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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 2 settembre 2003 - Strasburgo Edizione GU

DAPHNE II (2004-2008)
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  Valenciano Martínez-Orozco (PSE).(ES) Signor Presidente, l’istituzione di una seconda fase del programma DAPHNE che assicuri la continuità dei progetti approvati dal programma DAPHNE I è senza dubbio un’ottima occasione per parlare ancora una volta degli strumenti di cui disponiamo per combattere la violenza contro donne e bambini.

Questo è senza dubbio uno dei problemi più gravi che si trovano ad affrontare sia le società dei paesi meno sviluppati che le nostre, che consideriamo democratiche e rispettose di un autentico Stato di diritto. Potremmo quindi chiederci che tipo di Stato di diritto è questo, se non protegge le donne.

La violenza nei confronti delle donne riguarda tutti noi, persino quei paesi con società relativamente egualitarie e con donne pienamente inserite nella vita attiva e autonoma. Queste cose non accadono solo al di fuori delle nostre frontiere. Pare che la violenza verso le donne abbia radici profonde, che affondano nella parte di mondo in cui viviamo.

L’Unione europea – e più direttamente il Parlamento – deve inviare un segnale inequivocabile del proprio impegno contro la violenza, che uccide centinaia di donne e che fa subire a migliaia di loro una sofferenza ingiusta ed evitabile.

Il programma DAPHNE è stato uno strumento essenziale per cercare di lottare contro questa violenza, benché limitato dal suo bilancio.

Nel 2004 l’Unione europea sarà allargata a 25 paesi: i diritti delle donne e delle ragazze di questi paesi candidati non sono assolutamente protetti, un gran numero di queste donne, tra l’altro, è vittima del traffico degli esseri umani e dello sfruttamento sessuale, oltre a subire violenza in seno alle proprie famiglie.

Il bilancio iniziale è chiaramente insufficiente – lo hanno ammesso tutti – e il messaggio del Parlamento deve essere chiaro ad ogni cittadino. Si richiede perciò l’aumento a 65 milioni di euro proposto dal gruppo del Partito del socialismo europeo.

La valutazione intermedia del programma DAPHNE ha dimostrato la necessità di continuare con il programma. DAPHNE è uno di quei granelli di sabbia con cui le Istituzioni europee possono contribuire ad alleviare dolore, sfruttamento e maltrattamenti con cui molte donne e bambini all’interno delle nostre frontiere devono convivere.

Rivolgo le mie congratulazioni all’onorevole Gröner per la relazione, alla Commissione per il lavoro svolto e, soprattutto, all’ampio spettro di organizzazioni di donne che lottano ogni giorno per cercare di costruire un mondo diverso.

 
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