Proposta di risoluzione - B8-0788/2015Proposta di risoluzione
B8-0788/2015

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla creazione di una commissione di ricerca per i beni culturali rubati e le appropriazioni illecite

6.7.2015

presentata a norma dell'articolo 133 del regolamento

Aldo Patriciello

B8‑0788/2015

Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla creazione di una commissione di ricerca per i beni culturali rubati e le appropriazioni illecite

Il Parlamento europeo,

–       visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 114,

–       visto l'articolo 133 del suo regolamento,

A.     considerando l'articolo 2 della direttiva 2014/60/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che definisce lo status di bene culturale;

B.     considerando che dovrebbe essere istituita una cooperazione amministrativa tra gli Stati membri per quanto riguarda i loro patrimoni nazionali, in stretto collegamento con la loro cooperazione nel settore delle opere d'arte rubate;

C.     considerando che il regolamento (CEE) n. 3911/92 introduce, insieme alla direttiva citata, un sistema comunitario di tutela dei beni culturali degli Stati membri;

D.     considerando che l'UE ha l'obbligo morale di tutelare e valorizzare il proprio patrimonio culturale ed artistico;

E.     considerando che lo Stato membro richiedente può proporre contro il possessore e, in mancanza di questo, contro il detentore, davanti al giudice competente dello Stato membro richiesto, l'azione di restituzione del bene culturale uscito illecitamente dal suo territorio;

1.      invita la Commissione a formare un gruppo di lavoro formato dai migliori esperti in gestione dei beni culturali, storici dell'arte ed ingegneri informatici e forze dell'ordine, in collaborazione con i rispettivi ministeri competenti degli Stati membri dell'Unione, per istituire una commissione ad hoc all'interno dell'Unione al fine di facilitare il recupero e l'individuazione di beni culturali detenuti illecitamente da altri Stati membri dell'Unione provvedendo di conseguenza alla loro restituzione agli Stati richiedenti che dimostrano di esserne i legittimi possessori.