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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 12 dicembre 2018 - Strasburgo Edizione rivista

Attività del Mediatore europeo nel 2017 (discussione)
MPphoto
 

  Michela Giuffrida, a nome del gruppo S&D. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, trasparenza, accessibilità dei documenti di lavoro ufficiali, capacità di risposta ai cittadini, tempi di risposta, meritocrazia nell'attribuzione di ruoli apicali e miglioramento dei processi decisionali: sono questi i cardini della relazione alla quale abbiamo lavorato, che ha trovato ampio consenso proprio perché tiene in considerazione non solo il lavoro svolto dal Mediatore, ma anche la capacità delle istituzioni europee di rispecchiare gli alti standard di democrazia che ha l'ambizione di rappresentare, che i cittadini europei chiedono e che l'Unione europea pretende a sua volta dagli Stati membri.

Grazie anche al lavoro svolto in commissione, è una relazione che è scevra, a mio parere, di euroscetticismo e di critiche infondate al sistema dell'Unione europea, che non presta il fianco a facili polemiche antieuropeiste e nazionaliste, anzi chiede più trasparenza alle istituzioni affinché siano proprio chiare le responsabilità europee, quando è il caso, ad esempio con la risposta di chiarezza nel rapporto con le lobby, e le responsabilità degli Stati membri, se è a quel livello che le decisioni vengono effettivamente prese, perché cessi, una volta per tutte, la pessima abitudine di scaricare l'inadeguatezza delle politiche nazionali sull'Unione europea.

La realtà dei dati evidenziati dal Mediatore nella sua relazione lascia poco margine ad interpretazioni o a timidezze e non è certamente un caso, infatti, che le tre principali questioni su cui vertevano le indagini del Mediatore archiviate nel 2017 siano state la trasparenza e l'accesso ai documenti, la cultura del servizio e il rispetto dei diritti procedurali. Significa che ancora molto può esser fatto in questa direzione.

L'Unione europea deve quindi fare la sua parte, ad esempio pubblicando i documenti chiave dei triloghi, come richiesto dal Mediatore, oppure, e lo dico come membro della commissione sulla procedura di autorizzazione dei pesticidi da parte dell'Unione, avviando un'indagine strategica per valutare come, ad esempio, le agenzie e gli organismi dell'Unione stessa assicurino la raccolta e l'esame di prove scientifiche indipendenti.

Sono solo due esempi delle richieste contenute in questa relazione, che considero equilibrata e bilanciata rispetto alle posizioni del Mediatore, che resta un punto di riferimento per i cittadini così come dimostrato anche dalle petizioni che arrivano al Parlamento europeo, e faccio parte anche di quella commissione.

Le richieste rivolte all'Unione di migliorare se stessa dovranno però essere ispirate alla convinzione che l'Unione europea sia un traguardo prezioso per la collaborazione tra i nostri paesi, in pratica per la nostra intera comunità.

Il Mediatore continuerà a giocare un ruolo chiave per la tenuta democratica delle istituzioni e della costruzione europea e per l'individuazione delle maggiori problematiche che impattano negativamente sulla vita dei cittadini europei. Solo così potremo dare vere risposte ai 500 milioni di cittadini che ci guardano.

 
Ultimo aggiornamento: 16 maggio 2019Note legali - Informativa sulla privacy