Relazioni economiche e commerciali UE/Russia (discussione)
Panagiotis Beglitis, a nome del gruppo PSE. – (EL) Signora Presidente, prima di tutto ritengo doveroso porgere le congratulazioni alla relatrice per il documento che ha stilato sulle relazioni economiche e commerciali tra l’UE e la Russia. Si tratta davvero di una relazione integrata, calibrata e fondamentalmente realistica, poiché traccia un quadro delle correnti relazioni tra l’Unione europea e la Russia.
Nessuno può mettere in discussione la specifica importanza strategica delle relazioni euro-russe e la necessità che si sviluppino e di approfondiscano. Viste le circostanze la Russia deve essere promossa alla posizione di partner strategico dell’Europa. Non sono semplicemente le statistiche sulle relazioni economiche e commerciali che ci costringono a muoverci in questa direzione, e non è nemmeno il fatto che la Russia è dotata di grandi riserve di fonti energetiche. Sono soprattutto la storia e la geografia del continente europeo che, anche nelle circostanze attuali, impongono di instaurare relazioni strategiche nuove, integrate e bilanciate tra Europa e Russia.
Queste relazioni si devono basare sul rispetto reciproco e sul vantaggio reciproco. Le relazioni euro-russe devono guardare al futuro verso le sfide comuni che dobbiamo affrontare e verso il potenziale congiunto che possiamo sfruttare per conseguire sicurezza, stabilità, sviluppo e prosperità per i nostri popoli e cooperazione per superare gravi problemi globali e regionali.
All’interno di tale quadro dobbiamo superare il passato storico del conflitto e del sospetto reciproco. Abbiamo la comune necessità di lavorare per istituire un nuovo clima di fiducia reciproca. Evidenzio questo aspetto poiché si stanno già addensando nubi di sfiducia, tensioni e crisi nelle nostre relazioni bilaterali. Nessuno ha interesse ad accendere un nuovo conflitto, una nuova guerra fredda, e ciò vale per entrambe le parti.
L’Unione europea deve formulare una visione strategica comune sulla Russa in tutti i settori di cooperazione in modo da parlare con una sola voce ed esprimere collettivamente solidarietà verso ogni Stato membro. Tuttavia, è nel settore dell’energia che sussiste l’urgente necessità di formulare una politica europea comune. Credo che solo con questo presupposto l’Unione europea possa rafforzare il proprio potere negoziale e prevenire la dipendenza energetica dei singoli Stati membri e lo sfruttamento delle risorse energetiche come arma politica da parte della Russia.
Sono state raggiunte importanti conquiste nelle relazioni tra l’Unione europea e la Russia negli ultimi anni. Ovviamente hanno contribuito – bisogna riconoscerlo – le lungimiranti risorse e un ambiente macroeconomico nuovo e stabile in Russia sotto la guida del Presidente Putin.
Una priorità strategica deve essere quella di avviare immediatamente i negoziati su un nuovo accordo di partenariato e cooperazione.