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Procédure : 2014/2981(RSP)
Cycle de vie en séance
Cycle relatif au document : O-000092/2014

Textes déposés :

O-000092/2014 (B8-0046/2014)

Débats :

PV 15/12/2014 - 18
CRE 15/12/2014 - 18

Votes :

Textes adoptés :


Compte rendu in extenso des débats
Lundi 15 décembre 2014 - Strasbourg Edition révisée

18. Mise en œuvre du partenariat en matière de recherche et d'innovation dans la zone méditerranéenne (PRIMA) (débat)
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Procès-verbal
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  Der Präsident. - Als nächster Punkt der Tagesordnung folgt die Aussprache über die Anfrage zur mündlichen Beantwortung an die Kommission über die Umsetzung der Initiative PRIMA (Partnerschaft in Forschung und Innovation im Mittelmeerraum) von Jerzy Buzek im Namen des Ausschusses für Industrie, Forschung und Energie(O-000092/2014 - B8-0046/2014).

 
  
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  Patrizia Toia, Autore supplente. - Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, come sapete il Consiglio competitività, lo scorso 5 dicembre, ha adottato le proprie conclusioni su un partenariato per la ricerca e l'innovazione nell'area mediterranea, il cui acronimo è PRIMA. Il processo è iniziato da tempo e nel corso delle Presidenze cipriota e greca, che hanno promosso su questo tema discussioni del Consiglio, hanno spianato la strada al risultato raggiunto durante il semestre italiano. Ma il processo non è ancora concluso, anzi direi deve partire ora operativamente. Il punto è stato discusso a più riprese. Credo che si possa affermare ora, signor Commissario, che vi è un ampio consenso politico sulla necessità di istituire una cooperazione strutturata, a lungo termine, in materia di ricerca e di innovazione nell'area mediterranea.

La commissione parlamentare ITRE, che io qui rappresentato, ha avanzato un'interrogazione orale sulla proposta di PRIMA sotto l'articolo 185, perché ritiene che l'oggetto di questa iniziativa sia d'importanza strategica per la realtà attuale e soprattutto per lo sviluppo dell'area mediterranea e delle relazioni tra l'Unione europea e il Mediterraneo. Capiamo tutti che, se era importante questo tema nel 2012, quando è nato a Barcellona, oggi lo è ancora di più, proprio perché ci sono stati in queste regioni dei passaggi storici che segneranno la storia, sia nel senza di un'evoluzione che di un'involuzione, a volte, dei paesi di quell'area.

Occorre dunque uno sforzo da parte dell'Unione europea, uno sforzo a investire di più, in queste regioni, in questi paesi e a farlo proprio in materia di ricerca e di innovazione, perché sappiamo tutti – lo diciamo per l'Europa ma vale altrettanto per le altre regioni – che ricerca e innovazione sono leve potenti di sviluppo ma anche di trasformazione sociale, culturale, oltre che economica e produttiva. Sono fattori chiave, insomma, della capacità di crescita e di crescita in una direzione qualificata e socialmente nonché ambientalmente positiva, per quanto riguarda lo sviluppo. Nasce così l'idea di PRIMA, una partnership per la ricerca e l'innovazione nel Mediterraneo, un'iniziativa sotto l'articolo 185 che prevede una strutturazione e un'implementazione nel quadro dell'Unione per il Mediterraneo, che pochi frutti ha dato in questi anni ma che potrebbe trovare qui un campo di applicazione molto utile e molto importante.

Ora, la proposta si è andata sviluppando con l'identificazione di un programma scientifico condiviso, un joint-programming, che si basa su due assi, due pilastri direi, tra loro indissolubilmente collegati: le risorse idriche e i sistemi alimentari, coniugati nell'accezione relativa alla sicurezza, alla salubrità e alla sostenibilità, temi che sono al centro anche di molte politiche europee, temi che richiamano anche la prossima Expo di Milano, un evento mondiale che si tiene in Europa. Gli effetti sulla struttura economica e produttiva sono evidenti per tutti.

Questo programma, definito con chiarezza il proprio obiettivo, vuole sviluppare soluzioni innovative e promuovere la loro applicazione, quindi ricerche e innovazioni da applicare immediatamente nei sistemi produttivi, da parte degli utenti finali, in primo luogo gli agricoltori, per migliorare l'efficienza e la sostenibilità delle produzioni alimentari e delle risorse idriche. Il programma ha raccolto un'impressionante massa critica di adesioni: 14 paesi che si sono impegnati anche a sostenere finanziariamente il programma e a, in sostanza, ad ospitarne le eventuali sedi organizzative, ecc. Direi, che ad oggi, si valuta che l'impegno finanziario di cui fanno portatori i paesi interessati è già dell'ordine di 200 milioni di euro. Quindi, un grande impegno al quale l'Europa dovrebbe concorrere con un suo altrettanto significativo sforzo. Direi che si tratta di un programma importante, che potrebbe essere la prima pietra di un partenariato nuovo tra l'Europa e il Mediterraneo. Si parla tanto di questa esigenza di collaborazione quando affrontiamo grossi temi legati anche alla stabilità in tutta la regione e a tante prospettive di sicurezza.

Noi, le chiediamo, signor Commissario, cosa intende fare, qual è il suo programma, quali sono le sue proposte, ricordandole alcuni punti. Chiediamo questa iniziativa sulla base dell'articolo 185 perché intendiamo che il Parlamento debba avere un ruolo, debba avere una voce, una decisione comune su questo programma. Ma torno ad alcuni punti che voglio richiamare: un programma strutturato significa ricerche articolate, che abbiano un senso, un coordinamento e una logica, non spezzettate e frammentate, che siano un programma organico, in grado di avere dunque frutti futuri. Chiediamo una governance chiara ed efficace: efficace nello svolgimento e anche nei risultati, nell'applicazione, quindi una responsabilità tecnico-istituzionale molto chiara e infine un impegno finanziario adeguato e di medio termine, perché programmi del genere non possono iniziare e fermarsi ma devono dare una stabilità e una sicurezza.

 
  
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  Carlos Moedas, Member of the Commission. - Mr President, honourable Members, I am very pleased to be here with you today for what is my first intervention in the plenary as the Commissioner for Research, Science and Innovation. In my statement during my hearing, I committed to engaging in an open dialogue and to maintaining close contact with the Members of this House in order to ensure that the channels of communication are always open. In this context, I welcome the opportunity to have an exchange of views with you on the issue raised in your oral question.

