Approvata politica agricola UE 2014-2020: sarà più equa e più ecologica 

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Riforma della politica agricola comune: il Parlamento ha trovato un giusto equilibrio tra le esigenze degli agricoltori, i requisiti di qualità dei prodotti alimentari e le misure ecologiche.© BELGA/BUITENBEELD/W.Pattyn  

Mercoledì, il Parlamento ha approvato l'accordo raggiunto con il Consiglio sulla riforma della politica agricola europea. La nuova politica agricola comune (PAC) mira a preservare la tutela ambientale, garantire una più equa distribuzione dei fondi UE e aiutare gli agricoltori ad affrontare meglio le sfide nel mercato.

"Si tratta della prima vera riforma della politica agricola europea, decisa di comune accordo dai ministri e dai deputati direttamente eletti. In questo cammino lungo e impegnativo, il Parlamento ha fatto grandi miglioramenti. La nuova PAC sarà più equa e legittima, garantirà un migliore equilibrio tra la sicurezza alimentare e la tutela dell'ambiente e preparerà meglio gli agricoltori ad affrontare le sfide del futuro", ha affermato il presidente della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Paolo De Castro (S&D,IT).


Equa distribuzione dei fondi UE


Per garantire che i pagamenti diretti siano destinati agli agricoltori in attività, i deputati hanno convinto il Consiglio a redigere un elenco di entità, come aeroporti o club sportivi, in modo tale che questi siano automaticamente esclusi dal finanziamento dell'UE, a meno che l'agricoltura non contribuisca al reddito.


Il Parlamento ha reso obbligatorio un sistema per fornire ai giovani agricoltori un ulteriore 25% in più nei pagamenti aggiuntivi per i primi 25-90 ettari. I piccoli agricoltori potrebbero inoltre ricevere più soldi, mentre le aziende agricole maggiori che ricevono più di 150.000 euro, vedranno i loro contributi che superano tale soglia ridotti di almeno il 5%.


"Oltre a trasferire parte del denaro dalle grandi imprese agricole ai piccoli e giovani agricoltori, assicuriamo una migliore distribuzione dei fondi UE. Entro il 2020, gli agricoltori provenienti da diversi Stati membri dovrebbero ricevere almeno il 72% della media dei pagamenti diretti UE", ha detto Luis Manuel Capoulas Santos (S&D,PT), relatore della risoluzione sui i pagamenti diretti e lo sviluppo rurale.


Politica agricola più ecologica e senza doppio finanziamento


In base alla nuova politica agricola comune, il 30% dei bilanci degli Stati membri destinati ai pagamenti diretti possono essere spesi solo se le misure ecologicheora obbligatorie, come la diversificazione delle colture, il mantenimento di prati permanenti e la creazione di aree ecologicamente orientate, sono rispettate.


Il "doppio finanziamento", ovvero pagare due volte gli agricoltori per aver applicato le stesse misure per l'ambiente, non sarà consentito. Inoltre, chi non rispetta le misure ecologiche obbligatorie incorrerà in ulteriori sanzioni e perderà i nuovi sussidi "ambientali", che saranno reintrodotti gradualmente nei primi quattro anni della nuova PAC.


"Concedere il tempo necessario agli agricoltori per prendere dimestichezza con le nuove norme è una questione di correttezza. Non saranno applicate sanzioni durante i primi due anni della nuova PAC e solo allora la quota dei cosiddetti pagamenti "verdi" trattenuti gradualmente aumenterà fino a un massimo del 25% ",ha detto Giovanni La Via (PPE, IT) relatore della risoluzione sul finanziamento, la gestione e il monitoraggio.


"Grazie ai nuovi strumenti per mantenere e promuovere le nuove economie rurali, incrementare la protezione ambientale e limitare il doppio finanziamento, i soldi pubblici saranno utilizzati per fornire beni pubblici per tutti", ha detto Capoulas Santos.


Agricoltori più forti e gestione della crisi


Il Parlamento garantisce ulteriori strumenti per aiutare gli agricoltori ad affrontare la volatilità dei mercati e a rafforzare la loro posizione contrattuale.


"Per esempio, il campo di applicazione dei settori in cui le organizzazioni degli agricoltori possono negoziare i contratti di approvvigionamento per conto dei loro membri, senza violare le regole di concorrenza, sarà ampliato. Le organizzazioni produttrici più avvantaggiate dovrebbero aiutare gli agricoltori a migliorare la loro situazione economica, obiettivo che non deve tradursi in cartelli" ha detto Michel Dantin (PPE,FR), relatore della risoluzione sulla organizzazione comune dei mercati.


Contesto


Il processo di riforma della PAC, avviato dal Parlamento nel 2010, ha raggiunto la sua fase finale nel giugno 2013, quando Parlamento, Consiglio e Commissione hanno raggiunto un accordo politico sulle questioni principali.


La votazione finale in plenaria avviene in seguito a un'altra serie di negoziati in cui le questioni rimaste in sospeso sono stati risolte. Il pacchetto di norme posto in votazione comprende quattro regolamenti per la politica agricola UE 2015-2020 e una risoluzione contenente le regole del regime transitorio per il 2014.


Maggiori informazioni nelle note di approfondimento (link a destra ).


Risultati delle votazioni


La risoluzione sul regime di pagamenti diretti è stata approvata con 440 voti favorevoli, 238 contrari e 10 astensioni.


La risoluzione sulle norme per lo sviluppo rurale è stata approvata con 576 voti in favore, 101 contrari e 11 astensioni.


La risoluzione sull'organizzazione del mercato comune è stata approvata con voti426, 253 contrari e 8 astensioni.


La risoluzione sulle norme di finanziamento, gestione e monitoraggio è stata approvata con 500 voti in favore, 177 contrari, e 10 astensioni.


La risoluzione sulle norme transitorie per il 2014 è stata approvata con 592 in favore, 81 contrari e 14 astensioni.


Procedura: codecisione (procedura legislativa ordinaria); accordo in prima lettura