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Procedura : 2010/0063(COD)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A7-0329/2010

Testi presentati :

A7-0329/2010

Discussioni :

PV 04/04/2011 - 16
CRE 04/04/2011 - 16

Votazioni :

PV 06/04/2011 - 8.10
Dichiarazioni di voto
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Testi approvati :

P7_TA(2011)0137

Resoconto integrale delle discussioni
Lunedì 4 aprile 2011 - Strasburgo Edizione GU

16. Statistiche europee sul turismo (discussione)
Video degli interventi
Processo verbale
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  Presidente. – L'ordine del giorno reca la relazione (Α7-0329/2010) presentata dall'onorevole Simpson a nome della commissione per i trasporti e il turismo, sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche europee sul turismo [COM(2010)0117 - C7-0085/2010 - 2010/0063(COD)].

 
  
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  Brian Simpson, relatore.(EN) Signor Presidente, prima di tutto desidero ringraziare tutti i relatori ombra per il lavoro che hanno compiuto su una relazione assai tecnica. La proposta della Commissione concernente le statistiche europee sul turismo ci ha permesso di rivedere il quadro giuridico vigente sulla raccolta dei dati statistici sul turismo in Europa. Si tratta di una questione particolarmente attuale, in quanto i riflettori sono puntati sulla definizione di una strategia per la politica europea sul turismo sulla scia delle nuove competenze che l'Unione europea ha acquisito in questo ambito. Aggiornando la banca dati sul turismo, si può rendere un contributo importante affinché il processo decisionale possa basarsi su presupposti validi al fine di mettere in atto politiche efficaci sul turismo.

Per questi motivi l'approccio che ho assunto, con l'appoggio dai relatori ombra, nel formulare la posizione del Parlamento, è stato quello di sostenere fortemente l'obiettivo di migliorare la completezza, la rilevanza e la comparabilità delle statistiche sull'offerta in questo settore, aggiornando le statistiche rispetto alle nuove tendenze che sono emerse nel comparto turistico in modo da tener conto, ad esempio, dell'aumento delle prenotazioni via Internet ed i soggiorni brevi. Conveniamo tutti sul fatto che, migliorando la competitività del turismo nell'UE, si assicura un flusso turistico verso l'Europa, quindi è importante che le statistiche che raccogliamo siano in linea con la natura mutevole del settore, identificando le tendenze attuali e potenziali in tale ambito e monitorando l'offerta e la domanda. In questo modo le statistiche raccolte possono essere uno strumento utile per sostenere i processi decisionali nel comparto turistico.

Da un lato, è altresì importante garantire che le statistiche aggiornate siano quanto più complete possibile al fine di tracciare una valida panoramica del turismo in Europa, mentre, dall'altro, bisogna tenere conto della necessità di mantenere al minimo gli obblighi a carico degli intervistati. Per tale ragione mi sono adoperato al massimo per raggiungere un accordo definitivo sulla raccolta di dati in entrata sulle visite in giornata, come in effetti è avvenuto, poiché questo genere di visite rappresentano un'ampia parte dell'attività turistica.

Il Parlamento ha quindi insistito affinché la normativa vertesse su aree di raccolta dati che sinora non sono state considerate molto pertinenti ai fini delle statistiche sul turismo, ma che abbiamo ritenuto di includere a fronte dell'importante impatto sociale, economico e ambientale del comparto. La raccolta di dati sull'occupazione e sulla spesa economica – i cosiddetti conti satellite del turismo – è particolarmente rilevante in questo ambito e abbiamo molto insistito affinché fossero inclusi nel regolamento.

L'accordo finale con il Consiglio ora include una disposizione che prevede lo svolgimento di studi pilota in modo da consentire gli Stati membri di vedere gli effetti del turismo sull'economia e sull'occupazione, che spero contribuiranno a comprendere meglio le dimensioni effettive ed il valore della nostra industria turistica. L'accordo definitivo prevede anche lo svolgimento di studi pilota tesi a rilevare l'effetto del turismo sull'ambiente – che è una direzione interessante da perseguire, vista la necessità di un approccio sostenibile verso tale settore.

L'inclusione dei dati sull'accessibilità degli alloggi turistici per le persone a mobilità ridotta, che era l'unico punto spinoso con il Consiglio, ora è stata risolta positivamente. Visto che il Parlamento ha insistito su questo punto, il Consiglio alla fine ha ceduto e ha accettato di includere questi dati nell'ambito delle informazioni di base raccolte dalle strutture di alloggio turistico.

Insieme agli accordi che abbiamo raggiunto sulla limitazione della delega di poteri alla Commissione – su cui anch'io nutrivo qualche preoccupazione – sono molto lieto che sia stato raggiunto un accordo in prima lettura con il Consiglio. Spero che il Parlamento lo sostenga fortemente nel voto in Plenaria previsto per mercoledì.

 
  
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  Cecilia Malmström, membro della Commissione.(EN) Signor Presidente, in questi tempi di austerità anche la Commissione sta attuando una razionalizzazione.

