Dario
TAMBURRANO

Explications de vote écrites - 8ème législature Dario TAMBURRANO

Les députés peuvent expliquer par écrit leur vote en plénière. Article 194 du règlement intérieur.

Règles communes pour le marché intérieur de l'électricité (A8-0044/2018 - Jerzy Buzek) IT

26-03-2019

A livello emendativo e negoziale, le nostre priorità si sono concentrate sul riconoscimento dei diritti di partecipazione dei cittadini nel mercato elettrico e sui diritti contrattuali e la protezione consumatori. Abbiamo prestato particolare attenzione alla democratizzazione del sistema energetico, intervenendo in maniera coerente al fine di introdurre l'aspetto sociale, partecipativo e di solidarietà. Il coinvolgimento attivo di tutti i cittadini è la chiave di volta della transizione verso un'economia efficiente dal punto di vista energetico e basata al 100% sulle rinnovabili.
L'accordo sancisce il diritto dei cittadini di partecipare al sistema energetico tramite l'istituzione di due nuovi attori, i clienti attivi e le citizens energy communities , che garantiscono il diritto dei consumatori di partecipare, individualmente o collettivamente, in maniera non discriminatoria, al mercato elettrico tramite pratiche diverse. Su nostra richiesta, si riconosce anche il diritto delle comunità energetiche di condividere tra i propri membri l'elettricità prodotta dalle unità produttive della comunità anche facendo uso delle tecnologie ICT.
Il compromesso interistituzionale raggiunto migliora gli articoli relativi ai prosumers e, sebbene si registri qualche passo indietro rispetto alle posizioni iniziali del Parlamento sugli articoli legati ai diritti contrattuali, permane un livello di protezione abbastanza spiccato. Per questa ragione votiamo positivamente l'accordo.

Marché intérieur de l'électricité (A8-0042/2018 - Jerzy Buzek) IT

26-03-2019

Il regolamento stabilisce norme direttamente applicabili in tutti gli Stati membri al fine di rendere il mercato dell'energia elettrica più flessibile e meno distorto. I nostri temi prioritari durante i negoziati sono stati la priorità di dispacciamento e i meccanismi di capacità.
I meccanismi di capacità sono delle forme di supporto pubblico che remunerano gli impianti di generazione elettrica affinché siano disponibili a produrre energia in caso vi siano problemi di approvvigionamento dell'elettricità. Questi strumenti si sono trasformati nel tempo in sussidi ingiustificati alle fossili e per questo motivo la Commissione nella sua proposta stabilisce principi applicativi restrittivi a livello UE. Il Parlamento ha bloccato le intenzioni di continuare a sovvenzionare liberamente il carbone fino al 2035 e oltre. L'accordo riesce a garantire la fine dei sussidi per il carbone nell'UE a partire dalla metà del 2025.
Per quanto riguarda la priorità di dispacciamento, il Parlamento è riuscito a mantenerla per le piccole installazioni rinnovabili e per quelle dimostrative, anche se si riducono le soglie di riferimento.
L'accordo implica alcuni passi indietro rispetto alle posizioni iniziali del Parlamento (generalmente più ambiziose), ma limita fortemente i danni rispetto alle posizioni iniziali del Consiglio e per questo motivo abbiamo deciso di supportarlo.

Agence de l'Union européenne pour la coopération des régulateurs de l'énergie (A8-0040/2018 - Morten Helveg Petersen) IT

