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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 5 settembre 2006 - Strasburgo Edizione GU

13. Esercizio finanziario 2007
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  Presidente. L’ordine del giorno reca l’illustrazione da parte del Consiglio del progetto di bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio finanziario 2007.

 
  
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  Ulla-Maj Wideroos, Presidente in carica del Consiglio. – (FI) Signor Presidente, onorevoli parlamentari, a nome della Presidenza del Consiglio, ho l’onore di presentarvi il progetto di bilancio generale delle Comunità europee per l’esercizio finanziario 2007, approvato dal Consiglio il 17 luglio 2006. Questa è la prima procedura di bilancio a titolo del nuovo quadro finanziario. La transizione al nuovo esercizio finanziario dovrebbe procedere senza scossoni e al contempo occorre garantire continuità e coerenza. In tal senso credo che la cooperazione tra i due rami dell’autorità di bilancio, il Parlamento europeo e il Consiglio, continuerà. Sono convinta che le due Istituzioni condividano il medesimo obiettivo: ottenere un accordo sul bilancio 2007 entro la fine dell’anno.

Prima di presentare maggiormente nel dettaglio il progetto di bilancio approvato dal Consiglio, desidero ricordare i principi cardine che hanno informato la decisione del Consiglio. Innanzi tutto, vorrei sottolineare che il Consiglio ha ottemperato al nuovo Accordo interistituzionale del 17 maggio in tutti i suoi aspetti. Il Consiglio pertanto ha ribadito la sua convinzione che è fondamentale osservare la disciplina di bilancio generale a livello dell’Unione europea, come avviene a livello nazionale. Particolare attenzione è stata dedicata al fatto che devono essere rispettati i massimali annuali di spesa consentiti dal nuovo quadro finanziario e che occorre lasciare un margine adeguato al di sotto del massimale di spesa a titolo delle diverse rubriche per le situazioni imprevedibili. Nelle discussioni sul bilancio, il principio centrale che abbiamo applicato è stato l’attenta valutazione delle necessità di spesa indicate e reali. Per quanto sia necessario finanziare in modo adeguato e tempestivo tutti gli ambiti prioritari dell’Unione europea, ciò non significa che gli stanziamenti debbano essere sovrastimati.

Nell’impegno di esercitare una gestione finanziaria impeccabile e disciplinata, il Consiglio ha proceduto ad un’analisi dettagliata del fabbisogno in tutte le aree politiche. Dopo aver valutato i bilanci precedenti ed esaminato i rapporti di attività prescelti, la capacità di assorbimento e i bisogni reali per il 2007, il Consiglio alla fine ha optato per un incremento controllato degli stanziamenti di pagamento nel progetto di bilancio. Il Consiglio reputa che tale livello degli stanziamenti di pagamento sia adeguato e non troppo basso.

Vorrei attirare l’attenzione sul fatto che il Consiglio coerentemente ha aderito all’approccio dal basso verso l’alto. Pertanto le cifre definitive nel nostro progetto di bilancio sono il risultato di azioni mirate sulla base di fattori oggettivi. La prima lettura del Consiglio, dunque, non si basa affatto su tagli generalizzati. Lo stesso vale per l’amministrazione.

Secondo, abbiamo adottato un approccio a tutto campo: infatti, abbiamo analizzato una serie di rapporti di attività della Commissione che riguardano tutte le aree politiche iscritte a bilancio. Terzo, la procedura di bilancio dell’UE necessita di un’innovazione. Il modo migliore per ottenerla sarebbe una disamina equa e proattiva da parte delle autorità di bilancio. In assenza di soluzioni di bilancio innovative, non possiamo promuovere la competitività dell’Unione o migliorare l’efficacia amministrativa all’interno delle Istituzioni.

