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Banking union
Attualità :

Verso l'unione bancaria - Un sistema comune per affrontare la crisi di una banca

Unione economica e monetaria 14-04-2014 - 17:53 / Aggiornato il: 25-04-2014 - 10:16
 
 

La crisi del 2009 ha mostrato che le banche non sanno affrontare le loro perdite e che, senza un meccanismo di risoluzione comune, sarebbero stati i cittadini a pagare. Una situazione allarmante diventata il punto di partenza per la costituzione di un'unione bancaria che sta prendendo forma lentamente. Il meccanismo di risoluzione per le banche in crisi sarà votato in plenaria martedì 15 aprile. Il meccanismo di vigilanza unico era stato adottato dal PE lo scorso settembre. (Seguito: Il meccanismo di vigilanza unico apre le porte al meccanismo di risoluzione delle crisi )

Tre normative UE per garantire che le banche si assumano i rischi di un fallimento piuttosto che fare affidamento sul denaro dei contribuenti sono state approvate dal Parlamento martedì. Due testi riguardano la ristrutturazione e la liquidazione delle banche in difficoltà, e un terzo impone che siano le banche, e non i contribuenti, a garantire il rimborso dei depositi correnti fino a 100.000 euro nel caso di fallimento di una banca. (Seguito: Il Parlamento protegge i contribuenti in caso di aiuti alle banche in difficoltà)

Giovedì, gli eurodeputati hanno approvato il nuovo sistema UE di supervisione bancaria che darà alla Banca centrale europea i poteri di controllare circa 150 fra le più grandi banche europee da settembre 2014. I deputati sono riusciti a rinforzare la trasparenza e il profilo democratico del nuovo sistema e hanno conferito l'incarico all'Autorità bancaria europea di sviluppare pratiche di vigilanza che le autorità di vigilanza bancaria nazionali dovrebbero poi rispettare. (Seguito: Il Parlamento dice sì al supervisore unico per le banche )

L'unione bancaria rischia di non raggiungere gli obiettivi stabiliti seguendo le proposte dei ministeri delle finanze europei di questa settimana, ha avvisato il presidente del PE Martin Schulz. In apertura del summit europeo di Bruxelles del 19 dicembre si è rivolto ai capi di stato europei riuniti per discutere unione economica e monetaria. "Tanto più un sistema è lento e inefficiente, tanto più costoso risulterà per tutti". (Seguito: Schulz sull'unione bancaria: "Tanto più un sistema è lento e inefficiente, tanto più costoso risulterà per tutti")

C'è bisogno di un modo veloce ed efficace per stabilizzare il sistema finanziario europeo e per tutelare i risparmi dei cittadini dagli errori commessi dalle banche. È questo l'obiettivo del Parlamento nelle negoziazioni con gli Stati membri per l'unione bancaria. Martedì, i deputati discuteranno e voteranno anche un elemento chiave bocciato a marzo, il sistema di risoluzione delle banche. (Seguito: Unione bancaria: un sistema finanziario più stabile e tutela dei risparmi dei cittadini)

Dal 1° gennaio 2014, le banche dell'UE saranno più forti. La nuova legislazione approvata martedì dal Parlamento introduce un tetto ai bonus bancari per limitare l'assunzione di rischi speculativi, rafforza i requisiti patrimoniali, per aiutare le banche ad affrontare meglio le crisi, e la supervisione bancaria. (Seguito: Il Parlamento vota il pacchetto di riforme per rafforzare le banche europee)

La commissione agli Affari economici e monetari ha adottato questo lunedì un meccanismo di sostegno alle banche in difficoltà. I deputati europei hanno rifiutato l'idea di ricorrere ai depositi di meno di 100.000 euro, considerando che le grandi fortune e gli obbligazionisti riusciranno a compensare le perdite delle banche. (Seguito: Crisi bancaria: salvate i piccoli risparmiatori!)

RIF. : 20140411TST43414
 
 
Risoluzione di banche in fallimento
 

L'eurodeputata Elisa Ferreira parla dell'agognato accordo ottenuto per tutelare i contribuenti quando una banca fallice.

 
Approvazione dell'unione bancaria
 

Alle battute finali la lunga lotta dei deputati che chiedono alle banche di sopperire alle proprie perdite anziché farle pagare ai contribuenti europei.

 
Salvare le banche in rovina: chi pagherà il conto adesso?
 

La crisi ha indebolito il principio del "troppo grande per fallire". Ma l'On. inglese Sharon Bowles risponde alle domande di alcuni partecipanti riguardo ai poteri effettivi del Meccanismo Unico di Risoluzione.