Onorevole Simpson, in qualità di relatore lei ha affermato che si tratta di una relazione tecnica, ed in effetti lo è, ma è pur sempre importante. Lo scopo della proposta della Commissione era di aggiornare e di ottimizzare il quadro giuridico vigente in merito alle statistiche europee sul turismo. Sia i produttori sia gli utenti di statistiche sul turismo hanno invocato siffatto adeguamento. Pertanto l'obiettivo ultimo consiste nel fornire statistiche europee annuali e mensili sull'offerta e sulla domanda turistica all'interno di un quadro comune.

La proposta è estremamente calibrata per quanto concerne le caratteristiche dei dati e gli obblighi a carico degli intervistati e degli amministratori. A tal fine è stata prevista la possibilità di raccogliere parte dei dati su base opzionale o ogni tre anni in modo da differire l'entrata in vigore di talune disposizioni in un secondo momento, escludendo al contempo le imprese più piccole.

A seguito del trilogo informale tenutosi il 12 gennaio 2011 e delle discussioni che si sono succedute, come ha indicato il relatore, è stato concordato un testo di compromesso tra Parlamento e Consiglio. In particolare, il Consiglio ha accettato un'ulteriore richiesta del Parlamento affinché fosse introdotta nel regolamento la variabile che attiene all'accessibilità degli alloggi turistici per persone a mobilità ridotta.

Tutti gli emendamenti della relazione ed il testo di compromesso sono accettabili per la Commissione. Quindi ringrazio l'onorevole Simpson, i relatori ombra ed i membri della commissione per i trasporti e il turismo per il lavoro costruttivo che hanno svolto sulla proposta. A seguito di una fruttuosa cooperazione tra tutte e tre le istituzioni, ora abbiamo centrato l'obiettivo, ossia abbiamo istituito un quadro comune per lo sviluppo, la produzione e la diffusione su base sistematica delle statistiche europee sul turismo.

 
  
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  Carlo Fidanza, a nome del gruppo PPE. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, permettetemi innanzitutto di ringraziare il relatore per l'impegno profuso e per la capacità di sintesi politica dimostrata.

Il gruppo del Partito popolare europeo sosterrà convintamente il compromesso raggiunto con il Consiglio. Questo regolamento sostituisce il testo in vigore dal 1995, che non rispecchia più la realtà odierna in merito ad alcuni aspetti chiave, quali i nuovi bisogni e le nuove abitudini degli utenti, la necessità di avere dati più tempestivi e un miglioramento della comparabilità e della completezza del quadro statistico.

Il testo finale recepisce tutte le priorità politiche sostenute dal PPE durante i negoziati, in particolar modo una migliore definizione delle parti di regolamento modificabili con atti delegati, l'introduzione della definizione di "visite in giornata", essenziale per includere nella raccolta dei dati anche tutti coloro che fanno turismo senza pernottare, includendo così anche il fenomeno del turismo da conferenza, una migliore definizione dei dati da raccogliere, tra cui le spese dei turisti durante il viaggio per cibi e bevande in bar e ristoranti, che rappresenta una parte consistente della nostra industria turistica, accettata – anche se solo su base volontaria – dal Consiglio, e i dati sull'accessibilità per le persone a mobilità ridotta. Il relatore ha già opportunamente ricordato come questo sia stato un punto fondamentale per la delegazione del Parlamento.

In conclusione, questo regolamento è un tassello importante nell'ambito della nuova strategia europea del turismo su cui tutte le istituzioni europee si stanno confrontando. Esso permetterà di avere un quadro giuridico aggiornato e al passo con le evoluzioni del mercato, più chiaro e coerente in merito alla raccolta dei dati sul turismo, e garantirà anche un più efficace monitoraggio del settore per una migliore comprensione dei bisogni del consumatore.

Esprimo ancora un ringraziamento al collega Simpson, alla Commissione per l'iniziativa e al Consiglio per l'ottima mediazione.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău, a nome del gruppo S&D.(RO) Signor Presidente, mi congratulo con il collega, onorevole Simpson, per la relazione sul regolamento UE che stabilisce un quadro comune per lo sviluppo, la produzione e la diffusione di statistiche europee sul turismo. È compito degli Stati membri raccogliere, compilare, elaborare e trasmettere statistiche europee armonizzate sull'offerta e sulla domanda turistica. La maggioranza delle imprese nel comparto del turismo sono PMI e l'importanza strategica che esse rivestono non si limita solamente al loro valore economico, ma va riconosciuto soprattutto il ragguardevole potenziale che offrono in termini di creazione di occupazione.

Stando ai dati Eurostat per il 2007, una famiglia su tre non poteva permettersi nemmeno una settimana di vacanza all'anno. A causa della crisi economica è aumentato il numero di cittadini europei che corrono il rischio di sprofondare nella povertà. Di conseguenza, è ulteriormente diminuito il numero di persone che possono permettersi di andare in vacanza per almeno una settimana l'anno. Le statistiche sul turismo sono quindi necessarie e pertinenti al fine di valutare l'aspetto sociale del comparto. Il turismo sociale stimola il turismo europeo e contribuisce a contrastare la natura stagionale del comparto, rafforza l'idea della cittadinanza europea e favorisce lo sviluppo regionale. Le statistiche sul turismo sociale consentirebbero alla Commissione e agli Stati membri di identificare le esigenze specifiche dei diversi gruppi sociali in modo da poter definire dei programmi idonei.

