Torna al portale Europarl

Choisissez la langue de votre document :

  • bg - български
  • es - español
  • cs - čeština
  • da - dansk
  • de - Deutsch
  • et - eesti keel
  • el - ελληνικά
  • en - English
  • fr - français
  • ga - Gaeilge
  • hr - hrvatski
  • it - italiano
  • lv - latviešu valoda
  • lt - lietuvių kalba
  • hu - magyar
  • mt - Malti
  • nl - Nederlands
  • pl - polski
  • pt - português
  • ro - română
  • sk - slovenčina
  • sl - slovenščina
  • fi - suomi
  • sv - svenska
 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 28 ottobre 2015 - Strasburgo Edizione rivista

Fondi strutturali e di investimento europei e sana governance economica (A8-0268/2015 - José Blanco López)
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. ‒ La politica di coesione ha svolto sino ad ora il compito fondamentale di promuovere l'occupazione e di migliorare le situazioni socio-economiche all'interno degli Stati membri, altresì ha stimolato gli investimenti in linea con il raggiungimento degli obiettivi macroeconomici dell'Unione. Tuttavia, permangono molte perplessità riguardo all'articolo 23 del regolamento recante disposizioni comuni, il quale prevedrebbe la riprogrammazione e la sospensione dei Fondi SIE. Concordo con il relatore sul fatto che una frequente riprogrammazione sarebbe controproducente e che dovrebbe essere evitata al fine di non perturbare la gestione del fondo o compromettere la stabilità e la prevedibilità della strategia d'investimento pluriennale. Pertanto, l'applicazione dell'articolo 23 dovrebbe avvenire solo in situazioni eccezionali per consentire di conseguire una politica di coesione sostenibile ed efficace e sotto la supervisione del Parlamento europeo, quale principale garante democratico della corretta applicazione delle disposizioni in materia di condizionalità macroeconomica del RCD.

 
Note legali - Informativa sulla privacy