RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (domanda presentata dal Belgio – EGF/2019/001 BE/Carrefour)

8.11.2019 - (COM(2019)0442 – C9-0127/2019 – 2019/2114(BUD))

Commissione per i bilanci
Relatore: José Manuel Fernandes


Procedura : 2019/2114(BUD)
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A9-0021/2019
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A9-0021/2019
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (domanda presentata dal Belgio – EGF/2019/001 BE/Carrefour)

(COM(2019)0442 – C9-0127/2019 – 2019/2114(BUD))

Il Parlamento europeo,

 vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2019)0442 – C9-0127/2019),

 visto il regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006[1] (regolamento FEG),

 visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020[2], in particolare l'articolo 12,

 visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[3] (AII del 2 dicembre 2013), in particolare il punto 13,

 vista la procedura di trilogo prevista al punto 13 dell'AII del 2 dicembre 2013,

 vista la lettera della commissione per l'occupazione e gli affari sociali,

 vista la relazione della commissione per i bilanci (A9-0021/2019),

A. considerando che l'Unione ha predisposto strumenti legislativi e di bilancio per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze delle trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale o della crisi economica e finanziaria globale e per assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro; che tale assistenza è fornita attraverso un sostegno finanziario ai lavoratori e alle società per cui hanno lavorato;

B. considerando che l'assistenza finanziaria dell'Unione ai lavoratori collocati in esubero dovrebbe essere dinamica e messa a disposizione nel modo più rapido ed efficace possibile; che il presente caso riguarda una fascia di età particolarmente vulnerabile, in cui oltre l'81 % dei lavoratori ha un'età compresa tra i 55 e i 64 anni;

C. considerando che il Belgio ha presentato la domanda EGF/2019/001 BE Carrefour per chiedere un contributo finanziario a titolo del FEG a seguito di 751 esuberi verificatisi durante il periodo di riferimento nel settore economico classificato alla divisione 47 della NACE Revisione 2 (Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli), tra il 30 novembre 2018 e il 30 marzo 2019; che ulteriori 268 lavoratori sono stati collocati in esubero prima o dopo il periodo di riferimento; che, secondo la Commissione, si può stabilire un chiaro nesso causale con l'evento da cui hanno avuto origine gli esuberi durante il periodo di riferimento; che non sono stati disposti altri fondi o programmi in relazione ai fatti descritti nella domanda presentata dal Belgio;

D. considerando che la domanda si basa sui criteri di intervento di cui all'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), del regolamento FEG, che prevedono il collocamento in esubero di almeno 500 lavoratori nell'arco di un periodo di riferimento di quattro mesi in un'impresa di uno Stato membro, compresi i lavoratori collocati in esubero dai fornitori e dai produttori a valle e/o i lavoratori autonomi la cui attività sia cessata;

E. considerando che, conformemente all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1309/2013, il Belgio ha deciso di fornire altresì servizi personalizzati cofinanziati dal FEG a 330 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET);

1. conviene con la Commissione sul fatto che le condizioni stabilite all'articolo 4, paragrafo 1, del regolamento FEG sono soddisfatte e che il Belgio ha diritto a un contributo finanziario pari a 1 632 028 EUR a norma del regolamento in parola, cifra che costituisce il 60 % del costo totale di 2 720 047 EUR, comprendenti le spese per i servizi personalizzati, pari a 2 665 047 EUR, e le spese per attività di preparazione, gestione, informazione e pubblicità, controllo e rendicontazione, pari a 55 000 EUR;

2. constata che le autorità belghe hanno presentato la domanda il 20 giugno 2019 e che, dopo la fornitura di ulteriori informazioni da parte del Belgio, la Commissione ha completato la propria valutazione il 4 ottobre 2019 e l'ha comunicata al Parlamento il giorno stesso;

3. rileva che il Belgio ha iniziato a fornire servizi personalizzati ai beneficiari interessati il 1° dicembre 2018 e che il periodo di ammissibilità al contributo finanziario del FEG andrà pertanto dal 1° dicembre 2018 al 20 giugno 2021;

