CARS 21: Un quadro normativo competitivo nel settore automobilistico (discussione)
Nicole Fontaine, a nome del gruppo PPE-DE. – (FR) Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei congratularmi con il Commissario Verheugen per avere preso l’iniziativa di creare un gruppo ad alto livello, CARS 21, ai fini della valutazione del mercato automobilistico europeo.
Nel 2003 diversi ministri dell’Industria, me compresa, sono stati favorevoli a questo nuovo metodo che comporta l’esame approfondito di un determinato settore industriale al fine di pervenire alle soluzioni più appropriate. Ricorderete che il metodo ha avuto successo quando è stato applicato, ad esempio, al settore tessile. Questa iniziativa consente infatti di coinvolgere le parti interessate e di giungere ad un approccio integrato.
Ho solo un auspicio per il futuro: una rappresentanza che dia maggiore peso alla diversità delle professioni interessate dal settore e a una partecipazione ancora più spiccata del Parlamento europeo.
Detto questo, vorrei accennare a tre delle proposte inserite nell’eccellente relazione di Jorgo Chatzimarkakis. Innanzi tutto, il fatto di sottolineare che il settore automobilistico è fonte di occupazione, di competitività, di crescita e di innovazione, chiedendo quindi un aumento sostanziale dei finanziamenti a favore della ricerca e dello sviluppo, in particolare per quanto riguarda i motori a idrogeno, le celle a combustibile o i veicoli ibridi. Il messaggio è chiaro e la ricerca nella tecnologia automobilistica dovrà essere di certo una delle priorità dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia.
In secondo luogo, per quanto riguarda il contributo dell’industria automobilistica alla lotta contro il riscaldamento climatico, gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 sono in linea con la relazione Davies che noi abbiamo votato lo scorso ottobre. Dobbiamo dare agli industriali il tempo per prepararsi. Al riguardo, credo che non sarebbe ragionevole spostare la scadenza del 2015. Invece, la lotta contro le emissioni dei gas a effetto serra deve comportare anche misure fiscali che fungano da incentivi al rinnovamento della flotta.
Infine, mi compiaccio che il nostro relatore chieda la creazione di un mercato interno delle attrezzature e degli accessori per il tuning nonché l’intensificazione della lotta contro l’importazione di pezzi contraffatti. Ne va della sicurezza dei cittadini, e anche della sopravvivenza di migliaia di PMI europee.
In conclusione, onorevoli colleghi, vorrei sottolineare che è essenziale tenere conto della possibilità di esercitare pressione sull’industria automobilistica europea e della concorrenza sempre più incisiva.
Ringrazio l’onorevole Chatzimarkakis per l’eccellente collaborazione con i relatori ombra e vorrei congratularmi per avere raggiunto questo risultato molto dinamico, che lascia sperare in un futuro positivo per questo settore così importante della nostra economia.