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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 2 settembre 2008 - Bruxelles Edizione GU

Reti e servizi di comunicazione elettronica - Autorità europea per il mercato delle comunicazioni elettroniche - Trarre il massimo beneficio dal dividendo digitale in Europa: un approccio comune all’uso dello spettro liberato dal passaggio al digitale - Reti e servizi di comunicazione elettronica, tutela della vita privata e protezione dei consumatori (discussione)
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  Patrizia Toia, relatrice. Signora Presidente, onorevoli colleghi, anche da parte mia un ringraziamento a tutti gli shadow e voglio sottolineare solo due punti. E’ stato detto qui che abbiamo avuto un approccio concreto e penso che questo filo, diciamo, contraddistingue tutto il nostro lavoro, nelle intese fatte e in quelle che si dovranno fare.

Approccio concreto significa che abbiamo guardato con realismo agli interessi in gioco, al valore delle industrie, al lavoro dei lavoratori di questo settore e quindi al peso che ha nell’insieme dell’economia europea, ma anche molto al ruolo del cittadino, del consumatore, a partire da quelli più fragili che possono avere vantaggi dall’arrivo del digitale se naturalmente accompagnati in questa trasformazione, so che alcuni paesi, la Francia stessa, stanno facendo campagne d’informazione e di accompagnamento a questo passaggio, ma possono anche avere disagi questi cittadini se non appunto seguiti.

Quindi abbiamo guardato proprio dal punto di vista del consumatore, dell’utente, dalla possibilità di avere servizi nuovi, servizi anche di telecomunicazione, più adeguati alle nuove esigenze, a una possibilità di essere più informati, più inseriti insomma nel grande gioco delle reti informatiche. Penso che quando l’Europa assume questo approccio, cioè il mercato anche dal punto di vista del consumatore, è un’Europa che si fa vicina ai cittadini e penso che l’iniziativa sul roaming e sui costi abbia fatto conoscere positivamente l’Europa a moltissimi cittadini e giovani, che forse non capivano bene quale peso avesse nelle decisioni concrete per la loro vita e per le loro finanze e il loro budget anche personale.

Il secondo riferimento è quello di un approccio equilibrato. Credo che un approccio equilibrato tra i molti interessi in gioco, anche contrastanti – li citava la Trautmann – ma anche tra i molti settori interessati: penso al dividendo digitale. Avere detto che c’è spazio per i diversi operatori dalle telecomunicazioni ai media audiovisivi in un modo che ha visto l’incontro tra le istanze della commissione cultura a quella della commissione industria, ecc., penso che voglia dire anche qui abbiamo cercato e io spero che ci si sia riusciti ad avere un approccio equilibrato.

Infine, auspicherei che ci fosse un forte approccio europeo. Sarebbe per me veramente incomprensibile se le istanze di sussidiarietà legittime, le competenze inalienabili degli Stati membri, impedissero però di valorizzare quel valore aggiunto che l’Europa deve assolutamente riuscire a valorizzare. Il mio è un appello alla Commissione e al Consiglio perché esaltino anche questa capacità di coordinamento e armonizzazione, per me di guida politica dell’Europa.

 
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