Droghe: nuove norme per ritirare rapidamente dal mercato le “droghe legali” 

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: "Droghe legali": nuove misure per fermare gli spacciatori che immettono nuove droghe pericolose sul mercato dell'UE - ©BELGAIMAGE/EPA/A.ESTEVEZ  

Il Parlamento ha approvato giovedì un progetto legislativo per garantire che le sostanze psicoattive dannose, conosciute come “droghe legali”, siano ritirate rapidamente dal mercato dell’UE. I deputati vogliono proteggere la salute e la sicurezza dei giovani, garantendo, nel contempo, che il commercio delle sostanze a basso rischio per usi industriali non sia ostacolato. I criminali che violano il divieto sulle sostanze più dannose rischierebbero fino a dieci anni di carcere.

Le norme mirano a fermare la rapida diffusione dell’uso ricreativo delle nuove sostanze psicoattive che hanno effetti simili a droghe illegali come ecstasy e cocaina. Queste cosiddette “droghe legali”, o "legal highes" in inglese, sono particolarmente popolari tra i giovani. Nel 2011 un sondaggio dell’Euro barometro ha rilevato che il 5% degli europei tra i 15 e i 24 anni di età ha utilizzato tali sostanze almeno una volta, con un picco del 16% in Irlanda e quasi il 10% in Polonia, Lettonia e Regno Unito.

 

Divieto a livello europeo entro 10 mesi


Il tempo necessario per valutare e vietare le sostanze dannose dal mercato europeo sarebbe ridotto dagli attuali 2 anni a 10 mesi. In caso di rischio immediato, un divieto temporaneo di un anno potrebbe essere introdotto nel giro di settimane. Tale divieto temporaneo garantirebbe l’impossibilità di trovare una sostanza sul mercato per gli utenti che ne fanno uso ricreativo, dando cosi il tempo all’Agenzia europea per le droghe di eseguire una valutazione completa dei rischi.


In base alle norme vigenti, non è possibile imporre un divieto temporaneo e la Commissione deve attendere una relazione di valutazione completa dei rischi prima di proporre di vietare una sostanza.


Sostanze ad alto, discreto e basso rischio


Le sostanze che creano un grave rischio a livello europeo (quelle che causano morte e possono portare alla diffusione di malattie gravi) sarebbero soggette a limitazioni di vendita per proteggere gli utenti. Il loro uso dovrebbe essere autorizzato solo per scopi specifici, o per la ricerca e lo sviluppo scientifico (alcune di queste sostanze sono utilizzate in maniera utile e legittima, per esempio nella produzione di farmaci e nelle industrie chimiche o high-tech).


Come le droghe illegali, le sostanze ad alto rischio sarebbero soggette al diritto penale. I reati che coinvolgono tali sostanze, commessi da organizzazioni criminali, sarebbero punibili con almeno dieci anni di reclusione. Queste norme di diritto penale sarebbero dirette esclusivamente ai produttori, fornitori e distributori, piuttosto che ai singoli consumatori, sottolineano i deputati, fatto salvo il diritto degli Stati membri di criminalizzare il possesso di droghe per uso personale a livello nazionale.


Le sostanze che presentano un rischio discreto a livello UE saranno ritirate dal mercato dei consumatori, ma potrebbero continuare a essere commercializzate a fini industriali e commerciali. Se, tuttavia, una di queste sostanze creasse maggiori rischi in un altro Stato membro piuttosto che altrove, quel paese può “mantenere o introdurre misure più rigorose per garantire un elevato livello di salute pubblica”, secondo quanto approvato dai deputati.


I rischi delle nuove sostanze saranno valutati dall’Agenzia europea sulle droghe. Tutte le restrizioni, temporanee e permanenti, saranno approvate dalla Commissione.


Esito della votazione sulle nuove sostanze psicoattive (relazione Protasiewicz): 507 voti a favore, 37 contrari e 33 astensioni.


Esito della votazione sulle sanzioni (relazione Jiménez-Becerril): voti favorevoli 504, 36 contrari e le astensioni 36.


Prossime tappe

 

Il Parlamento ha votato in prima lettura il progetto di legge per consolidare il lavoro svolto finora e trasmetterlo al prossimo Parlamento. Ciò assicura che i deputati neo-eletti a maggio potranno decidere di continuare il lavoro svolto in questa legislatura.

 

 

Procedura: co-decisione, prima lettura