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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 24 ottobre 2018 - Strasburgo Edizione rivista

Importazione di beni culturali (discussione)
MPphoto
 

  Luigi Morgano (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, il patrimonio culturale di un paese, in particolare i suoi reperti archeologici, le sue opere d'arte così come i suoi oggetti più antichi, rappresentano le radici, la memoria storica, l'identità di un popolo.

Con l'adozione del regolamento relativo all'importazione dei beni culturali nell'UE il Parlamento europeo, facendo propria la linea espressa dalla commissione CULT, dà concretezza a queste parole.

L'Unione europea ha il dovere di contrapporsi all'importazione illegale di beni culturali e di dotarsi di norme armonizzate per tutelare e proteggere non solo i propri, ma anche i beni culturali provenienti da paesi terzi, in particolare quelli in conflitto.

Peraltro i beni culturali, non di rado, vengono trafugati e contrabbandati per finanziare il terrorismo ma anche a scopo di riciclaggio ed elusione.

Emendando sostanzialmente la proposta della Commissione, che proponeva una soglia minima di età di ben 250 anni per definire un bene culturale che rientrasse nel campo di applicazione di questo regolamento, abbiamo abbassato il limite a 100 anni, allineandoci così alle principali convenzioni internazionali (UNIDROIT, UNESCO, Convenzione dell'Aia) nonché al nostro regolamento vigente relativo all'esportazione di beni culturali.

Proprio perché i beni culturali non sono una merce qualsiasi, abbiamo introdotto la necessità di stabilire una procedura semplificata elettronica e una serie di regole e di documenti per dimostrare la liceità della loro importazione in Europa.

(Il Presidente toglie la parola all'oratore.)

 
Ultimo aggiornamento: 8 gennaio 2019Note legali - Informativa sulla privacy