Papa Francesco invia un messaggio "a tutti i cittadini d'Europa" dal Parlamento europeo 

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Papa Francesco ha ricevuto un caloroso applauso dagli eurodeputati dopo il suo discorso in plenaria  

Un tema chiave del discorso formale espresso martedì da Papa Francesco dinanzi ai deputati del Parlamento europeo è stato la salvaguardia della dignità umana. L'immigrazione, la tutela dell'ambiente e la promozione dei diritti umani e della democrazia sono stati altri argomenti toccati nel discorso nel quale si esortava l'Europa a riscoprire "la sua anima buona".

Aprendo la seduta solenne, il Presidente del Parlamento, Martin Schulz, ribadendo che la perdita di fiducia nella politica da parte dei cittadini - sia a livello nazionale sia europeo - è "enorme", ha sottolineato che nessuna istituzione è in grado di funzionare se manca di sostegno. "Tutti dobbiamo lavorare insieme per conquistare questa fiducia perduta", ha proseguito.


Schulz ha indicato gli "obiettivi comuni" dell'UE e della Chiesa cattolica per promuovere "i valori della tolleranza, il rispetto, l'uguaglianza, la solidarietà e la pace", aggiungendo, infine, che "l'Unione europea rappresenta l'inclusione e la cooperazione piuttosto che l'esclusione e il confronto".


Diritti umani e dignità


"Desidero indirizzare a tutti i cittadini europei un messaggio di speranza e di incoraggiamento", ha dichiarato Papa Francesco agli eurodeputati. Ricordando che la dignità è stata il concetto fondamentale che ha guidato il processo di ricostruzione dell'Europa dopo la Seconda guerra mondiale, ha elogiato che la promozione dei diritti umani occupi "un ruolo centrale nell'impegno dell'Unione europea in ordine a favorire la dignità della persona, sia al suo interno che nei rapporti con gli altri paesi".


Il Parlamento europeo deve farsi "carico di mantenere viva la democrazia dei popoli dell'Europa", "evitando che la loro forza reale – forza politica espressiva dei popoli – sia rimossa davanti alla pressione d'interessi multinazionali non universali", ha proseguito Papa Francesco, aggiungendo che "è tempo di favorire le politiche di occupazione, ma soprattutto è necessario ridare dignità al lavoro, garantendo anche adeguate condizioni per il suo svolgimento."


Ambiente e migrazione


"L'Europa è sempre stata in prima linea in un lodevole impegno a favore dell'ecologia", ha sottolineato il Papa. Rispettare l'ambiente significa non distruggerlo, "ma anche di utilizzarlo per il bene", come ad esempio fornendo cibo a chi ne ha bisogno e non sprecandolo.


Papa Francesco ha anche affrontato il tema dei flussi migratori verso l'UE. "Non si può tollerare che il Mar Mediterraneo diventi un grande cimitero", ha proseguito, sottolineando che le persone che arrivano in barca necessitano di "accoglienza e aiuto". L'Europa sarà in grado di affrontare i problemi legati all'immigrazione "se saprà proporre con chiarezza la propria identità culturale ", ha concluso.


E' possibile seguire la registrazione video su EP Live e la copertura Twitter su @EuroParlPress (vedi link a destra).


Contesto


Il Papa è stato invitato dal Presidente Schulz, in nome del Parlamento europeo, in occasione della sua visita ufficiale in Vaticano dell'11 ottobre 2013. Si tratta della prima visita al Parlamento di un sovrano pontefice in 26 anni. L'ultima visita di un Pontefice era stata nel 1988, quando Papa Giovanni Paolo II si era rivolto al Parlamento, giusto un anno prima della caduta del muro di Berlino.


Papa Francesco è arrivato al Parlamento europeo a Strasburgo intorno alle 10.30 ed è stato ricevuto dal Presidente Schulz. Nella cerimonia di benvenuto, dopo l'alzabandiera vaticana, sono stati intonati i due inni. Al termine della cerimonia, il Presidente Schulz ha introdotto il Papa ai membri dell'Ufficio di presidenza e alla Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo. Il Papa ha quindi proseguito la sua visita al Consiglio d'Europa.


Il Parlamento europeo è l'unico organo dell'UE eletto direttamente e una delle assemblee democratiche più grandi al mondo. I suoi 751 membri rappresentano 500 milioni di cittadini dell'Unione europea. Sono eletti ogni cinque anni dagli elettori di tutti i 28 Stati membri.