Gli stanziamenti d’impegno nel progetto di bilancio ammontano a 125,8 miliardi di euro, il che equivale ad un incremento del 3,7 per cento rispetto all’esercizio del 2006. Gli stanziamenti di pagamento sono pari a 114,6 miliardi di euro, cioè il 2,3 per cento in più rispetto al bilancio del 2006. Gli stanziamenti d’impegno a titolo della sottorubrica 1a non hanno pressoché subito tagli, in quanto il Consiglio ritiene che la competitività e la risposta ai cambiamenti globali siano molto importanti. Il Consiglio ha proposto inoltre due nuovi progetti pilota a titolo di tale sottorubrica, uno dei quali concerne il triangolo della conoscenza e l’altro l’affidabilità delle forniture di energia all’Unione. Il Consiglio approverà inoltre la dichiarazione sui progetti pilota e le azioni preparatorie. Ai sensi del nuovo Accordo interistituzionale, le due autorità di bilancio devono dichiarare le proprie intenzioni in merito ai progetti pilota e alle azioni preparatorie. Il progetto del Consiglio sancisce l’esistenza di quattro ambiti speciali per l’azione prioritaria nell’Unione europea in cui il Consiglio ritiene che dovrebbero essere realizzati i progetti pilota o le azioni preparatorie. Speriamo che tramite la cooperazione si addiverrà al consenso.

In ordine alla sottorubrica 1b, il Consiglio ha adottato gli stanziamenti d’impegno nel progetto preliminare di bilancio. Il Consiglio ha operato un taglio di 425 milioni di euro a carico degli stanziamenti di pagamento nelle linee di bilancio relative al completamento dei programmi avviati prima del 2000 e dei programmi per il periodo 2000-2006, tenendo conto del tasso attuale di esecuzione. In merito al nuovo periodo di programmazione, il Consiglio non ha introdotto riduzioni e inoltre ha rilasciato una dichiarazione nella quale afferma che ritiene importante che la Commissione approvi rapidamente i programmi d’azione e i progetti proposti dagli Stati membri.

A titolo della rubrica 2, il Consiglio ha introdotto una riduzione limitata pari a 365 milioni di euro per le linee di bilancio relative agli interventi su tutti i mercati agricoli, ad eccezione delle linee di bilancio alle quali è stata già applicata una deduzione speciale della medesima dimensione. In questo caso si è applicato un principio generale che teneva conto dei precedenti tassi di esecuzione e delle stime relative al fabbisogno reale. Il Consiglio, tuttavia, ha affermato che la spesa agricola e la spesa relativa agli accordi di pesca internazionali dovrebbero essere riesaminate in autunno sulla base della comunicazione rivista della Commissione.

Il Consiglio ha lasciato un margine di 75 milioni di euro a titolo degli stanziamenti d’impegno della sottorubrica 3a. Il Consiglio, tuttavia, ha aumentato gli stanziamenti a favore del Fondo per le frontiere esterne, in quanto ritiene si tratti di una priorità politica forte.

Il Consiglio ha incrementato gli stanziamenti di pagamento a titolo della rubrica 4 per la cooperazione transfrontaliera e la ricostruzione in Iraq, trattandosi di questioni di rilevanza politica. In conformità all’Accordo interistituzionale, il Consiglio ha creato un margine di 220 milioni di euro in stanziamenti d’impegno per imprevisti. Ha approvato l’importo proposto nel progetto preliminare di bilancio per la politica estera e di sicurezza comune, che corrisponde altresì a quanto stipulato nell’Accordo interistituzionale.

Quanto alla rubrica 5, “Amministrazione”, il Consiglio ha adottato una visione generale, esaminando attentamente il fabbisogno di stanziamenti per ciascuna Istituzione. La spesa amministrativa, tuttavia, è aumentata del 3,4 per cento rispetto al bilancio 2006. L’aumento della spesa amministrativa per il Consiglio è limitato allo 0,3 per cento, fatto degno di nota. Il Consiglio ritiene importantissimo assumere nuovo personale, in considerazione dell’allargamento del 2004 e anche del futuro allargamento. Per tale motivo ha approvato tutte le misure recentemente richieste per l’allargamento del 2007.

Uno degli obiettivi principali del Consiglio è stato quello di garantire un genuino aumento della produttività nell’ambito dell’amministrazione dell’UE nel periodo coperto dal nuovo quadro finanziario. A tale scopo il Consiglio ha rilasciato una dichiarazione su un programma completo relativo agli incrementi della produttività nell’amministrazione per il periodo 2007-2013. Il Parlamento è perfettamente consapevole delle diverse componenti del pacchetto amministrativo. Vorrei sottolineare che si tratta di un obiettivo del Consiglio e non di un singolo Stato membro o della sola Presidenza finlandese.

