PE: utilizzare la flessibilità disponibile per riforme e crisi rifugiati 

Comunicati stampa 
 
 

Condividi questa pagina: 

Le priorità UE economiche, sociali e del mercato unico per il 2016 sono state adottate giovedì con tre risoluzioni separate. I deputati hanno dato il loro contributo all'imminente Consiglio europeo economico di marzo, concentrandosi sull'attuazione del Patto di stabilità e crescita, i suoi aspetti sociali e come sfruttare ulteriormente il potenziale economico del mercato comune.

Flessibilità per gli investimenti e riforme strutturali


La risoluzione preparata da Maria João Rodrigues (S&D, PT), adottata con 395 voti favorevoli, 203 contrari e 50 astensioni, sottolinea che il Patto di stabilità e crescita dovrebbe essere attuato in modo completo, mentre lo spazio previsto per la flessibilità dovrebbe essere utilizzato per gli investimenti e le riforme strutturali e per affrontare le sfide della migrazione e della sicurezza. Inoltre, i deputati chiedono un cambiamento delle politiche fiscali sul lavoro, una migliore adesione nazionale alle raccomandazioni specifiche per Paese, più investimenti nazionali nei Paesi con gli avanzi di bilancio più alti e azioni contro una pianificazione fiscale aggressiva.


La relatrice ha affermato che: "In un periodo di crisi, dobbiamo rinforzare la coesione interna dell'UE con un recupero economico più forte ed equilibrato. Quello di cui ha bisogno l'Europa oggi è una maggiore attenzione su investimento e domanda interna, dato soprattutto l'elevato surplus esterno dell'eurozona. Allo stesso tempo, è necessaria una seconda ondata di riforme, migliorando l'istruzione, l'innovazione, l'amministrazione pubblica, la riscossione delle tasse e garantendo sistemi di welfare sostenibili ed equi che riducano le ineguaglianze sociali."


Giustizia sociale


Una risoluzione a firma Sofia Ribeiro (PPE, PT), adottata con 404 voti favorevoli, 201 contrari e 35 astensioni, pone l'accento sull'importanza degli indicatori sull'occupazione recentemente introdotti nell'Analisi annuale della crescita così da monitorare anche gli sviluppi sociali negli Stati membri. I deputati chiedono una definizione a livello europeo della giustizia sociale, che dovrebbe essere rispettata dalle politiche sociali e d'occupazione, in particolare quando si applicano le riforme strutturali che colpiscono in modo più forte i gruppi vulnerabili. In fine, sostengono che i governi nazionali dovrebbero gradualmente spostare l'imposizione fiscale dal lavoro ad altre settori tassabili.


Per la relatrice Ribeiro "l'introduzione degli indicatori sociali - percentuale degli occupati, disoccupazione giovanile e disoccupazione di lungo termine - assicurerà una valutazione degli squilibri interni negli Stati membri, garantendo quindi una possibilità di rivedere le loro riforme economiche e sociali quando necessario. Questo è un grande passo che ci permette di rafforzare il pilastro sociale nel processo del Semestre europeo, dando risposta alle aspettative, ai dubbi e ai bisogni dei nostri cittadini."


Integrazione del mercato unico e PMI


In una risoluzione di Catherine Stihler (S&D, UK), adottata con 462 voti favorevoli, 166 contrari e 7 astensioni, i deputati insistono affinché venga incluso il mercato unico come pilastro nel Semestre europeo, "con un sistema per monitorare e identificare periodicamente gli ostacoli specifici per Paese" al mercato unico e una valutazione della sua integrazione e competitività. I deputati aggiungono che l'attenzione dovrebbe essere rivolta alla crescita e al lavoro, incluse le PMI


"Il Mercato unico è una risorsa fondamentalmente importante da cui dipende la futura prosperità economica dell'Unione Europea e il suo potenziale sinora inutilizzato, stimato essere di 1 bilione di euro, è l'opportunità per assicurare che esso vada bene tutti noi. Per garantire in modo efficace lavoro, crescita e competitività, il progresso dell'integrazione del Mercato unico negli Stati membri deve essere accompagnato da una migliore gestione e da una più ampia trasparenza, incluso il rafforzamento e l'attuazione della legislazione UE esistente", ha affermato Catherine Stihler.



Dibattito: mercoledì 24 febbraio

Votazione: giovedì 25 febbraio

Procedura: risoluzioni non legislative