Compilando le statistiche ai sensi del regolamento, le autorità statistiche nazionali devono altresì fornire dei dati sui fondi usati per il turismo per ciascuno Stato membro, in particolare, laddove vengono usati fondi europei.

Infine – ma non per questo il punto è meno importante – le statistiche europee sul turismo devono comprendere dati sul personale impiegato, sulla natura stagionale, sulla formazione professionale e sulle qualifiche oltre alle informazioni sulle relative condizioni di lavoro attuali. Non possiamo avere un comparto turistico di qualità elevata senza un personale ben formato.

 
  
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  Giommaria Uggias, a nome del gruppo ALDE. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, in primo luogo vorrei fare i complimenti al presidente della commissione Brian Simpson per la conduzione dei lavori della commissione stessa e del dossier, e soprattutto per aver consentito la conclusione – come ci auguriamo, e così anticipo il voto favorevole del gruppo ALDE – e l'approvazione in prima lettura, e quindi la conclusione positiva del regolamento.

Si tratta infatti della rivisitazione del regolamento che vuole stabilire un quadro comune per il rilevamento delle statistiche sul turismo e, più precisamente, per tutte le sue fasi, che vanno dalla raccolta all'elaborazione, al trattamento e alla trasmissione, che consentano una conoscenza ottimale del mondo economico che viene attivato e ruota attorno al turismo.

Signor Presidente, va detto chiaramente che, rispetto alla direttiva del 1995 che è la nostra antesignana, vanno registrati notevoli sviluppi del turismo e, soprattutto, va registrata la grande prospettiva che nel prossimo futuro il sistema economico del turismo apporterà all'intera economia europea.

Ho lavorato al dossier come shadow per il gruppo ALDE e, come ho detto prima, anticipo il voto favorevole. Credo che la relazione Simpson vada apprezzata soprattutto per la nozione dei conti satellite, cioè l'adozione di progetti pilota che consentiranno di valutare l'effetto economico sui singoli settori dell'economia, quelli che venivano detti gli aspetti relativi alle visite in giornata, la relazione di valutazione da fare ogni cinque anni, nonché la possibilità, anzi la necessità, di una relazione quinquennale che valuti gli effetti della statistica.

Concluso dicendo che è un tassello della nuova competenza che ci deriva dal trattato di Lisbona e credo che questa volta stiamo iniziando ad adottare bene le competenze del Parlamento e così faremo anche con il prossimo dossier in lavorazione che arriverà in Aula al più presto.

 
  
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  Nikolaos Salavrakos, a nome del gruppo EFD.(EL) Signor Presidente, notoriamente l'Unione europea è al primo posto tra le destinazioni mondiali. Il turismo rappresenta il 4 per cento del PIL nell'UE, vi operano 2 milioni di imprese e assicura all'incirca 8 milioni di posti di lavoro.

Pertanto la relazione dell'onorevole Simpson sulla proposta di direttiva della Commissione che rivede la base giuridica in merito alle statistiche europee sul turismo è importante e giunge in un momento cruciale per il futuro del turismo, visto che la crisi economica e le recenti operazioni militari nel Mediterraneo costituiscono una minaccia e al contempo creano le condizioni per deviare i flussi turistici verso destinazioni europee sicure.

Chiediamo alla Commissione, oltre alla raccolta delle statistiche, di incorporare tutte le misure che attengono al turismo e ai numerosi comparti connessi, in modo da poter poi aggiornare il prodotto turistico. In Grecia il turismo è una delle colonne portanti dell'economia, in quanto rappresenta il 7 per cento del PIL ed assicura 700 000 posti di lavoro.

 
  
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  Jim Higgins (PPE).(EN) Signor Presidente, per prendere decisioni fondate, a prescindere dal comparto, dobbiamo armarci di quante più informazioni e statistiche possibili e garantire che le regioni spendano le proprie risorse in maniera adeguata per lo sviluppo di un prodotto che ha un potenziale enorme.

Accolgo con favore la relazione. Le statistiche sono assolutamente fondamentali. Sono, però, inutili se non si possono raffrontare. In questo senso la relazione dell'onorevole Simpson segna un notevole passo in avanti affinché le informazioni che vengono raccolte e che saranno raccolte in futuro possano essere facilmente accessibili e possano essere agevolmente usate a vantaggio della stessa industria.

Esprimo apprezzamento per il lavoro che ha svolto l'onorevole Simpson e, come egli stesso ha affermato, il collega gode del sostegno unanime della commissione e infatti moltissimi membri sono presenti quest'oggi. Condivido altresì la sua preoccupazione circa la quantità degli atti delegati che la Commissione vuole avere. Saprebbe però opportuno che i cambiamenti alle linee principali del quadro giuridico fossero definiti mediante procedure legislative ordinarie. Noi siamo deputati europei che proveniamo da paesi diversi, abbiamo il polso della situazione, sappiamo esattamente come stanno le cose nei nostri rispettivi Stati membri e, senza in alcun modo mancare di rispetto alla Commissione, siamo persone che alla fin fine conoscono il prodotto ed il relativo potenziale.

Fino al 2004 lo sviluppo regionale, i trasporti ed il turismo erano raggruppati in un unico titolo. In quell'anno tali settori sono stati suddivisi tra le commissioni ed ora il trasporto ed il turismo fanno parte di un'unica categoria, mentre lo sviluppo regionale rientra in un'altra.

Per quanto concerne i trasporti ed il turismo, quest'ultimo appare come una Cenerentola. È un comparto che ha un potenziale enorme, un settore che ha un grandissimo margine di espansione rispetto a quanto abbiamo ipotizzato sinora. Il collega ha fatto riferimento al 4 per cento del PIL. Ma se si guarda da vicino questo dato, emerge, ad esempio, che l'Europa è la prima destinazione a livello mondiale con il 40 per cento degli arrivi nel 2008. Il turismo assicura 9,7 milioni di posti di lavoro all'anno.

In tale contesto siamo in presenza di un mosaico di paesi diversi, diverse culture, con un potenziale enorme. Ne abbiamo avuto solo un piccolissimo assaggio sinora. Abbiamo solo cominciato a liberare siffatto potenziale e dobbiamo partire da questo presupposto. In particolare, se vogliamo avanzare e sviluppare il turismo, servono relazioni come quella che ha stilato l'onorevole Simpson che deve essere usata come presupposto per il nostro lavoro futuro.

 
  
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  Inés Ayala Sender (S&D).(ES) Signor Presidente, porgo le mie più vive congratulazioni al relatore, onorevole Simpson, per l'accordo che ha conseguito in un settore così tecnico come le statistiche sul turismo, battendosi su ogni singolo punto.

Ad ogni modo, signor Presidente, questo è un settore che comprende oltre 2 milioni di aziende, molte delle quali ovviamente sono piccole e medie imprese, cui corrispondono circa 10 milioni di posti di lavoro. Si tratta di un settore che è ad altissima densità di manodopera e in cui le risorse umane e la qualità di tali risorse rappresentano aspetti fondamentali. È un settore che rappresenta il 5 per cento del prodotto interno lordo dell'Unione europea.

In effetti è uno dei settori più importanti dell'economia europea, visto che l'UE è la prima destinazione a livello mondiale. Infatti l'Unione gode di una posizione di spicco che, fino ad ora, è stata lasciata eccessivamente alla mercé del mercato e delle circostanze contingenti e quindi si sono venute a creare gravi disparità e grandi sprechi.

Il trattato di Lisbona finalmente ci ha conferito proprio la base giuridica di cui bisogno per approntare una nuova politica sul turismo nell'Unione europea, che il Parlamento europeo ha invocato a più riprese attraverso una serie di progetti pilota e di progetti preparatori.

La comunicazione dell'anno scorso della Commissione ha fissato i nuovi obiettivi in relazione a questi poteri e ha indicato la necessità di rafforzare il comparto turistico mediante un migliore coordinamento e una maggiore complementarietà tra gli Stati membri.

Ha affermato che servono dati migliori, raffrontabili, esaurienti e aggiornati per centrare l'obiettivo ed è proprio per questo motivo che la relazione dell'onorevole Simpson ha delineato nuove direttrici e nuovi requisiti. Il testo estende i criteri applicabili in modo da definire la grande diversità del turismo, non solo vacanziero, ma anche sociale eccetera. Sottolinea la necessità di dare più visibilità alla questione delle persone a mobilità ridotta, prevede il fattore ambientale e apre la strada affinché siano tenuti in considerazione i conti satellite del turismo al fine di tracciare un quadro economico più fedele. Il documento inoltre riunisce nuovi aspetti e nuovi criteri, come i viaggi brevi e i dati sull'attività di ristorazione, che rivestono grande importanza per un paese turistico come la Spagna.

Tutti questi nuovi dati contribuiranno ad approfondire la conoscenza del settore, che è un generatore intensivo di occupazione, di cui abbiamo bisogno. Queste nuove statistiche ci consentiranno di approntare una modernizzazione e di affrontare le sfide future in un settore che deve rappresentare la base di una parte ragguardevole di Europa 2020, soprattutto mediante la creazione intensiva di posti di lavoro di qualità elevata.

 
  
  

PRESIDENZA DELL'ON. TŐKÉS
Vicepresidente

 
  
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  Presidente. – Grazie molte. Ora ha facoltà di parola l'onorevole Meissner. Lei ha un minuto a sua disposizione.

 
  
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  Gesine Meissner (ALDE).(DE) Signor Presidente, prima di tutto ringrazio sinceramente l'onorevole Simpson. Nella commissione per i trasporti e il turismo sappiamo che, quando il nostro presidente redige una relazione, in effetti non ci possono essere motivi per opporci. Egli prende sempre in considerazione un grande ventaglio di fattori e, dal canto nostro, possiamo quindi congratularci con lui ed esprimergli il nostro sostegno.

In questo caso è stato detto più volte che si tratta di una relazione tecnica. Detto così, sembra noiosa. Io non l'ho trovata affatto noiosa. Pur essendo tecnica, essa descrive il turismo, che in effetti rappresenta un obiettivo economico importante per l'Europa. È già stato detto che a livello mondiale il 40 per cento dei turisti ha come destinazione l'Europa. Pertanto il continente si pone come una regione importante per il comparto e quindi è ovviamente fondamentale conoscere i motivi per cui questi turisti decidono di visitare l'Europa.

Con le nuove competenze che ci sono state conferite dal trattato di Lisbona, se ora vogliamo sviluppare un nuovo quadro europeo, dobbiamo avere i dati ed è necessario poterli scambiare in maniera armonizzata. È questo lo scopo della relazione, la quale indica altresì i nuovi sviluppi, ad esempio, le visite in giornata o il turismo in bicicletta. Vogliamo inoltre includere anche il nostro retaggio industriale. Tutti questi aspetti devono essere presi in considerazione in futuro per fissare i nostri obiettivi con cognizione di causa. Pertanto rivolgo un sentito ringraziamento al relatore. La relazione è valida e la sosterremo.

 
  
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  Georges Bach (PPE).(FR) Signor Presidente, signor Commissario, conveniamo tutti sull'importanza del turismo, che svolge un ruolo molto importante non solo per i cittadini europei, ma anche per le piccole e medie imprese.

I dati statistici rivestono un'importanza cruciale. Solo creando una banca dati affidabile e completa, potremo approntare una politica che consenta al turismo di realizzare appieno il suo potenziale. Mi congratulo con il relatore per il lavoro che ha svolto. L'onorevole Fidanza ha appena esposto al posizione del gruppo PPE.

Dal canto mio, desidero solamente sollevare tre punti assai generali. In primo luogo dobbiamo avvalerci veramente dei nuovi mezzi politici che ci sono stati conferiti dal trattato e dobbiamo creare un valore aggiunto per gli Stati membri.

In secondo luogo, visto che i vari fondi europei sono e saranno sempre più sotto pressione, è molto importante raffrontare i risultati dei vari Stati membri e optare per le migliori prassi, conseguendo quindi un certo grado di armonizzazione in modo da assicurare un vantaggio per tutti.

In terzo luogo dobbiamo infine sviluppare i conti satellite del turismo, cosa che il Canada fa da anni. In questo modo si potranno determinare più efficacemente le ripercussioni per l'economia, l'occupazione, l'ambiente e via dicendo, al fine di rispondere ad una serie di questioni in tutti i campi politici connessi al turismo.

 
  
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  Rareş-Lucian Niculescu (PPE).(RO) Signor Presidente, è deprecabile che manchino totalmente statistiche ufficiali sul turismo rurale e sull'agriturismo, mentre gli unici dati disponibili si basano su stime. In queste circostanze esprimo apprezzamento per le azioni previste dalla Commissione europea volte ad intensificare la base di conoscenza socio-economica sul turismo. Tengo inoltre ad enfatizzare l'importanza della piattaforma ICT e turismo proposta dall'esecutivo. Tuttavia, dobbiamo adoperarci maggiormente affinché le aree rurali siano dotati di un'infrastruttura informatica avanzata, ad esempio, fornendo Internet a banda larga.

Il turismo rurale e agricolo consta di oltre 500 000 strutture di alloggio, con oltre 6 milioni di posti letto. Entrambi questi settori segnano una crescita media annua del 10-15 per cento negli ultimi anni e rendono quindi un contributo fondamentale per innalzare la qualità della vita nelle aree rurali e per garantire la diversificazione dell'economia rurale.

 
  
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  Jörg Leichtfried (S&D).(EN) Signor Presidente, per rispetto al relatore cercherò di parlare in inglese e spero di riuscire ad esprimermi!

Quando si pensa al turismo, è molto importante riconoscere che esso rappresenta già un fattore economico nell'Unione europea. Si tratta di un fattore di grandissima importanza anche come spazio di lavoro, e soprattutto per le piccole e medie imprese che operano in questo comparto.

Dobbiamo altresì riconoscere che il turismo non ha solamente una valenza positiva, ma è anche causa di problemi riguardo ai trasporti, al sovraffollamento delle spiagge e via dicendo. Per risolvere questi problemi, servono statistiche valide e dati validi. La relazione rende un contributo in questa direzione. È una relazione eccellente ed esorto tutti a sostenerla.

 
  
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  Inés Ayala Sender (S&D).(ES) Signor Presidente, desidero solo contraddire in una certa misura quanto ha affermato l'onorevole Leichtfried per accendere un poco il dibattito.

L'onorevole Leichtfried ha affermato che il turismo provoca problemi ai trasporti. In realtà sono proprio i trasporti a migliorare e a promuovere il turismo e quindi proprio adesso che stiamo riformano le reti transeuropee di trasporto in Europa, dobbiamo tenerlo chiaramente presente, in quanto è stato comprovato che trasporti migliori e fluidi, con una capacità più elevata ed un minor impatto ambientale, sono un elemento chiave per il comparto turistico.

Spero pertanto che in futuro anche il finanziamento per le reti transeuropee e i dati che ne discendono potranno migliorare la capacità del settore turistico in Europa.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI).(DE) Signor Presidente sarebbe buona cosa se si potessero conoscere i motivi per del successo di certe località turistiche – in altre parole il motivo per cui certe località sono meta turistica mentre altre assistono ad un calo nel numero dei visitatori – mediante le statistiche e le informazioni. Ad ogni modo, si tratta di un desiderio che con tutta probabilità non sarà esaudito. Sono troppi i fattori di incertezza, tra cui le particolari condizioni climatiche, che trasformano le previsioni sul turismo in un gioco di probabilità.

Non è nemmeno possibile affermare con certezza se l'apertura di nuovi collegamenti aerei è destinata ad incrementare i soggiorni o se, al contrario, i nuovi collegamenti sono il frutto dell'aumento della domanda da parte dei passeggeri. Oltretutto la limitata disponibilità e la scarsa comparabilità dei dati sul turismo rappresentano un problema anche dal punto di vista dell'assetto urbanistico. In definitiva, se si prevede un potenziale incremento dei turisti, è importante predisporre un'organizzazione tale da scongiurare un impatto negativo sulla popolazione locale.

Orari di lavoro flessibili e la sicurezza sono elementi che influiscono sul turismo tanto quanto i cambiamenti sociali. I fattori decisivi, però, probabilmente si riconducono all'economia globale e forse al prezzo del petrolio. Nemmeno le migliori statistiche sul turismo possono far molto per modificare siffatte condizioni.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE).(RO) Signor Presidente, la relazione dell'onorevole Simpson segna un'importante tappa in relazione al quadro statistico europeo per il turismo. Visto il potenziale elevato, il turismo pertanto contribuisce ad innalzare l'occupazione e la crescita economica. L'efficienza nel trattamento dei dati e la raffrontabilità delle statistiche raccolte devono essere migliorate.

Nell'intento di far fronte alla concorrenza globale nel comparto turistico, la Romania ha professionalmente definito una strategia propria che la contraddistingue rispetto alle altre mete turistiche mondiali. Tale strategia si basa sul marchio della Romania come paese, un concetto che stiamo usando per presentare a potenziali turisti la natura autentica delle nostre tradizioni ed i meravigliosi paesaggi del nostro paese.

Tengo ad enfatizzare che, sviluppando il turismo, si può altresì contribuire a ridurre le disparità nelle regioni dell'Europa sud-orientale. Dobbiamo quindi puntare alla diversità.

 
  
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  Janusz Władysław Zemke (S&D).(PL) Signor Presidente, mi preme mettere in luce che purtroppo il Parlamento europeo si occupa molto raramente di questioni che attengono al turismo. Ad un esame più attento il lavoro della commissione per i trasporti e il turismo consiste di argomenti che per il 95 per cento dei casi riguardano i trasporti, mentre le materie turistiche rappresentano solo il 5 per cento della sua attività. Pur sostenendo pienamente la relazione dell'onorevole Simpson, ho una richiesta: se vogliamo discutere di statistiche, è molto importante raffrontare elementi che siano effettivamente comparabili. La prossima fase del nostro lavoro deve quindi prevedere l'adozione di norme in settori singoli, ad esempio, gli alberghi. Bisogna infatti chiaramente indicare il numero di stelle di ciascun albergo.

 
  
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  Cecilia Malmström, membro della Commissione.(EN) Signor Presidente, posso dire all'onorevole Simpson che il numero di oratori che sono intervenuti su una relazione molto tecnica dà prova dell'importante lavoro che egli ha svolto e ne denota la rilevanza.

Pur trattandosi di una normativa tecnica, dobbiamo sicuramente riformarla. Questo è un punto importante. Sarà inoltre possibile istituire un quadro analitico solido per poter assumere decisioni politiche informate su tutti gli aspetti del turismo che sono stati indicati oggi nel dibattito insieme a molti altri. Parallelamente allo sviluppo del turismo, dobbiamo infatti tenere aggiornate le statistiche.

Le tre istituzioni hanno formulato insieme una proposta che bilancia la necessità di disporre di informazioni, da un lato, ma anche la necessità di non oberare gli intervistati, dall'altro. Mi congratulo con l'onorevole Simpson per la relazione e ringrazio il Parlamento per il dibattito.

 
  
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  Brian Simpson, relatore.(EN) Signor Presidente, ho ascoltato con interesse gli interventi dei colleghi. In particolare desidero riprendere un punto. Infatti è stato detto che solo il 5 per cento del lavoro della commissione per i trasporti e il turismo verte sul comparto turistico. Questa affermazione è vera solo in parte. Ad ogni modo, non è perché il Parlamento non desidera adoperarsi di più per il turismo. E' perché il Consiglio e gli Stati membri non ci consentono di lavorare maggiormente su questo settore. Pertanto, se ci sono delle responsabilità in questo caso, è sicuramente il Consiglio che ne deve rendere conto.

