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Procedūra : 2010/2206(INI)
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Dokumenta lietošanas cikls : A7-0265/2011

Iesniegtie teksti :

A7-0265/2011

Debates :

PV 26/09/2011 - 19
CRE 26/09/2011 - 19

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PV 27/09/2011 - 8.12
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P7_TA(2011)0407

Debašu stenogramma
Pirmdiena, 2011. gada 26. septembris - Strasbūra Pārskatītā redakcija

19. Eiropas tūrisma nozare (debates)
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  President. − The next item is the report by Carlo Fidanza, on behalf of the Committee on Transport and Tourism, on Europe, the world’s No 1 tourist destination – a new political framework for tourism in Europe (2010/2206(INI)) - (A7-0265/2011).

 
  
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  Carlo Fidanza, relatore. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio iniziare innanzitutto con il ringraziare la Commissione, il Consiglio, i relatori ombra e i relatori per parere di altre cinque commissioni, che oltre alla commissione trasporti e turismo competente per il merito hanno lavorato su questa relazione d'iniziativa.

È la prima relazione d'iniziativa dopo che il trattato di Lisbona ha introdotto come materia di competenza dell'Unione all'articolo 195 le politiche per il turismo. Il turismo è naturalmente una materia in cui forte è la competizione fra paesi e spesso all'interno di ogni singolo paese la competizione fra le regioni e i territori. E allora, che senso ha provare a lavorare insieme su una politica europea per il turismo?

Io credo che abbia un senso profondo, perché noi abbiamo di fronte un mondo diverso da quello di vent'anni fa, un mondo multipolare in cui nuovi paesi emergono, si affacciano e offrono all'Europa una quantità enorme di nuovi potenziali turisti che noi dobbiamo intercettare, rafforzando il primato che oggi l'Europa detiene come prima destinazione turistica mondiale. Ha senso perché il turismo è uno dei settori che meglio ha resistito alla crisi globale, quindi noi dobbiamo investire con forza per sostenere la competitività delle nostre imprese turistiche e per sostenere la visibilità delle nostre destinazioni turistiche.

Con questa relazione noi ci proponiamo di sviluppare le ventuno azioni che la Commissione europea e il Vicepresidente Tajani hanno individuato nella comunicazione di giugno 2010 e di individuare all'interno di queste ventuno azioni le priorità da affrontare immediatamente con tempi certi.

Innanzitutto, il tema delle misure di sostegno alla competitività e all'accesso al credito delle imprese turistiche; il tema della formazione e della qualificazione professionale con la necessità di investire con forza su nuove figure professionali più inclini ad una visione manageriale per attrarre questi nuovi flussi turistici; il tema fondamentale dell'innovazione e delle ICT per migliorare la visibilità e la presenza delle nostre imprese e delle nostre destinazioni sul mercato del web.

Dobbiamo trovare nuovi strumenti per superare una rigida stagionalità, che comprime la stagione turistica e limita la possibilità di crescita delle nostre imprese. Dobbiamo continuare ad investire sulle azioni che hanno finora dato dei buoni risultati, penso tra tutte a Calipso. Dobbiamo lavorare sulla sostenibilità ambientale e sull'accessibilità delle strutture ricettive e delle destinazioni, affinché anche tanti milioni di possibili e potenziali turisti con disabilità possano essere a pieno titolo turisti.

Dobbiamo valorizzare gli itinerari culturali, come è stato fatto in questi anni con il Consiglio d'Europa e introducendone di nuovi. Dobbiamo investire sugli eventi internazionali, perché gli eventi internazionali possono essere un elemento di richiamo per i turisti extraeuropei. Dobbiamo investire sulla qualità, rafforzando la qualità come elemento centrale della proposta turistica europea.

Non dobbiamo nasconderci che esiste un problema che riguarda i finanziamenti delle politiche per il turismo. Fino ad ora mancava la competenza e quindi non c'erano delle linee di bilancio cospicue per poter sviluppare questi progetti, c'erano altresì molte risorse un po' nascoste all'interno dei Fondi strutturali. Allora dobbiamo, da un lato, rendere più visibili queste risorse che già esistono e, dall'altro, lavorare in stretto contatto con la Commissione per avere delle linee di finanziamento specifiche per poter sviluppare le ventuno azioni e tutti i progetti ambiziosi che abbiamo.

Questo è l'orizzonte che abbiamo delineato con questa relazione che non dovrà rimanere un sasso lanciato nello stagno, ma che è il primo passo di un lavoro su cui credo il Parlamento europeo potrà dare ancora molto.

 
  
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  Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, a nome della Commissione vorrei ringraziare l'on. Fidanza e tutti i parlamentari che hanno lavorato con lui per questa relazione d'iniziativa, che dimostra ancora una volta quanta sintonia ci sia tra la Commissione europea e il Parlamento europeo su un argomento che proprio in questa fase diventa di straordinaria importanza.

Il turismo è un comparto economico fondamentale per la crescita e per la competitività dell'intera Unione europea e non posso che rallegrarmi del fatto che, nel documento che stiamo discutendo, sia sottolineato proprio quanto la crescita sia legata anche allo sviluppo del turismo e al contributo che questo comparto, che deve essere ormai un vero e proprio comparto dell'industria e dell'imprenditoria europea, può dare sia per quanto riguarda il PIL, sia per quanto riguarda l'occupazione, sia per quanto riguarda l'inclusione sociale.

I dati a nostra disposizione, anche quelli che arrivano dopo la stagione estiva, sono confortanti. È vero, c'è stata una flessione nel 2010, ma le presenze turistiche sono rimaste sostanzialmente immutate in molti paesi durante l'estate di quest'anno e la situazione è andata addirittura migliorando, puntando soprattutto con il nostro lavoro alle giovani generazioni, visto che il turismo è uno dei settori del mondo imprenditoriale che dà più occupazione ai giovani.

Sono contento di poter condividere la relazione quando propone nuove iniziative e azioni concrete di grande interesse, che sicuramente terrò in considerazione nell'implementazione delle ventuno azioni del piano di azione, che mirano proprio a sviluppare una politica coerente dell'Unione per un turismo di alta qualità, moderno, competitivo e nel contempo sostenibile.

Grazie a queste azioni, noi puntiamo, per quanto riguarda la competitività, a favorire le sinergie fra le recenti tecnologie innovative e il turismo – come ha sottolineato l'on. Fidanza – e a rendere possibile la partecipazione delle imprese attive nel turismo, in particolare le piccole e medie imprese e il loro passaggio al digitale. Intendiamo migliorare il rapporto fra domanda e offerta sul mercato della manodopera turistica, elaborando una mappatura delle qualifiche e delle competenze professionali.

Intendiamo garantire una qualità costante del prodotto turistico europeo e intensificare gli sforzi volti a promuovere l'Europa come un insieme di destinazioni sostenibili e di alta qualità e, come ricordava il relatore nel corso del suo intervento, nell'ambito del turismo sociale dobbiamo assicurare, in futuro, l'azione preparatoria Calipso, mediante la creazione di una piattaforma della domanda e dell'offerta su Internet, come strumento per facilitare gli scambi turistici transnazionali.

Sono convinto che, grazie alla maggiore attenzione da parte delle parti interessate e il coinvolgimento di uno Stato membro, gli scambi turistici transnazionali e i progetti web cofinanziati da Calipso conseguiranno risultati molto positivi.

