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Interrogazione parlamentare - E-000421/2019(ASW)Interrogazione parlamentare
E-000421/2019(ASW)

Risposta di Karmenu Vella a nome della Commissione europea

La responsabilità dell'attuazione del diritto dell'UE in materia di ambiente spetta in primo luogo agli Stati membri. Le autorità competenti degli Stati membri[1] devono garantire che gli impianti che rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali[2] operino in conformità delle autorizzazioni basate sulle migliori tecniche disponibili (BAT).

Le categorie 5.1 e 5.3 di cui all'allegato 1 della direttiva relativa alle emissioni industriali, che definisce il campo di applicazione, fanno riferimento a varie attività relative ai rifiuti. Risulta che l'impianto Ecolio2 abbia ottenuto l'autorizzazione.

Ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 5, della direttiva relativa alle emissioni industriali, le autorizzazioni devono essere riesaminate nel caso in cui l'inquinamento sia tale da rendere necessaria la revisione dei valori limite di emissione previsti dall'autorizzazione.

Inoltre, le autorizzazioni devono essere aggiornate entro 4 anni dalla pubblicazione delle decisioni di esecuzione della Commissione contenenti le conclusioni sulle BAT per i settori interessati. Le conclusioni sulle BAT per il settore del trattamento dei rifiuti[3] sono state pubblicate nell'agosto 2018 e pertanto le autorizzazioni devono essere aggiornate al più tardi entro l'agosto 2022.

In linea con l'approccio illustrato nella comunicazione del 2016 dal titolo «Diritto dell'Unione europea: risultati migliori attraverso una migliore applicazione»[4], la Commissione dà priorità nella sua attività di controllo del rispetto della normativa in qualità di custode dei trattati ai casi in cui in uno Stato membro si evidenzi una violazione sistematica del diritto dell'UE. Sulla base delle considerazioni di cui sopra, in questa fase la Commissione non dispone di elementi che comprovino una violazione sistematica della direttiva relativa alle emissioni industriali nel caso segnalato dall'onorevole deputato.

Ultimo aggiornamento: 26 aprile 2019
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