RELAZIONE sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, sezione II – Consiglio europeo e Consiglio

27.3.2018 - (2017/2138(DEC))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Ingeborg Gräßle


Procedura : 2017/2138(DEC)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A8-0116/2018
Testi presentati :
A8-0116/2018
Testi approvati :

1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, sezione II – Consiglio europeo e Consiglio

(2017/2138(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016[1],

–  visti i conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2016 (COM(2017)0365 – C8-0249/2017)[2],

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2016, corredata delle risposte delle istituzioni[3],

–  vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[4] presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2016, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visti l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[5], in particolare gli articoli 55, 99, 164, 165 e 166,

–  visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0116/2018),

1.  rinvia la decisione sul discarico al Segretario generale del Consiglio per l'esecuzione del bilancio del Consiglio europeo e del Consiglio per l'esercizio 2016;

2.  esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell'Unione europea, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo, al Garante europeo della protezione dei dati e al Servizio europeo per l'azione esterna, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

2. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, sezione II – Consiglio europeo e Consiglio

(2017/2138(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, sezione II – Consiglio europeo e Consiglio,

–  visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0116/2018),

A.  considerando che, nel contesto della procedura di discarico, l'autorità di discarico sottolinea la particolare importanza di rafforzare ulteriormente la legittimità democratica delle istituzioni dell'Unione migliorando la trasparenza e la responsabilità e attuando il concetto del bilancio basato sulla performance e la buona gestione delle risorse umane;

1.  rileva che la Corte dei conti, nella sua relazione annuale 2016, ha osservato di non aver individuato debolezze significative riguardo agli aspetti sottoposti a audit relativi alle risorse umane e agli appalti per quanto concerne il Consiglio europeo e il Consiglio;

2.  rileva che, nel 2016, il Consiglio europeo e il Consiglio disponevano di un bilancio globale pari a 545 054 000 EUR (rispetto a 541 791 500 EUR nel 2015), con un tasso di esecuzione medio del 93,5 %; prende atto dell'aumento di 3,3 milioni di EUR (pari a un aumento dello 0,6 %) nel bilancio del Consiglio europeo e del Consiglio per il 2016;

3.  ribadisce che il bilancio del Consiglio europeo e quello del Consiglio dovrebbero essere separati al fine di contribuire alla trasparenza della gestione finanziaria delle istituzioni e a una maggiore assunzione di responsabilità da parte di entrambe le istituzioni;

4.  esprime il proprio sostegno per il riuscito spostamento di paradigma verso una programmazione basata sulla performance introdotto dalla vicepresidente Kristalina Georgieva, nel settembre 2015, nella programmazione di bilancio della Commissione, nel quadro dell'iniziativa "Un bilancio dell'UE incentrato sui risultati"; incoraggia il Consiglio europeo e il Consiglio ad applicare tale metodo alla propria procedura di programmazione di bilancio;

5.  deplora che il Mediatore europeo abbia rilevato, nella sua indagine strategica sulla "Trasparenza dei processi legislativi del Consiglio" (OI/2/2017/TE), conclusa il 9 febbraio 2018, che la prassi del Consiglio che inibisce l'esame dei progetti di legislazione dell'Unione costituisce un caso di cattiva amministrazione; esorta il Consiglio a conformarsi alle raccomandazioni e alle proposte di miglioramento del Mediatore al fine di facilitare l'accesso del pubblico ai documenti; sottolinea l'importanza della trasparenza affinché il Consiglio sia responsabile dinanzi ai cittadini dell'Unione nella sua veste di legislatore unionale; chiede di essere informato in merito alla risposta del Consiglio e allo stato di avanzamento della procedura;

6.  osserva che nel 2016 le spese di viaggio delle delegazioni e l'interpretazione hanno continuato a rappresentare una sottoutilizzazione ancora sostanziale in seno alla DG Amministrazione; prende atto di una nuova politica attualmente in fase di negoziazione con gli Stati membri per ovviare a questo problema;

7.  invita il Consiglio a fornire informazioni dettagliate sulle risorse umane e le strutture a disposizione del meccanismo ATHENA, onde garantire il massimo livello di trasparenza in relazione a tale meccanismo;

8.  continua ad essere preoccupato per l'importo decisamente elevato degli stanziamenti riportati dal 2016 al 2017, in particolare quelli destinati a mobilia tecnica, attrezzature e sistemi informatici; ricorda al Consiglio che i riporti costituiscono eccezioni al principio dell'annualità e dovrebbero rispecchiare i fabbisogni effettivi;

9.  ribadisce la sua richiesta di un quadro generale delle risorse umane, suddivise per categoria, grado, genere, nazionalità e formazione professionale;

10.  prende atto dell'esistenza di una politica di equilibrio di genere presso il Segretariato generale del Consiglio (SGC); accoglie con favore l'evoluzione positiva della rappresentanza femminile nelle posizioni dirigenziali, che ha raggiunto il 31 % a fine del 2016; invita il Consiglio a continuare ad applicare la politica di equilibrio di genere muovendo verso una presenza realmente equilibrata di donne e uomini nei posti dirigenziali;

