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Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 27 febbraio 2002 - Bruxelles Edizione GU

Consiglio europeo di Barcellona
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  O'Toole (PSE). - (EN) Signor Presidente, spesso sembra che l'istruzione sia relegata in un ruolo secondario rispetto ai problemi della liberalizzazione del mercato, delle innovazioni tecnologiche e, soprattutto, della promozione delle telecomunicazioni e delle infrastrutture imprenditoriali. La relazione Bullmann attira l’attenzione sul fatto che tutte queste misure perdono qualsiasi significato se non esiste una società di cittadini istruiti, in grado di curare l'allestimento, il funzionamento e i servizi relativi a questi settori. Quindi, nel contesto del sofisticato contesto manifatturiero e imprenditoriale di una società che esige dai propri membri sia la capacità di mutare agilmente la base delle proprie competenze che quella di spostarsi da un paese all'altro, l'istruzione diviene il presupposto sine qua non del nostro successo in un'economia della conoscenza, anziché il semplice risultato dei successi dell'economia.

Come possiamo sperare di avere un'economia competitiva e dinamica quando ancor oggi gli Stati membri lamentano forti percentuale di analfabetismo, gravi diseguaglianze nelle capacità linguistiche, protezionismo, discrepanze nelle qualifiche professionali e nei titoli di studio, nonché numerose barriere finanziarie e giuridiche che ostacolano la mobilità? Gli indispensabili mutamenti richiedono però che si instauri fra gli Stati membri una cooperazione fondamentale, di un tipo che è assai difficile fare accettare ai Ministri dell'istruzione, ai vicerettori delle università e alle agenzie nazionali di qualificazione professionale.

Dal momento che dobbiamo affrontare tali difficoltà, l'unico modo per fare a Barcellona un deciso passo in avanti sarebbe quello di giungere ad elaborare un quadro, un impegno comune e una realistica valutazione delle risorse necessarie per consentirci i progressi fondamentali che faranno dell'istruzione la base della futura, competitiva economia della conoscenza in Europa.

 
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