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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 8 settembre 2015 - Strasburgo Edizione rivista

Clonazione di animali allevati e fatti riprodurre a fini agricoli (A8-0216/2015 - Giulia Moi, Renate Sommer)
MPphoto
 
 

  Marco Zullo (EFDD), per iscritto. – La clonazione animale rappresenta un tema controverso, che ha ripercussioni tanto sulla salute e sul benessere animale quanto sulla sicurezza dei consumatori. A questi problemi la scienza non è ancora riuscita a dare risposte certe che riescano a fugare dubbi e perplessità. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha infatti riconosciuto l'esistenza di rischi per la salute degli animali dovuti ad alti tassi di mortalità associati alla tecnologia di clonazione. Sebbene la clonazione degli animali per scopi di produzione alimentare non avvenga nell'UE, questa pratica avviene in Paesi come Argentina, Australia, Brasile, Canada e Stati Uniti, prevalentemente per ottenere animali riproduttori da cui ottenere capi da macello. A causa di ciò cominciano a entrare nella filiera alimentare la carne e il latte ottenuti dalla discendenza dei cloni e dai cloni stessi, ed è perciò necessario che garantire una normativa in grado di disciplinare un settore nuovo e che attualmente è sottoposto alle regole generali relative alla commercializzazione dei nuovi prodotti e dei nuovi ingredienti alimentari, che tiene in considerazione le caratteristiche specifiche della clonazione. Ho votato a favore della proposta perché il pacchetto tiene in debito conto le preoccupazioni emerse da più parti, vietando l'introduzione di materiale riproduttivo di animali clonati così come di latte e carni da essi derivati.

 
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