4. osserva che il Belgio ha iniziato a sostenere le spese amministrative per l'attuazione del FEG il 25 gennaio 2018 e che le spese per le attività di preparazione, gestione, informazione e pubblicità, controllo e rendicontazione nel periodo compreso tra il 25 gennaio 2018 e il 20 dicembre 2021 sono pertanto ammissibili a un contributo finanziario del FEG;

5. ricorda che l'elaborazione del pacchetto coordinato di servizi personalizzati dovrebbe tenere conto anche dei nuovi sviluppi del mercato del lavoro, prestando un'attenzione particolare alla transizione verso un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse e sostenibile;

6. ricorda che si tratta della 14ª domanda FEG presentata dal Belgio e che tali domande hanno riguardato diversi settori: automobilistico, delle attività metallurgiche, tessile, di macchinari e apparecchiature, del vetro e, con il caso in esame, è incluso per la prima volta in Belgio il settore del commercio al dettaglio; ricorda che si tratta finora della 10ª domanda FEG riguardante il settore del commercio al dettaglio;

 7. riconosce che il commercio al dettaglio sta attraversando un periodo di importanti cambiamenti dovuti alla globalizzazione (commercio elettronico, acquisti online), che si traducono in esuberi e che le nuove abitudini di acquisto e la digitalizzazione si ripercuotono sul commercio al dettaglio; sottolinea che gli esuberi presso Carrefour Belgique SA non interessano direttamente l'industria alimentare ma riguardano principalmente il commercio elettronico di beni, come i libri e i dispositivi elettronici; osserva che questo tipo di esuberi potrebbe aumentare ulteriormente in futuro a causa della digitalizzazione, e che tale aspetto dovrebbe essere preso in considerazione durante le discussioni sul futuro FEG nel prossimo quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027;

8. ritiene che la globalizzazione rappresenti una sfida per l'Unione; osserva inoltre che la lotta contro la disoccupazione giovanile e altre forme di disoccupazione richiede la creazione di opportunità di riqualificazione e miglioramento delle competenze nelle imprese europee; si attende che Carrefour Belgique SA assicuri il necessario dialogo sociale di elevata qualità con i propri lavoratori durante tale processo;

9. osserva che la domanda riguarda nel complesso 1 019 lavoratori collocati in esubero da Carrefour Belgique SA, e che gli esuberi interessano tutto il Belgio; osserva inoltre che il Belgio prevede che solo 400 dei beneficiari totali ammissibili prenderanno parte alle misure (beneficiari interessati), vale a dire i lavoratori collocati in esubero in Vallonia, dal momento che tali esuberi hanno un impatto particolarmente negativo sulla situazione occupazionale e quindi sull'economia regionale della Vallonia a causa della scarsità di posti di lavoro della regione, del tasso di disoccupazione relativamente elevato e, di conseguenza, delle difficoltà di ricollocamento previste per i lavoratori in esubero, in particolare per quelli di età superiore ai 50 anni; ricorda, a tale proposito, che il tasso di disoccupazione dell'8,6 % in Vallonia è notevolmente superiore al tasso di disoccupazione medio dell'Unione (6,9 %), ed è oltre due volte più elevato del tasso di disoccupazione, pari al 3,5 %, delle Fiandre; 

10. rileva inoltre che il Belgio propone servizi personalizzati cofinanziati dal FEG a un massimo di 330 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET) di età inferiore a 25 anni alla data di presentazione della domanda, dato che 240 degli esuberi di cui al paragrafo 5 si sono verificati nelle regioni di livello NUTS 2 Province Hainaut e Province Liège, che, in base ai dati annuali disponibili per il 2018, registravano tassi di disoccupazione giovanile di almeno il 20 % per la fascia d'età compresa tra 15 e 24 anni;

11. osserva che il Belgio prevede cinque tipologie di azioni destinate ai lavoratori collocati in esubero e oggetto della domanda in esame: i) sostegno/orientamento/inserimento, ii) formazione, riqualificazione e formazione professionale, iii) sostegno per la creazione di imprese, iv) contributo all'avviamento di imprese, v) indennità; sottolinea che, in questo caso, l'importanza di sostegno, orientamento e inserimento, come pure di formazione, riqualificazione e formazione professionale, è dimostrata dal numero stimato di partecipanti (sono previsti 730 partecipanti alla prima azione, 460 alla seconda);

