Salvatore Cicu (PPE). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, porto in quest'Aula la rabbia, la disperazione, il dramma di un intero popolo, quello dei pastori della Sardegna, che in queste ore stanno riversando tutto il loro prodotto, tutto il latte, per le strade. Lo buttano per strada, un fiume bianco che viene riversato per strada. Piuttosto che essere affamati preferiscono fare la scelta di buttare il loro prodotto. È un concetto di dignità, di forza, di orgoglio di un intero popolo, quello sardo, serio, dritto, che non può essere trattato in questi termini.
Presidente, io credo che gli industriali e le multinazionali della grande distribuzione non possano, né in Sardegna né in tutte le regioni d'Europa, realizzare la condizione di imporre i loro diktat per affamare un intero popolo che produce. Allora ci vuole un intervento immediato, e soprattutto questo intervento deve guardare anche ad una certificazione dei prodotti, abbinata sicuramente ad un altro grande aspetto, quello della concorrenza leale. Noi non possiamo trasferire prodotti che vengono da fuori per dargli un marchio e un'origine diversa.
Quindi io sto con i pastori sardi. Naturalmente so che ci deve essere una mediazione, una mediazione che significa contrattazione tra domanda e offerta, e quindi chiedo a Lei, Presidente, di poter incontrare in questi giorni una delegazione degli stessi pastori.