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Resoconto integrale delle discussioni
Giovedì 25 settembre 2008 - Bruxelles Edizione GU

Pacchetto sociale (seconda parte: assistenza sanitaria transfrontaliera) (discussione)
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  Roberta Alma Anastase (PPE-DE) . (RO) Innanzi tutto, vorrei esprimere il mio favore alla proposta della Commissione sul nuovo pacchetto sociale nella sua interezza. E’ lampante la necessità di ammodernare il modello sociale europeo, nel contesto specifico del XXI secolo e degli obiettivi della strategia di Lisbona riguardanti una crescita economica sostenibile e la prosperità della popolazione.

La direttiva attualmente in discussione è fondamentale nell’applicazione della rinnovata agenda sociale, in particolare nel contesto delle priorità legate alla promozione della mobilità geografica e professionale, nonché ad una vita più lunga e più in salute per i cittadini europei. Spero che le disposizioni della direttiva avvicinino i servizi sanitari alle case dei pazienti, e mi riferisco a tutte le categorie sociali, inclusi gli immigrati, le persone che lavorano all’estero e gli universitari che studiano all’estero.

E’ essenziale che l’assistenza sanitaria metta a disposizione servizi sicuri e di qualità, indipendentemente dal luogo in cui vengono offerti. A tal proposito, vorrei sottolineare la centralità dell’istruzione e della formazione degli operatori europei del settore, così come l’importanza di facilitare la comunicazione e lo scambio delle buone prassi a livello europeo. Data la natura transfrontaliera della direttiva, la formazione professionale deve prevedere la conoscenza delle lingue straniere e delle basi del dialogo interculturale.

Infine, per il successo della direttiva, sono altrettanto indispensabili un’adeguata conoscenza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e il rafforzamento del cosiddetto settore dell’e-health.

 
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