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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 12 marzo 2019 - Strasburgo Edizione rivista

Equilibrio di genere nelle nomine nel settore degli affari economici e monetari dell'UE (discussione)
MPphoto
 

  Patrizia Toia (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, non voglio sprecare neanche un secondo del mio minuto, ma devo farlo per esprimere la vergogna e anche l'indignazione di sentire voci così vergognosamente arretrate in questo Parlamento quando si esprimono a proposito delle donne.

Voglio dire, però, che è una sconfitta per noi che chiudiamo la legislatura, ancora una volta, con il solito film. Il Parlamento chiede, ma la Commissione – lo ammetta, Commissaria Jourová – e il Consiglio non ci sentono, di fronte a questa macroscopica assenza di donne nelle istituzioni finanziarie. E devo dire che ciò che è in gioco non è un astratto principio di equità – che pur varrebbe la pena di difendere, perché a volte i principi hanno il loro fondamento, anche se astratti – ma è un discorso proprio di equità ed è un discorso di interesse generale.

Io credo che non si tratti di un atto di buona volontà, non siamo qui a chiedere questo o un gesto di attenzione: si tratta di riconoscere che la presenza delle donne è inclusiva per le istituzioni, le rafforza, le rende più solide. Voglio solo citare uno studio svolto dalla Consob (l'istituzione di controllo della Borsa in Italia), uno studio da cui emerge chiaramente, scientificamente, che le società che hanno donne nei consigli di amministrazione sono più capaci di resistere alla crisi e hanno migliori risultati...

(Il Presidente toglie la parola all'oratrice)

 
Ultimo aggiornamento: 8 luglio 2019Note legali - Informativa sulla privacy