In relazione alla rubrica 5, desidero ricordare a tutti un’altra dichiarazione del Consiglio sulle procedure di assunzione collegate all’allargamento del 2004. Il Consiglio è particolarmente preoccupato per il rallentamento delle assunzioni nel corso di quest’anno. Ci aspettiamo un progresso significativo delle procedure di assunzione per ottenere quanto prima il miglior equilibrio geografico possibile. Spero che il Parlamento sosterrà le nostre intenzioni al riguardo, e dunque anche la nostra dichiarazione.

Suppongo che le ultime richieste in ordine di tempo relativamente all’amministrazione debbano anche essere applicabili alle Istituzioni dell’Unione, le quali non sono diverse da altre organizzazioni. L’UE deve operare nel modo più efficiente possibile. In tale maniera possiamo dimostrare ai cittadini che otteniamo un ritorno reale dal denaro dei contribuenti: un valore aggiunto. Ciò richiede una capacità da parte delle autorità di bilancio di fissare le priorità per le risorse. Al contempo, un’amministrazione più efficiente aumenta la fiducia dei cittadini nell’operato dell’Unione.

Nei prossimi mesi, dovremo gestire in modo completo la crisi del Medio Oriente e l’azione necessaria dell’UE. Nemmeno dovremmo ignorare il fatto che il Parlamento europeo e il Consiglio devono riflettere sul futuro ed esaminare le sfide globali per l’Unione nella procedura di bilancio per il 2007.

Infine, desidero dire che confido che i nostri obiettivi principali saranno realizzati, che finalizzeremo il bilancio per l’esercizio finanziario 2007 in tempo e che esso sarà adeguato anche se non eccessivo. Sappiamo che questa è soltanto la prima fase della procedura di bilancio e che rimane ancora molta strada da percorrere prima dell’adozione definitiva del bilancio per il 2007. Confido, tuttavia, che riusciremo ad esaminare la materia in tutte le sue sfaccettature, così da addivenire ad un accordo finale accettabile per tutte le parti, e soprattutto per i cittadini.

Signor Presidente, onorevoli parlamentari, vi ringrazio per l’attenzione.

 
  
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  James Elles (PPE-DE), relatore. – (EN) Signor Presidente, signora Presidente in carica del Consiglio, signora Commissario, avendo ascoltato la presentazione del progetto di bilancio per il 2007, questo pomeriggio abbiamo modo di proseguire le discussioni tenutesi a Helsinki in luglio. La ringrazio per il suo invito, signora Presidente in carica, che ci ha consentito di stabilire un contatto come gruppo ristretto, che poi si è allargato per la prima lettura del progetto di bilancio a Bruxelles in luglio.

In qualità di relatore del Parlamento per il bilancio, in questa occasione particolare desidero formulare quattro osservazioni: un commento di natura generale e tre specifici.

La prima annotazione, di carattere generale, è che, essendo questo esercizio il primo delle prospettive finanziarie, è necessario considerarlo una base strategica, perché in questo esercizio particolare metteremo in moto una serie di idee e di modalità d’azione che si rifletteranno sugli altri esercizi finanziari fino al 2013. Come afferma nello specifico la risoluzione del Parlamento sulla Strategia politica annuale adottata all’inizio dell’anno, in tutta Europa dobbiamo essere capaci di adeguarci più rapidamente al fenomeno della globalizzazione, che sta cambiando l’economia globale, e di riorientare le nostre priorità verso “una politica dei risultati”, come ha spiegato il Presidente della Commissione. Ho la sensazione che ciò cambierà il modo in cui stiliamo il bilancio e finanziamo le nostre azioni e i primi segnali potrebbero evidenziarsi nel bilancio per il 2007.

Specificamente, vorrei sollevare la questione dell’ottimizzazione delle risorse, poiché, per quanto mi consta dalla prima lettura del Consiglio, ciò denota una deviazione dalla norma in base alla quale i tagli decisi nei vari ambiti non sono generalizzati bensì tengono conto dei risultati dei rapporti di attività presentati dalla Commissione per i settori particolari. Nel formulare la nostra opinione in merito faremo riferimento a quanto esposto in relazione alla Strategia politica annuale, cioè che vi sono altri elementi che devono essere considerati nell’esame della capacità di assorbimento di linee di bilancio specifiche o dei fondi disponibili per queste ultime.

