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Resoconto integrale delle discussioni
Giovedì 23 aprile 2009 - Strasburgo Edizione GU

Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità - Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità - Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (protocollo opzionale) (discussione)
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  Hiltrud Breyer, relatore per parere della commissione per i diritti della donna e uguaglianza di genere. (DE) Signor Presidente, onorevoli colleghi, le donne e le ragazze con disabilità vivono molteplici discriminazioni e la disabilità presenta chiare dimensioni di genere. Dobbiamo rendere le donne e le ragazze disabili più visibili e, soprattutto, dobbiamo garantire una loro maggiore considerazione a livello UE.

Il Parlamento europeo mi ha chiarito punti molto importanti nella risoluzione sulla situazione delle donne e delle ragazze con disabilità adottata nel 2007. La situazione specifica delle donne e delle ragazze deve essere tenuta in massima considerazione anche quando si applica la convenzione ONU. Purtroppo, finora soltanto quattro Stati membri hanno ratificato la convenzione e il protocollo. Abbiamo bisogno d’integrazione di genere nelle politiche dell’Unione europea riguardanti persone con disabilità, in particolare per quanto riguarda l’accesso al lavoro e all’integrazione sul posto di lavoro. È doveroso garantire istruzione, non discriminazione e diritto al lavoro.

Il problema principale è la violenza e dobbiamo mostrargli chiaramente il cartellino rosso. Le donne e le ragazze con disabilità corrono un grave rischio di violenza, compresa la violenza sessuale, sia dentro che fuori casa. Spesso il loro diritto alla sessualità e alla maternità è limitato o sono costrette ad aborti e sterilizzazioni. Gli Stati membri dovrebbero, perciò, adottare norme che le proteggano dalla violenza e offrano un migliore sostegno alle vittime.

(Il Presidente interrompe l’oratore)

 
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