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Interrogazione parlamentare - E-002589/2017(ASW)Interrogazione parlamentare
E-002589/2017(ASW)

Risposta congiunta della Vicepresidente Federica Mogherini a nome della Commissione
Interrogazioni scritte: E-003094/17 , E-002589/17 , P-002909/17 , E-002910/17 , P-002692/17 , E-003372/17 , E-002683/17 , E-002708/17 , E-002719/17

L’Alta Rappresentante/Vicepresidente (AR/VP) è a conoscenza degli episodi di violenza e intimidazione nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender/transessuali e intersessuali in Cecenia e ha espresso preoccupazione in numerose circostanze. Il 6 aprile 2017 il suo portavoce ha rilasciato una dichiarazione in cui si chiedevano «indagini tempestive, efficaci e approfondite sulle notizie di rapimenti e uccisioni di omosessuali in Cecenia». Il 24 aprile 2017, in occasione della sua visita a Mosca, l’AR/VP ha avuto uno scambio di opinioni sui recenti sviluppi con i rappresentanti della società civile russa. Successivamente, ha sollevato la questione con il ministro degli Esteri russo Lavrov.

L’UE ha rilasciato dichiarazioni sull’argomento in sede di Consiglio permanente dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e di Consiglio dei Ministri del Consiglio d’Europa.

Dal momento in cui sono venuti a conoscenza degli episodi di violenza, i funzionari dell’UE, sia all’interno che all’esterno della Russia, si sono tenuti in contatto con i difensori locali dei diritti umani, le organizzazioni internazionali per i diritti umani e i giornalisti che hanno reso nota la campagna di persecuzione per essere pienamente e accuratamente informati sulla situazione in loco e offrire sostegno alle vittime. I responsabili delle missioni dell’UE a Mosca stanno discutendo la questione e coordinano i loro interventi. Eventuali domande di asilo presentate negli Stati membri da vittime di tale persecuzione andrebbero valutate alla luce della direttiva 2011/95/UE.

L’UE non sostiene il governo ceceno ed ha ripetutamente condannato gli atti di violenza delle autorità cecene nei confronti dei difensori dei diritti umani, dei giornalisti e di altri gruppi. Inoltre, il sostegno ai difensori dei diritti umani nelle situazioni in cui sono maggiormente a rischio costituisce una delle principali priorità della strategia dell’UE in materia di diritti umani e il primo obiettivo dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR) per il periodo 2014-2020.

L’UE continuerà a esortare le autorità russe a garantire la sicurezza di tutti i cittadini senza discriminazioni, a svolgere indagini approfondite sui presunti casi di arresto e di uccisione e a porre fine a eventuali abusi sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere nei confronti dei cittadini.