Interrogazione parlamentare - E-007203/2016(ASW)Interrogazione parlamentare
E-007203/2016(ASW)

Risposta della Vicepresidente Kristalina Georgieva a nome della Commissione

La Commissione desidera chiarire che la figura 18 della relazione dell'OLAF 2015 mostra le indagini sull'uso dei fondi dell'UE, gestiti in tutto o in parte a livello nazionale o regionale, concluse dall'OLAF nel 2015 e non nel corso di un periodo di tre anni, come si afferma nell'interrogazione. Nel caso dell'Ungheria, 17 inchieste sono state concluse nel 2015 e per 14 di queste sono state formulate raccomandazioni.

1. La Commissione è stata informata del fatto che l'OLAF, in linea con le sue procedure di monitoraggio dei casi, è in contatto con le autorità nazionali ungheresi sul seguito dato a tali raccomandazioni. Per quanto riguarda le raccomandazioni giudiziarie, né la Commissione, né l'OLAF possono costringere le autorità giudiziarie nazionali a intervenire ai sensi del diritto nazionale.

2. Sullo stato attuale dei procedimenti giudiziari in corso in Ungheria e sulla questione delle eventuali rettifiche finanziarie da parte della Commissione europea, la Commissione rinvia gli onorevoli deputati alla risposta all'interrogazione E-004642/2016[1] e conferma che la propria posizione non è cambiata. La Commissione è convinta che l'istituzione della Procura europea migliorerà l'efficienza dei procedimenti penali nei casi di frode ai danni dell'UE e ne assicurerà più rapidamente gli autori alla giustizia.

3. Per quanto riguarda le raccomandazioni finanziarie formulate per l'Ungheria nel 2015, queste sono ancora in corso di trattamento da parte della Commissione e degli altri servizi che le hanno ricevute[2]. Pertanto, non è ancora possibile conoscerne i risultati in questa fase.

In riferimento alla questione del progetto del treno, si prega di notare che i dati di cui la Commissione dispone, forniti nella domanda e nel contratto di sovvenzione e concernenti il numero previsto di passeggeri coinvolti, non corrispondono a quelli presentati dagli onorevoli deputati. A tal proposito, la Commissione rinvia gli onorevoli deputati alla risposta all'interrogazione E-003696/2016[3].