Firstly, I would like to stress that the Commission fully recognises the crucial importance of Euro-Mediterranean cooperation in research and innovation. Research and innovation are key elements for developing a stronger partnership for democracy and shared prosperity with our southern neighbours. Secondly, I would like to acknowledge all the work performed over the last two and half years by the EU Member States and their Southern Mediterranean partners, which led to the Council conclusion of 5 September, which I supported on behalf of the Commission. Particular thanks go to the Italian Presidency for its strong engagement, and, in particular, to Minister Giannini. Thirdly, Parliament too has also shown strong interests in Euro-Mediterranean cooperation, and I personally remember very well the three questions I received during my hearing: one from Ms Toia, one from Mr Blanco López and the other from Mr Borrelli – three members of the ITRE Committee – on the importance of the PRIMA initiative.

More recently, I had the opportunity to address the PRIMA topic at the structured dialogue I had in the ITRE Committee on 4 December. I am therefore perfectly aware that those co-legislators attach great importance to Euro-Mediterranean cooperation – as does the Commission. The chosen approach of focusing on food systems and water resources has the potential to contribute to addressing key challenges in the region. In particular, addressing the water/food nexus in relation to the specificities of the Mediterranean context may have added value for existing research and innovation activities and networks.

Now that I have addressed the content aspect, which in my view prevails over the rest, I cannot conclude without a word on the procedure, due to the specific reference to Article 185. Concerning your specific questions, I would first of all like to reassure you and confirm to you that once the Commission formally receives the joint programme proposal from the PRIMA group, it will carefully assess it and evaluate the best way forward – including the Article 185 option.

Firstly, it goes without saying that any initiative will necessarily be built on – and avoid overlaps with – other ongoing initiatives in order to integrate efforts in a coherent way, to pool resources in a sustainable way and to take account of the long-term perspective. These should be the primary concerns. It is necessary to have a deep knowledge of the work that has been done before or is currently in progress in that field so that we can build on it and deliver on a winning partnership. This is now even more the case due to the new approach announced by President Juncker regarding better and smarter regulation, the aim of which is to reduce the administrative burden, especially for businesses, to ensure that the principles of subsidiarity and proportionality are respected, and to ensure that that EU legislation is actually fit for purpose and creates favourable conditions for economic development.

Secondly, a mature, well-focused proposal from the Member States is a prerequisite for the Commission in order to assess the participation of the Union in the programme and determine the way forward. We will therefore check whether the proposal, firstly, has clear objectives and is relevant to the objectives of Horizon 2020 and the broader Union policies; secondly, this proposal should be proven to have EU added value in a critical mass; thirdly, there should be a sound financial commitment from the participating countries. All the points that I have just mentioned mean that the Commission takes the initiative seriously and will analyse the joint programme proposal in an in-depth manner. It should not be understood as a way to rule out any possibility, or, in this case, Article 185.

Let me be clear with you: I want to proceed, but in a way that would be most effective in helping us to achieve our shared objective of strengthening Euro-Mediterranean cooperation. For this reason, it is premature at this stage to provide a timeline for the process to be undertaken before we have made an initial assessment of the joint programme and before we have determined whether the Commission will launch a legislative proposal as a result.

Let me finish by saying that the Commission recognises that the recent developments in the Southern Neighbourhood are challenging. These make it even more important to deploy all instruments at our disposal for cooperation in research and innovation. These will always play a relevant diplomatic role.

 
  
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  Massimiliano Salini, a nome del gruppo PPE. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, lei inizia adesso l'avventura da Commissario, io, inizio adesso l'avventura da parlamentare europeo, quindi auguro buon lavoro a tutti e due. Le considerazioni fatte dalla collega Toia in ordine all'accordo, al programma, relativo alla possibilità di sviluppare ricerca ed innovazione attraverso il progetto PRIMA nel bacino del Mediterraneo non può non incontrare la mia più convinta adesione e la mia richiesta di un'effettiva ed efficace collaborazione, anche attraverso la presenza concreta della Commissione nell'ambito di questo programma. Una presenza che deve essere, per quanto ci riguarda evidentemente, anche di carattere economico e mi rifaccio totalmente al rigore e alla puntualità con cui lei ha richiamato poco fa la modalità con cui normalmente la Commissione deve decidere, in che modo e quanto intervenire a sostegno di proposte come questa. Non si interviene per ragioni affettive: si interviene per ragioni puntuali e sulla base di un percorso che a medio e a lungo termine dia autentiche possibilità di sviluppo.

Bene, il caso del bacino mediterraneo e il caso della ricerca e l'innovazione sono casi che, secondo me, rispondono certamente a questi criteri, con particolare riferimento ai particolari argomenti richiamati dall'on. Toia, segnatamente il tema dell'alimentazione e dell'acqua. Il tema dell'acqua è un tema centrale, è un tema su cui le nostre popolazioni in futuro avranno moltissimo da lavorare ed è un punto centrale per concentrare possibilità di sviluppo nei paesi che ne hanno bisogno. Noi, come europei, su questi temi abbiamo sviluppato abilità imprenditoriale, capacità di sviluppo e di ricerca e non possiamo non trasferirli. Da questo punto di vista non possiamo non avere programmi ad hoc. È giusto, mi pare corretto richiamare l'osservazione fatta dal ministro italiano Giannini, che anche lei citava, che riguardo al programma PRIMA, parlava di una sorta di Orizzonte 2020 collocato territorialmente, specificamente orientato ad un ambito puntuale, come nel caso specifico.

Si tratta di otto paesi dell'Area europea che si affacciano sul Mediterraneo, tra questi c'è anche il mio paese, l'Italia, e ve ne sono ben nove dell'area asiatica ed africana che attendono di poter essere autenticamente coinvolti. Nulla di meglio da un punto di vista culturale, educativo ed economico, che ricostruire ed implementare la forza di questo bacino, del bacino Mediterraneo, attraverso il tema della ricerca e dell'innovazione. Quindi, le chiedo veramente di sostenere questo percorso, rispettando i criteri individuati.