Con questa relazione ci siamo dotati di un quadro atto a fornirci i dati necessari per aiutare gli operatori – quelli che lavorano sul campo – a pianificare e a sviluppare il nostro prodotto turistico nell'Unione europea. Il comparto turistico europeo è molto variegato – va dalle meravigliose aree naturali alle spiagge assolate fino al ricco retaggio industriale e culturale – e i colleghi sanno quanto mi sta a cuore il retaggio industriale.

L'Europa può offrire molto ai turisti che provengono sia dall'interno sia dall’esterno dell'Unione europea. Questa relazione ci offre la possibilità di pianificare in modo da fornire un prodotto fantastico affinché la gente venga a vederlo e si diverta in vacanza.

Ringrazio i colleghi e la Commissione per l'impegno profuso e per le gentili parole che hanno espresso. Una cooperazione del genere semplifica moltissimo la vita del relatore. Non so quanto io possa essere squisito, non è una parola che di solito mi viene associata, ma la accetto. Posso assicurarvi che, in qualità di presidente della commissione per i trasporti e il turismo, attendo con ansia una positiva conclusione di questa materia.

 
  
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  Jörg Leichtfried (S&D).(DE) Signor Presidente, non so indicare con certezza l'articolo del regolamento ai sensi del quale prendo la parola. In un dibattito precedente mi sono lamentato dell'assenza del Consiglio. Tuttavia, non dobbiamo limitarci a lamentarci, ma dobbiamo anche mettere chiaramente in luce gli aspetti positivi. Volevo semplicemente enfatizzare la condotta della Commissione di oggi. L'intervento della signora Commissario è stato breve, succinto e pertinente nei contenuti – molti dei suoi colleghi farebbero bene a seguire l'esempio che ella ha dato oggi in Aula.

 
  
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  Presidente. – La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà mercoledì 6 aprile 2011.

Dichiarazioni scritte (articolo 149 del regolamento)

 
  
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  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il turismo rappresenta un'importante attività economica dell'Unione, con un elevato potenziale in termini di contributo alla creazione di posti di lavoro e di crescita economica. Con circa 1,8 milioni di piccole e medie imprese, il contributo stimato dell'industria del turismo europea al PIL dell'UE è superiore al 5%. Il sistema delle statistiche sul turismo è attualmente regolamentato dalla direttiva 95/57/CE sulla raccolta di dati statistici in questo settore. Ritengo che le statistiche non siano funzionali soltanto al monitoraggio delle politiche specifiche per il turismo, ma possano essere utili nel più ampio contesto della politica regionale e dello sviluppo sostenibile. Negli ultimi decenni, il settore si trova ad affrontare sfide importanti quali l'aumento della concorrenza a livello globale, le tendenze demografiche, i vincoli ambientali, la distribuzione stagionale degli spostamenti turistici e il sempre più frequente ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione da parte dei clienti. Nel riconoscere il ruolo fondamentale delle statistiche nell'ambito dell'elaborazione di politiche turistiche più efficaci a livello europeo, nazionale, regionale e locale, ritengo che l'obiettivo generale debba essere quello di rafforzare il settore del turismo dell'UE attraverso un'azione coordinata a livello di Unione che integri le iniziative dei singoli Stati membri.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), per iscritto.(LT) Il turismo europeo ultimamente versa in una situazione economica difficile, che l'anno scorso si è ulteriormente aggravata a causa dell'eruzione del vulcano islandese. Infatti il traffico aereo è stato interrotto a causa della presenza di nuvole di ceneri vulcaniche che hanno turbato i trasporti in Europa, provocando gravi disagi per le linee aeree, per le agenzie di viaggio e per i tour operator oltre che per gli stessi passeggeri. È quindi molto importante migliorare e definire un nuovo quadro politico per il turismo in Europa. Inoltre il comparto si trova dinanzi a crescenti difficoltà e a nuove sfide, come la concorrenza, le tendenze demografiche, il cambiamento climatico e le limitazioni ambientali nonché la distribuzione stagionale dei flussi turistici, che devono essere affrontate sia dall'Unione europea che dagli Stati membri. È importante attirare l'attenzione sul fatto che il turismo rappresenta un'attività economica di primo piano da cui discende un ampio impatto positivo sulla crescita economica e sull'occupazione in Europa. Di conseguenza, bisogna aggiornare e ottimizzare il quadro giuridico in merito alle statistiche europee sul turismo e bisogna rafforzare il comparto turistico dell'UE mediante proposte e iniziative specifiche volte a fungere da complemento ai programmi degli Stati membri. Il turismo rappresenta inoltre un aspetto sempre più importante nella vita dei cittadini europei, che viaggiano sempre di più, sia per piacere che per lavoro. Inoltre il settore si basa sul retaggio culturale e naturalistico e sulle tradizioni e le culture contemporanee dell'Unione europea. Pertanto è importante definire un nuovo quadro di azione per incrementarne la competitività e la capacità di garantire una crescita sostenibile.

