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Resoconto integrale delle discussioni
Giovedì 20 novembre 2003 - Strasburgo Edizione GU

“Pacchetto sovvenzioni” (programmi d’azione comunitaria di promozione)
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  Valenciano Martínez-Orozco (PSE).(ES) Signor Presidente, vorrei plaudire all’iniziativa della Commissione di istituire questo programma di azione comunitario, e congratularmi per il lavoro svolto dall’Assemblea, che ha dovuto studiare ed elaborare gli emendamenti in un tempo brevissimo.

Con il mio intervento desidero difendere il fondamentale ruolo svolto dalle organizzazioni femminili nella promozione della politica delle pari opportunità all’interno dell’Unione europea. Senza di loro, senza le organizzazioni femminili, sarebbe stato molto difficile attuare e promuovere i diritti delle donne; e sarebbe stato altrettanto difficile diagnosticare la reale situazione femminile nei diversi paesi dell’Unione europea. I progressi fatti dal movimento delle donne derivano dal solido lavoro delle loro organizzazioni.

Le organizzazioni femminili inoltre hanno la capacità di proporre soluzioni molto concrete e quindi assai efficaci; di conseguenza, ritengo che l’istituzione di un programma comunitario volto a sostenere e promuovere tali organizzazioni sia di fondamentale importanza. Ci sono molte organizzazioni femminili, ognuna con la propria specificità e la propria importanza, ma tutte hanno alle spalle un lavoro di grande dignità ed interesse. Il problema però è che non tutte le organizzazioni sono uguali e l’ugualitarismo, in questo caso, potrebbe provocare palesi ingiustizie.

La Lobby europea delle donne è una grande organizzazione che ne abbraccia molte altre; ciò significa che la Lobby europea delle donne è un grande apparato organizzativo composto da migliaia di organizzazioni femminili, da centinaia e migliaia di donne che si adoperano ogni giorno a favore dei diritti delle donne.

Non possiamo confrontare un simile apparato organizzativo con organizzazioni che operano individualmente. Fin dall’inizio quindi, la Commissione propone un trattamento diverso per la Lobby europea delle donne rispetto a tutte le altre organizzazioni; e naturalmente il mio gruppo condivide questo criterio. Perché? Perché quelle di noi che provengono dal movimento delle donne sanno che frammentare il movimento, disintegrarlo, disgregarlo, non serve; dobbiamo lavorare insieme, perché l’unione fa la forza. La ripartizione delle risorse è inutile, e serve soltanto ad indebolire il movimento delle donne. Quindi, nell’offrire la nostra tutela e il nostro sostegno ad ognuna delle organizzazioni femminili che lavorano per garantire l’uguaglianza, non dobbiamo trattare in modo uguale quelle che uguali non sono.

 
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