11.  accoglie con favore le informazioni riguardanti le attività professionali degli ex dirigenti del SGC che hanno cessato il servizio[6] nell'anno 2016;

12.  osserva che, nel 2016, il Segretario generale del Consiglio ha pubblicato la sua decisione n. 3/2016 che adotta norme interne per la segnalazione di gravi irregolarità – Procedure per l'applicazione degli articoli 22 bis, 22 ter e 22 quater dello statuto dei funzionari ("Denuncia di irregolarità"); ricorda che la protezione degli informatori è una questione da tenere in seria considerazione all'interno della pubblica amministrazione dell'Unione e che deve sempre essere esaminata con attenzione;

13.  esprime la necessità di istituire un organo indipendente addetto alla comunicazione, alla consulenza e alle segnalazioni dotato di sufficienti risorse di bilancio, al fine di aiutare gli informatori a utilizzare i canali appropriati per divulgare informazioni su possibili irregolarità che ledono gli interessi finanziari dell'Unione, preservando nel contempo la loro riservatezza e offrendo il supporto e la consulenza necessari;

14.  osserva che l'obiettivo di conformare la tabella dell'organico del Consiglio all'accordo interistituzionale che prevede una riduzione del personale del 5 % nell'arco di cinque anni è stato raggiunto il 1° gennaio 2017;

15.  prende atto con preoccupazione del fatto che il ritardo nella consegna dell'edificio Europa ha avuto un impatto significativo sul bilancio 2016 del Consiglio europeo e del Consiglio; chiede di essere informato delle conseguenze finanziarie del rinvio; si rammarica del fatto che persista una carenza di informazioni sulla politica immobiliare e le relative spese, informazioni che dovrebbero essere pubbliche quale segnale di trasparenza per i cittadini europei;

16.  ribadisce il proprio appello affinché le informazioni relative alla politica immobiliare del Consiglio europeo e del Consiglio siano fornite all'autorità di discarico; rileva con soddisfazione che il SGC ha ottenuto la certificazione EMAS nel 2016 per i suoi edifici;

17.  si rammarica del fatto che il Consiglio non abbia ancora aderito al registro per la trasparenza dell'Unione, pur essendo una delle più importanti istituzioni coinvolte nel processo decisionale dell'Unione; auspica pertanto un risultato positivo dei negoziati interistituzionali tra la Presidenza del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento europeo e della Commissione, che porti il Consiglio ad aderire finalmente al registro per la trasparenza;

18.  si rammarica della decisione del Regno Unito di recedere dall'Unione; osserva che, al momento, non è possibile fare previsioni circa le conseguenze finanziarie, amministrative, umane e di altro tipo del recesso; chiede al Consiglio europeo e al Consiglio di effettuare una valutazione d'impatto e di comunicarne i risultati al Parlamento entro la fine del 2018;

Punto della situazione

19.  nota che la mancata concessione del discarico non ha sinora comportato alcun tipo di conseguenza; sottolinea che tale situazione dovrebbe essere risolta al più presto possibile, nell'interesse dei cittadini dell'Unione; ricorda che il Parlamento è l'unica istituzione direttamente eletta dai cittadini dell'Unione e che il suo ruolo nella procedura di discarico è direttamente collegato con il diritto dei cittadini di essere informati sul modo in cui viene utilizzato il denaro pubblico;

20.  osserva che una proposta di negoziare un accordo con il Consiglio sulla procedura di discarico del bilancio è stata presentata dalla commissione per il controllo dei bilanci (CONT) del Parlamento europeo alla Conferenza dei presidenti (CoP) del Parlamento l'11 settembre 2017;

21.  osserva che il 19 ottobre 2017 la Conferenza dei presidenti ha approvato la richiesta di conferire alla presidenza della commissione CONT e ai coordinatori dei gruppi politici il mandato di avviare negoziati a nome del Parlamento al fine di pervenire a un accordo reciprocamente soddisfacente in merito alla cooperazione tra Parlamento e Consiglio nella procedura di discarico, nel pieno rispetto dei diversi ruoli delle due istituzioni in tale procedura;

22.  osserva inoltre che, in data 9 novembre 2017, è stata inviata una lettera al Segretario generale del Consiglio nella quale si chiede di presentare la proposta del Parlamento all'organismo responsabile del Consiglio, al fine di avviare i negoziati alle condizioni approvate dalla Conferenza dei presidenti;

23.  osserva che, nel frattempo, il Segretario generale del Consiglio è stato invitato dalla commissione per il controllo dei bilanci a partecipare allo scambio di opinioni con i segretari generali delle altre istituzioni, che ha avuto luogo il 4 dicembre 2017, e che un questionario scritto è stato inviato al Segretario generale del Consiglio il 26 novembre 2017; deplora profondamente il fatto che il Consiglio abbia ribadito la propria posizione di non partecipare allo scambio di opinioni e che il questionario inviato ai servizi del Consiglio con le domande dei deputati al Parlamento sia rimasto senza risposta;