12. sottolinea che i NEET saranno preparati in particolar modo per la ricerca di un lavoro e la presentazione della propria candidatura e saranno meglio informati in merito al diritto del lavoro, ai diritti sociali e al sostegno nelle procedure amministrative; osserva inoltre che i lavoratori e i NEET che intraprendono un corso di studi a tempo pieno di almeno un anno riceveranno un'indennità mensile di 350 EUR;

13. si compiace che il pacchetto coordinato di servizi personalizzati sia stato elaborato dal Belgio in consultazione con le parti sociali, in particolare con i sindacati, i consulenti professionali e gli operatori sociali, al fine di riesaminare varie soluzioni di ricollocamento adattate alle esigenze dei lavoratori in esubero;

14. sottolinea che le autorità belghe hanno confermato che le azioni ammissibili non ricevono aiuti da altri fondi o strumenti finanziari dell'Unione;

15. ribadisce che l'assistenza del FEG non deve sostituire le azioni che sono di competenza delle imprese in virtù della legislazione nazionale o di contratti collettivi, né le misure relative alla ristrutturazione di imprese o settori;

16. approva la decisione allegata alla presente risoluzione;

17. incarica il suo Presidente di firmare tale decisione congiuntamente al Presidente del Consiglio e di provvedere alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

18. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compreso l'allegato, al Consiglio e alla Commissione.

 


 

ALLEGATO: DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione a seguito di una domanda presentata dal Belgio – EGF/2019/001 BE/Carrefour

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n.  1927/2006[4], in particolare l'articolo 15, paragrafo 4,

visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[5], in particolare il punto 13,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1) Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) mira a fornire sostegno ai lavoratori collocati in esubero e ai lavoratori autonomi la cui attività sia cessata in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione, a causa del persistere della crisi economica e finanziaria globale oppure a causa di una nuova crisi finanziaria ed economica globale, e ad assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro.

(2) Il FEG non deve superare un importo annuo massimo di 150 milioni di EUR (a prezzi 2011), come disposto all'articolo 12 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio[6].

(3) Il 20 giugno 2019 il Belgio ha presentato una domanda di mobilitazione del FEG in relazione agli esuberi presso Carrefour Belgique SA. Tale domanda è stata integrata con ulteriori informazioni secondo quanto previsto all'articolo 8, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1309/2013. La domanda è conforme alle condizioni per la determinazione del contributo finanziario a valere sul FEG come stabilito dall'articolo 13 del regolamento (UE) n. 1309/2013.

(4) Conformemente all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1309/2013, il Belgio ha deciso di fornire servizi personalizzati cofinanziati dal FEG anche a 330 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET).

(5) È pertanto opportuno procedere alla mobilitazione del FEG per erogare un contributo finanziario di 1 632 028 EUR in relazione alla domanda presentata del Belgio.

(6) Al fine di ridurre al minimo i tempi di mobilitazione del FEG, è opportuno che la presente decisione si applichi a decorrere dalla data della sua adozione,

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Nel quadro del bilancio generale dell'Unione per l'esercizio 2019, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è mobilitato per erogare l'importo di 1 632 028 EUR in stanziamenti di impegno e di pagamento.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Essa si applica a decorrere dal [data della sua adozione][*].

Fatto a …,

Per il Parlamento europeo   Per il Consiglio

Il Presidente   Il Presidente


MOTIVAZIONE

I. Contesto

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze delle trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale.

Secondo le disposizioni dell'articolo 12 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020[7] e dell'articolo 15 del regolamento (UE) n. 1309/2013[8], il Fondo non può superare l'importo annuo massimo di 150 milioni di EUR (a prezzi 2011). Gli importi necessari sono iscritti nel bilancio generale dell'Unione a titolo di accantonamento.