 
  
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  Ian Hudghton (Verts/ALE), per iscritto.(EN) è particolarmente significativo votare una relazione sul turismo il 6 aprile, in cui si celebra la giornata del Tartan. Si tratta di un giorno di festa in cui la Scozia commemora la diaspora in America settentrionale e incoraggia gli amici nordamericani a visitare il paese. La festa cade nell'anniversario della firma della dichiarazione di indipendenza della Scozia, la Dichiarazione di Arbroath. Questo documento secolare riassume bene i principi cui si ispira il mio lavoro in questa sede: “In verità non è per la gloria, per la ricchezza o per l'onore che ci battiamo, ma è per la libertà – solo per la libertà cui nessun uomo onesto rinuncia se non a costo della vita”.

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE), per iscritto.(RO) Attualmente si parla sempre più di incrementare la competitività globale dell'Unione europea. Il turismo è una delle principali attività socio economiche e genera all'incirca il 5 per cento del PIL dell'Unione. Per garantire lo sviluppo di un comparto turistico sostenibile, responsabile e di qualità elevata, è assolutamente necessario aggiornare e migliorare il quadro giuridico in merito alle statistiche europee in questo ambito. Se miglioriamo la qualità delle statistiche, sulla base di dati affidabili e comparativi, avremo delle fondamenta solide che ci consentiranno di assumere decisioni sulla definizione delle politiche e degli strumenti finanziari dell'UE.

Dobbiamo adoperarci al massimo per rimanere la prima destinazione turistica del mondo. A tal fine dobbiamo avvalerci quanto più possibile di ogni opzione di finanziamento disponibile. In proposito chiedo alla Commissione europea di sviluppare e di mobilitare strumenti e programmi atti a conferire un sostegno UE appositamente concepito per lo sviluppo del turismo in Europa in linea con la strategia Europa 2020.

 
  
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  Bogdan Kazimierz Marcinkiewicz (PPE), per iscritto.(PL) Il sistema in atto per la raccolta delle informazioni sul turismo non è coerente con le nuove esigenze che si sono delineate, con i servizi turistici in rapida espansione o con il fatto che le abitudini dei turisti stanno cambiando. È quindi opportuno che la relazione verta anche su caratteristiche quali i soggiorni brevi o l'uso di Internet per effettuare le prenotazioni. L'aggiornamento e l'ottimizzazione del quadro giuridico per la raccolta dei dati statistici nel campo del turismo nell'UE sono estremamente importanti in questo ambito. Le statistiche sul turismo e gli indicatori sociali ed economici illustrano l'influenza del comparto sull'attuale stato dell'economia europea. È altresì vitale proporre che sia introdotta una disposizione sull'obbligo di raccogliere dati sull'accessibilità delle strutture turistiche per le persone a mobilità ridotta.

 
  
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  Bogusław Sonik (PPE), per iscritto.(PL) In qualità di vicepresidente della commissione per l'ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare, tengo a mettere in luce il significato del comparto turistico per lo sviluppo economico, sociale e culturale dell'Europa. Le statistiche europee in tale campo, insieme alla considerazione per la protezione ambientale, possono svolgere un ruolo chiave nella pianificazione di una strategia europea in questo ambito. È essenziale poter disporre di dati attendibili e debitamente trattati per poter pianificare un quadro d'azione in modo tale da massimizzare il profitto e gestire le minacce ambientali. Una delle questioni su cui dobbiamo concentrarci è la raccolta dei dati sullo sviluppo e sullo stato attuale del turismo agricolo e dell'ecoturismo. Uno scambio paneuropeo di migliori prassi è altresì essenziale per lo sviluppo dinamico di questo settore unico. Per essere all'altezza delle aspettative, gli amministratori politici europei e gli imprenditori hanno bisogno di dati aggiornati e attendibili in cui si tenga conto dei cambiamenti tecnologici e delle nuove tendenze in atto nel comportamento dei consumatori. Va osservato che il trattato di Lisbona ha conferito nuovi poteri al Parlamento europeo in modo da favorire il varo di misure in questo ambito, pertanto il Parlamento può intervenire nella revisione delle norme giuridiche che vigono nel settore. Spero che in questo modo si contribuirà a garantire che il lavoro su una strategia sostenibile per il turismo sia perseguito in maniera costruttiva.

 
  
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  Dominique Vlasto (PPE), per iscritto.(FR) Con il trattato di Lisbona il turismo è divenuto una competenza UE a pieno titolo e quindi dobbiamo occuparci di questa materia. La proposta di regolamento ci consente di aggiornare gli strumenti atti a migliorare la visibilità e a rafforzare l'attrattiva dell'Europa come destinazione turistica di eccellenza. Sviluppando il turismo, sia per piacere sia per lavoro, contribuiamo a rivitalizzare e a sostenere la crescita, creando occupazione. Mediante questo tipo di lavoro avremo banche dati attendibili ed efficaci che potranno essere usate dalle autorità pubbliche e dai professionisti del settore e che ci permetteranno di adattare i servizi turistici alle aspettative dei turisti in un periodo in cui stanno cambiando e si stanno evolvendo i modelli di consumo, mentre la concorrenza si fa più accanita in questo comparto economicamente attraente e foriero di occupazione. Potremo quindi avere informazioni precise e preziose da usare nei nostri dibattiti e per definire le linee guida nell'ambito della politica europea sul turismo. Per tali motivi ho sostenuto la proposta. Grazie.

 
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