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Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 24 settembre 2003 - Strasburgo Edizione GU

Costituzione europea, Conferenza intergovernativa
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  Bodrato (PPE-DE). Signor Presidente, farò due osservazioni in merito alla relazione Gil-Robles/Tsatsos, che riflette le attese ma anche i timori di questo Parlamento.

La prima osservazione riguarda l’identità dell’Europa. Ricordo le parole di un grande storico liberale: “Perché non possiamo non dirci cristiani”. Il riferimento alle radici cristiane potrebbe rappresentare un rafforzamento della laicità di una politica che continua ad essere minacciata dall’indifferenza e dall’idolatria del potere. Ciò che tuttavia evochiamo per unire non deve dividere l’Europa. Sono infatti convinto che il richiamo alla persona umana e alla pace, alla libertà e alla democrazia, ai diritti umani e al pluralismo siano la coniugazione in norme costituzionali di valori cristiani e democratici cui si è ispirata l’azione degli uomini che hanno fondato la Comunità europea.

La seconda osservazione riguarda la prospettiva di revisione di un compromesso che la Conferenza intergovernativa potrà migliorare, senza rimettere in discussione l’equilibrio istituzionale proposto dalla Convenzione.

La relazione deplora che l’unanimità degli Stati continui a condizionare, anche in prospettiva, il processo di revisione della Costituzione. Io penso che vada sostenuta l’opinione della Commissione – qui richiamata dal Commissario Barnier – e cioè che la CIG dovrebbe aprire la strada a procedure di revisione più flessibili, che non ammettano il diritto di veto, almeno per quanto riguarda le disposizioni non fondamentali del Trattato.

 
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