Per quanto riguarda la sostenibilità, essa è strettamente connessa alla competitività in questo settore così importante, perché la qualità delle mete turistiche è fortemente influenzata dall'ambiente naturale e culturale e dalla loro integrazione nella comunità locale. Di conseguenza, i nostri sforzi sono intesi anche a garantire uno sviluppo sostenibile per il turismo. A questo proposito, intendo proporre una carta europea per il turismo responsabile volta a sancire a livello europeo l'impegno delle pubbliche amministrazioni, delle imprese di turisti e di tutti coloro che sono interessati a promuovere in Europa attività turistiche che rispondano a una serie di principi sostenibili e responsabili a livello sociale, economico, ambientale – lo voglio ricordare – e culturale.

Sono stato a concludere a Madrid, la scorsa settimana, la prima Giornata del turismo etico e nel corso del mio intervento ho sottolineato molto l'impegno contro lo sfruttamento delle donne e dei bambini, ma anche a tutela dell'ambiente, quindi il turismo anche come strumento della nostra strategia nella lotta contro il cambiamento climatico.

È mia intenzione puntare anche e sempre di più ad accrescere la visibilità dell'Europa e delle sue mete turistiche. Siamo pronti a partecipare al vertice del 6 ottobre a Cracovia, che sarà incentrato proprio sulla promozione transnazionale comune nei confronti dei mercati terzi e, tengo a sottolineare, che la Commissione europea è stata protagonista di un'iniziativa, di un progetto pilota per far crescere durante i periodi di bassa stagione le presenze turistiche in Europa con i paesi dell'America Latina.

Abbiamo sottoscritto un accordo con Cile, Argentina e Brasile, accordo al quale hanno dato l'adesione alcuni paesi dell'Unione: in primis la Spagna, la Francia, l'Italia, il Portogallo, la Polonia, ma anche la Romania, che – proprio l'altro giorno in occasione di una mia visita a Bucarest – ha deciso di sottoscrivere la partecipazione a questo progetto al quale partecipano le più grandi compagnie aeree europee e tutti i tour operator.

Insomma, un'occasione anche per guardare a presenze sempre maggiori da parte dell'America Latina nel periodo di bassa stagione. Questo è un segnale che vogliamo dare a tutte le imprese che operano nel settore turistico. E non posso che rallegrarmi ancora una volta con il Parlamento europeo e con la sua proposta quando si parla di finanziamento. Il successo dell'impresa comune e il futuro del settore europeo del turismo ovviamente dipenderanno in ampia misura dalla possibilità di ottenere un sostegno politico e finanziario adeguato per la politica europea del turismo nell'ambito di un quadro finanziario attuale come pure oltre il 2014.

Voglio tranquillizzare coloro che possono avere delle preoccupazioni per quanto riguarda le competenze; intendo avvalermi della base giuridica del trattato, non intendo violare il principio di sussidiarietà, e la Commissione europea – credo di essere ancora una volta in sintonia con il Parlamento – non intende occupare gli spazi e le competenze delle regioni né le competenze degli Stati nazionali in materia di turismo.

Intendiamo soltanto far crescere le presenze turistiche all'interno dell'Unione europea. Come ho avuto modo di rispondere all'on. Fidanza in occasione del tempo delle interrogazioni della scorsa plenaria, sto lavorando per realizzare l'obiettivo di maggiori finanziamenti anche nell'ambito delle prossime prospettive finanziarie.

Come ben sapete, infatti, nell'ambito della proposta della Commissione abbiamo deciso di creare una scatola a sostegno della competitività delle piccole e medie imprese che sarà dotata di 2,4 miliardi di euro. Tra le attività a sostegno della competitività, ovviamente, conto di includere anche il turismo, così come conto di poter ancora una volta avere il sostegno del Parlamento, una volta che le discussioni giungeranno a livello dei due colegislatori.

Vi ringrazio ancora una volta per la vostra attenzione e posso ancora assicurare al Parlamento il mio impegno perché il turismo possa essere, in questa delicata fase, protagonista della crescita e soprattutto strumento per la difesa dell'ambiente e per creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i lavoratori più giovani.

 
  
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  Seán Kelly, rapporteur for the opinion of the Committee on Culture and Education. − Mr President, as the Commissioner pointed out, the Lisbon Treaty now gives us a legal basis and the confidence to do something on tourism at a Europe-wide level, which was not there before. Certainly it is an opportunity we are right to grasp.

Europe is the number one tourist destination in the world. It contributes 12% of employment to the European Union and 10% to GDP and, as the Commissioner pointed out, there is a great opportunity to grow that even further. Europe is rich in all sorts of attractions for tourists and this can be developed.

From the cultural point of view, we are very pleased that a number of initiatives are already very successful, such as the European Cities of Culture, the European Cultural Roots Programme – St James’ Way being the shining example – the European Heritage Label and, in recent times, the European Cities of Sport.

I particularly want to highlight the importance of sport because, both from a participative and also from a spectator’s point of view, it has huge potential. Last weekend the Solheim Cup, which is the female version of the Ryder Cup, was held in my own country, where Europe had an outstanding win. I think opportunities to grow sport, particularly water sports, can be developed right across Europe.

So we have a great opportunity; there are projects and targets. Let us go at it because it can do a great deal for the economy.

 
  
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  Salvatore Caronna, relatore per parere della commissione per lo sviluppo regionale. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che la sfida dei prossimi anni sia quella di fare in modo che l'Europa, come è stato detto, mantenga il primato di prima destinazione turistica mondiale e, nello stesso tempo, sia in grado di valorizzare, sia in termini di salvaguardia ambientale sia di capacità competitiva, tutto il suo patrimonio territoriale.

È una sfida impegnativa e non scontata, anche alla luce, non solo delle opportunità, ma anche delle aggressività di altri paesi in questo settore, di altri continenti dalla Cina, all'India, al Brasile. Ora, in questo quadro – lo ricordava il Commissario Tajani – diventa fondamentale, come rilevato anche nel parere che abbiamo approvato nella commissione sviluppo regionale, tenere insieme una forte strategia generale di tutta l'Unione europea sul turismo con una valorizzazione del ruolo delle regioni e dei territori. In questo senso è essenziale un pieno coinvolgimento sin dall'inizio, nel rispetto del principio di sussidiarietà, delle regioni e degli enti locali.

Inoltre, io credo che vada incoraggiato lo sviluppo di reti e progetti turistici integrati a partire dalla creazione di partenariati per lo scambio di buone prassi. È giusta, mi pare, anche la proposta di individuare un marchio "Europa" che sia in grado di definire una qualità alta del prodotto turistico. Ovviamente, spetterà alla Commissione definire meglio le priorità, soprattutto anche dal punto di vista finanziario per garantire che questo primato dell'Europa venga mantenuto in futuro.

 
  
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  Rareş-Lucian Niculescu, raportor pentru aviz, Comisia pentru agricultură şi dezvoltare rurală. − Am fost raportor pentru opinia exprimată de Comisia pentru agricultură cu privire la acest subiect şi consider important faptul că raportul final a preluat referirile noastre la turismul rural şi la agroturism.

Turismul rural este un atu pentru Europa şi trebuie exploatat. Acest domeniu joacă un rol esenţial în menţinerea unor zone rurale vii, în sporirea veniturilor din aceste zone, în generarea de locuri de muncă. Sprijinirea investiţiilor în turismul rural trebuie să beneficieze în continuare de o finanţarea adecvată în cadrul viitoarei politici agricole comune, în cadrul celui de-al doilea pilon, unde, de asemenea, trebuie menţinute finanţări adecvate pentru infrastructura rurală, pentru investiţiile care pot face satele europene mai uşor accesibile şi mai atrăgătoare.