Per quanto riguarda la procedura di attivazione del Fondo descritta al punto 13 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[9], la Commissione, in caso di valutazione positiva di una domanda, presenta all'autorità di bilancio una proposta di mobilitazione del Fondo e, nel contempo, una corrispondente richiesta di storno. In caso di disaccordo viene avviata una procedura di trilogo.

II. La domanda del Belgio e la proposta della Commissione

Il 4 ottobre 2019 la Commissione ha adottato una proposta di decisione sulla mobilitazione del FEG a favore del Belgio per sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori collocati in esubero da un'impresa operante nel settore economico classificato alla divisione 47 della NACE Revisione 2 (Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli).

Si tratta della prima domanda da esaminare nel quadro del bilancio 2019 e della decima nel settore del commercio al dettaglio dall'istituzione del FEG. La domanda riguarda 1 019 lavoratori collocati in esubero e si riferisce alla mobilitazione del FEG per un importo totale di 1 632 028 EUR a favore del Belgio.

Il Belgio sostiene che gli esuberi sono collegati a importanti cambiamenti nella struttura del commercio al dettaglio dovuti alla globalizzazione e in particolare all'aumento degli acquisti online, che si sono tradotti in esuberi. Anche le nuove abitudini di acquisto e la digitalizzazione si ripercuotono sul commercio al dettaglio.

Le cinque tipologie di azioni previste per i lavoratori in esubero e per i NEET, per le quali è richiesto il cofinanziamento del FEG, si articolano nel modo seguente:

a. sostegno/orientamento/inserimento;

b. formazione, riqualificazione e formazione professionale;

c. sostegno per la creazione di imprese;

d. contributo all'avviamento di imprese;

e. indennità.

Secondo la Commissione, le azioni summenzionate costituiscono misure attive del mercato del lavoro che rientrano nell'ambito delle azioni ammissibili di cui all'articolo 7 del regolamento FEG e non sostituiscono le misure passive di protezione sociale.

Il Belgio ha fornito le informazioni richieste sulle azioni che costituiscono un obbligo per l'impresa interessata a norma del diritto nazionale o di accordi collettivi. Le sue autorità hanno confermato che il contributo finanziario del FEG non sostituisce tali azioni.

Il Belgio ha comunicato alla Commissione che la fonte del prefinanziamento o del cofinanziamento nazionale è costituita da fondi della Région Wallonne. Il Belgio ha confermato che le misure sopra descritte che ricevono un contributo finanziario a valere sul FEG non riceveranno contemporaneamente contributi finanziari da altri strumenti finanziari dell'Unione.

 

III. Procedura

Per mobilitare il Fondo, la Commissione ha presentato all'autorità di bilancio una richiesta di storno per un importo complessivo di 1 632 028 EUR dalla riserva FEG (linea 40 02 43) verso la linea di bilancio FEG (04 04 01). In caso di disaccordo sarà avviata una procedura di trilogo, come previsto all'articolo 15, paragrafo 4, del regolamento FEG.

In base a un accordo interno, alla procedura dovrebbe essere associata la commissione per l'occupazione e gli affari sociali, al fine di fornire un sostegno e un contributo costruttivi alla valutazione delle domande di mobilitazione del Fondo.


 

 

LETTERA DELLA commissione per l'occupazione e gli affari sociali

On. Johan Van Overtveldt

Presidente

Commissione per i bilanci

WIE 05U012

BRUXELLES

Oggetto: Parere sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione a seguito di una domanda presentata dal Belgio – EGF/2019/001 BE/Carrefour (COM(2019)0442 – C9-0127/2019 – 2019/2114(BUD))

Signor Presidente,

la commissione per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL) e il suo gruppo di lavoro sul FEG, presieduto dal vicepresidente della commissione EMPL Tomáš Zdechovský, hanno preso in esame la mobilitazione del FEG nel caso EGF/2019/001 BE/Carrefour e hanno approvato il parere in appresso.

La commissione EMPL e il suo gruppo di lavoro sono favorevoli alla mobilitazione del Fondo relativamente alla richiesta in esame. A tale proposito la commissione EMPL formula alcune osservazioni, senza tuttavia mettere in discussione lo storno dei pagamenti.

