Proposta di risoluzione - B8-0356/2017Proposta di risoluzione
B8-0356/2017

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'applicazione degli orientamenti del Consiglio per le persone LGBTI, in particolare in relazione alla persecuzione di (presunti) uomini omosessuali in Cecenia, Russia

15.5.2017 - (2017/2688(RSP))

presentata a seguito dell'interrogazione con richiesta di risposta orale B8-0219/2017
a norma dell'articolo 128, paragrafo 5, del regolamento

Sandra Kalniete, Michael Gahler, Anna Maria Corazza Bildt a nome del gruppo PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0349/2017

Procedura : 2017/2688(RSP)
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B8-0356/2017
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B8-0356/2017

Risoluzione del Parlamento europeo sull'applicazione degli orientamenti del Consiglio per le persone LGBTI, in particolare in relazione alla persecuzione di (presunti) uomini omosessuali in Cecenia, Russia

(2017/2688(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulla Russia,

–  visti gli orientamenti per la promozione e la tutela dell'esercizio di tutti i diritti umani da parte di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI) del 24 giugno 2013,

–  visto il piano d'azione per i diritti umani e la democrazia 2015 – 2019,

–  vista la dichiarazione rilasciata il 6 aprile 2017 dal portavoce del Servizio europeo per l'azione esterna sulle violazioni dei diritti umani nei confronti di uomini omosessuali in Cecenia,

–  vista la dichiarazione dell'UE sulle violazioni dei diritti umani nei confronti di uomini omosessuali in Cecenia, rilasciata a livello locale il 19 aprile 2017,

–  vista la dichiarazione dell'UE sulle continue segnalazioni di arresti e uccisioni di uomini omosessuali da parte del governo ceceno, rilasciata il 27 aprile 2017 in sede di Consiglio permanente dell'OSCE,

–  vista la dichiarazione rilasciata il 7 aprile 2017 dal portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti,

–  vista la dichiarazione rilasciata il 13 aprile 2017 dall'esperto indipendente delle Nazioni Unite sulla protezione dalla violenza e dalla discriminazione fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere, dal presidente-relatore del gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria, dal relatore speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, dal relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti e dal relatore speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione,

–  vista la dichiarazione rilasciata il 13 aprile 2017 dal direttore dell'ODIHR,

–  vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo,

–  visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,

–  vista la Convenzione europea dei diritti dell'uomo,

–  visti l'articolo 128, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che nell'aprile 2017 il giornale russo Novaja Gazeta ha riferito che oltre un centinaio di uomini percepiti come omosessuali sono stati rapiti e detenuti, sembrerebbe dai servizi di sicurezza, nella Repubblica di Cecenia nella Federazione russa, nell'ambito di una campagna coordinata;

B.  considerando che Novaja Gazeta ha riferito che gli uomini rapiti sono stati sottoposti a maltrattamenti e torture e costretti a rivelare l'identità di altre persone LGBTI; che è stata inoltre segnalata l'uccisione di almeno tre uomini; che, secondo quanto riferito, molte delle violazioni avrebbero avuto luogo in un centro di detenzione non ufficiale vicino alla città di Argun;

C.  considerando che le autorità in Cecenia avrebbero respinto le accuse e mostrato una scarsa disponibilità a condurre indagini e perseguire i responsabili;

D.  considerando che gran parte delle vittime di questo tipo di attacchi si astiene dal chiedere giustizia, poiché teme ritorsioni da parte delle autorità locali;

E.  considerando che i giornalisti del giornale Novaja Gazeta avrebbero ricevuto minacce di morte per il loro lavoro;

F.  considerando che la Federazione russa è firmataria di numerosi trattati internazionali in materia di diritti umani e ha l'obbligo di garantire la sicurezza di tutte le persone potenzialmente a rischio;

1.  esprime profonda preoccupazione per le segnalazioni di detenzioni arbitrarie e torture di uomini percepiti come omosessuali nella Repubblica di Cecenia, nella Federazione russa; invita le autorità a porre fine a questa campagna di persecuzione; chiede l'immediato rilascio delle persone ancora detenute illegalmente;

2.  condanna le dichiarazioni delle autorità cecene che tollerano e incoraggiano la violenza contro le persone LGBTI; deplora la scarsa disponibilità delle autorità locali a condurre indagini e perseguire le gravi violazioni dirette in modo specifico contro le persone sulla base del loro orientamento sessuale;

3.  osserva che il Presidente Putin ha incaricato il ministero dell'Interno russo e il procuratore federale di indagare su quanto avvenuto in Cecenia; chiede l'esecuzione senza indugio di un'indagine approfondita e credibile; invita l'UE e il Consiglio d'Europa a offrire pieno sostegno alle autorità russe per l'esecuzione di tale indagine;

4.  ricorda alla Federazione russa i suoi impegni internazionali per quanto riguarda il rispetto delle libertà fondamentali e la lotta contro la discriminazione, come previsto dal Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici; chiede l'adozione immediata di misure di protezione per i soggetti vulnerabili che potrebbero diventare vittime e per la completa riabilitazione di tutte le vittime di torture;

5.  sottolinea che l'UE ha ribadito il proprio fermo impegno a lottare contro ogni forma di discriminazione in tutto il mondo, comprese le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale;

6.  esprime profonda preoccupazione per il clima di impunità, che consente che atti simili abbiano luogo senza conseguenze; chiede l'identificazione, la persecuzione e la condanna dei responsabili;

7.  condanna le minacce rivolte contro i difensori dei diritti umani, i giornalisti e coloro che cercano di portare alla luce casi di discriminazione e violenza a danno delle persone LGBTI;

8.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale del Consiglio d'Europa, all'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, al governo e al Parlamento della Federazione russa nonché al governo e al parlamento della Repubblica di Cecenia.