle Thomas, Ruža Tomašić, Peter van Dalen

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Jens Gieseke, Verónica Lope Fontagné

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

John Stuart Agnew

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

16

+

ALDE Group

António Marinho e Pinto

ENF Group

Sylvie Goddyn

PPE Group

Alain Cadec, Jens Gieseke, Carlos Iturgaiz, Werner Kuhn, Verónica Lope Fontagné, Gabriel Mato, Jarosław Wałęsa

S&D Group

Clara Eugenia Aguilera García, Renata Briano, Richard Corbett, Ulrike Rodust, Ricardo Serrão Santos

Verts/ALE Group

Marco Affronte, Linnéa Engström

1

-

EFDD Group

John Stuart Agnew

3

0

ECR Group

Remo Sernagiotto, Ruža Tomašić, Peter van Dalen

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

21.6.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

54

1

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Pilar Ayuso, Bendt Bendtsen, Xabier Benito Ziluaga, José Blanco López, David Borrelli, Cristian-Silviu Buşoi, Jerzy Buzek, Angelo Ciocca, Edward Czesak, Jakop Dalunde, Christian Ehler, Fredrick Federley, Francesc Gambús, Adam Gierek, Theresa Griffin, Françoise Grossetête, András Gyürk, Rebecca Harms, Hans-Olaf Henkel, Eva Kaili, Kaja Kallas, Krišjānis Kariņš, Seán Kelly, Jaromír Kohlíček, Peter Kouroumbashev, Zdzisław Krasnodębski, Constanze Krehl, Miapetra Kumpula-Natri, Werner Langen, Janusz Lewandowski, Paloma López Bermejo, Olle Ludvigsson, Florent Marcellesi, Edouard Martin, Angelika Mlinar, Csaba Molnár, Dan Nica, Angelika Niebler, Aldo Patriciello, Morten Helveg Petersen, Miroslav Poche, Michel Reimon, Herbert Reul, Paul Rübig, Anne Sander, Algirdas Saudargas, Davor Škrlec, Dario Tamburrano, Patrizia Toia, Evžen Tošenovský, Vladimir Urutchev, Kathleen Van Brempt, Henna Virkkunen, Lieve Wierinck, Flavio Zanonato, Carlos Zorrinho

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

54

+

ALDE Group

Fredrick Federley, Kaja Kallas, Angelika Mlinar, Morten Helveg Petersen, Lieve Wierinck

ECR

Edward Czesak, Hans-Olaf Henkel, Zdzisław Krasnodębski, Evžen Tošenovský

EFDD Group

David Borrelli, Dario Tamburrano

ENF Group

Angelo Ciocca

GUE/NGL Group

Jaromír Kohlíček

PPE Group

Pilar Ayuso, Bendt Bendtsen, Jerzy Buzek, Cristian-Silviu Buşoi, Christian Ehler, Francesc Gambús, Françoise Grossetête, András Gyürk, Krišjānis Kariņš, Seán Kelly, Werner Langen, Janusz Lewandowski, Angelika Niebler, Aldo Patriciello, Herbert Reul, Paul Rübig, Anne Sander, Algirdas Saudargas, Vladimir Urutchev, Henna Virkkunen

S&D Group

José Blanco López, Adam Gierek, Theresa Griffin, Eva Kaili, Peter Kouroumbashev, Constanze Krehl, Miapetra Kumpula-Natri, Olle Ludvigsson, Edouard Martin, Csaba Molnár, Dan Nica, Miroslav Poche, Patrizia Toia, Kathleen Van Brempt, Flavio Zanonato, Carlos Zorrinho

Verts/ALE Group

Jakop Dalunde, Rebecca Harms, Florent Marcellesi, Michel Reimon, Davor Škrlec

1

-

GUE/NGL Group

Paloma López Bermejo

1

0

GUE/NGL Group

Xabier Benito Ziluaga

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti