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Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 20 ottobre 2010 - Strasburgo Edizione GU

Dichiarazioni di voto
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Testo presentato : A7-0032/2010

  Pascale Gruny (PPE), per iscritto. (FR) Non ho voluto appoggiare la relazione perché l’aumento da 14 a 20 settimane integralmente retribuite avrebbe conseguenze finanziarie catastrofiche per molti Stati membri. Lo studio dell’OCSE evidenzia che i costi per i bilanci sociali degli Stati membri saranno elevati.

Per la Francia l’importo annuo è di 1,3 miliardi di euro e per il Regno Unito di 2,4 miliardi di sterline. La situazione economica attuale non consente l’assorbimento di aumenti tale entità a livello di bilancio. Oltretutto, anche le imprese dovrebbero sostenere i costi aggiuntivi e ciò non pare possibile. Resta il fatto che è essenziale aiutare le donne durante la maternità. L’applicazione di queste misure comporta un elevato rischio per l’occupazione femminile. Lo studio dell’OCSE evidenzia infatti che il prolungamento della durata del congedo di maternità determinerebbe un calo dell’occupazione femminile.

Pur con l’intento di aiutare le donne, si corre il rischio di penalizzarle sul mercato del lavoro. Personalmente desidero aiutare le donne a livello occupazionale e sostenerle durante la maternità. L’aumento da 14 a 18 settimane proposto dalla Commissione avrebbe costituito un concreto passo avanti, così come l’introduzione di metodologie moderne in materia di assistenza per l’infanzia.

 
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