 
  
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  Soledad Cabezón Ruiz, en nombre del Grupo S&D. – Señor Presidente, señor Comisario, tras el impulso dado por la Presidencia chipriota y la Presidencia griega, la Presidencia italiana también ha decidido que la iniciativa PRIMA sea una prioridad dentro de su Presidencia. Tras dos años de trabajo, podemos considerar que esta iniciativa se encuentra lo suficientemente madura como para dar el salto hacia un programa de asociación público-pública basado en el artículo 185 del Tratado de Funcionamiento de la Unión Europea.

Y mi Grupo quiere subrayar la importancia de apoyar de forma contundente esta iniciativa, por varias razones. En primer lugar, porque reconoce el valor de la ciencia como instrumento de diálogo, intercambio y cooperación. En segundo lugar, porque permite integrar esfuerzos para encontrar juntos soluciones a retos sociales como son los que conlleva esta iniciativa: los sistemas alimentarios y los recursos hídricos, tan importantes para el Sur. Y en tercer lugar, porque invertir juntos en investigación e innovación nos permite mejorar el empleo y las condiciones de vida en el Mediterráneo y promover un crecimiento sostenible e inclusivo en estas regiones.

Señor Comisario, debemos revalorizar la agenda de la Asociación Euromediterránea con nuestros vecinos del Mediterráneo dispuestos a participar y a cofinanciar las actividades. Pero para ello, nosotros queremos insistir en que necesitamos un instrumento que dé visibilidad y estabilidad institucional, así como confianza a largo plazo. Y ese instrumento solamente puede ser el artículo 185 como vehículo que permite realizar compromisos financieros y técnicos a este nivel.

Pero es que, además, consideramos —como así lo ha considerado la Comisión— que estos requisitos, los requisitos que establece la Comisión, se cumplen por parte de los Estados miembros participantes. En concreto, compromisos claros y firmes de los participantes, una agenda bien preparada y una voluntad de establecer una estructura de implementación bien organizada.

Por lo tanto, señor Comisario, esperemos que esas conclusiones que esperamos de la Comisión sean favorables a la puesta en marcha y al impulso necesario para esta iniciativa, pero especialmente con base en el artículo 185 del Tratado.

 
  
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  Νότης Μαριάς, εξ ονόματος της ομάδας ECR. – Κύριε Πρόεδρε, η ευρωμεσογειακή συνεργασία μπορεί να αποβεί αμοιβαία επωφελής για τις χώρες και στις δύο όχθες της Μεσογείου, ιδίως όταν αφορά την έρευνα και την καινοτομία, που είναι αντικείμενο της PRIMA και η οποία μπορεί να συμβάλει στην οικονομική ανάπτυξη, στη δημιουργία θέσεων εργασίας και στη μείωση της μετανάστευσης προς την Ευρωπαϊκή Ένωση.

Η PRIMA αφορά προγράμματα για τα τρόφιμα και για τους υδάτινους πόρους. Αφορά την υγεία και το περιβάλλον. Για να υπάρξει όμως εταιρική σχέση για τη Μεσόγειο, δεν θα πρέπει να γίνονται επικίνδυνα εγχειρήματα, όπως ήταν η καταστροφή των χημικών της Συρίας, που έγινε με τη μέθοδο της υδρόλυσης στο πλοίο των Ηνωμένων Πολιτειών Cape Ray πέρσι τον Αύγουστο και που προκάλεσε τεράστιες αντιδράσεις στους κατοίκους της Κρήτης.

Ποια τα αποτελέσματα της υδρόλυσης για τα νερά της Μεσογείου; Δεν έχουμε καμία ενημέρωση για το θέμα αυτό. Είναι σοβαρά λοιπόν τα ζητήματα, κύριε Επίτροπε, και πρέπει να τα δούμε και από αυτή τη σκοπιά.

 
  
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  Juan Carlos Girauta Vidal, en nombre del Grupo ALDE. – Señor Presidente, señor Comisario, la creciente dificultad para disponer de recursos hídricos en el área mediterránea pone en riesgo el desarrollo de la agricultura. Este es ya el caso en las regiones insulares y del sur.

Además, la seguridad alimentaria a partir de recursos terrestres y marinos se ve amenazada por la contaminación, la sobreexplotación y la disponibilidad limitada de tierra fértil. Las tendencias demográficas y de urbanización también suponen una presión sobre los recursos naturales, mientras que los cambios en el estilo de vida y en los hábitos nutricionales conducen, cada vez más, a desórdenes alimentarios.

La iniciativa PRIMA persigue soluciones innovadoras para mejorar la eficiencia y sostenibilidad de la producción alimentaria, así como el suministro de agua, evitando enfermedades relacionadas con la alimentación. Este ambicioso objetivo responde a desafíos prioritarios para los países mediterráneos, al promover una buena salud social e individual, el acceso a alimentos y a agua y el bienestar de las personas, a la vez que fomenta un crecimiento socioeconómico sostenible.

Además, la iniciativa PRIMA, inseparable de la gran capital mediterránea que es Barcelona, será un valioso instrumento a la hora de establecer una cooperación estructurada de larga duración en el ámbito de la investigación y de la innovación en la Unión Europea y los países mediterráneos socios. Existe ya un diálogo político, pues la iniciativa ha involucrado a los países socios desde el principio, y varios países, a ambos lados del Mediterráneo, han indicado ya cuál desean que sea su contribución financiera.

Este programa puede jugar un papel relevante para apoyar la diplomacia europea y la política de vecindad al reflejar los principios de reciprocidad, solidaridad y codesarrollo, a la vez que se fomenta la estabilidad de las fronteras europeas. Es urgente que demos respuesta a una pregunta crucial: ¿creemos o no que la zona mediterránea es algo más que una entidad geográfica? Si creemos que va más allá, no podemos perder esta oportunidad.

 
  
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  Νεοκλής Συλικιώτης, εξ ονόματος της ομάδας GUE/NGL. – Κύριε Πρόεδρε, κύριε Επίτροπε, δεν αρκεί να επιβεβαιώνουμε απλά τη δέσμευσή μας για την προώθηση της ευρωμεσογειακής συνεργασίας στον τομέα της έρευνας και της καινοτομίας.

