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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Lunedì 3 luglio 2017 - Strasburgo Edizione rivista

Ruolo del turismo legato alla pesca nella diversificazione delle attività di pesca (breve presentazione)
MPphoto
 

  Renata Briano, relatrice. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, i pescatori artigianali, in particolare quelli dell'area mediterranea, si trovano a fronteggiare crescenti pressioni provenienti da diversi fattori, tra cui il calo dell'occupazione e la minore attrattività della professione, ma anche i cambiamenti climatici e l'inquinamento, che hanno portato a un graduale depauperamento degli stock ittici.

In Europa si stanno cercando e sperimentando nuove soluzioni, che vanno verso la diversificazione dell'attività di pesca, sviluppando anche settori come quelli per esempio legati al turismo, che in alcuni paesi vengono chiamati pescaturismo e ittiturismo. La politica comune della pesca lo prevede già, ma la relazione nasce per dare un nuovo impulso a questo tipo di attività. L'obiettivo è quello di creare nuovi posti di lavoro, favorire l'inclusione sociale e il rilancio delle comunità che dipendono dalla pesca.

Le zone costiere europee attraggono milioni di visitatori ogni anno e recentemente si è registrato un crescente interesse per il turismo sostenibile. Pertanto, la diversificazione delle attività consentirà non solo di aiutare un settore in crisi a rialzarsi, ma anche di aiutare pescatori e turisti a incontrarsi e a conoscersi attraverso un mestiere antico, difficile e complesso. Non solo: grazie a questo incontro può crescere la consapevolezza di un consumo responsabile, partendo dalla conoscenza delle diverse specie di pesci, anche di quelle meno note, che sono spesso meno care ma non per questo meno buone.

Per beneficiare al massimo delle potenzialità economiche e sociali legate a questo settore, occorre agire su più fronti: prima di tutto armonizzando la definizione e la base giuridica del turismo legato alla pesca, che vede notevoli differenze da uno Stato membro a un altro – ad esempio, in Italia è considerato un'attività professionale, mentre in Francia un'attività occasionale. È necessario, poi, armonizzare anche le norme europee in materia di sicurezza, in modo da poter utilizzare le imbarcazioni adibite alla pesca artigianale per escursioni turistiche o per esperienze di pesca diretta, garantendo l'incolumità di chi è a bordo. Occorre infine favorire gli investimenti a livello nazionale, regionale e locale per migliorare i servizi, da una migliore connessione Internet alla ristrutturazione degli impianti, passando per la valorizzazione delle culture e delle tradizioni locali.

Andrebbero sfruttate meglio le risorse messe a disposizione dal FEAMP, e contemporaneamente bisognerebbe rafforzare la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche, i FLAG (ovvero i gruppi di azione locale), gli esperti del settore turistico e i portatori di interesse per promuovere una crescita sostenibile e per sviluppare prodotti innovativi, capaci di rispondere alle aspettative dei visitatori.

La questione della stagionalità potrebbe essere affrontata attraverso campagne informative e promozionali capaci di offrire ai visitatori diverse attività durante l'intero arco dell'anno, ad esempio attraverso l'organizzazione di eventi. Le attività turistiche collegate alla pesca, in particolare pescaturismo e ittiturismo, rappresentano quindi in molte regioni europee una reale forma di integrazione e diversificazione dell'attività primaria, e sono economicamente vantaggiose per i pescatori e sostenibili ambientalmente.

Purtroppo, però, sono ancora troppo poco conosciute dal grande pubblico e troppo poco valorizzate da parte delle istituzioni. Per questo c'è bisogno di uno sforzo comune e condiviso che coinvolga tutte le parti interessate e che permetta alle comunità costiere, ai pescatori e ai turisti di beneficiare appieno delle grandi opportunità che questo settore ha da offrire. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i colleghi, i relatori ombra, per l'aiuto e l'interesse dimostrato per il lavoro che abbiamo fatto insieme.

 
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