Il primo di tali elementi è il documento elaborato dalla Commissione, denominato “budget forecast alert”, che indica l’andamento dell’esecuzione della spesa per le varie linee di bilancio con riferimento a un particolare esercizio finanziario. Un’ulteriore analisi costi-benefici che abbiamo lanciato alla commissione per i bilanci riguarda aree particolari in cui pensiamo che la spesa potrebbe essere debole in termini quantitativi e soprattutto qualitativi.

Non si dimentichino da ultimo le molteplici relazioni della Corte dei conti sulle modalità di esecuzione della spesa in alcuni ambiti particolari del bilancio. La commissione per i bilanci comincia ad avere l’impressione che sia possibile raccogliere vari elementi che ci segnalino le linee di bilancio per le quali l’esecuzione della spesa sarà corretta e di cui possiamo essere sicuri, e magari altre linee di bilancio per le quali non abbiamo altrettanta certezza. Ovviamente speriamo che al termine del processo, signora Presidente in carica, lei potrà fare in modo che il Consiglio si associ alla dichiarazione adottata a luglio dal Parlamento in relazione al progetto di bilancio, in cui si invita a prendere in considerazione nel bilancio dell’Unione europea l’ottimizzazione delle risorse.

La seconda questione specifica riguarda le priorità. Siamo tutti consapevoli che le risorse disponibili a titolo delle prospettive finanziarie sono inferiori a quanto avevamo chiesto nei negoziati conclusivi all’inizio dell’anno e che pertanto è necessario vagliare le priorità nei diversi settori. Quanto al voto in prima lettura, ho la sensazione che il Parlamento si atterrà alle priorità indicate dall’onorevole Böge, il relatore sulle prospettive finanziarie. Tali priorità non sono cambiate sensibilmente e sono altresì consacrate dalla risoluzione sulla Strategia politica annuale. Questo è quanto ci aspettiamo per il settore della ricerca e dell’innovazione, nel quale intendiamo che il Consiglio, nel senso degli Stati membri, vorrebbe investire più denaro, ma evidentemente quando si arriva al bilancio definitivo le risorse non sono mai così abbondanti.

Poi vi è l’attuazione dei progetti pilota e delle azioni preparatorie. Anche in questo ambito si possono immaginare aree nelle quali è percepibile un certo dinamismo e nelle quali possono essere gestiti programmi di lungo termine, magari nella forma di scambi di personale aziendale e scientifico tra UE e Cina, oppure tra UE e India. Tuttavia, non potete aspettarvi in questa fase che il Parlamento recepisca le idee relative all’amministrazione che avevamo respinto in sede di discussione sulla prima lettura al Consiglio e saranno necessarie molte più discussioni prima di giungere ad un qualunque accordo su come gestire le risorse umane per la Commissione.

L’ultima considerazione è che è molto strano che in questo Parlamento, spesso, possiamo votare un programma legislativo, come quello per il 2006 che abbiamo votato nel dicembre scorso, senza che nessun cittadino dell’Unione europea sappia su che cosa l’Unione europea legifererà, perché la Commissione presenta la propria proposta e poi il Parlamento adotta la risoluzione. La commissione per i bilanci, come affermato nella risoluzione sulla Strategia politica annuale, sta cercando di accorpare i due processi e di avere la decisione sul bilancio e sul programma legislativo a dicembre, e poi una chiara dichiarazione della Commissione in merito al programma legislativo per l’Unione, così che tutti ne siano informati, non soltanto in quest’Assemblea, ma in tutta Europa.

Per concludere, desidero ringraziare la signora Presidente in carica per aver presentato il progetto di bilancio quest’oggi. Avremo molto da discutere, ma ci sforzeremo di arrivare ad un risultato positivo per questo bilancio, che rispetti le priorità del Parlamento come pure del Consiglio.

 
  
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  Janusz Lewandowski (PPE-DE), relatore per parere della commissione per i bilanci. – (PL) Signor Presidente, il lavoro sul bilancio per l’esercizio 2007 conferma il vecchio adagio secondo cui, per quanto le procedure possano ripetersi, in materia di bilancio la routine non esiste. Per completare l’intervento del nostro relatore, onorevole Elles, vorrei citare alcuni problemi che ci troveremo ad affrontare nel 2007.