Έχει επανειλημμένα λεχθεί, κατά τη διάρκεια της κυπριακής, της ελληνικής και τώρα της ιταλικής Προεδρίας, πως η συνεργασία αυτή είναι πολύ σημαντική, καθώς μπορεί να λειτουργήσει ως γέφυρα συνεργασίας μεταξύ των χωρών και να παρέχει λύσεις σε κοινές προκλήσεις που αντιμετωπίζουν τόσο τα κράτη μέλη της Ευρωπαϊκής Ένωσης όσο και οι εταίροι μας. Αναμένουμε, κύριε Επίτροπε, λοιπόν τώρα από την Επιτροπή να προχωρήσει άμεσα στη χρηματοδότηση του συνεταιρισμού για την έρευνα και την καινοτομία στην περιοχή της Μεσογείου.

Εντούτοις, στόχος πρέπει να είναι η προώθηση έργων τα οποία να εστιάζονται στα συμφέροντα και τις ανάγκες της κοινωνίας και των λαών και όχι στα συμφέροντα των πολυεθνικών. Με γνώμονα τις ιδιαιτερότητες της κάθε χώρας, η συνεργασία στην έρευνα και την καινοτομία θα πρέπει να έχει στόχο την αντιμετώπιση σημαντικών κοινωνικών προκλήσεων για την ενίσχυση της κοινωνικής ευημερίας. Θα πρέπει λοιπόν να προωθηθούν έργα που να εστιάζονται, όπως αναφέρθηκε και είναι ο στόχος, στα συστήματα τροφίμων και υδάτινων πόρων, αλλά θεωρούμε ότι θα πρέπει να αξιοποιηθούν και οι πηγές ενέργειας, όπως είναι οι ανανεώσιμες πηγές ενέργειας –και όταν μιλούμε για τη Μεσόγειο, αυτό είναι σημαντικό.

Θα πρέπει να διασφαλιστεί επίσης ότι η ευρωμεσογειακή συνεργασία στον τομέα της έρευνας και της καινοτομίας θα είναι ωφέλιμη και αποδοτική, καθώς θα βασίζεται στις αρχές του αμοιβαίου συμφέροντος, του κοινού οφέλους και θα σέβεται τα ανθρώπινα δικαιώματα.

Μια τέτοια συνεργασία είναι σήμερα αναγκαία περισσότερο από ποτέ. Προς αυτή την κατεύθυνση πρέπει η Επιτροπή να χρηματοδοτήσει πρωτοβουλίες οι οποίες θα ενισχύουν αυτή τη συνεργασία, συμβάλλοντας δραστικά στην επίτευξη της ειρηνικής συνύπαρξης αλλά ταυτόχρονα και στην προώθηση της ανάπτυξης με κοινωνικό χαρακτήρα, δίνοντας εν μέσω οικονομικής κρίσης ώθηση στην πραγματική οικονομία.

 
  
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  Ernest Maragall, on behalf of the Verts/ALE Group. – Mr President, the Euro-Mediterranean partnership aims to create an area of peace, stability and prosperity and to support dialogue between cultures of the region. In this context we support openly the PRIMA initiative which clearly points to the consolidation in a structured way of a partnership for research and innovation according to the principles of co-ownership, mutual interest and benefit sharing, but we insist that this programme should be tied to the specific needs and circumstances of the countries involved, in particular those of non-European Union countries.

We are therefore waiting for a complete proposal from the Commission on how to implement the PRIMA initiative, and we would like in this regard to make three specific recommendations.

Firstly, PRIMA should relate not only to the countries in the Mediterranean area but to the Mediterranean itself. I think PRIMA should also address the challenges of the blue economy, ensuring the sustainability of its actions. The objective of PRIMA should be to focus research and innovation towards sustainably exploiting aquatic living resources while at the same time protecting biodiversity, ecosystem services and the resource base.

Secondly, PRIMA must focus on food production systems that foster sustainable production of safe and healthy food in vibrant local economies. The common research and initiative priorities must be focused towards a low energy, low external input, low emission and low waste economy, and support the creation of vibrant local economies and assure food production supply chains.

Thirdly and finally, support for an Article 185 initiative with a dedicated implementing structure. We believe that the PRIMA initiative has today all the prerequisites to be established as a public-public partnership under Article 185 of the Treaty.

We then propose considering the possibility of establishing a new arm of the Union for the Mediterranean, which is probably the best way to achieve the partnership we need to launch this project with real possibilities for success.

 
  
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  Dario Tamburrano, a nome del gruppo EFDD. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, noi crediamo che una maggiore attenzione e cooperazione tra i paesi del Mediterraneo sia quanto mai necessaria dopo che per decenni la politica dell'Unione si è concentrata molto, troppo, a Nord Est. Nel frattempo, i paesi del sud dell'Europa hanno fortemente risentito sia dell'entrata in vigore della moneta unica che delle politiche di austerità. Daremo pertanto pieno supporto al partenariato per la ricerca e l'innovazione nell'area mediterranea ma sono necessarie delle precisazioni. Un New Deal mediterraneo non può non essere accompagnato da un estremo rigore: e per rigore non intendiamo il rigore disumano e inefficace dell'austerity ma il rigore sul legittimo e appropriato uso dei fondi europei, in molti Stati membri dove dilaga la corruzione, e il rigido rispetto dei regolamenti sulla partecipazione reale di stakeholder e ONG.

Riteniamo inoltre fondamentale che si lavori anche su una legislazione europea, che contrasti efficacemente il prosperare e il dilagare della criminalità organizzata e della corruzione nel sud come nel nord dell'Europa. Spesso la corruzione si alimenta del mancato ed errato uso dei fondi europei.

 
  
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  Nicolas Bay (NI). - Monsieur le Président, je suis convaincu de la nécessité qu'il y a à coopérer avec les pays de la rive sud de la Méditerranée et je me réjouis de l'établissement d'une collaboration interétatique, notamment de l'intéressant projet GALILEO auquel le Maroc est associé depuis bientôt dix ans.

En effet, nous avons vocation à travailler ensemble sur les grandes questions scientifiques, énergétiques, écologiques mais aussi et, peut-être même, surtout sur les enjeux démographiques. L'Union européenne peut sans doute jouer un rôle de facilitateur et c'est pourquoi je ne vois pas a priori d'inconvénient à ce que l'Union européenne participe à ce partenariat pour la recherche et l'innovation.