26-03-2019

Il regolamento proposto riformula la legislazione che istituisce l'agenzia, adattandola ai cambiamenti nei mercati dell'energia e affrontando la necessità di una cooperazione regionale rafforzata. Assegna all'ACER un ruolo più forte nello sviluppo dei codici di rete e nel coordinamento del processo decisionale regionale. Assegna inoltre una serie di nuovi compiti relativi ai centri operativi regionali da stabilire, la supervisione degli operatori del mercato elettrico designato e la valutazione dell'adeguatezza della generazione e della preparazione al rischio.
Il testo concordato allinea il regolamento ACER agli accordi provvisori sulle altre proposte relativi al mercato dell'energia, ampliando il ruolo dell'ACER nella regolamentazione dei mercati energetici dell'UE. Anche se il Parlamento non ha ottenuto tutto ciò che voleva, il quadro che regola l'ACER sarà migliore di quello esistente. Alcuni aspetti sono piuttosto deludenti, ad esempio, in relazione all'indipendenza del direttore dell'ACER. Ma, nel complesso, il Parlamento europeo è riuscito a resistere ai tentativi di alcuni Stati membri di indebolire l'ACER. Inoltre, grazie all'approccio molto unito del Parlamento, l'ACER acquisirà alcuni importanti poteri aggiuntivi, ad esempio, l'Agenzia sarà in grado di emettere una raccomandazione alle entità paneuropee e regionali sulla possibile violazione della normativa dell'UE. Per questi motivi abbiamo votato a favore.

Préparation aux risques dans le secteur de l'électricité (A8-0039/2018 - Flavio Zanonato) IT

26-03-2019

La proposta del regolamento sulla preparazione ai rischi nel settore dell'energia elettrica affronta le carenze della legislazione vigente, in particolare la mancanza di coordinamento regionale e le diverse norme e procedure nazionali. Obbligherà gli Stati membri a predisporre gli strumenti appropriati per prevenire, preparare e gestire le situazioni di crisi derivanti da condizioni meteorologiche estreme, attacchi malevoli inclusi attacchi informatici o carenza di carburante.
L'accordo raggiunto è un miglioramento rispetto alla proposta originale della Commissione e abbiamo quindi deciso di supportarlo. Il testo richiede una metodologia comune per la valutazione dei rischi a livello nazionale e regionale (intesa come più Stati membri). La rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione di energia elettrica svilupperà anche una metodologia comune per le valutazioni dell'adeguatezza stagionali e a breve termine negli Stati membri e nelle regioni.
Ci piace anche il maggiore coinvolgimento delle parti interessate nella valutazione dei rischi, nell'identificazione degli scenari di crisi regionali e nazionali e nella definizione di metodologie. Le parti interessate devono inoltre essere informate dell'applicazione di misure non di mercato in caso di una crisi dell'elettricità in uno Stato membro.
Per questi motivi abbiamo votato a favore.

Étiquetage des pneumatiques en relation avec l'efficacité en carburant et d'autres paramètres essentiels (A8-0086/2019 - Michał Boni) IT

26-03-2019

I pneumatici sono probabilmente una delle più grandi fonti di inquinamento plastico nei nostri oceani, fiumi e mari. L'abrasione dei pneumatici emette microplastiche che contribuiscono all'aumento delle polveri sottili in ambito urbano e non, e che vengono spazzate via dal vento e lavate dalla pioggia in corsi d'acqua, che portano all'oceano, e possono danneggiare animali acquatici, ecosistemi fragili e anche la salute umana. È quindi cruciale migliorare l'etichettatura dei pneumatici, in modo da consentire ai consumatori di ottenere informazioni più pertinenti e comparabili e di adottare decisioni di acquisto economicamente vantaggiose e rispettose dell'ambiente all'acquisto di nuovi pneumatici.
Purtroppo, il testo approvato è poco ambizioso in questo riguardo, togliendo spazio all'economia circolare e alla riduzione dell'inquinamento da microplastiche. Noi sostenevamo la proposta della Commissione di includere quanto prima, nell'etichetta, le informazioni relative all'abrasione e al chilometraggio - parametri ambientali importanti di cui adesso la discussione è stata rinviata alla prossima revisione del presente regolamento.
Abbiamo quindi votato contro la proposta.