În încheiere subliniez, de asemenea, importanţa îndemnului adresat Comisiei de a promova turismul ecologic.

 
  
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  Georges Bach, au nom du groupe PPE. – Monsieur le Président, Monsieur le Commissaire, j'aimerais féliciter particulièrement notre collègue, Carlo Fidanza, pour ce rapport très réussi sur un nouveau cadre politique pour le tourisme européen.

En Europe, le tourisme est un secteur important et vaste, qui met en jeu à la fois des facteurs économiques, culturels, environnementaux et – il ne faut pas l'oublier – des aspects liés au transport.

Ce texte constitue par ailleurs une base propice pour stimuler les coopérations entre les institutions européennes, les États membres et les acteurs du secteur touristique sur le terrain. Le but devra être d'apporter, par des actions concrètes, une dimension européenne à forte valeur ajoutée aux initiatives nationales et régionales.

Dans ce rapport, nous nous exprimons en faveur de la promotion d'un tourisme plus durable, responsable et compétitif. Selon moi, la durabilité et la responsabilité du tourisme ne se limitent pas à l'aspect environnemental, elles ont également un important volet social. Les entreprises touristiques sont tenues d'adopter une politique socialement responsable, en créant des emplois de qualité pour du personnel qualifié, tout en facilitant et en améliorant la mobilité des salariés de ce secteur.

Pour conclure, j'aimerais également rappeler les activités pionnières de l'Institut européen des itinéraires culturels, qui a son siège à Luxembourg, mais également les projets menés dans le cadre d'INTERREG, et notamment les nombreuses initiatives lancées dans la région, par exemple au Luxembourg, en Belgique et en Allemagne, qui peuvent servir de modèles et qu'il faudrait promouvoir encore davantage.

J'espère que cet important travail bénéficiera toujours du soutien de la Commission européenne et des États membres.

 
  
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  Σπύρος Δανέλλης, εξ ονόματος της ομάδας S&D. – Κύριε Πρόεδρε, κύριε Επίτροπε, η τουριστική βιομηχανία της Ευρώπης διέρχεται μια περίοδο καμπής και έχει σαφώς ανάγκη νέας ώθησης. Αντιμετωπίζει προκλήσεις που απαιτούν νέες συγκεκριμένες απαντήσεις αλλά και προσπάθειες προσαρμογής. Στις συνθήκες πρωτόγνωρης οικονομικής κρίσης που περνά η Ευρώπη, ο τουρισμός προβάλλει ως η καταλληλότερη οικονομική δραστηριότητα για τη δημιουργία νέων θέσεων εργασίας, τη διασφάλιση εισοδήματος στις τοπικές κοινωνίες ενισχύοντας την περιφερειακή ανάπτυξη και την προώθηση της ανταγωνιστικότητας μιας μεγάλης γκάμας επιχειρήσεων.

Για να επιτύχουμε τη μέγιστη δυνατή αξιοποίηση αυτής της δυνατότητας απαιτούνται μέτρα και πολιτικές συντονισμού, εναρμόνισης και ποιοτικής αναβάθμισης του ευρωπαϊκού τουριστικού προϊόντος. Έτσι, οι παράγοντες του ευρωπαϊκού τουρισμού πρέπει να καταφέρουν να ενώσουν τις προσπάθειές τους και να εργαστούν σε ένα ενιαίο πολιτικό πλαίσιο που λαμβάνει υπόψη τις νέες προτεραιότητες της Ένωσης. Η ανάπτυξη και προώθηση των μορφών του διαφοροποιημένου τουρισμού μπορεί να αποτελέσει τη μόνη αποτελεσματική απάντηση στις στρεβλώσεις, στα προβλήματα και στην υποβάθμιση που οδηγεί το μοντέλο της ισοπεδωτικής μαζικής ανάπτυξης που είχαμε μέχρι σήμερα.

Η στήριξη δράσεων με απαραίτητη χρηματοδότηση για την προώθηση της διαφοροποίησης της τουριστικής προσφοράς στην Ένωση, η αντιμετώπιση των εποχικών διακυμάνσεων της τουριστικής δραστηριότητας, η αξιοποίηση της πληροφορικής, η ενίσχυση δια της καινοτομίας μικρών και μεσαίων επιχειρήσεων, η μείωση προβλημάτων προσβασιμότητας σε νησιωτικές και ορεινές περιοχές, η λήψη πρωτοβουλιών για κοινωνικό τουρισμό - τουρισμό για όλους, η καθιέρωση των αρχών της διαπεριφεριακότητας και συμπληρωματικότητας, η αναβάθμιση της ποιότητας των παρεχομένων υπηρεσιών, η σκοπιμότητα υιοθέτησης ενός χάρτη των δικαιωμάτων αλλά και των υποχρεώσεων των τουριστών, αλλά και η διευκόλυνση θεωρήσεων τουριστικής βίζας, κυρίως από τις χώρες B.R.I.C., αποτελούν λίγα από τα θέματα που εμπεριέχονται σε αυτή την έκθεση.

Η έκθεση του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου προσδιορίζει ένα φιλόδοξο πλαίσιο που θα καταστήσει τον ευρωπαϊκό τουρισμό μια ανταγωνιστική, σύγχρονη, βιώσιμη και υπεύθυνη βιομηχανία. Φιλοδοξεί επίσης να αποκαταστήσει την τραυματισμένη σχέση μεταξύ τουριστικής ανάπτυξης και περιβάλλοντος. Η αξιοποίηση της πολυμορφίας, της διαφορετικότητας, της πολυπολιτισμικότητας του ευρωπαϊκού τουριστικού προϊόντος προσφέρει τη μέγιστη δυνατή ανάπτυξη κάθε μορφής θεματικού τουρισμού και είναι σίγουρο πως θα φέρει προστιθέμενη ευρωπαϊκή αξία στις τουριστικές πολιτικές των κρατών μελών. Εμείς, καλούμε την Ευρωπαϊκή Επιτροπή να υποβάλει ως τα τέλη 2012 μια ολοκληρωμένη στρατηγική υλοποίησης των δράσεων που προτείνονται στην παρούσα έκθεση.

 
  
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  Giommaria Uggias, a nome del gruppo ALDE. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, Commissario Tajani, come relatore del gruppo ALDE esprimo la mia soddisfazione per il lavoro svolto.

È un passo storico nell'evoluzione istituzionale dell'Europa dopo il trattato di Lisbona che assegna per la prima volta al Parlamento e alla Commissione competenze in materia di turismo, terza componente dell'economia e dell'occupazione in Europa.

In primo luogo, vorrei evidenziare come il testo, che oggi proponiamo all'Aula, disegna una governance complessiva che parte dalla strategia Europa 2020 e sviluppa una serie di proposte per attuare una crescita che sia intelligente, sostenibile e includente sotto tutti i punti di vista. In questo senso indica strumenti di programmazione specifici quali strategie per macroregioni, l'interregionalità, la pianificazione congiunta e complementare.

In questi momenti, quando si perde la bussola della governance, noi sappiamo quali sono gli effetti negativi, in questo senso il dossier traccia viceversa una strada ben precisa. E tra questi piani e strumenti, voglio ricordare il piano straordinario per promuovere la progressiva riduzione del carattere stagionale del turismo, indicato al paragrafo 63 della relazione.

