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Resoconto integrale delle discussioni
Lunedì 4 maggio 2009 - Strasburgo Edizione GU

Interventi di un minuto su questioni di rilevanza politica
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  Neena Gill (PSE). - (EN) Signor Presidente, ho chiesto la parola per esprimere la mia preoccupazione riguardo alle migliaia di civili innocenti che sono diventati rifugiati nella loro stessa patria a causa della presenza dei talebani nella valle dello Swat. Conosciamo tutti le storie dei maltrattamenti inferti alle donne dai talebani. Ma secondo le notizie che stanno trapelando dalla valle da un mese a questa parte, i talebani avrebbero fatto chiudere negozi di barbiere, messo al bando la musica e smantellato le antenne televisive satellitari. Inoltre, sarebbero diventate pratiche comuni le rapine in banca, i saccheggi di abitazioni private e gli assalti alle donne per rubare loro i gioielli sotto la minaccia delle armi, soprattutto alle donne che si oppongono o ribellano ai talebani. Inoltre, a seguito dell’introduzione nella valle della sharia, tutti i non islamici che la abitano sono tenuti a pagare la jizya, un’antica tassa, e mi risulta che i sikh che vivono nella valle sono stati rapiti o minacciati finché non hanno pagato. Essendo l’unico deputato sikh al Parlamento europeo, sono stata contattata da molti elettori, sconvolti da quanto sta succedendo nella valle dello Swat: persone che vi vivono da sessant’anni subiscono ora queste gravi discriminazioni.

Il Parlamento europeo può andar fiero della propria storia e delle battaglie che ha condotto contro queste violazioni dei diritti umani denunciando i responsabili di tali atti d’intimidazione. Ma dobbiamo fare di più che semplici dichiarazioni; dobbiamo chiedere alla Commissione di passare concretamente all’azione e definire una strategia per affrontare il problema dei talebani e della loro crescente influenza nella regione. I talebani sono la vera minaccia per tutti i valori in cui ci riconosciamo, i diritti umani, l’uguaglianza e la democrazia. La invito a contattare urgentemente il commissario affinché si attivi.

 
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