Mon pays – la France – s'est d'ores et déjà engagé à participer à l'initiative PRIMA à hauteur de 4 millions d'euros par an. Si cette somme est bien utilisée, elle peut s'avérer utile aux populations sud-méditerranéennes, qui sont régulièrement confrontées à de graves difficultés alimentaires et d'accès à l'eau et ce, en raison d'une grande instabilité double, climatique et politique.

Néanmoins, j'attire votre attention sur le fait que ces coopérations doivent être profitables à toutes les parties, ce qu'implique l'idée même d'un partenariat. Parmi les contreparties que nous sommes en droit d'exiger de nos partenaires figure la nécessaire maîtrise des flux migratoires. Cette question – vous en conviendrez – n'est pas accessoire.

Ainsi, nous, eurocritiques – c'est-à-dire euroréalistes –, ne jetons pas le bébé avec l'eau du bain. Notre ferme opposition à l'euromondialisme ne nous empêche pas de soutenir les quelques rares projets qui nous paraissent aller dans le bon sens. L'article 185 du TFUE précise que la participation de l'Union européenne à des programmes de recherche et de développement entrepris par plusieurs États membres doit justement se faire "en accord avec les États membres concernés".

Cependant, nous restons vigilants car nous considérons que les États-nations doivent rester maîtres de leur destin, surtout à une époque où les institutions européennes semblent, trop souvent, travailler contre l'intérêt des peuples d'Europe.

 
  
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  Francesc Gambús (PPE). - Señor Presidente, señor Comisario, quisiera agradecer de antemano sus palabras y su estado de ánimo en relación con el diálogo entre la Comisión Europea y el Parlamento Europeo, que creo imprescindible y que comparto.

En los últimos diez años se han creado una serie de redes de cooperación, tanto a nivel Estado/Estado como a nivel regional, y se han logrado resultados significativos en la construcción de una zona común euromediterránea de investigación e innovación. En abril de 2012, la Conferencia Euromediterránea sobre Investigación e Innovación, organizada por la Comisión en Barcelona, pidió una asociación renovada en investigación e innovación. Asimismo —y se ha mencionado aquí—, las Presidencias chipriota, griega e italiana del Consejo han apoyado esta iniciativa por el potencial de mejora significativa de la cooperación científica de la Unión Europea con los Estados del sur del Mediterráneo.

Es casi imposible —y seguro que lo compartimos— separar I+D+i de la educación superior, ya que es en este ámbito donde es posible lograr avanzar más rápidamente en la colaboración entre diferentes Estados, utilizando, por ejemplo, estudios conjuntos, másteres conjuntos, programas de movilidad, de estudiantes, de másteres, doctorados, centros universitarios mixtos, entre otros.

La iniciativa PRIMA se basa en los principios de la copropiedad, el interés común y el beneficio compartido, todos ellos elementos necesarios para garantizar la gestión sostenible de los recursos comunes y de la responsabilidad regional compartida en el marco de la Unión por el Mediterráneo. Hay que proporcionar soluciones concretas a los problemas comunes que afrontamos. Es bueno que la Comisión Europea haya reconocido el potencial que tiene la asociación para la investigación e innovación en el Mediterráneo para todos los Estados que la integran, así como para los ciudadanos de ambas orillas del Mediterráneo.

Para conseguir el éxito de esta importante asociación, es importante que la Comisión tenga encima de la mesa el artículo 185 del Tratado, para proporcionar una alta visibilidad, estabilidad institucional y el compromiso a largo plazo de los países participantes. Creemos que la iniciativa del artículo 185 es el instrumento más adecuado para hacer frente a los desafíos globales de la región mediterránea en una forma integrada, por lo que debe ser implementada —o debería ser implementada— lo antes posible.

En todo caso, señor Comisario, comparto que es importante el objetivo más que el proceso: es más importante el qué que el cómo. Pero seguro que usted comparte conmigo que también es importante que la búsqueda del cómo no ponga en riesgo el qué, no ponga en riesgo los objetivos. Por nuestra parte, estaremos abiertos al diálogo, como le decía, pero vigilantes.

 
  
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  Miriam Dalli (S&D). - Sur President, Sur Kummissarju. Bidliet demografiċi, soċjoekonomiċi u anke fil-klima huma kollha sfidi reali għall-iżvilupp sostenibbli tal-pajjiżi Mediterranji, imma mhux biss. Dawn huma wkoll sfida għall-Unjoni Ewropea kollha kemm hi.

U dan huwa l-isfond li wassal għal ħtieġa ta' sħubija għal tul ta' żmien bejn l-Unjoni Ewropea u pajjiżi oħra Mediterranji fuq issues speċifiċi, inkluż ukoll permezz ta' PRIMA - sħubija fuq riċerka u innovazzjoni fil-Mediterran. Fir-realtà tal-lum, sħubija favur riċerka u innovazzjoni tista' sservi ta' pont bejn l-Unjoni Ewropea u l-pajjiżi tan-naħa t'isfel tal-Mediterran filwaqt li tippromwovi stabilità politika u żvilupp ekonomiku sostenibbli, flimkien mal-ħolqien ta' impjiegi ġodda fir-reġjun li tant huma meħtieġa.

F'dan il-kuntest, nemmen li għandna bżonn rispons integrat min-naħa tal-Unjoni Ewropea. Il-Kummissjoni Ewropea għandha tressaq proposta leġiżlattiva billi tapplika l-Artikolu 185 tat-Trattat dwar il-Funzjonament tal-Unjoni Ewropea. U qed ngħid dan aktar u aktar issa li għandna l-impenn politiku tal-Presidenza Griega u anke l-Presidenza Taljan, fejn it-tnejn li huma enfasizzaw fuq il-ħtieġa u l-importanza ta' koperazzjoni Ewro-Mediterranja fir-riċerka u l-innovazzjoni u rriaffermaw il-prijoritajiet tematiċi tal-ikel u l-ilma.

Il-fatt li l-Istati Membri li qed jipparteċipaw flimkien mal-pajjiżi l-oħra tal-Mediterran riċentement esprimew l-impenn finanzjarju tagħhom juri l-interess li hemm. Il-pajjiż li ġejja minnu jien, Malta, huwa wieħed minn dawn il-pajjiżi u huwa involut attivament f'dan il-proċess.