Nella prospettiva di un'economia europea che purtroppo perde grandi quote di produzione industriale, il turismo può e deve rappresentare un importante fattore di crescita complessiva, soprattutto se i protagonisti pubblici e privati sapranno creare un approccio integrato fra le diverse politiche di settore, i vari strumenti finanziari e costruire il turismo come un vero e proprio sistema che integra i diversi settori economici: l'agricoltura, le produzioni industriali, artigianali, i trasporti, i servizi, ecc.

Devo ricordare che nel testo in votazione sono stati inseriti numerosi riferimenti alle isole e alle zone periferiche che rappresentano, come dicevo prima, un modo concreto per attuare, anche attraverso adeguati strumenti finanziari, il criterio della inclusione voluto dalla strategia Europa 2020. Cari colleghi, il settore del turismo si caratterizza anche per avere una crescita sostenibile in termini ambientali e sociali, che supporta le piccole e medie imprese turistiche per le quali abbiamo previsto lo strumento dell'incubatore d'impresa, per l'innovazione in modo da fornire strumenti di conoscenza che gli permettano di attuare, e al turista di avere, migliori soluzioni di viaggio.

Seguendo inoltre le azioni specifiche già indicate dalla Commissione – devo dare atto in questo senso al Commissario Tajani di avere avuto una particolare attenzione – va segnalata quest'attenzione alle piccole e medie imprese e alle microimprese che nella relazione sono definite garanzia d'innovazione che parte dal basso e alle quali il dossier riconosce espressamente la funzione di assicurare la qualità, la varietà e l'autenticità delle varie regioni.

 
  
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  Ryszard Czarnecki, w imieniu grupy ECR. – Panie Przewodniczący! Panie Komisarzu! Turystyka to trampolina dla gospodarki wielu krajów, także zresztą w kraju pana posła sprawozdawcy, również w kraju pana komisarza. Myślę, że jest to także szansa dla tych biedniejszych krajów Unii, jak moja ojczyzna, jeden z pięciu najbiedniejszych członków Unii Europejskiej. Myślę, że to też trzeba w tym kontekście widzieć. Chciałbym podziękować za bardzo dobre sprawozdanie panu posłowi. Chciałbym też podkreślić, że zwłaszcza w czasach kryzysu turystyka jest szansą - o tym mówili moi przedmówcy - bo turystyka, owszem, może zmniejszać się, ale również w niektórych obszarach nawet się paradoksalnie zwiększać, a na pewno ona nie umiera.

Chciałbym tutaj zwrócić uwagę na kilka specyficznych płaszczyzn czy też - można powiedzieć - dziedzin turystyki, które są pewną szansą. Po pierwsze, jest to turystyka ekologiczna, czyli odwiedzanie tych regionów Europy, gdzie przyroda zachowała się w dawnym kształcie. Tak na przykład jest na wschodzie mojej ojczyzny: rezerwaty przyrody, specjalne, niewystępujące gdzie indziej gatunki roślin czy też zwierząt. To jest taka mało znana Europa, ale jakże ważna, i myślę, że warto myśleć o takiej turystyce właśnie ekologicznej, przyrodniczej.

Po drugie, turystyka sportowa, bardzo istotna w statystyce, mająca coraz większe znaczenie, coraz więcej ludzi przemieszcza się ze względu na imprezy sportowe i przy okazji poznaje nowe kraje, nowe regiony - tu wszystkich zapraszam na kolejne mistrzostwa Europy w piłce nożnej do mojego kraju, do Polski, w przyszłym roku. Powitamy wszystkich ze staropolską gościnnością.

Wreszcie kolejna kwestia to turystyka na obrzeżach Unii Europejskiej. Bardzo wielu Europejczyków jeździ do krajów Maghrebu. Trzeba też powiedzieć o tym drugim płucu Europy, o Europie Wschodniej, o pograniczu Unii i takich krajów jak Białoruś, Ukraina, wschodnie obszary Polski - to rzeczywiście rzecz pasjonująca.

Wreszcie agroturystyka. Turystyka jako budowanie mostów między krajami, które są w Unii, i krajami, które do Unii dopiero przyjdą. Cieszę się, tak jak powiedział pan komisarz Tajani, - na tym kończę - że w tej kwestii i Parlament, i Komisja są w jednej drużynie.

 
  
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  Frieda Brepoels, namens de Verts/ALE-Fractie. – Voorzitter, morgen 27 september is het Wereldtoerismedag en ook de Europese dag voor toerisme. Ik denk dat dit een prima timing is voor het eerste verslag over toerisme sinds de nieuwe bevoegdheden in het Verdrag van Lissabon.

De collega's hebben het al gezegd, de Europese toerismesector genereert veel arbeidsplaatsen en vormt een belangrijke motor voor onze economie, ook voor Vlaanderen, de regio die ik hier vertegenwoordig. Ik ben dan ook tevreden dat dit verslag voorstellen doet om de competitiviteit van de toerismesector verder te versterken en bijzondere aandacht schenkt aan de specifieke rol die de KMO's spelen in dit verband.

Als schaduwrapporteur voor mijn groep organiseerde ik enkele maanden geleden een colloquium in het Parlement waar een aantal positieve praktijken in het toerismebeleid werden gepresenteerd. Daaruit kwam sterk naar voren dat een integrale verankering van kwaliteit, duurzaamheid, participatie en toegankelijkheid in de toerismesector een win-win-situatie kan opleveren voor alle betrokkenen, en die principes hebben ook een prominente plaats in het verslag.

Wel blijf ik erbij dat de mededeling van de Commissie nog te weinig prioriteiten stelt. Het lijkt me dan ook cruciaal dat de Commissie de oproep van het Parlement voor een meer geïntegreerde aanpak ter harte neemt en volgend jaar een geïntegreerde strategie voorstelt, waarin nog uitdrukkelijker gefocust wordt op de concrete meerwaarde die Europa kan bieden voor het beleid dat nu al door de Europese regio's en lidstaten wordt gevoerd. Wil men dat ook in de praktijk brengen, dan moet deze inhoudelijke coördinatie zich weerspiegelen in de financiële middelen voor toerisme in het nieuwe financiële meerjarenplan. Het verslag bevat hiertoe enkele heel concrete suggesties – ik verwijs even naar het crisismanagement, want in noodsituaties zijn coördinatie en eenvormig optreden in alle lidstaten op vlak van informatie cruciaal.

Ten tweede: de labels. Ik denk dat een verdere wildgroei aan merken moet worden voorkomen en dat het aantal merken moet worden verminderd.

Tenslotte ben ik erg tevreden dat het verslag ook aan de Commissie vraagt om de haalbaarheid te onderzoeken van een handvest voor de rechten en de verantwoordelijkheden van de toerist met principes als toegankelijkheid, informatieverstrekking, transparante prijszetting en schadevergoeding. En tot slot, Voorzitter, wil ik de rapporteur, collega Fidanza, en alle collega's schaduwrapporteurs van harte bedanken voor de heel fijne samenwerking.

 
  
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  Jacky Hénin, au nom du groupe GUE/NGL. – Que l'on parle de tourisme ou d'un autre sujet dans cette enceinte, on en vient immanquablement à parler compétitivité. Mais comment comparer la compétitivité du Louvre avec celle du musée de l'Ermitage? Celle de Venise avec celle du Château de Versailles? Celle de la Côte d'Azur avec celle des Beskides?