Le droit d'auteur dans le marché unique numérique (A8-0245/2018 - Axel Voss) IT

26-03-2019

La proposta di direttiva mira a modificare le norme in materia di diritto d'autore e si inserisce nel contesto più ampio della realizzazione del mercato digitale unico.
Il testo finale poteva ritenersi un compromesso accettabile se non fosse per la presenza di due articoli controversi: l'articolo 11, che mira a introdurre la c.d. linktax , in altre parole un diritto ancillare al diritto d'autore, a favore degli editori dei giornali, per l'uso digitale delle loro pubblicazioni di carattere giornalistico; l'altro, è l'articolo 13, che disciplina l'uso di contenuti protetti da parte dei prestatori di servizi delle società dell'informazione che memorizzano e danno accesso a grandi quantità di opere e altro materiale caricati dagli utenti (es. Youtube), e prevede l'uso di filtri automatici. Questi due articoli rischiano di mettere a repentaglio sia la libertà di espressione in rete, sia Internet così come è nato e l'abbiamo sempre conosciuto: libero e aperto.
Noi del M5S siamo da subito stati contrari e abbiamo presentato degli emendamenti di stralcio di questi articoli che però non sono passati.
Riteniamo questo accordo inaccettabile e abbiamo pertanto votato contro.

Protection des animaux pendant le transport, à l’intérieur comme à l’extérieur de l’Union (A8-0057/2019 - Jørn Dohrmann) IT

14-02-2019

Per evitare che milioni di animali vengano maltrattati ogni giorno, il Parlamento ha chiesto un'attuazione forte e armonizzata della normativa dell'UE del 2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto, attualmente poco applicata da alcuni Stati membri.
La relazione chiede che la Commissione imponga sanzioni più severi agli Stati membri che non applicano correttamente le norme dell'UE. Queste sanzioni dovrebbero includere la confisca dei veicoli e la riqualificazione obbligatoria del personale responsabile per il benessere degli animali.
Allo scopo di migliorare le condizioni di trasporto, la relazione richiede un aggiornamento scientifico delle norme dell'UE sui veicoli di trasporto per garantire, tra l'altro, la ventilazione sufficiente e controllo della temperatura, adeguati sistemi di abbeveraggio e alimentazione liquida e spazio minimo sufficiente specificato.
La relazione insiste anche sul fatto che, a meno che le norme di trasporto nei paesi non UE siano allineate con quelle dell'UE e applicate correttamente, l'UE dovrebbe cercare di mitigare le differenze attraverso accordi bilaterali o, se non possibile, vietare il trasporto di animali vivi verso questi paesi.
I tempi di viaggio degli animali dovrebbero essere il più brevi possibile. Noi abbiamo proposto di limitare i tempi di viaggio come non superiore alle 8 ore, purtroppo la proposta non è stata accettata dalla maggioranza.

Accord de libre-échange UE-Singapour (résolution) (A8-0048/2019 - David Martin) IT

13-02-2019

Ennesimo accordo di libero scambio con un Paese terzo che si promette di migliorare la bilancia commerciale complessiva degli Stati membri, ma che poi a guardar bene oltre alle possibilità imprenditoriali offre alle imprese terze una protezione speciale che in realtà è già garantita dai tribunali nazionali. Perché creare un duplice livello di protezione per gli investitori privati stranieri che rischiano di avere poi più diritti dei nostri cittadini e delle nostre imprese?
Ho votato contro, e lo farò sempre quando ci sono queste clausole così penalizzanti per gli interessi europei e nazionali! I nostri cittadini e le nostre imprese hanno fondamentale bisogno di certezza giuridica, anche e soprattutto nelle politiche che i governi ideano. I dati indicano poi che gli investimenti internazionali in un dato Paese non sono legati alla presenza di questi sistemi di protezione speciale.
Peccato che il PE abbia perso l'ennesima possibilità per aiutare la ricostruzione del processo di fiducia nei confronti del progetto europeo che stenta a riprendersi, e anzi rischia di far implodere le speranze di rinnovamento nell'interesse comune e non in quello particolare di pochi.