Tibqa' mistoqsija ċentrali li nittama li l-Kummissjoni twieġeb: il-Kummissjoni lesta tuża d-dritt ta' inizjattiva u tipproponi l-finanzjament ta' programmi bejn Stati Membri differenti u pajjiżi oħra li ġejjin mill-Mediterran?

Jeżisti dan l-interess?

Nittama, li l-Kummissjoni tifhem li wasal iż-żmien li nipproċedu u nimplimentaw din l-inizjattiva u tipprovdi l-fondi neċessarji favur sħubija dwar riċerka u innovazzjoni fil-Mediterran.

 
  
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  Ruža Tomašić (ECR). - Gospodine predsjedniče, kao zastupnica iz Hrvatske pozdravljam neformalno uključivanje naše države u partnerstvo za istraživanje i inovacije na mediteranskom području i nadam se skorom formaliziranju tih odnosa. Mediteran je stoljećima bio središte poznatog svijeta, razne su kulture tu izmjenjivale robu i znanje što je rezultiralo ogromnim naprecima u svim sferama života za čovječanstvo u cjelini.

Hrvatski su prostori oduvijek bili dijelom Mediterana, a naši su znanstvenici, umjetnici i trgovci ispisivali stranice povijesti ove civilizacije. Hrvatska se tako uključenjem u partnerstvo na neki način vraća u svoje prirodno okruženje. Nadam se stoga kako je pristupanje Hrvatske PRIMA-i doista samo puka formalnost.

 
  
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  Paloma López Bermejo (GUE/NGL). - Señor Presidente, el proyecto europeo tiene en las orillas del Mediterráneo las cicatrices de todos sus abandonos: en las escuelas y hospitales cerrados por orden de la Troika, en los muros levantados para aislar a Europa de sus víctimas, en las regiones y Estados devastados por la economía neoliberal y la geoestrategia oportunista. Si desea salvarse a sí misma, la Unión Europea tiene la obligación de colaborar con los Estados mediterráneos para cerrar estas heridas, creando una agenda común de desarrollo y diplomacia exterior.

PRIMA es tan solo una pequeña iniciativa, pero es, quizás, una prueba de la voluntad de Europa de encarnar los valores de progreso y colaboración con sus vecinos del Sur, la primera piedra hacia la creación de un espacio científico común en el Mediterráneo.

Huelga decir que la problemática, aun limitada, que iniciará este programa es de gran importancia: la conservación de suelos, la gestión de residuos hídricos escasos, el desarrollo de una agricultura y de una acuicultura sostenibles son retos urgentes en esta región. Ambiental y socialmente, pero también económicamente.

Sin duda, la Comisión deberá velar por que la cooperación científica no se subordine a los intereses de las grandes empresas o contribuya al expolio de recursos locales, como ocurre con los cultivos de exportación en los territorios ocupados por Marruecos en el Sáhara Occidental.

Teniendo en cuenta estas precauciones, instamos a la Comisión a financiar este espacio común de investigación que sabemos esencial para la creación de empleo y la reconstrucción tan necesaria del área mediterránea.

 
  
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  Lara Comi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, caro Commissario, le formulo gli auguri per un migliore lavoro e le garantisco che avrà da noi sicuramente una condivisione e una collaborazione sincera, perché ritengo che l'ambito della ricerca e dell'innovazione siano l'elemento di una crescita vera e anche per quanto riguarda ciò che abbiamo appena definito come partenariato, ritengo che i tempi siano effettivamente maturi per una proposta legislativa e per offrire effettivamente una stabilità istituzionale a questo partenariato. Il percorso finora compiuto ha creato un consenso solido tra gli Stati membri e gli Stati partner, che è chiaramente constatabile dall'impegno finanziario che questi hanno assunto a sostegno dell'iniziativa.

Ciò dimostra sicuramente la volontà di proseguire per una strada che è ritenuta valida per raggiungere gli obiettivi di una maggiore integrazione a livello scientifico, gestionale e finanziario. Il valore aggiunto che se ne ricaverebbe è sicuramente fuori discussione, lo abbiamo detto tutti. Gli Stati dell'aria mediterranea condividono medesime problematiche ed esigenze. L'intervento dell'Unione attraverso il rafforzamento delle sinergie, tra il programma quadro pluriennale e l'azione svolta all'intero del partenariato, può senza dubbio offrire quello strumento che aiuterà a individuare soluzioni concrete e sfide comuni.

Il Mediterraneo vive oggi problematiche molto importanti e anche proprio in questa Aula noi continuiamo a discutere di come risolvere, ad esempio, il problema dell'immigrazione ma anche quello della disoccupazione. Sono convinta che questo strumento darà un grande contributo. Le chiedo pertanto di procedere senza indugio nell'applicazione dell'articolo 185 del trattato, che darà un contributo alla stabilità interna dell'area attraverso il dialogo e il confronto nell'ambito della ricerca e dell'innovazione.

E concludo il mio intervento affermando che, in quanto responsabile per il PPE delle politiche giovanili, sono anche convinta che la ricerca e l'innovazione siano l'elemento per dare positività e ottimismo ai giovani, che vedono nel loro futuro anche un miglioramento personale e del proprio paese. Penso anche a Ispra, al centro di ricerca europeo che risiede nella mia provincia e che la invito a visitare, se già non lo ha fatto, in quanto può essere un trampolino di lancio per un'Unione e un partenariato mediterraneo, che già giochiamo in casa e che possiamo rafforzare.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D) - Demografické, sociálno-ekonomické výzvy, ale aj environmentálne otázky veľmi úzko súvisia s touto témou. Naznačila ich vo svojom vystúpení už kolegyňa Patrizia Toia. Partnerstvo pre výskum a inovácie v oblasti Stredozemného mora má potenciál dať výskumu a inováciám medzi zúčastnenými krajinami preklenovaciu úlohu, ako aj výrazne posilniť vedeckú diplomaciu Európskej únie s jej južnými susedmi v dlhodobom horizonte. Som presvedčená o tom, že partnerstvo pre výskum a inovácie môže ponúknuť konkrétne riešenia pre spoločné problémy, ktorým čelia členské štáty Európskej únie a stredomorské partnerské krajiny, a taktiež môže zohrávať dôležitú úlohu pri znižovaní súčasnej rozdrobenosti a duplicite medzi národnými a európskymi programami v stredomorskej oblasti. Vítam preto aj keď len orientačné finančné záväzky, ktoré boli jasne deklarované zo strany členských štátov Európskej únie, ako aj zo strany stredomorských partnerov. Partnerstvo pre výskum a inovácie určite predstavuje relevantný a vhodný nástroj na presadzovanie stabilného a dlhodobého finančného riadenia a finančnej integrácie, ako aj vedeckej integrácie, ktoré sa začnú v prvej polovici roku 2017. Európska komisia by nemala naďalej prehliadať jasne deklarovaný dlhodobý záväzok zúčastnených krajín na realizáciu navrhovaného partnerstva pre výskum a inovácie v oblasti Stredozemného mora a prísť s legislatívnym návrhom iniciatívy podľa článku 185 Zmluvy o fungovaní Európskej únie, aby sa mohla spolupráca začať vykonávať v čo najkratšom možnom termíne.