Ceci pourrait prêter à rire si malheureusement, derrière la recherche de compétitivité à tout prix, il n'y avait pas la terrible réalité du salariat du tourisme, avec les très bas salaires, la surexploitation et la précarité de masse. Précarité et surexploitation qui vont être encore aggravées par la transposition de l'ex-directive Bolkestein en droit national par les États membres.

Ce dont l'industrie du tourisme et ses salariés ont besoin, c'est que l'ensemble du monde du travail en Europe voie progresser son pouvoir d'achat de manière importante, car sans revenus dignes de ce nom, point de loisirs. Ce que les salariés du tourisme attendent de l'Europe, c'est davantage de protection pour éradiquer l'exploitation.

 
  
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  Laurence J.A.J. Stassen (NI). - Voorzitter, dit nieuwe Europese beleidskader, een Europees toerismebeleid, is weer een typisch voorbeeld hoe Europa, ten koste van de lidstaten, meer macht naar zich toe probeert te trekken. Wat de Partij van de Vrijheid betreft, is toerismebeleid de primaire verantwoordelijkheid van de nationale lidstaten. Sinds wanneer zouden lidstaten zelf niet meer in staat zijn om toerismebeleid te voeren?

En belangrijker nog, er is geen sprake van dat toerisme een grensoverschrijdend probleem is waar Europa zich mee zou moeten bemoeien. In Brussel ziet men dit helaas anders. Ook de toeristische industrie moet in de toekomst bij gaan dragen aan de zogenaamde economische, sociale en territoriale samenhang van de Europese Unie.

Ook wordt in dit verslag de bijdrage van de toeristische sector aan de EU 2020-strategie met haar absurde klimaatdoelstellingen niet vergeten. Ik zal u een aantal voorbeelden van de plannen geven, Voorzitter. Zo moet de haalbaarheid worden onderzocht van een Europees merk voor kwaliteitstoerisme. Uiteraard zal de bureaucratische molen in Brussel dit kwaliteitstoerisme gaan definiëren en dus niet het land of de toeristen zelf. Ook moet het toerisme naar zogenaamde duurzame bestemmingen worden bevorderd en mogen afgelegen eilanden en buitengebieden straks gaan graaien uit de Brusselse subsidiepot.

Europa moet zich niet gaan bemoeien met de toeristische industrie. Laat dit gewoon aan de nationale lidstaten over. Die zijn prima in staat om te zorgen voor een gevarieerd en concurrerend toerismeaanbod.

 
  
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  President. − That concludes the Group speakers. I am now leaving the chair but can I just say that I was the first European Parliament rapporteur on tourism in 1984, all those years ago! Keep it up.

 
  
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  Inés Ayala Sender (S&D). - Señor Presidente, felicito en primer lugar al señor Fidanza por su informe, en el que se defiende el turismo competitivo e innovador, es verdad, pero también ético y sostenible.

Le agradezco que haya recogido nuestras demandas sobre las especiales necesidades de las regiones ultraperiféricas.

Felicito, igualmente, al Vicepresidente Tajani por su voluntad de recuperar el tiempo perdido en este sector. Nunca nos alegraremos bastante de haber conseguido una base legal en el Tratado de Lisboa, pero ahora toca asegurar los recursos económicos, la financiación.

Me alegra especialmente que se confirme la necesidad de aprovechar las estupendas lecciones del programa Calypso de turismo social para desapalancar o desenclavar la estacionalidad del sector, porque necesitamos fomentar el turismo de todos los europeos, sea cual sea su situación económica o social.

Y me felicito por los acuerdos con América Latina; y le apoyo en su política, que espero conceda facilidades y visados a estos turistas.

Me parece especialmente importante la especialización del turismo como avance en su calidad: turismo de patrimonio, termal y de salud, gastronómico, deportivo, rural e incluso de compras, ¿por qué no?

Me parecen también esenciales los avances en materia de accesibilidad de turistas con movilidad reducida, la mejora de los derechos de los turistas y el establecimiento de una estrategia de excelencia formativa y laboral para los trabajadores del sector junto con los interlocutores sociales.

Necesitamos buenos profesionales, pues son la garantía de liderazgo europeo en este sector.

Pero para todo ello ―repito― son necesarios recursos económicos. Tiene, desde luego, nuestro apoyo desde ahora para el debate sobre las perspectivas financieras. Por lo tanto, le pido, señor Tajani, que sea usted tan ambicioso como el sector se merece. Nosotros le apoyaremos.

 
  
  

VORSITZ: RAINER WIELAND
Vizepräsident

 
  
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  Gesine Meissner (ALDE). - Herr Präsident! Ich möchte direkt der Kollegin Stassen antworten, die als Einzige bis jetzt gesagt hat, wir bräuchten eigentlich keinen europäischen Tourismus. Ich glaube, wir brauchen ihn schon. Und er wird auch nicht die Wettbewerbsfähigkeit und Autonomie der einzelnen Mitgliedstaaten unterwandern. Es ist ja so, dass im Moment Europa Reiseziel Nr. 1 in der Welt ist, und das wollen wir natürlich auch bleiben. Wir wollen es bleiben bei aller Vielfalt, die wir haben. Welche Vielfalt wir in Europa haben, haben wir bei den bisherigen Redebeiträgen gesehen. Alleine die haben es schon lohnenswert gemacht, bei dieser Debatte dabei zu sein. Denn wenn jemand denkt, Europa in 10 Tagen, das reicht – also Akropolis, Tower, Eiffelturm und vielleicht Neuschwanstein in Deutschland –, dann irrt er. Europa bietet viel mehr und hat im Tourismus schon viel mehr entwickelt.

Ich möchte jetzt besonders auf etwas hinweisen – ich komme aus Norddeutschland –, das bei uns mit dabei ist. Wir haben Fahrradtourismus, wir haben auch naturnahen Tourismus, nicht nur Ferien auf dem Bauernhof, die ja auch wirklich Naturverständnis wecken, sondern z. B. auch Tourismus in ganz sensiblen Zonen wie dem Wattenmeer an der Nordsee. Das ist eine weltweit einmalige Zone. Dort kann man wirklich sehen, wie man durchaus neben Hauptschifffahrtswegen einen sehr sensiblen Tourismus entwickeln kann, der auch Verständnis für die Vielfalt der Natur weckt. So etwas brauchen wir mehr.

Was noch gar nicht oder wenig erwähnt worden ist: Wir haben auch z. B. alte Bergwerke, alte Industrieerbestätten, die man besichtigen kann und wo man viel über die Geschichte in Europa, über die Arbeitswelt erfahren kann. Also, es gibt ein ganz breites Spektrum, und da sollten wir überlegen: Wie können wir das nach draußen tragen, und wie können wir Europa so auch in Zukunft als Reiseziel sehr attraktiv halten?