Dispositions communes relatives au Fonds européen de développement régional, au Fonds social européen plus, au Fonds de cohésion et au Fonds européen pour les affaires maritimes et la pêche, et règles financières applicables (A8-0043/2019 - Andrey Novakov, Constanze Krehl) IT

13-02-2019

Il Parlamento, grazie al nostro emendamento di rigetto, ha cancellato il principio della macro-condizionalità economica, ovvero la possibilità di sospendere i Fondi europei per uno Stato che devia dai diktat economici della Commissione. Questo voto rappresenta un cambio di paradigma importante, e di una presa di coscienza di come alcune regole stupide e penalizzanti per i nostri territori non abbiano motivo di esistere. Ha vinto l'Italia, hanno vinto i cittadini. I Fondi europei per i territori più in difficoltà sono salvi. L'austerity ha perso.
Nel rapporto ci sono molti altri elementi positivi. Si è aumentata la dotazione finanziaria totale della politica di coesione, proponendo un progetto di bilancio più ambizioso di quello proposto dalla Commissione. Grazie ai nostri emendamenti, abbiamo difeso e ottenuto anche il principio di territorialità nella politica di coesione. Anche la quota di co-finanziamento europea, fondamentale per la liquidità delle regioni e degli enti locali e dunque per fare iniziare i progetti, è stata innalzata in maniera significativa in particolare per le regioni meno sviluppate.
Dal punto di vista ambientale e sociale ci sono diversi passi in avanti rispetto alla programmazione 2014-2020. Abbiamo dunque votato sì alla relazione.

État du débat sur l’avenir de l’Europe (A8-0427/2018 - Ramón Jáuregui Atondo) IT

13-02-2019

Il primo Ministro Giuseppe Conte è stato chiaro martedì 12 febbraio, e il futuro dell'Europa è il suo popolo. Sono convinto che il futuro del progetto europeo sia quello di un'Europa sociale e non solo economica. L'ecologia dovrà essere il driver attraverso il quale si calcolano costi e benefici; il bene primario di cui dobbiamo preoccuparci è il pianeta e la sua natura. Se è vero che in meno di 80 anni buona parte del mio Paese potrà ritrovarsi sommerso, mi chiedo perché i leader europei perdano tempo a criticare una singola manovra economica. Lo sguardo è complessivo e la preoccupazione più grande non è lo spread finanziario, ma proprio quello ecologico. Solo quando considereremo le esternalità e i costi sociali delle scelte economiche fatte negli ultimi 30 anni, neoliberiste, disumanizzate e che hanno portato oggi interi Paesi al rischio di implosione, allora potremo guardare al futuro dell'Europa senza vergognarci poi di guardare negli occhi i nostri figli.

Assurance des véhicules automoteurs (A8-0035/2019 - Dita Charanzová) IT

13-02-2019

Cambiamenti radicali come elettrificazione, automazione ed economia collaborativa hanno generato una profonda evoluzione nel settore automobilistico, già in corso ma destinata a protrarsi nei prossimi decenni.
Si rende, perciò, necessario avere un quadro regolatorio sempre aggiornato e performante in materia di responsabilità civile e assicurazione degli autoveicoli. In considerazione delle recenti pronunce della Corte di giustizia dell'Unione europea, è positivo che la direttiva 2009/103/CE sia stata rivista per evitare ogni possibile confusione, rendendo cioè chiaro che le norme in essa contenute si applichino esclusivamente ai veicoli sottoposti a obblighi di omologazione, e non ad altri come biciclette (comprese quelle a pedalata assistita), monopattini o scooter ad alimentazione elettrica.