Le delibere della commissione EMPL si basano sulle seguenti osservazioni:

A) considerando che la domanda in esame si basa sull'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1309/2013 (regolamento FEG) e riguarda 751 lavoratori collocati in esubero dalla società Carrefour Belgique SA, operante nel settore economico classificato alla divisione 47 della NACE Revisione 2: commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli;

B) considerando che, al fine di stabilire il collegamento tra gli esuberi e le trasformazioni rilevanti nella struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione, il Belgio sostiene che il motivo principale alla base della riduzione della forza lavoro sia rappresentato dagli acquisti online e dalla digitalizzazione, nonché dalle relative nuove abitudini di acquisto;

C) considerando che la costante crescita da molti anni delle vendite online in tutto il mondo ha contribuito, nel caso di Carrefour, al calo delle vendite dei prodotti non alimentari (moda, libri, computer e articoli di elettronica, prodotti dei settori della salute e della bellezza, ecc.) nei suoi ipermercati, pregiudicando in tal modo la redditività di questo tipo di punti vendita; che la percentuale degli acquirenti online in Belgio è aumentata dal 46 % nel 2012 al 67 % nel 2018;

D) considerando che Carrefour Belgio opera con tre marche, due delle quali sono redditizie e in fase di espansione, vale a dire Carrefour Express e Carrefour Market, mentre 19 dei 45 ipermercati Carrefour non sono redditizi;

E) considerando che ad oggi il settore del commercio al dettaglio è stato oggetto di 10 domande FEG, due delle quali riconducibili alla globalizzazione degli scambi[10] e otto alla crisi finanziaria ed economica globale[11];

F) considerando che tra i 400 lavoratori interessati le donne rappresentano il 70,5 % e gli uomini il 29,5 %, mentre l'81,3 % dei beneficiari interessati ha un'età compresa tra i 55 e i 64 anni, il 17 % ha tra i 30 e i 54 anni, l'1,7 % tra i 25 e i 29 anni; che il numero totale stimato di beneficiari che dovrebbero prendere parte alle misure, compresi i NEET, è quindi 730.

La commissione per l'occupazione e gli affari sociali invita pertanto la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere i seguenti suggerimenti nella proposta di risoluzione concernente la domanda belga:

1. conviene con la Commissione che i criteri d'intervento di cui all'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1309/2013 sono soddisfatti e che, di conseguenza, il Belgio ha diritto a un contributo finanziario pari a 1 632 028 EUR a norma del regolamento in parola, importo che costituisce il 60% dei costi totali pari a 2 720 047 EUR;

2. osserva che la Commissione ha rispettato il termine di 12 settimane dal ricevimento della domanda completa delle autorità belghe per completare la propria valutazione della conformità della domanda alle condizioni per la concessione di un contributo finanziario, il 4 ottobre, e ha notificato tale valutazione al Parlamento lo stesso giorno;

3. riconosce l'impatto particolarmente negativo previsto sulla situazione occupazionale e sull'economia regionale della Vallonia, dovuto alla scarsità di posti di lavoro della regione, al tasso di disoccupazione relativamente elevato (8,6 %) rispetto al 3,5 % nelle Fiandre e alle difficoltà di ricollocamento previste per i lavoratori in esubero, in particolare per quelli di età superiore ai 50 anni;

4. osserva che il Belgio offrirà servizi personalizzati cofinanziati dal FEG a un massimo di 330 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET) di età inferiore a 25 anni alla data di presentazione della domanda; fa notare che 240 degli esuberi si sono verificati nelle regioni di livello NUTS 2 Province Hainaut e Province Liège;

5. osserva che i servizi personalizzati cofinanziati dal FEG e destinati ai lavoratori in esubero e ai NEET comprendono azioni di sostegno, orientamento, inserimento, formazione, riqualificazione e formazione professionale, sostegno per la creazione di imprese, un contributo all'avviamento di imprese e indennità;

6. sottolinea che i NEET saranno preparati in particolar modo per la ricerca di un lavoro e la presentazione della propria candidatura e saranno meglio informati in merito al diritto del lavoro, ai diritti sociali e al sostegno nelle procedure amministrative; osserva inoltre che i lavoratori e i NEET che intraprendono un corso di studi a tempo pieno di almeno un anno riceveranno un'indennità mensile di 350 EUR;

