I deputati chiedono maggiore concorrenza nel mercato digitale UE 

Comunicati stampa 
 
 

Condividi questa pagina: 

Nella risoluzione approvata giovedì, il Parlamento europeo ha invitato gli Stati membri dell'UE e la Commissione europea ad abbattere gli ostacoli alla crescita del mercato unico digitale dell'UE. Hanno inoltre sottolineato la necessità di evitare che le aziende online abusino della posizione dominante, applicando le norme comunitarie sulla concorrenza e in materia di separazione dei motori di ricerca da altri servizi commerciali.

Nel documento approvato con 384 voti favorevoli, 174 contrari e 56 astensioni, si evidenzia che il mercato unico digitale potrebbe generare ulteriori 260 miliardi di euro all'anno per l'economia dell'UE e dare un impulso alla sua competitività. Tuttavia avverte che, per sbloccare questo potenziale, devono essere affrontate sfide importanti, come la frammentazione del mercato, l'assenza di interoperabilità e le disparità regionali e demografiche per l'accesso alla tecnologia.


Far rispettare le norme UE per le società di ricerca online

 

La risoluzione sottolinea che "il mercato di ricerca online è particolarmente importante per garantire condizioni concorrenziali all'interno del mercato unico digitale" e accoglie con favore l'impegno preso dalla Commissione di approfondire la situazione dei motori di ricerca.


S'invita la Commissione a "impedire qualsiasi abuso nella commercializzazione di servizi interconnessi da parte dei gestori dei motori di ricerca", sottolineando l'importanza di una ricerca online non discriminatoria. Per i deputati "l'indicizzazione, la valutazione, la presentazione e la classificazione effettuate dai motori di ricerca devono essere imparziali e trasparenti".


Dato il ruolo dei motori di ricerca internet nel "commercializzare lo sfruttamento secondario delle informazioni ottenute" e la necessità di far rispettare le regole di concorrenza dell'UE, i deputati invitano inoltre alla Commissione, "a prendere in considerazione proposte volte a separare i motori di ricerca da altri servizi commerciali" nel lungo temine.

 

Pacchetto telecomunicazioni e fine del roaming


I deputati sottolineano che "tutto il traffico Internet dovrebbe essere trattato allo stesso modo, senza discriminazioni, restrizioni o interferenze". Il Parlamento esorta gli Stati membri ad avviare negoziati sul pacchetto telecomunicazioni, in quanto ciò "porrebbe concretamente porre fine alle tariffe di roaming all'interno dell'UE, garantirebbe maggiore certezza giuridica per quanto riguarda la neutralità della rete e migliorerebbe la protezione dei consumatori".

 

Norme comuni per il "cloud computing"

 

I deputati invitano infine la Commissione "a prendere l'iniziativa per promuovere standard internazionali e specifiche per il cloud computing", in modo da garantire che sia rispettata la privacy e che il sistema sia affidabile, accessibile, altamente interoperabile, sicuro e a basso consumo energetico.