Recul des droits des femmes et de l’égalité hommes-femmes dans l’Union (B8-0096/2019, B8-0099/2019) IT

13-02-2019

Sono stati fatti notevoli passi in avanti negli ultimi anni relativamente all'uguaglianza di genere tra uomini e donne, tuttavia ci sono molteplici questioni che devono ancora essere risolte. I problemi relativi alle differenze di salario e pensionistiche tra uomini e donne, violenza contro le donne, matrimonio forzato, mutilazione genitale femminile, rappresentanza delle donne nella politica e nella scienza sono solo alcune delle sfide che devono essere affrontate e risolte al più presto.
Il Parlamento si rammarica del fatto che nonostante i progressi effettuati finora, alcune iniziative chiave non siano riuscite a sortire gli effetti sperati e soprattutto che le statistiche mostrino un aumento della violenza verso le donne all'interno degli Stati membri nonostante tali reati siano puniti sempre più severamente. In virtù di ciò si rivela necessario che gli Stati membri prendano in considerazione gli interessi e i bisogni delle donne nella preparazione delle loro politiche relative alla salute e che vengano combattuti gli stereotipi e la sessualizzazione dell'immagine della donna anche tramite programmi di educazione da parte degli Stati membri.
Noi abbiamo dato supporto alla risoluzione per dare priorità all'uguaglianza di genere e ai diritti delle donne e per creare politiche che combattano meglio le diseguaglianze.

Proposition de résolution, conformément à l’article 108, paragraphe 6, du règlement intérieur demandant l’avis de la Cour de justice sur la compatibilité avec les traités du projet d'accord de partenariat UE-Maroc dans le domaine de la pêche durable (B8-0100/2019) IT

12-02-2019

Ho votato contro l'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e il Regno del Marocco per un motivo "politico-umanitario". Il Sahara occidentale è attualmente un territorio non autonomo, sotto occupazione militare straniera del Marocco e l'accesso alle risorse naturali del Sahara occidentale è uno dei punti chiave del conflitto. Il popolo saharawi è stato costretto a fuggire nel 1975, quando l'esercito marocchino ha invaso e occupato i territori all'interno del Sahara occidentale. Lo sfruttamento delle risorse naturali senza l'autorizzazione del popolo saharawi presuppone una violazione dell'articolo 73 della Carta delle Nazioni Unite.
Inoltre, la Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito che l'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e il Regno del Marocco non è giuridicamente applicabile alle acque del Sahara occidentale.
Alla luce di tutto questo sembra evidente che manchi una certezza giuridica per i pescatori dell'UE che operano nelle acque adiacenti al Sahara occidentale e che un accordo siffatto rischi di essere respinto dalla Corte di giustizia.

Accord visant à prévenir la pêche non réglementée en haute mer dans l’océan Arctique central (A8-0016/2019 - Norica Nicolai) IT

12-02-2019

Ho votato a favore dell'accordo volto a impedire la pesca non regolamentata nelle acque d'altura del Mar Glaciale Artico centrale. La pesca eccessiva mette in pericolo di estinzione molte specie e popolazioni di pesca. Lo scioglimento delle calotte polari a causa dei cambiamenti climatici faciliterà l'accesso al mare che circonda il Polo Nord, aumentando ulteriormente la pesca e mettendo a rischio la popolazione ittica.
C'è quindi bisogno di una legislazione forte che garantisca una pesca sostenibile. La proposta del Parlamento impedirà la pesca commerciale non regolamentata nella parte d'alto mare dell'Oceano centrale dell'Artico in conformità dell'approccio precauzionale alla gestione della pesca. Sarà istituito un programma congiunto di ricerca scientifica e monitoraggio per accrescere la conoscenza delle risorse marine viventi di questa zona specifica e dei suoi ecosistemi e per determinare se esistono stock ittici che potrebbero essere raccolti su una base sostenibile.

