• EN - English
  • IT - italiano
Interrogazione parlamentare - E-005408/2013(ASW)Interrogazione parlamentare
E-005408/2013(ASW)

Risposta di Dacian Cioloş a nome della Commissione

Sulla base degli ultimi dati disponibili[1], nel marzo 2013 sono stati commercializzati in Italia 13 682 conigli vivi originari della Francia. Per quanto concerne le carcasse, nel primo trimestre del 2013 sono state commercializzate in Italia in totale 483 tonnellate di carne di coniglio originaria dal territorio dell'UE, 204 tonnellate delle quali provenivano dalla Francia, 159 dall'Ungheria, 113 dalla Spagna, 4 dai Paesi Bassi e 1,6 dalla Romania.

Queste operazioni sono affatto legali nell'ottica della legislazione unionale se è assicurato il rispetto delle regole sanitarie. Spetta alle autorità nazionali competenti degli Stati membri assicurare che sia gli animali vivi sia le carni commercializzati sul loro territorio rispettino le regole sanitarie dell'UE.

A livello dell'UE non sono stati stabiliti standard di commercializzazione per questo tipo di carni.

La Commissione sta indicendo un bando di gara aperto per commissionare uno studio volto a valutare se l'etichettatura d'origine sia necessaria per certe carni non trasformate, come le carni cunicole. Questo studio fornirà l'input necessario per la relazione della Commissione sulla necessità di estendere l'etichettatura d'origine obbligatoria a tali carni di cui al regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori,[2] relazione prevista per il 13 dicembre 2014.

Per quanto concerne i prezzi, sulla base dei dati disponibili[3] il prezzo dei conigli vivi nel primo trimestre del 2013 in Francia e Italia era quasi lo stesso.

GU C 40 E del 11/02/2014