 
  
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  Olga Sehnalová (S&D). - Vážený pane komisaři, kolegyně a kolegové, cestovní ruch vytváří zhruba 10 % HDP Evropské unie a zaměstnává okolo 12 milionů pracovníků. Vedle těchto údajů je třeba připomenout, že evropské destinace se pravidelně řadí k těm nejnavštěvovanějším a také nejoblíbenějším zemím. Evropa však stále nevyužila svůj obrovský potenciál jako jednotná značka kvality a udržitelného cestovního ruchu pro turisty ze třetích zemí. Především země skupiny BRIC vykazují již dnes nárůst v oblasti cestování do Evropské unie. Data zveřejněná Eurostatem ukazují, že při srovnání první poloviny roku 2009 a roku 2010 se počet návštěv z Ruské federace navýšil o 18 %, z Číny o 19 % a z Brazílie dokonce o 46 %. Čína má z těchto zemí dlouhodobě největší potenciál. Země s počtem obyvatel 1,3 miliardy navýšila podle statistik Světové organizace cestovního ruchu v roce 2009 výdaje na výjezdový cestovní ruch o 21 %. Abychom však mohli plně využít tento rostoucí potenciál, musíme turistům zajistit jednodušší vízovou politiku, jako jsou například turistická skupinová víza, a podpořit i individuální turistiku. Zároveň je třeba postupně odstraňovat sezónní charakter cestovního ruchu a představit značku Evropa jako celoroční destinaci, která může nabídnout jak přírodní, tak kulturní či průmyslové dědictví.

Pan zpravodaj Fidanza klade na tento přístup velký důraz, proto jeho zprávu plně podporuji, a jemu i všem stínovým zpravodajům chci poblahopřát a poděkovat za odvedenou práci.

 
  
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  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE). - Señor Presidente, señor Comisario, voy a apoyar este informe porque considero que es un exponente de varios de los principios que deberían guiarnos siempre en la construcción europea.

El informe parte del reconocimiento de que nuestras diferentes tradiciones, costumbres y hasta lenguas son una expresión de nuestra diversidad pero, además, un activo económico que alcanza su máxima visibilidad en la industria turística.

Por eso, el informe parte de la base de recoger de abajo hacia arriba esa diversidad, potenciarla, utilizando para ello la formación, la innovación y las nuevas tecnologías, y construir así una marca común europea de turismo de calidad. Es la concreción del turismo de las tres claves de la Estrategia 2020: desarrollo inteligente, sostenible e integrador.

Una expresión de estos principios es el Basque Culinary Center que se inaugura esta semana en Donostia–San Sebastián. La Universidad de Mondragón y los cocineros vascos han creado, con el apoyo de las instituciones públicas, la primera Facultad de Ciencias Gastronómicas y un centro de investigación e innovación en alimentación y gastronomía: calidad y formación al servicio de los valores que deben caracterizar la marca europea del turismo.

 
  
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  Hubert Pirker (PPE). - Herr Präsident, Herr Kommissar, liebe Kolleginnen und Kollegen! Wir alle wissen, dass Tourismus ein Wirtschaftszweig von ganz elementarer Bedeutung ist. Wir haben eine Fülle von Vorschlägen bekommen, wie wir gemeinsam den Tourismus europaweit konkurrenzfähig halten können. Ein wichtiger Teil ist der Ausbau des Qualitätstourismus. Hier sollten wir einige Prioritäten setzen, damit wir diesen Qualitätstourismus ausbauen.

Als Erstes müssen wir in die Qualifizierung des Personals mehr als bisher investieren. Wir müssen Barrieren abbauen, damit wir neue Märkte erschließen, z. B. über die erleichterte Ausstellung von Touristenvisa. Wir müssen dazu übergehen, dass die Hotelklassifizierungssysteme schrittweise harmonisiert werden. Wir müssen vor allem aber auch schauen, dass Schulferien besser koordiniert werden, um Staus zu vermeiden und die Betriebe besser auszulasten.

Als Letztes sollten wir versuchen, aus der Fülle der Programme, die uns zur Verfügung stehen, einen Schwerpunkt zu setzen, ein Investitionsprogramm in die Tourismusförderung. Insgesamt ...

(Der Präsident entzieht dem Redner das Wort.)

 
  
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  Janusz Władysław Zemke (S&D). - Panie Przewodniczący! Bardzo chciałem podziękować za możliwość zabrania głosu w tej ważnej debacie.

Otóż ja oceniam bardzo pozytywnie fakt, że nasz Parlament zajął się sprawami turystyki w sposób kompleksowy, podobnie jak to czyni od pewnego czasu Komisja Europejska. Także w moim państwie, w Polsce, sektor turystyczny ma coraz większe znaczenie zarówno społeczne, jak i gospodarcze. Wydaje mi się, że szczególnie ważne jest to, żebyśmy w całej Unii promowali oferty o charakterze coraz bardziej zróżnicowanym, a także by zachęcać w Unii do przedłużania sezonu turystycznego i by tworzyć sprzyjające temu warunki finansowe i prawne. Powinniśmy także aktywniej niż do tej pory walczyć i zabiegać o turystów spoza Unii. Moim zdaniem jedną z ważniejszych kwestii jest tutaj przełamywanie barier dotyczących wiz. Tutaj powinny nastąpić bardziej dynamiczne zmiany w całej Unii.

 
  
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  Michael Cramer (Verts/ALE). - Herr Präsident! Tourismus, das wissen wir, kann auch Tourismus zerstören. Deshalb müssen wir Ökonomie und Ökologie auch beim Tourismus miteinander verbinden. Wir wissen, dass der Radtourismus seit zwei Jahrzehnten um mehr als 20 Prozent pro Jahr wächst und dass vor allen Dingen die Radtouristen mehr Geld ausgeben als die Autotouristen, was insbesondere die lokale Wirtschaft fördert. Ich begrüße ausdrücklich das Programm von Kommissar Tajani für Kulturwege und würde Sie bitten, auch den Iron Curtain Trail in diese Routen mit einzubeziehen, denn die Kultur der Spaltung Europas kann man an diesem 9 000 Kilometer langen Radweg von der Barentssee zum Schwarzen Meer durch 20 Länder wunderbar darstellen.

Aber wir müssen uns auch um die Gelder kümmern. Wir haben analysiert, dass 60 Prozent der Transportgelder in die Straße gehen, nur 20 Prozent in die Schiene und 0,7 Prozent in die Fahrradinfrastruktur. Die brauchen wir natürlich auch, die können wir fördern, und deshalb sagen wir: Wir wollen mindestens 15 Prozent des Budgets für den Radtourismus und für Wanderungen haben. Dann können wir auch die Basis liefern für einen Ökotourismus, der sowohl der Ökonomie als auch der Ökologie dient.

 
  
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  Jaroslav Paška (EFD). - Napriek tomu, že odvetvie cestovného ruchu je významným a stabilným zdrojom príjmov pre krajiny Európskej únie, je dobré hovoriť o možnostiach zvýšenia jeho potenciálu.

Jedným z efektívnych a dostupných opatrení, ktorými môžeme v krátkom čase zvýšiť príjmy v cestovnom ruchu, je, myslím si, pružnejšia vízová politika Únie. Skúsenosti z obdobia, keď moja krajina neuplatňovala voči svojim východným susedom vízové obmedzenia, nám ukázali, že obyvatelia Ukrajiny, Ruska, ale aj ďalších krajín z tejto oblasti majú veľký záujem o spoznávanie života vo vyspelej Európe.

Po spustení schengenskej hranice a zavedení povinných víz pre návštevníkov z východu príjmy nášho cestovného ruchu veľmi výrazne poklesli. Preto som presvedčený, že väčšia otvorenosť a pružnejšia vízová politika Únie voči krajinám s dynamickým hospodárskym rastom by pomerne rýchlo priniesla významné množstvo nových zákazníkov pre európske spoločnosti pracujúce v oblasti cestovného ruchu.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE). - Senhor Presidente, Senhor Comissário, o turismo necessita de uma abordagem europeia clara e coordenada, com olhar atento às potencialidades e desafios que os diferentes modos turísticos têm para nos oferecer.