Mécanisme de protection civile de l'Union (A8-0180/2018 - Elisabetta Gardini) IT

12-02-2019

Il cambiamento climatico non è più solo un oggetto di dibattito scientifico, ma una realtà quotidiana nelle vite dei cittadini europei, talvolta fatta di eventi drammatici come incendi, tempeste e inondazioni. Uniti a quelli prodotti da altri fenomeni geologici come i terremoti, tali rischi richiedono una protezione sempre più efficace del benessere della popolazione civile in termine di prevenzione dei rischi, preparazione dei mezzi e delle capacità, e pronto intervento al verificarsi dell'evento catastrofico.
L'attuale meccanismo europeo di protezione civile, tuttavia, ha mostrato forti limiti nell'assicurare livelli adeguati di protezione ai cittadini, talvolta a causa di interruzioni e inefficienze nel ciclo di prevenzione, preparazione e risposta.
Per questo, sono fortemente positivi sia l'introduzione del meccanismo "rescEU", che mette a disposizione degli Stati membri in difficoltà delle capacità aggiuntive prestate volontariamente dagli altri Stati, sia il miglioramento delle procedure di comando e controllo nel ciclo di prevenzione, preparazione e risposta, grazie a un rafforzamento del coordinamento da parte della Commissione europea e a una più profonda condivisione delle conoscenze.

Exigences minimales requises pour la réutilisation de l’eau (A8-0044/2019 - Simona Bonafè) IT

12-02-2019

Il territorio dell'Unione europea è soggetto a stress idrico crescente per via delle attività umane e dei cambiamenti climatici. Le risorse idriche andrebbero dunque gestite in modo più efficiente e il risparmio idrico dovrebbe diventare una priorità. Opportunità possono essere colte dal riutilizzo delle acque reflue urbane recuperate, come già fatto per esempio in Italia.
Questo regolamento potrà stimolare un riutilizzo delle acque reflue urbane recuperate per scopi irrigui dell'ordine di 6,6 miliardi m3 all'anno. Servirà a ridurre le pressioni sui corpi idrici superficiali/sotterranei, diminuendo almeno del 5% l'estrazione di acqua dolce per scopi irrigui.
Abbiamo inserito con successo la presenza di microplastiche tra i fattori che possono richiedere l'adozione di prescrizioni supplementari. La presenza di microplastiche nelle acque e nell'ambiente è un problema molto grave che compromette la salute umana e animale. Le fonti principali delle microplastiche sono il lavaggio di vestiti sintetici e l'abrasione degli pneumatici. Fino ad oggi, non è stato fatto abbastanza per risolvere il problema e quindi abbiamo inserito una richiesta affinché la Commissione sviluppi una metodologia per la misurazione della presenza di microplastiche nelle acque depurate.

Programme en faveur du marché unique, de la compétitivité des entreprises et des statistiques européennes (A8-0052/2019 - Nicola Danti) IT

12-02-2019

Il programma COSME è stato un programma di successo, e assieme allo strumento dedicato alle PMI all'interno di Horizon 2020, questo programma ha permesso alle PMI di Paesi come Italia e Spagna di beneficiare di sostegni importanti in termini di co-finanziamenti, ma anche di garanzie bancarie e altri strumenti finanziari innovativi. Per questo motivo abbiamo votato a favore.
Il lavoro fatto in Parlamento conferma quantomeno che le PMI rimangono una priorità, almeno in termini politici. I finanziamenti saranno una partita molto dura, e mi auguro che i tagli che vuole fare il Consiglio al budget generale non intacchino i buoni risultati ottenuti con la relazione del Parlamento, e quei 3 miliardi previsti per le PMI rimangano tali.
L'UE ha bisogno di ritrovare l'essenza comunitaria che ha perso in anni di rigore economico, e le PMI, micro PMI incluse, sono attori troppo importanti per il tessuto economico europeo perché non abbiano il posto prioritario che spetta loro anche nella programmazione finanziaria futura.