 
  
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  Ricardo Serrão Santos (S&D). - Senhor Presidente, um agradecimento e um cumprimento também especial ao Senhor Comissário Carlos Moedas.

Tive oportunidade de assistir nos últimos meses a diversas reuniões sobre a avaliação dos mananciais de pesca do Mediterrâneo. Todas elas foram unânimes em concluir que falta conhecimento sobre as populações, a biologia e a ecologia das espécies exploradas comercialmente. No meu entender, esta situação não se deve à falta de investigação e inovação, mas sim à falta de coordenação e transparência na cooperação científica internacional com países terceiros.

Os institutos de investigação marinha do Mediterrâneo são excelentes e os navios de investigação estão ao nível do que encontramos noutras grandes bacias marítimas, mas o funcionamento das organizações de gestão científica internacionais, como a Convenção de Barcelona e a Comissão para a Ciência do Mediterrâneo, tem mostrado que há barreiras geográfico-políticas.

No contexto mediterrânico há que apostar numa cooperação norte-sul, assente no diálogo e na transparência de dados. A Parceria para a Investigação e a Inovação na Região do Mediterrâneo ficará totalmente aquém se faltarem países charneiras do sul desta grande bacia. Há bons exemplos da aplicação do artigo 181.° do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, como é o caso do projeto BONUS no mar Báltico. Mas o Báltico é muito diferente do Mediterrâneo, possui uma geografia política mais diversa.

Aproveito esta oportunidade para chamar a atenção para o alargamento, ou o segundo canal do Suez. Este processo irá acarretar uma maior poluição marítima, incluindo muitas espécies alienígenas. O impacto esperado vai muito para além do país promotor, tendo consequências em todo o Mediterrâneo, como aliás o teve, e tem, o atual canal do Suez.

Por essa razão, eu apelo para a realização de um verdadeiro estudo de impacto ambiental, que seja holístico, abrangente, profundo, internacional e, mais importante, consequente. O Crescimento Azul não exige apenas investimentos no meio marinho, exige essencialmente inteligência na abordagem precaucionária ao nosso futuro comum. Também por esta razão o PRIMA é uma prioridade.

 
  
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  Tonino Picula (S&D). - Gospodine predsjedniče, Mediteran ima izniman značaj za Europsku uniju već zbog činjenice da njen teritorij zauzima gotovo cijelu sjevernu obalu Mediterana, kao i zbog potencijala koji djelovanje i suradnja na ovom području mogu imati za rast i razvoj Europske unije i mediteranskih partnera.

Kreiranje politika namijenjenih Mediteranu počelo je neposredno nakon stvaranja Europske unije, ali konkretniji pomaci su izostali do početka devedesetih godina i poznatog procesa iz Barcelone. Protekla dva desetljeća prošla su u znaku brojnih aktivnosti, ali bez vidljivih rezultata. Sukobi u južnom Mediteranu se množe, problem migracije i dalje nije jedinstveno reguliran, a zemlje uključene u euromediteranske programe nisu pretjerano prosperirale jer se najčešće mijenjala forma, ali ne i sadržaj politika.

Uzevši u obzir dosadašnji pristup, neizbježno se pitamo da li politika Europske unije prema Mediteranu cilja na demokratizaciju ili je sličnija politici polarizacije i koje su to moguće opcije za izlazak iz trenutne situacije? Jedna od njih svakako je PRIMA program kojeg su već podržale zemlje s obje strane Mediterana i Vijeće za konkurentnost. Čak je pronađen i adekvatan pravni okvir u obliku članka 185. Ugovora o funkcioniranje Europske unije.

Dosadašnje mediteranske politike redom su se temeljile na centraliziranom top-down pristupu od sjeverne prema južnoj obali Sredozemlja. Možda se rješenje nalazi u promjeni pristupa i fokusiranju na građane, znanstvenike, istraživačke centre, male i srednje poduzetnike koji bi zaista povezali obje obale. To bi stvorilo priliku za djelovanje i neeuropskim mediteranskim zemljama i razvilo potencijal da se njihovom zajedničkom znanstvenom suradnjom ostvari ono što prethodni pristupi i politike nisu uspjeli.

Zbog svega navedenog pridružujem se pozivima Komisiji da što prije predstavi zakonodavni prijedlog kako bi mogli početi s implementacijom ovog doista hvalevrijednog programa.

 
  
  

PRZEWODNICZY: RYSZARD CZARNECKI
WiceprzewodniczącyPytania z sali

 
  
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  Ivan Jakovčić (ALDE). - Gospodine predsjedniče, imao sam se prilike osobno uvjeriti koliki može biti značaj ovoga programa. Naime, imao sam priliku biti dio Unije za Mediteran i to onog dijela koji se tiče lokalnih i regionalnih vlasti. Sudjelovao sam na bezbroj sastanaka s kolegama gradonačelnicima i predsjednicima regija iz Maroka, Alžira, Egipta, Tunisa. Njihova su očekivanja vrlo velika gospodine povjereniče. Njihova su očekivanja od Europske komisije, od Europe u cijelosti, od zemalja članica zaista vrlo velika.

