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Procedura : 2010/2742(RSO)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : B7-0341/2010

Testi presentati :

B7-0341/2010

Discussioni :

Votazioni :

PV 15/06/2010 - 7.16
CRE 15/06/2010 - 7.16
Dichiarazioni di voto

Testi approvati :

P7_TA(2010)0211

Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 15 giugno 2010 - Strasburgo Edizione GU

7.16. Proposta di decisione sulla creazione e la composizione numerica della delegazione alla commissione parlamentare CARIFORUM-CE (votazione)
Processo verbale
  

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  Presidente. − Onorevoli colleghi, per chi è interessato, una spiegazione in merito alla votazione Tőkés:

Membri votanti, ovvero voti a favore e astensioni: 621; voti a favore: 334; astensioni: 287, ma non sono conteggiate come voti espressi. La maggioranza assoluta è 168.

L’onorevole Tőkés ha ottenuto 334 voti, più della maggioranza assoluta di 168. Il sistema di votazione elettronica è utilizzato come alternativa alla votazione con le schede. Su una scheda elettorale, gli elettori possono solamente votare a favore di un candidato o di un determinato numero di candidati. Non sussiste mai la possibilità di esprimere voto contrario, come ha spiegato l’onorevole Roth-Behrendt. Gli elettori che non desiderano esprimere voto positivo lasciano la scheda in bianco. Do, quindi, il benvenuto all’onorevole Tőkés nell’Ufficio di presidenza.

 
  
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  Stavros Lambrinidis (S&D).(EN) Signor Presidente, per sincerarmi di aver capito bene, lei ci sta dicendo che, per la votazione su un vicepresidente, è impossibile non raggiungere la maggioranza qualificata, perché se è soltanto possibile votare a favore o essere esclusi dal conteggio in caso di astensione, e se le astensioni non vengono conteggiate nel totale dei voti espressi, allora per definizione si avrà sempre una maggioranza qualificata. É questo che sta affermando?

 
  
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  Presidente. – Come si ricorderà, onorevole Lambrinidis, all’inizio di questa legislatura si sono tenuti tre scrutini per eleggere tutti i vicepresidenti a maggioranza qualificata, dunque quella è la procedura seguita in tale occasione. In questo caso c’era solo un candidato e, dal momento che ha ricevuto più di 168 voti a favore, ha superato la soglia della maggioranza qualificata ed è, quindi, eletto al primo scrutinio. Si tratta di una procedura inusuale, ma abbiamo rispettato le regole.

 
  
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  Robert Goebbels (S&D).(FR) Signor Presidente, forse avrà rispettato le regole, ma sommando 334 voti a favore, 168 astensioni e 287 voti contrari, il risultato è 789 deputati, vale a dire un numero superiore ai membri del Parlamento. Ne deduco che sono stati conteggiati voti fasulli, com’è successo durante le elezioni in Corsica. Si tratta chiaramente di una votazione truccata, che è necessario ripetere.

 
  
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  Presidente. – Onorevole Goebbels, la risposta alla sua domanda è che alcuni deputati hanno erroneamente pensato che la maggioranza assoluta visualizzata su schermo fosse un punteggio effettivamente registrato, ma non era così. Si trattava soltanto di un’indicazione relativa alla maggioranza assoluta, che non deve essere sommata al numero totale di voti. Lo ripeto: l’onorevole Tőkés ha ricevuto 334 voti a favore, cifra superiore alla soglia della maggioranza qualificata, quindi viene eletto.

Vorrei chiarire che il numero 168 non si riferiva ad altrettanti voti, ma era un’indicazione del numero necessario per essere nominato vicepresidente, della soglia da superare. Mi dispiace che ci siano state incomprensioni in merito, forse avremmo potuto chiarirlo sul momento.

 
  
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  Adrian Severin (S&D).(EN) Signor Presidente, non voglio scendere nei dettagli, ma vorrei solo ricordarle che il presidente della riunione e il Presidente del Parlamento ci avevano informato che l’astensione e il voto contrario erano equivalenti. Tale comunicazione era, ovviamente, fuorviante, ma, dal momento che l’annuncio veniva dal presidente della riunione, è stato ritenuto valido; ritengo dunque che si debba ripetere la votazione tenendo in considerazione le spiegazioni che lei ci ha appena fornito.

 
  
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  Presidente. – Sono convinto che se tenessimo nuovamente la votazione arriveremmo allo stesso risultato. Credo che si fosse capito che si stava procedendo come in una normale votazione elettronica: i pulsanti avevano il solito significato, il risultato è stato chiaro. A non essere chiara è stata la presenza sul tabellone del numero 168, che ha causato una certa confusione. Se ci sono stati malintesi, il Presidente stesso potrà chiarire quanto intendeva la prossima volta che vi incontrerà in riunione.

