Impatto negativo del regolamento UE 2019/1022 sul comparto della pesca in Italia
14.1.2020
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000183/2020
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Raffaele Stancanelli (ECR), Carlo Fidanza (ECR), Raffaele Fitto (ECR), Nicola Procaccini (ECR), Pietro Fiocchi (ECR)
Il 1° gennaio 2020 è entrato in vigore l’articolo 7 del regolamento UE 2019/1022 che prevede norme che impongono una riduzione dello sforzo di pesca nel quadro di un piano pluriennale di ricostituzione degli stock ittici demersali nel Mar Mediterraneo. Si tratta di norme che provocheranno una notevole riduzione del pescato e aumenteranno l’importazione di prodotto ittico proveniente da zone extra-UE. Le ulteriori limitazioni introdotte e l’aumento dei giorni di fermo colpiranno fortemente la filiera della pesca italiana, già penalizzata nel corso degli ultimi anni a causa di decisioni adottate in sede di Unione europea.
Alla luce di quanto sopra, può la Commissione europea far sapere:
- 1.Se ha intenzione di modificare nuovamente il piano pluriennale di ricostituzione degli stock ittici demersali nel Mar Mediterraneo, al fine di tutelare maggiormente gli interessi dei pescatori?
- 2.Quali sostegni concreti possono essere forniti ai pescatori che subiranno danni economici causati dall’entrata in vigore del regolamento UE 2019/1022?
- 3.Se è consapevole del rischio relativo all’aumento di importazioni di pesce extra-UE, catturato con tecniche altamente inquinanti e senza rispettare gli standard imposti agli operatori europei?