7. sottolinea che i lavoratori saranno resi maggiormente autonomi grazie alle misure, quali la consulenza, azioni di sensibilizzazione sul tema dell'imprenditorialità e attività di rete con imprenditori pertinenti e tutor certificati nell'ambito dell'avviamento d'impresa; rileva inoltre che i lavoratori che avviano un'impresa o un'attività come lavoratori autonomi riceveranno un contributo d'importo massimo pari a 15 000 EUR;

8. accoglie favorevolmente il coinvolgimento attivo delle parti sociali nella definizione del piano sociale e nel coordinamento degli interventi dei servizi pubblici interessati, dal momento che il servizio pubblico per l'impiego vallone ha consultato i sindacati su varie soluzioni di ricollocamento nonché sulle esigenze di riqualificazione e perfezionamento delle competenze dei lavoratori;

9. prende atto delle garanzie fornite dalle autorità belghe del fatto che le azioni proposte non riceveranno un sostegno finanziario da altri fondi o strumenti finanziari dell'Unione e che esse saranno complementari alle azioni finanziate dai Fondi strutturali; osserva inoltre che il contributo finanziario a valere sul FEG non si sostituirà alle azioni che l'impresa interessata è tenuta ad adottare in virtù del diritto nazionale o di contratti collettivi;

10. ricorda che, in conformità dell'articolo 7 del regolamento, l'elaborazione del pacchetto coordinato di servizi personalizzati dovrebbe tener conto delle prospettive future del mercato del lavoro e delle competenze richieste ed essere compatibile con il passaggio a un'economia sostenibile ed efficiente sotto il profilo delle risorse.

Voglia gradire, signor Presidente, i sensi della mia più profonda stima.

(f.to) Lucia Ďuriš Nicholsonová

Presidente della commissione per l'occupazione e gli affari sociali


 

INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

6.11.2019

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

30

3

2

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Rasmus Andresen, Clotilde Armand, Anna Bonfrisco, Jonathan Bullock, Olivier Chastel, Lefteris Christoforou, Paolo De Castro, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazabal Rubial, Alexandra Geese, Valentino Grant, Elisabetta Gualmini, Francisco Guerreiro, Valerie Hayer, Niclas Herbst, John Howarth, Mislav Kolakušić, Moritz Körner, Joachim Kuhs, Zbigniew Kuźmiuk, Ioannis Lagos, Hélène Laporte, Pierre Larrouturou, Janusz Lewandowski, Margarida Marques, Jan Olbrycht, Dimitrios Papadimoulis, Karlo Ressler, Bogdan Rzońca, Nicolae Ştefănuță, Nils Ušakovs, Rainer Wieland, Angelika Winzig

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Erik Bergkvist, Monika Vana

 


 

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

30

+

ECR

Zbigniew Kuźmiuk, Bogdan Rzońca

GUE/NGL

Dimitrios Papadimoulis

ID

Hélène Laporte

NI

Mislav Kolakušić, Ioannis Lagos

PPE

Lefteris Christoforou, José Manuel Fernandes, Niclas Herbst, Janusz Lewandowski, Jan Olbrycht, Karlo Ressler, Rainer Wieland, Angelika Winzig

RENEW

Clotilde Armand, Olivier Chastel, Valerie Hayer, Nicolae Ştefănuță

S&D

Erik Bergkvist, Paolo De Castro, Eider Gardiazabal Rubial, Elisabetta Gualmini, John Howarth, Pierre Larrouturou, Margarida Marques, Nils Ušakovs

VERTS/ALE

Rasmus Andresen, Alexandra Geese, Francisco Guerreiro, Monika Vana

 

3

-

ID

Joachim Kuhs

NI

Jonathan Bullock

RENEW

Moritz Körner

 

2

0

ID

Anna Bonfrisco, Valentino Grant

 

Significato dei simboli utilizzati:

+ : favorevoli

- : contrari

0 : astenuti

 

 

Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2019
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