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Pasiūlymas dėl rezoliucijos - B8-0348/2016Pasiūlymas dėl rezoliucijos
B8-0348/2016
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'Egitto, in particolare il caso di Giulio Regeni

8.3.2016 - (2016/2608(RSP))

presentata con richiesta di iscrizione all'ordine del giorno di una discussione su casi di violazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto
a norma dell'articolo 135 del regolamento

Mario Borghezio, Mara Bizzotto, Gianluca Buonanno, Lorenzo Fontana, Matteo Salvini a nome del gruppo ENF

Procedūra : 2016/2608(RSP)
Procedūros eiga plenarinėje sesijoje
Dokumento priėmimo eiga :  
B8-0348/2016
Pateikti tekstai :
B8-0348/2016
Debatai :
Priimti tekstai :

B8‑0348/2016

Risoluzione del Parlamento europeo suEgitto, in particolare il caso di Giulio Regeni

(2016/2608(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni, in particolare quelle del 6 febbraio 2014 sulla situazione in Egitto e del 17 luglio 2014 sulla libertà di espressione e di riunione in Egitto e, più recentemente, quelle del 15 gennaio 2015 sulla situazione in Egitto e dell'8 ottobre 2015 sulla pena di morte ,

–  visto l’accordo di associazione tra l’UE e l'Egitto, in vigore dal 1° giugno 2004,

–  visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (CIDCP) del 1966, di cui l'Egitto è firmatario,

–  visto l'articolo 135 del suo regolamento,

 

A.  considerando che il 3 febbraio 2016, in circostanze ancora da chiarire, è stato barbaramente torturato e ucciso al Cairo il giovane cittadino italiano Giulio Regeni, studioso e ricercatore presso l’American University in Cairo (AUC) e l’Università di Cambridge;

B.  considerando che, a distanza di più di un mese dalla morte di Regeni, il Ministero degli Esteri egiziano soltanto in questi giorni ha trasmesso attraverso canali diplomatici al suo corrispettivo italiano alcuni dei materiali investigativi, ossia informazioni relative a interrogatori di testimoni da parte delle autorità egiziane, al traffico telefonico del cellulare di Regeni e a una parziale sintesi degli elementi emersi dall'autopsia, tra i quali però non risultano esserci altri materiali informativi richiesti dalle autorità italiane;

C.  considerando che una fonte di alto rango della presidenza egiziana ha ribadito la convinzione del Cairo che dietro la tortura a morte di Giulio Regeni vi siano terroristi islamici che tentano di destabilizzare le relazioni economiche e petrolifere tra Italia ed Egitto;

D.  considerando che Giulio Regeni stava effettuando al Cairo ricerche utilizzando come base dei suoi lavori il saggio Egypt's Long Revolution (La lunga rivoluzione dell'Egitto), pubblicato nell'autunno del 2014 dall'editore Taylor and Francis Group a firma di Maha Abdelrahman, la supervisor di Regeni all’Università di Cambridge; che la dottoressa Abdelrahman, come contributo ai fini dell’aggiornamento di tale saggio, aveva richiesto a Regeni non più una semplice ricognizione analitica e su fonti aperte, bensì una ricerca partecipata; che tale saggio risulta sgradito alle autorità egiziane;

E.  considerando che l'Unione europea ha espresso a più riprese il proprio impegno nella tutela dei diritti umani, ma su questo caso tace inoperosa;

 

1.  auspica una proficua collaborazione tra le autorità italiane ed egiziane per una rapida risoluzione di questo caso;

2.  chiede al VP/AR di pronunciarsi e prendere una chiara e forte posizione su questo che rischia di diventare un ennesimo caso irrisolto;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Segretario generale delle Nazioni unite, ai presidenti e ai governi della Repubblica araba d'Egitto e dell’Italia, nonché al Primo ministro e al governo del Regno Unito.