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Voto finale sulla creazione di una guardia costiera e di frontiera europea 

La creazione di un'Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera (EBCG), composta da Frontex e dalle autorità degli Stati membri responsabili della gestione delle frontiere, sarà discussa martedì e votata mercoledì.

Secondo le misure previste, le autorità nazionali continueranno a occuparsi delle attività giornaliere di gestione delle loro frontiere, ma, se confrontati con una situazione critica, potranno chiedere aiuto alla nuova Agenzia, che potrà inviare rapidamente delle squadre verso dette frontiere.


L'Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera non sarà dotata di guardie proprie, ma potrà contare su un gruppo di guardie fornito dagli Stati membri.


Nei casi in cui uno Stato membro si trovi ad affrontare una situazione di emergenza alle proprie frontiere esterne, come flussi migratori straordinari o una forte presenza di criminalità transfrontaliera, le squadre d’intervento rapido dell’Agenzia possono essere dislocate sia su richiesta dello Stato membro sia tramite una decisione del Consiglio. Il piano operativo dovrà essere concordato con lo Stato membro interessato e l'EBCG prima del trasferimento in loco della squadra.


Se uno Stato membro dovesse rifiutare un intervento deciso dal Consiglio, e se la situazione costituisce una minaccia per l'intera area di Schengen, gli altri Stati membri dell'UE potranno reintrodurre i controlli alle frontiere interne condivise con tale lo Stato membro.


L'Agenzia svolgerà anche un ruolo primario nelle operazioni di rimpatrio dei migranti verso il loro Paese d’origine.



Dibattito: martedì 5 luglio

Votazione: mercoledì 6 luglio

Procedura: procedura legislativa ordinaria, accordo in prima lettura

conferenza stampa: mercoledì 6 luglio, ore 15.00

Hashtag: @Frontex #Schengen #coastguard #refugeecrisis #MigrationEU #EUBorders