 
  
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  Joanna Senyszyn (S&D).(PL) Il mio nome è Senyszyn.

Queste spiegazioni sono assolutamente insoddisfacenti, considerando che prima della votazione ci era stato detto che voti contrari e astensioni sarebbero stati contati congiuntamente, conformemente ai requisiti di maggioranza qualificata. Dopo tutto, che cosa intendiamo con “maggioranza qualificata”? Significa che i voti a favore devono superare la somma dei voti contrari e delle astensioni. In questo caso, il risultato della votazione non è affatto chiaro. Il Presidente Buzek ha affermato che ci sono stati 334 voti a favore, 287 contrari e 168 astensioni. Alla luce di questi dati, sembra proprio che siano stati 789 i deputati che hanno espresso un voto, e adesso la spiegazione secondo cui certi voti non contano potrebbe significare che sono alcuni tra i 334 voti a favore a non dover essere conteggiati.

Sulla base della definizione in uso nella maggior parte dei paesi, la situazione sarebbe assolutamente inaccettabile, e non credo che il nostro Parlamento debba fare eccezione. “Maggioranza qualificata” o “maggioranza assoluta” significano più voti a favore che voti contrari o astensioni. In questo caso, tali condizioni non si sono affatto verificate, perché è stato espresso un numero errato di voti: le postazioni di voto non hanno dunque funzionato correttamente e, di conseguenza, è assolutamente necessario procedere con una nuova votazione.

 
  
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  Nicole Sinclaire (NI).(EN) Signor Presidente, se mi permette, ho due richiami al regolamento. Il primo riguarda l’elezione del Vicepresidente. Questa votazione non può essere considerata sicura. Le istruzioni sono state fuorvianti. In questa fila abbiamo cercato di esprimere voto contrario, ma le postazioni non ce lo hanno permesso. Abbiamo cercato di avanzare richiami al regolamento che non sono state accolti. Chiedo dunque che la votazione si tenga nuovamente, avvalendoci di schede elettorali o semplicemente scegliendo tra voto favorevole, astensione e voto contrario, con una visualizzazione chiara dei risultati. Vorrei ringraziarla a nome di coloro che, come la sottoscritta, hanno un atteggiamento critico nei confronti di questa istituzione – si tratta di un vero e proprio autogol da parte del Parlamento, che sarà oggetto di molte critiche da parte nostra, le sono grata!

La mia seconda critica riguarda il rifiuto di concedermi una dichiarazione di voto sulla relazione presentata dall’onorevole Tremopoulos. Si trattava di una votazione per appello nominale sul tema della trasparenza, durante la quale io ho espresso voto contrario. Ora, non mi viene concessa la possibilità di spiegare le ragioni del mio voto contrario, ma i miei elettori vedranno che ho votato contro la trasparenza. Vorrei spiegare perché ho votato contro questa relazione. Le chiedo di concedermi la possibilità di tenere una dichiarazione di voto.

 
  
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  Presidente. – Per quanto riguarda il primo punto, il personale era presente in Aula, come anche il Presidente, che ha presieduto la votazione. Se sono emersi problemi per il modo in cui questa è stata gestita, saranno affrontati.

Per quanto concerne il secondo punto, ai sensi della procedura semplificata non si tengono discussioni né dichiarazioni di voto; ciononostante, onorevole Sinclaire, può presentare la sua dichiarazione per iscritto: la invito dunque ad avvalersi di questa possibilità.

 
  
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  Bruno Gollnisch (NI).(FR) Signor Presidente, l’ho ascoltata prestando estrema attenzione alle sue parole. Lei ha affermato che 168 era la soglia necessaria per ottenere una maggioranza qualificata. Questo è quanto ho sentito, o in ogni caso è quanto è stato tradotto. Mi sembra incredibile, perché, se le cose stanno effettivamente così, in un certo qual modo consideriamo come soglia necessaria per l’elezione la metà dei voti favorevoli.

Dunque, qualunque cosa accada, ci sarà sempre una maggioranza qualificata. É ovvio. É la prima volta che sento dire che 168 voti rappresentano una maggioranza qualificata in questo Parlamento. Forse ho frainteso quanto lei ha affermato, ma l’intera procedura mi sembra del tutto assurda. Potrà essere adatta a un’elezione con più candidati, ma certamente non lo è per il rinnovamento del mandato di un vicepresidente.

 
  
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  Presidente. – La cifra 168 è stata calcolata dal computer, sulla base dei voti effettivamente espressi, come maggioranza.

Onorevoli colleghi, non ho mai passato un esame di matematica in tutta la mia vita, quindi mi fermerò qui!