Il primo non è il più importante, in quanto è di natura tecnica e analitica. Ancora una volta si tratta, in buona sostanza, del problema della comparabilità dei bilanci annuali. Questo è un bilancio per 27 Stati membri. Il problema della confrontabilità si è acutizzato quando la geografia dell’Unione europea è mutata nel 2004/2005. Tuttavia, la difficoltà sussiste e concordo che una collazione completa tra gli esercizi finanziari annuali non sarà possibile fintanto che la spesa relativa a Romania e Bulgaria non sarà separata.

La seconda questione, che è la più seria, è stata illustrata dall’onorevole Elles ed è la seguente: in che misura il primo anno delle nuove prospettive finanziarie dovrebbe incoraggiarci a riflettere non tanto sugli aspetti formali del bilancio bensì sulle priorità, cioè su quanta continuità e quanto cambiamento dobbiamo inserire in questo primo anno delle nuove prospettive finanziarie?

Noto una certa misura di continuità da parte del Consiglio, inclusi i continui tagli orizzontali, questa volta supportati maggiormente dai cosiddetti rapporti di attività. Prendo atto dello status tradizionalmente privilegiato della politica estera e di sicurezza comune. Tuttavia, vorrei chiaramente indicare che il relatore per il Parlamento europeo ha un mandato molto solido, conferitogli sia dalla Commissione che da tutto il Parlamento europeo, di esaminare le singole linee di bilancio e valutarle nell’ottica della cosiddetta analisi costi-benefici. Si tratta di un mandato molto forte e di un principio altrettanto forte che informeranno la prima lettura del bilancio per il 2007 in sede di Parlamento europeo. Questa tornata di trattative inizierà domani, in seguito all’accordo con le altre commissioni, naturalmente.

Il 2007 pone un problema in termini di attuazione di una nuova generazione di programmi pluriennali basati su nuovi regolamenti e su una serie di nuovi strumenti per il commercio estero. La questione è in che misura un potenziale errore giustifica l’accortezza nella compilazione del bilancio per il 2007, fatto del tutto visibile in termini di spesa? Questo potrebbe facilmente essere il motivo principale per scegliere un punto di partenza così basso questa volta. La spesa era già inferiore all’1 per cento del PIL nel progetto iniziale della Commissione. Il Consiglio ha apportato ulteriori tagli dell’ordine di 1,757 miliardi di euro, creando un divario enorme tra il bilancio 2007 e i massimali definiti dalle prospettive finanziarie per detto esercizio. Dal nostro punto di vista, ciò non è sufficiente per finanziarie gli obiettivi dell’Unione europea. Le ambizioni dell’Unione europea come attore internazionale, cioè sullo scacchiere internazionale, in termini di finanziamento della ricerca e dello sviluppo, rendono tale fatto evidente.

L’esecuzione del bilancio del prossimo esercizio è altresì una questione di qualità e di motivazione in termini di procedure amministrative e in tal senso stiamo rigorosamente esaminando e analizzando l’approccio del Consiglio sulla questione delle risorse umane e delle retribuzioni alla Commissione europea. Accettiamo il monito lanciato dalla Commissione europea che i tagli alla retribuzioni pari a oltre 50 milioni di euro renderanno virtualmente impossibili le assunzioni, particolarmente dai nuovi Stati membri. Il Consiglio non ha negato tale obiezione in modo sufficientemente fermo e pertanto il problema sarà sollevato nella prima lettura in sede parlamentare, in quanto non si tratta soltanto di una questione di proporzionalità in termini di occupazione, ma anche di efficienza e motivazione nell’amministrazione per affrontare le nuove sfide.

Le diversità di opinione in merito all’approccio sul bilancio 2007 si sono evidenziate chiaramente, per quanto in un’atmosfera amichevole, durante la procedura di conciliazione del 14 luglio. Un segnale di tali diversità, ad esempio, è il fatto che non sono state adottate dichiarazioni comuni da Parlamento e Consiglio. Ovviamente avremo il tempo per raggiungere un accordo sul bilancio 2007.

Personalmente, e concludo, ho trovato molto importante l’assicurazione del Ministro Wideroos, per quanto solo verbale, basata su quanto è stato congiuntamente incluso nell’Accordo interistituzionale, cioè che si impegna a fare tutto quanto è in suo potere per garantire che il nuovo regolamento finanziario entri in vigore il 1° gennaio 2007. E’ chiaro che l’esecuzione efficiente del bilancio per il 2007 dipende dall’esistenza di un nuovo regolamento finanziario che lo accompagni.

