Presidente. – Cari colleghi, domani si celebrerà la Giornata internazionale delle ragazze nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. È un'iniziativa che mira a incoraggiare giovani donne a intraprendere una carriera nel campo della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica, settori in continua espansione.
In Europa, soltanto 29 donne ogni 1 000 laureate hanno una laurea scientifica, contro ben 95 uomini laureati su 1 000, e purtroppo solo 4 di queste hanno effettivamente un lavoro in questo settore. Globalmente, le donne occupano solo il 24 % dei posti di lavoro in campo scientifico e tecnologico e tendono a essere concentrate in ruoli amministrativi. Il divario di genere tende poi ad aumentare salendo la scala gerarchica. Il divario di genere in ambito tecnologico riguarda anche il semplice accesso a una connessione Internet e a un telefono cellulare. La popolazione femminile che ha accesso a Internet è inferiore a quella maschile del 12 %, e questa percentuale è sfortunatamente aumentata negli ultimi anni.
Auspico che la giornata di domani serva da spunto e da ispirazione a lavorare insieme per garantire alle giovani di tutto il mondo un futuro migliore. Dobbiamo fare nostro uno degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, il quinto, che mira a raggiungere la parità di genere anche attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Per questo è necessario lavorare per rendere i nostri sistemi di istruzione inclusivi ed efficienti, nonché incoraggiare i giovani e le aziende a rimuovere le barriere di genere e a valorizzare il contributo delle donne lavoratrici.