Système de TVA définitif pour la taxation des échanges entre les États membres (A8-0028/2019 - Fulvio Martusciello) IT

12-02-2019

Quando fu avviato il mercato unico nel 1993, non c'era ancora un sistema definito per la tassazione delle merci. Al suo posto fu elaborato il regime dell'IVA transitorio, un'alternativa temporanea e meno ambiziosa che rendeva possibile la cessazione dei controlli fiscali alle frontiere, conservando però le caratteristiche principali del regime in vigore all'epoca. Questa soluzione, che è ancora in vigore, per quanto riguarda le operazioni fra imprese, aumenta il rischio di frode.
In plenaria abbiamo votato la proposta che sostituisce il regime transitorio con un sistema dell'IVA definitivo per gli scambi tra imprese all'interno dell'Unione, in base al quale le operazioni nazionali e transfrontaliere di beni saranno trattate allo stesso modo evitando il rischio di frode.
Sebbene siamo a favore dell'obiettivo della proposta, non consideriamo sufficientemente rigorosi i criteri per determinare quali imprese possono beneficiare dello status di soggetto passivo certificato né tanto meno delle disposizioni sulla revoca dello status stesso. Infine, non ci riteniamo soddisfatti dalla delega che viene fatta alla Commissione per emanare atti di esecuzione per una migliore interpretazione di soggetto passivo certificato.
Per questo motivo, ed in linea con quanto fatto precedentemente sugli altri dossier del Pacchetto IVA, abbiamo deciso di astenerci durante il voto.

Une politique industrielle européenne globale sur l'intelligence artificielle et la robotique (A8-0019/2019 - Ashley Fox) IT

12-02-2019

Le IA sono già nelle nostre vite.
La loro capacità di analizzare i dati viene impiegata per aiutare i medici di base di Londra e per il trading in borsa, dove algoritmi in competizione tra loro nell'High Frequency Trading hanno causato nel 2010 un improvviso crollo dell'indice Dow Jones.
In Cina è una realtà il controllo emozionale. L'intelligenza artificiale valuta le emozioni di lavoratori e cittadini: stanchezza e stress, approvazione e dissenso.
Queste funzioni si amplieranno con l'avvento dei robot, non necessariamente antropomorfi, che entreranno nella nostra vita quotidiana e sui luoghi di lavoro.
Decisioni determinanti per la vita delle persone non possono essere lasciate ad algoritmi privi di etica e considerazione per la dignità umana e i valori europei. Per questo gli esseri umani dovranno sempre avere il controllo sulle intelligenze artificiali.
Abbiamo ottenuto che questi elementi fondamentali siano tenuti in considerazione. È il motivo fondamentale per cui abbiamo espresso voto positivo.
Bisogna lavorare - e noi lo faremo - per aggiungere al quadro legislativo UE i tasselli che ancora mancano: promuovere uno sviluppo inclusivo, etico e socialmente orientato dei sistemi di intelligenza artificiale ed impedire che se ne faccia un uso distorto dettato dal liberismo sfrenato e dal profitto.

Mise en œuvre de la directive relative aux soins de santé transfrontaliers (A8-0046/2019 - Ivo Belet) IT

12-02-2019

Il diritto del paziente a ricevere cure sanitarie è uno dei diritti fondamentali dei cittadini europei. È, pertanto, vitale assicurarne il più ferreo rispetto, garantendo cioè che il paziente possa effettivamente accedere all'assistenza sanitaria a prescindere dallo Stato membro in cui si trovi. In questo, la direttiva ha portato a notevoli miglioramenti per la vita dei cittadini, creando un quadro di diritti comuni a tutta l'Unione. Per questo motivo abbiamo votato a favore.
Perché il diritto a ricevere cure sanitarie sia rispettato efficacemente, è necessario prendere in considerazione da una parte l'evoluzione del settore, e in particolare il potenziale rappresentato dalle nuove tecnologie e dalla e-health , e dall'altra, un diritto accessorio, ma altrettanto importante, come quello di accesso alle informazioni. A prescindere da dove si trovi, il paziente deve poter conoscere gratuitamente e nella propria lingua le disponibilità di cura in tutto il territorio dell'Unione, in modo da poter fare una scelta informata.
Il pieno rispetto del diritto alle cure sanitarie, inoltre, non può prescindere dalla tutela dei diritti di tutti i pazienti, compresi quelli affetti da malattie e tumori rari. Specialmente in questo settore, maggior coordinamento delle risorse e condivisione delle conoscenze a livello europeo possono fare la differenza.