Per i deputati la Russia non è più un partner strategico dell'UE
I deputati hanno sottolineato, mercoledì, come l'UE debba riesaminare in modo critico le sue relazioni con la Russia, profondamente danneggiate dalla violazione deliberata, da parte di quest'ultima, dei principi e dei valori fondamentali democratici e del diritto internazionale attraverso la sua azione violenta e la destabilizzazione politica dei Paesi vicini. L'Unione europea deve ora elaborare un piano d'emergenza di persuasione per contrastare le politiche aggressive e divisorie della Russia.
"Con la sua aggressione contro l'Ucraina e l'annessione della Crimea, la leadership russa ha messo le nostre relazioni davanti a un bivio. Spetta ora al Cremlino decidere la direzione: cooperazione oppure maggiore isolamento", ha dichiarato il relatore del Parlamento europeo, Gabrielius Landsbergis (PPE, LT). “Sono convinto che il popolo russo, come tutti noi, desideri la pace, non la guerra. Un cambiamento in Russia deve venire dal suo interno, può esserci e ci sarà. Nel frattempo, dobbiamo inviare un messaggio forte alla leadership russa, sottolineando la nostra vicinanza alle vittime delle sue aggressioni e a coloro che difendono i valori su cui si fonda l'UE", ha aggiunto.
La risoluzione è stata approvata con 494 voti favorevoli, 135 voti contrari e 69 astensioni.
Una risoluzione separata sulla situazione della strategia militare nel Mar Nero, dopo l'annessione illegale della Crimea da parte della Russia, sarà votata giovedì.
Articolo pubblicato mercoledì 10 giugno 2015