24.  ricorda che la procedura di concedere il discarico separatamente alle singole istituzioni e organi dell'Unione rappresenta una prassi consolidata, accettata da tutte le altre istituzioni ad eccezione del Consiglio, e che tale procedura è stata sviluppata al fine di garantire la trasparenza e la responsabilità democratica nei confronti dei cittadini dell'Unione;

25.  ribadisce che il Consiglio deve partecipare pienamente e in buona fede alla procedura annuale di discarico, al pari delle altre istituzioni, e deplora le difficoltà riscontrate finora nelle procedure di discarico;

26.  sottolinea che, in conformità ai trattati, il Parlamento è l'unica autorità di discarico dell'Unione e che, pur riconoscendo pienamente il ruolo del Consiglio in quanto istituzione che esprime raccomandazioni nell'ambito della procedura di discarico, occorre mantenere una distinzione per quanto riguarda i diversi ruoli del Parlamento e del Consiglio al fine di rispettare il quadro istituzionale stabilito dai trattati e dal regolamento finanziario;

27.  ricorda che il Parlamento concede il discarico alle altre istituzioni dopo aver esaminato la documentazione fornita e le risposte date alle domande e dopo aver sentito i segretari generali delle altre istituzioni; si rammarica che il Parlamento continui a incontrare difficoltà a ottenere risposte dal Consiglio;

28.  ritiene che un controllo efficace dell'esecuzione del bilancio dell'Unione richieda una cooperazione tra il Parlamento e il Consiglio e attende con interesse l'avvio dei negoziati al fine di raggiungere un accordo reciprocamente soddisfacente.

29.  osserva che la nomina dei membri della Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) è di competenza degli Stati membri a norma dell'articolo 253 TFUE; sottolinea l'importanza che una designazione e nomina tempestiva dei giudici riveste per il funzionamento della CGUE; chiede una nuova norma che fissi scadenze precise per la (ri)nomina di un giudice, ben prima della fine del suo mandato, e invita il Consiglio a rispettare il rapporto costi-benefici quando nomina nuovi giudici presso la CGUE; critica la nomina irregolare di due giudici presso il Tribunale di primo grado, avvenuta senza invito a presentare candidature, per un mandato che peraltro è durato soltanto dal 14 aprile 2016 al 31 agosto 2016; prende atto con rammarico dei costi connessi all'assunzione e cessazione del mandato di quattro mesi di uno dei giudici in parola, pari a un importo di EUR 69 498,25, che si sono aggiunti alla retribuzione percepita dal giudice; condanna un simile spreco di denaro dei contribuenti europei;

30.  osserva inoltre che il Tribunale (sezione delle impugnazioni, sentenza del 23 gennaio 2018 nella causa T-639/16 P)[7] ha ritenuto irregolare la seconda sezione del Tribunale della funzione pubblica dell'Unione europea, costituita in modo da includere uno dei giudici con un mandato di quattro mesi, il che ha reso nulla la decisione cui la suddetta sentenza faceva riferimento e tutte le altre decisioni emanate dalla seconda sezione in tale composizione; invita la CGUE a indicare quali decisioni della seconda sezione in detta composizione sono interessate dalla sentenza del Tribunale; chiede che il Consiglio si esprima in merito a tale irregolarità e chiarisca quali siano le responsabilità in proposito.

INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

20.3.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

22

1

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Nedzhmi Ali, Inés Ayala Sender, Zigmantas Balčytis, Dennis de Jong, Tamás Deutsch, Martina Dlabajová, Raffaele Fitto, Ingeborg Gräßle, Cătălin Sorin Ivan, Jean-François Jalkh, Arndt Kohn, Notis Marias, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Bart Staes, Indrek Tarand, Marco Valli, Derek Vaughan, Tomáš Zdechovský, Joachim Zeller

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Julia Pitera, Miroslav Poche

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

22

+

ALDE

Nedzhmi Ali, Martina Dlabajová

ECR

Raffaele Fitto, Notis Marias

EFDD

Marco Valli

GUE/NGL

Dennis de Jong

PPE

Tamás Deutsch, Ingeborg Gräßle, Julia Pitera, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Tomáš Zdechovský, Joachim Zeller

S&D

Inés Ayala Sender, Zigmantas Balčytis, Cătălin Sorin Ivan, Arndt Kohn, Miroslav Poche, Derek Vaughan

VERTS/ALE

Bart Staes, Indrek Tarand

1

-

ENF

Jean-François Jalkh

0

0

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

  • [1]    GU L 48 del 24.2.2016.
  • [2]    GU C 323 del 28.9.2017, pag. 1.
  • [3]    GU C 322 del 28.9.2017, pag. 1.
  • [4]    GU C 322 del 28.9.2017, pag. 10.
  • [5]    GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
  • [6]    Articolo 16, terzo e quarto comma, dello statuto dei funzionari dell'Unione europea.
  • [7]  ECLI:EU:T:2018:22.
Ultimo aggiornamento: 13 aprile 2018
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