 
  
  

PRESIDENZA DELL’ON. J. ONYSZKIEWICZ
Vicepresidente

 
  
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  Dalia Grybauskaitė, Membro della Commissione. – (EN) Signor Presidente, il 17 maggio la Commissione ha presentato il progetto di bilancio. Non ripeterò la nostra posizione. Oggi, vorrei concentrarmi sulla presentazione al Parlamento della valutazione che la Commissione ha fatto della prima lettura del Consiglio.

Desidero confermare che apprezziamo molto l’atteggiamento del Parlamento e il modo in cui ha lavorato sul bilancio per il 2007, in particolare il metodo che il relatore utilizzerà in merito alle analisi costi-benefici e alle valutazioni di impatto di tutte le proposte del Consiglio e della Commissione. Siamo favorevoli. Ciò significa qualunque proposta di riforme radicali in ogni settore. Saremmo lieti di ottenere un approccio coerente in merito alle analisi costi-benefici e alle valutazioni di impatto su tutte le politiche, incluso il reclutamento di personale amministrativo e la spesa amministrativa.

Pertanto oggi vorrei affermare che manteniamo fede alla nostra proposta. Pensiamo che sia realistica e fondata. Abbiamo valutato il fabbisogno per il bilancio 2007 nel modo più realistico possibile. Tuttavia, con nostra somma sorpresa, il Consiglio ha apportato dei tagli sproporzionatamente ingenti all’amministrazione in tutte le Istituzioni europee, inclusa la Commissione. Da tale punto di vista vi sono due elementi e due distinti problemi.

L’onorevole Lewandowski ha accennato che nel bilancio 2007 ai nuovi Stati membri sono stati assegnati 800 posti, ma sono stati decurtati 56 milioni di euro a carico delle retribuzioni. Ciò significa che la Commissione non sarà in grado di fare alcuna assunzione. Il Consiglio vorrebbe che il processo di assunzioni alla Commissione fosse più rapido, tuttavia le assunzioni non saranno assolutamente accelerate; se tale proposta sarà confermata, la Commissione non assumerà nessuno nel 2007. Ciò significa che qualcuno non sta dicendo la verità.

Il secondo elemento del bilancio che ha assolutamente sorpreso la Commissione è che il Consiglio è intervenuto nella procedura annuale di bilancio presentando un approccio pluriennale, riaprendo, in pratica, politicamente l’Accordo interistituzionale che tutte e tre le Istituzioni avevano firmato in maggio. Si tratta di un approccio settennale in materia di costi amministrativi e spesa – un periodo che determinerà per la Commissione la perdita di almeno tre Direzioni generali e che sconvolgerà l’equilibrio geografico che l’Istituzione dovrebbe mantenere secondo gli auspici del Consiglio e del Parlamento. Sarà condizionato anche l’equilibrio nell’approccio linguistico. Inoltre le strutture e le risorse umane necessarie per realizzare le nuove politiche che il Consiglio e il Parlamento hanno chiesto, incluse le nuove prospettive finanziarie, non saranno disponibili.

Pertanto siamo rimasti sorpresi dall’atteggiamento del Consiglio, che non si basa su valutazioni d’impatto o analisi costi-benefici: si fonda esclusivamente sull’aritmetica. Ciò va contro l’obiettivo che stiamo cercando di raggiungere all’inizio delle nuove prospettive finanziarie, cioè come considerare il bilancio e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse finanziarie nell’Unione europea.

Oggi desidero indicare al Parlamento che promettiamo di cooperare apertamente e pienamente con il Parlamento nella preparazione del suo parere per la prima lettura. In luglio avevo promesso di fornirvi le informazioni tecniche sulla proposta, cosa che farò questa settimana, spero entro venerdì. Riceverete due note sul bilancio 2007 e sulla proposta per il 2007-2013. Spero che ciò sia di buon auspicio per raggiungere i risultati finali.

Desidero invitare tutte le parti in causa ad essere prudenti, a compiere progressi significativi in merito alle valutazioni di impatto e a raggiungere tutto quanto è necessario perché siano realizzati tutti i programmi comunitari.

 
  
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  Presidente. La discussione è chiusa.

 
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