A diversidade turística que a União Europeia apresenta é de tal maneira rica que permite um crescimento exponencial deste sector e da própria competitividade da União Europeia. Uma aposta neste sector-chave, que representa 10 % do PIB e cerca de 12 % do emprego na União Europeia, permitirá criar não só o valor acrescentado europeu, como também fazer face à crise económica em que nos encontramos.

Provenho de uma região ultraperiférica, a Madeira, onde o turismo é a principal actividade económica. E, por isso, a criação de uma rubrica específica para o sector no quadro financeiro 2014-2020 é indispensável para um crescimento coeso e sustentável do turismo, que é composto essencialmente por pequenas e médias empresas.

A concretização de uma verdadeira política europeia do turismo, sustentável e diversificada, necessita de um plano estratégico concreto, com calendário, acções e financiamento bem definidos, capaz de reforçar a visibilidade e a qualidade do sector turístico na União Europeia.

 
  
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  Sergio Gutiérrez Prieto (S&D). - Señor Presidente, soy concejal de un pequeño pueblo del centro de España y, si es verdad que el sector turístico supone una oportunidad para el conjunto de la Unión Europea, ésta es mucho más relevante para el conjunto de nuestras zonas rurales por tres razones: la primera, porque diversifica la economía, suponiendo una nueva oportunidad para las mujeres y los jóvenes, lo que supone también una política para fijar la población en nuestras zonas rurales; porque son actividades, también, totalmente complementarias de las actividades del sector primario, incluso las refuerzan en el caso del agroturismo, y porque, a diferencia del sector costero, no hay tanta estacionalización, por lo que también puede suponer nuevos empleos de mayor duración y de mayor calidad.

Por eso quiero destacar que este informe no debe caer en el error de marcar una estrategia europea basada, una vez más, en el sector costero o en el sector urbano, y apostar por lo rural, sobre todo en lo que se refiere a su competitividad, a inversiones, a formación, a innovación, a su apuesta por la excelencia y la uniformidad de los criterios de calidad y por una mayor visibilidad, también, incorporando de manera transversal el turismo rural en todas y cada una de las acciones que lleva a cabo la Comisión.

Por lo tanto, quiero felicitar a la Comisión y al ponente por esta iniciativa y por este informe.

 
  
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  Γεώργιος Κουμουτσάκος (PPE). - Κύριε Πρόεδρε, κύριε Επίτροπε, είναι μια ιδιαίτερα ευτυχής συγκυρία που σήμερα συζητάμε την έκθεση για τον τουρισμό και αύριο θα την ψηφίσουμε εδώ στην Ολομέλεια, δηλαδή την «Ευρωπαϊκή Ημέρα Τουρισμού». Είναι μια πολύ καλή έκθεση και πιστεύω ότι δίνει τη στήριξη που απαιτείται στον Επίτροπο τον οποίον θέλουμε ακόμη πιο φιλόδοξο στον τομέα του τουρισμού.

Ζήτησα το λόγο για να θέσω ένα θέμα: το θέμα του σήματος της Ευρωπαϊκής Πολιτιστικής Κληρονομιάς. Είναι πολύ σημαντικό, ενισχύει την ανταγωνιστικότητα του ευρωπαϊκού τουρισμού, αλλά για να γίνει αυτό θα πρέπει οι χώροι που χαρακτηρίζονται ως ευρωπαϊκή πολιτιστική κληρονομιά να μένουν ανοικτοί όλον τον χρόνο και θα πρέπει να ενθαρρύνουμε τα κράτη μέλη να το διασφαλίσουν. Θα πήγαινα και ένα βήμα πιο πέρα: να τιμωρούνται με την αφαίρεση του σήματος εκείνοι οι χώροι πολιτιστικής κληρονομιάς που για οποιονδήποτε λόγο δεν θα είναι επισκέψιμοι όλες τις ημέρες του χρόνου.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D). - Mâine sărbătorim Ziua Internaţională a Turismului, iar Forumul pentru Dunăre din Parlamentul European va organiza o dezbatere cu tema „Turismul în Regiunea Dunării” pentru a pune în valoare potenţialul turistic al acestei regiuni. Dezvoltarea transportului şi a turismului pe căile navigabile interioare poate contribui la dezvoltarea durabilă a turismului cultural, a turismului în natură şi a turismului de recreere.

O politică europeană eficientă în domeniul turismului are nevoie de o strategie, de un plan de acţiune, dar şi de resurse financiare adecvate. Relansarea turismului, parte integrantă a politicii industriale europene, reprezintă un obiectiv strategic pentru ocuparea forţei de muncă.

Recunoscând legătura strânsă dintre turism şi transporturi, solicităm Comisiei şi statelor membre să modernizeze infrastructura naţională, regională şi transfrontalieră pentru diversele moduri de transport. Susţinem promovarea sistemelor integrate de vânzare electronică a biletelor pentru diferite mijloace de transport şi solicităm o cartă a drepturilor şi responsabilităţilor turiştilor, care să cuprindă principii privind accesibilitatea, furnizarea de informaţii, transparenţa preţurilor şi compensaţiile. Nu în ultimul rând, condiţiile de muncă sunt esenţiale pentru calitatea serviciilor turistice.

 
  
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  Marian-Jean Marinescu (PPE). - Raportul propune elaborarea unei carte a drepturilor şi responsabilităţilor turiştilor care să cuprindă, printre altele, principiile privind accesibilitatea, privind furnizarea informaţiilor referitoare la preţuri şi compensaţii în mod transparent. Este necesară protejarea drepturilor turiştilor, iar elaborarea unei carte care să cuprindă toată legislaţia existentă azi la nivel european privind drepturile consumatorilor este un prim pas în această direcţie.

Introducerea contractului standard între turist şi operator la nivel european ar fi, în opinia mea, următorul pas logic în calea armonizării şi protejării drepturilor turiştilor europeni. Foarte importantă este şi nevoia de armonizare a clasificării hotelurilor prin identificarea de standarde minime comune. Această armonizare constituie, alături de alţi factori, baza pentru asigurarea drepturilor turiştilor.

 
  
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  Lara Comi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi congratulo con l'on. Fidanza per l'ottimo lavoro svolto. Infatti, nella sua relazione abbiamo ottime proposte e sono sicura che la Commissione europea le prenderà in seria considerazione.

Sono dell'idea che dovremmo avere un approccio duale integrato: da un lato, migliorare l'immagine del turismo europeo agli occhi del mondo attraverso la promozione del nostro patrimonio comune ma, dall'altro, sostenere e valorizzare al meglio le tipicità di ciascuno Stato membro; un esempio per tutti, le spiagge italiane uniche e irripetibili nel loro genere.

Pertanto sono favorevole a un'introduzione di un marchio europeo purché nel contempo si promuovano le caratteristiche nazionali. Passando agli aspetti del mercato interno, sono ben lieta di prendere atto che sia stata accolta la proposta di armonizzare la classificazione degli alberghi che consentirebbe senz'altro di innalzare gli standard di qualità e di rafforzare la protezione dei consumatori. Inoltre, l'idea avanzata dalla commissione IMCO ma, ahimé, non accolta nella relazione di creare una lista bianca di tour operator, a mio avviso non va scartata e spero che in futuro possa essere ripresa in considerazione.