 
  
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  Mário David (PPE).(EN) Signor Presidente, è proprio su questo punto che per una volta sono d’accordo con l’onorevole Gollnisch, anche se spero sia la prima e l’ultima. Il fatto è che, a fronte di 621 votanti, la maggioranza doveva per lo meno ammontare a 311 voti. Mi compiaccio del risultato, perché, avendo ottenuto 334 voti a favore, il nostro candidato sarebbe comunque stato eletto, ma la prego di ovviare al problema perché, stando così le cose, è evidente che l’algoritmo del programma deve essere sbagliato.

 
  
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  Presidente. – Ne abbiamo preso nota.

 
  
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  Matthias Groote (S&D).(DE) Signor Presidente, nel mio caso non è stato possibile esprimere voto contrario perché la postazione di voto ha visualizzato qualcosa solamente dopo aver premuto il tasto “Sì”, seguito dal tasto “Astensione”. La invito a controllare ancora una volta il modo in cui le postazioni raccolgono e conteggiano i voti, perché ritengo non sia stato convincente. Non sono stato l’unico ad avere questo problema, diversi onorevoli colleghi hanno avuto la stessa esperienza: non hanno potuto premere il pulsante “Astensione” o “No”, ma in primo luogo hanno dovuto votare “Sì”, il che rende la votazione piuttosto insidiosa. Le chiedo di controllare nuovamente come sono stati conteggiati i voti.

 
  
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  Presidente. – Qualcosa mi dice che non useremo mai più questo sistema. In futuro ricorreremo alle schede!

 
  
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  Pat the Cope Gallagher (ALDE).(EN) Signor Presidente, proporrei agli onorevoli colleghi rimasti in Aula di evitare di discutere ulteriormente di questo punto. É chiarissimo che ci sono stati 621 voti. Il Vicepresidente ne ha ottenuti 334: è la maggioranza, possiamo procedere. Se l’opinione pubblica dei 27 Stati membri ci sta osservando, avrà pochissimo rispetto per questa Camera. Ci sono questioni più importanti di questa, come gli elevati tassi di disoccupazione: discutiamo delle questioni importanti e non perdiamo ulteriore tempo su questo punto. Accetto la sua spiegazione, signor Presidente, accetto la spiegazione del Presidente. Prosegua, quindi, e si occupi di questioni importanti.

 
  
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  Toine Manders (ALDE).(NL) Signor Presidente, le propongo di inviare via posta elettronica le spiegazioni fornite, che trovo chiare, a tutti i deputati. Mi dispiace infatti che molti dei parlamentari che si scaldano sempre quando si parla di trasparenza, chiarezza e democrazia si siano affrettati ad andare a pranzo. Forse avranno un quadro della situazione chiaro se lei inviasse loro un’e-mail.

 
  
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  Presidente. – Si tratta di una decisione che spetta al Presidente, ma certamente gli farò presente la proposta.

 
  
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  Alexandra Thein (ALDE).(DE) Signor Presidente, signor Vicepresidente, le nostre sessioni plenarie sono pubbliche e in questo caso stiamo dando una pessima impressione. Vorrei associarmi a quanto detto pocanzi. Invece di una comunicazione via e-mail, vorrei che si pubblicasse una spiegazione ufficiale sul sito Internet del Parlamento europeo, dal momento che almeno una delle affermazioni espresse deve essere errata. La soglia non può essere stata di 168 voti. Se sono stati espressi 621 voti, allora la soglia sarebbe dovuta essere 310 – se ho capito bene la situazione. Chiedo, quindi, una spiegazione per iscritto sul sito Internet affinché anche ogni cittadino possa comprendere quanto accaduto. Considerando il gran numero di spettatori che ci osservava, abbiamo davvero dato una brutta impressione.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D).(RO) Dal momento che le spiegazioni del Presidente Buzek sulla procedura di votazione sono state confusionarie e contraddittorie e che alcune postazioni di voto non hanno funzionato, ritengo che ripetere la votazione possa fare chiarezza e darci un risultato legittimo. Come ha affermato uno dei miei onorevoli colleghi, siamo osservati dai cittadini dei 27 Stati membri. Credo che sia necessario dimostrare trasparenza e integrità a chi ci ha eletto.

É deplorevole che, proprio quando un gran numero di deputati mette in dubbio il modo in cui la votazione è stata condotta, la proposta di ripetere la votazione in condizioni normali sia stata rifiutata: si dimostra così che non tutti gli europarlamentari ricevono un trattamento equo.

Ecco perché la sua convinzione, la convinzione del Presidente e la convinzione degli onorevoli colleghi che hanno affermato che questi voti sono stati ricevuti deve essere la convinzione di tutti noi, la convinzione di ogni membro dell’Unione europea.

 
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