Vaša je koncentracija na istraživanju i inovacijama, ali tu konkretno želim reći, zaista na iskorištavanje vodnog resursa i znanja koje ima Europa s tim, mislim da treba biti nešto što trebamo brzo transferirati, učiniti zaista što je moguće prije. Pravi rast, održivi rast, ekonomija, veliki gradovi na južnom dijelu Mediterana, problemi s okolišem, sve su to teme gdje Europa može puno učiniti i ja očekujem i dajem podršku Komisiji u tim namjerama.

 
  
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  József Nagy (PPE). - Tisztelt Biztos Úr! Nagyra értékelem ezt a remek kezdeményezést, mert nagyon jól tudatosítom, hogy mennyire fontosak az euro-mediterrán gazdasági és stratégiai kapcsolatok. Ezeket tudná fellendíteni a kutatás és a fejlesztés a két éve meghozott barcelonai határozat alapján. Mint az Állampolgári Jogi, Bel- és Igazságügyi Bizottság tagja azért tartom ezt az elképzelést fontosnak, mert ez stabilizálhatná a régió gazdasági és politikai helyzetét. Hogy ez miért is fontos számunkra, azt ugye nem kell magyaráznunk, hiszen a földközi-tengeri szomszédaink belügyi helyzete meghatározó a régió biztonsági helyzete szempontjából a térség békéjének a biztosítása érdekében.

Nem utolsó sorban az Európai Unió mediterrán országait fojtogató illegális migráció megfékezése mindenképpen olyan feladat, amely lehetetlen a forrásországok felemelkedése nélkül. S végül úgy érzem, hogy az Európai Uniónak haladéktalanul lépnie kell, mert ha nem fogunk odafigyelni, megtörténhet az, ami Afrika nagy részében ma megtörtént, hogy a távol-keleti érdekeltségek hatáskörébe kerül ez a régió is.

 
  
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  Miguel Viegas (GUE/NGL). - Senhor Presidente, ora trata-se de uma parceria que é bem-vinda, que não é completamente inédita e, pela nossa parte, entendemos que deve ser valorizada, sobretudo se tiver na sua base aqueles valores fundamentais que deveriam prevalecer sempre no relacionamento da União Europeia com os seus vizinhos: a corresponsabilidade, o interesse mútuo e as vantagens partilhadas.

Contudo, temo que esses valores possam não passar de letra-morta, e neste quadro gostaria de dirigir algumas questões. Em primeiro lugar, como foi realizada a escolha dos setores da água e do alimento, a privilegiar, e qual o envolvimento dos nossos vizinhos neste processo?

Gostaria também de saber que mecanismos estão previstos para garantir uma participação paritária destes países, evitando assim que os projetos sirvam apenas uma das partes.

Gostaria também de saber que mecanismos estão previstos para garantir que sejam sobretudo os povos destes países a beneficiar destes projetos, evitando assim o efeito de sucção da pouca capacidade científica existente nesses países, deixando-os no final ainda mais pobres.

Finalmente, que garantia temos de que este programa não se irá destinar a financiar projetos de países como Israel que se colocam à margem do direito internacional e que beneficiou no passado do programa-quadro que ajudou, como sabemos, a desenvolver o seu arsenal de guerra, ou ainda a consolidar situações de ocupação de nações, como é o caso da ocupação do Sara Ocidental por parte de Marrocos?

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL). - Senhor Presidente, o reforço dos laços de cooperação no plano científico e tecnológico com os países do Mediterrâneo é uma direção desejável. Da utilização eficiente de recursos, passando à conservação da biodiversidade, passando pelas questões energéticas, os desafios são inegáveis e seguramente melhor abordados em conjunto. São conhecidas as reservas que temos relativamente à política científica da União Europeia – reservas profundas e divergências. A parceria que defendemos com estes países não pode, naturalmente, deixar de as ter em conta. Os países em questão, tanto os do sul do Mediterrâneo como os Estados-Membros envolvidos, devem ter um papel determinante na conceção deste quadro de cooperação norte-sul e na definição das suas prioridades, meios e objetivos. Questões como o necessário reforço das dotações do programa-quadro e a sua reorientação no sentido da prevalência do interesse público são, obviamente, questões centrais desta parceria.

 
  
 

(Koniec pytań z sali)

 
  
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  Carlos Moedas, Member of the Commission. - Mr President, honourable Members, thank you very much for all the support that you have shown tonight for this project. I took good note of the positions expressed here in this debate. Let me assure you that the Commission shares the view of Parliament in believing that tighter, renewed scientific cooperation with our southern partners is an asset for peace, stability, shared prosperity and growth in our region.

Efforts to strengthen the partnership in the Mediterranean area through European and national programmes are to be pursued in synergy, coordination or alignment with other existing EU initiatives relevant to those areas. It remains of paramount importance to avoid duplication and to demonstrate convincing added value. The merits of any proposal will be carefully assessed on the basis of the above-mentioned criteria, and subsequently the best way forward will be evaluated.

 
  
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  Przewodniczący. - Zamykam debatę.

Oświadczenia pisemne (art. 162)

 
  
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  Michel Dantin (PPE), par écrit. Monsieur le Président, chers collègues, Je salue ce débat sur la mise en œuvre du partenariat en matière de recherche et d'innovation dans la zone méditerranéenne (PRIMA). La France avait en 2008 souhaité relancer le processus de Barcelone avec "l'Union pour la Méditerranée". Des initiatives ont suivi mais beaucoup reste à faire. Le partenariat PRIMA est un projet concret et positif qui peut lier les deux côtes de la Méditerranée. Il vise en effet à assurer la cohérence des programmes de recherche de onze États membres de l'Union et de huit États méditerranéens pour mieux répondre aux enjeux croissants et partagés dans la région. Je dis "partagés" car les questions, que posent l'érosion du capital naturel, la raréfaction de l'eau et le changement climatique ont un impact croissant sur la rive sud de la Méditerranée mais également sur la rive nord. Je soutiens donc pleinement cette initiative et estime qu'il est essentiel que le renforcement de la coopération scientifique et technologique entre les pays méditerranéens bénéficie du soutien de l'Union européenne et des possibilités institutionnelles et financières prévues par le traité de Lisbonne et le programme Horizon 2020.

 
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