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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 4 maggio 2004 - Strasburgo Edizione GU

Verso una Costituzione europea
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  Biela (NI).(PL) Signor Presidente, vorrei far sentire la voce della Polonia in questo dibattito parlamentare sul Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa. Dopo tutto, il 3 maggio 1791 la Polonia è stata il primo paese in Europa ad adottare una costituzione democratica. Ieri abbiamo festeggiato il 213° anniversario di questo grande avvenimento.

La costituzione di maggio ha dato espressione alle aspirazioni democratiche e sovrane del popolo. Nondimeno, essa è solidamente fondata sui valori cristiani, che hanno unito gli Stati e i popoli dell’Europa centrale e orientale e sono stati integrati nella costituzione di maggio.

Purtroppo, il testo dell’attuale progetto di Costituzione dell’Unione europea non fa alcun riferimento alle radici cristiane, che sono un valore essenziale dei fondamenti dell’Europa. Desta inoltre preoccupazioni per quanto riguarda la salvaguardia della sovranità degli Stati membri. Nel quadro dell’Unione europea, il cammino verso l’integrazione e l’unità con una siffatta Costituzione sarebbe ancora più lungo e accidentato. L’integrazione e l’unità non si possono conseguire tramite la creazione di un nuovo Stato accentrato. I paesi dell’ex blocco comunista si sono solo recentemente liberati dai ceppi di uno Stato accentrato con un’ideologia comunista. Non vorrebbero ritrovarsi di nuovo in una sorta di nuova organizzazione accentrata.

Nel quadro dell’attuale configurazione dell’Europa, gli Stati membri e le nazioni devono avere la garanzia che la loro sovranità sarà salvaguardata. Hanno anche bisogno di un senso di identità culturale, comunità di fede e tradizione. Solidarnosc non sarebbe esistita in Polonia senza un Papa polacco, la cui fede e il cui esempio mostrano come costruire una nuova Europa attraverso una civiltà basata sull’amore. Questo nuovo ordine permetterebbe di superare le difficoltà, i conflitti e la confusione di lingue che hanno provocato i dissidi fra i costruttori della biblica torre di Babele e la loro dispersione finale.

I principi fondamentali della civiltà basata sull’amore sono stati proclamati dal cristianesimo da tempo immemorabile. Sono sostenuti in modo particolarmente carismatico da Papa Giovanni Paolo II. E’ grazie a questi principi che è stato possibile spezzare le catene del totalitarismo comunista, a cominciare dalla Polonia. Grazie a questi principi, è stato poi possibile creare un nuovo sistema democratico in Europa. Essi permetteranno anche di superare ora i timori, i pregiudizi e l’odio. Permetteranno ai cittadini di comprendersi a vicenda e di costruire una democrazia economica e politica in un’Europa che sia al sicuro dai pericoli del globalismo economico mondiale.

L’Europa e i popoli che la costituiscono hanno la propria tradizione democratica. Troveranno la forza di consolidarla e di diffonderla e, se necessario, di difenderla.

Possa Dio aiutare il Parlamento europeo nella costruzione di tale unità. In polacco antico, gli auguro “Szczęść Boże”.

Mi scuso per la prolissità del mio discorso, ma questo è il mio ultimo intervento in Aula, in quanto non sono candidato alle elezioni europee.

 
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