 
  
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  Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione. − Signor Presidente, onorevoli deputati, grazie anche per quest'ultima sottolineatura del numero dei parlamentari che volevano partecipare a questo dibattito, è la dimostrazione che la politica del turismo è una politica prioritaria per quanto ci riguarda, fa parte della politica a sostegno dell'imprenditoria e mi fa piacere che molti tra voi abbiano sottolineato l'importanza e il sostegno da dare alle piccole e medie imprese e alle microimprese che operano in questo settore.

È, come sapete, mio impegno prioritario quello di sostenere il mondo imprenditoriale e, ripeto, come ho detto nel corso del primo intervento – per me il settore del turismo fa parte a pieno titolo del settore dell'impresa e dell'industria. Molte cose che sono state dette nel corso del dibattito coincidono perfettamente con la posizione della Commissione – ripeto – c'è una perfetta sintonia e questo non fa altro che rinforzare un'azione congiunta tra Commissione europea e Parlamento europeo, e chi più di me può esserne lieto dopo essere stato seduto per quindici anni sui banchi del Parlamento.

Insieme potremo realizzare una politica per la crescita della politica turistica, di uno sviluppo coordinato che, ripeto, non viola i principi di sussidiarietà: le competenze delle regioni e degli Stati membri, lo ripeto, rimangono quelle che sono. La politica europea e il coordinamento europeo, una governance europea servono soltanto a dare un valore aggiunto, servono certamente a valorizzare e a sviluppare il mercato interno, ma servono anche ad attirare più turisti dai paesi più ricchi verso l'Unione europea.

Per questo sto lavorando intensamente nei confronti dell'America Latina, sto lavorando nei confronti del Brasile, dell'India, della Russia e della Cina. È chiaro, il problema dei visti, come hanno sottolineato molti degli oratori, è un problema chiave. La Commissione europea l'ha sostenuto, siamo fortemente impegnati, ne abbiamo parlato nei Consigli informali con i ministri del turismo: c'è un problema per quanto riguarda la sicurezza.

La mia posizione è che certamente un terrorista non si preoccupa, non ha problemi per trovare un visto, credo invece che si debba fare uno sforzo ulteriore per cercare di risolvere il problema o, quantomeno, facilitare il rilascio di visti. Condivido assolutamente l'impegno per la bassa stagione in modo che gli alberghi e tutti gli impianti turistici possano essere aperti il più possibile e da qui anche i progetti pilota che stiamo avviando – ripeto – quello dell'America Latina è significativo per quanto mi riguarda.

Condivido anche il fatto che si debbano sfruttare tutti i settori per attirare turisti, compreso il settore dello sport. Non è un caso che nel documento della Commissione europea si parli delle Olimpiadi di Londra come evento da valorizzare – come dell'Expo di Milano – insomma, tutto quello che l'Europa può offrire deve diventare strumento per far crescere le presenze turistiche.

Condivido appieno l'azione forte per un turismo ecologico, il turismo deve essere anche uno strumento per valorizzare l'ambiente dell'Europa, per valorizzare il patrimonio naturale, sia esso costiero o montano, e come è stato sottolineato mi affascina anche l'ipotesi di valorizzare il turismo in bicicletta, che è un settore che sta prendendo sempre più piede.

L'altro giorno, in occasione della mia visita ufficiale a Bucarest, ho parlato a lungo con il ministro del turismo che ha avviato un progetto per lo sviluppo del turismo in bicicletta proprio nella capitale della Romania. Come condivido l'ipotesi di dover valorizzare settori come il delta del Danubio, e valorizzare anche paesi che apparentemente non sono in prima linea per quanto riguarda la politica turistica. Ma l'Europa è in grado di offrire in ogni paese un patrimonio eccezionale.

Sono ben lieto che paesi come la Polonia si stiano impegnando fortemente anche con il Vertice del 6, come ha fatto la Presidenza ungherese in passato, a favore di una politica turistica europea che rappresenta certamente un valore aggiunto per la crescita della nostra economia. Quindi non posso che rallegrarmi con l'on. Fidanza e tutti i parlamentari – anche la presenza in quest'Aula di tanti parlamentari in dibattiti a quest'ora è una rarità – quindi vuol dire che il tema è di straordinario interesse.

Sottolineo – rassicurando anche gli oratori del gruppo S&D – sull'impegno forte per la tutela del lavoro, per il rispetto dei lavoratori, e ho insistito, nel corso del mio intervento, su quanto sia importante per la crescita dell'occupazione il settore turistico, soprattutto per l'occupazione giovanile. Come intendo continuare a impegnarmi, come ho fatto quando ero Commissario ai trasporti, per la tutela dei diritti di tutti coloro che viaggiano, compresi i turisti.

Vi ricordo che, fortunatamente, anche con il sostegno del Parlamento, siamo riusciti ad approvare la carta dei diritti del passeggero, soprattutto per i passeggeri a mobilità ridotta, in tutti i settori del trasporto. Intendo utilizzare questo lavoro anche per sviluppare – come avevamo fatto anche per il settore del trasporto aereo – dei pacchetti turistici; credo che quest'azione, che avevo avviato come Commissario ai trasporti, potrò continuarla anche come Commissario all'industria e al turismo. Perché non si dice mai, ma sono Commissario con una delega all'industria, all'impresa e al turismo.

Ripeto, tutti i settori devono essere valorizzati, comprese le caratteristiche particolari, penso al turismo gastronomico, compresi i magnifici ristoranti forse tra i migliori d'Europa che sono a San Sebastián. Quindi ogni realtà europea rappresenta un valore aggiunto che pertanto è bene presentare. E infine rispondo, concludendo, a chi è preoccupato di un'invasione della Commissione europea: non ho una concezione invasiva della Commissione e dell'Unione, ma l'Europa può rappresentare un valore aggiunto.

Magari vi sono bellissime realtà dell'Unione europea che meritano di essere visitate, ma che non sono conosciute al grande pubblico cinese o al grande pubblico russo o al grande pubblico del Sudamerica. Visitare l'Europa significa anche visitare questa realtà, quest'altra realtà meno conosciuta, significa dare attraverso l'Europa una possibilità anche di sviluppare il principio di sussidiarietà nel settore del turismo.

Questo è quello che intendo fare e non posso, ancora una volta, non ringraziare l'on. Fidanza per la sintonia che con il suo testo ha voluto dare alla politica del Parlamento europeo con quella della Commissione. Posso rassicurare tutti i parlamentari che sarà mio impegno forte continuare a lavorare perché ci sia una sempre maggiore forza per la politica turistica, che possa diventare veramente un settore chiave per la crescita, la competitività, l'occupazione e la tutela dell'ambiente della nostra Unione europea.

 
  
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  Carlo Fidanza, relatore. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, io voglio davvero ringraziare i tanti colleghi che hanno voluto intervenire e quelli che purtroppo non hanno potuto farlo e ringrazio per i contributi propositivi che hanno contrassegnato tutto questo percorso negli ultimi mesi e anche questo dibattito e voglio ringraziare il mio gruppo in primis, ma tutti i gruppi politici per aver reso possibile questo dibattito.

Non so se qualcuno di voi si è accorto, o forse pochi sanno, che fino a pochi giorni fa questo dibattito non ci sarebbe stato e abbiamo voluto insistere con forza perché se ne parlasse in occasione peraltro di questa fortunata coincidenza con la Giornata europea del turismo ed essendo questa la prima relazione post Lisbona. Credo che la vostra partecipazione oggi sia la testimonianza del fatto che abbiamo fatto bene ad insistere.

Come non lasciar cadere questo lavoro ed essere costantemente da pungolo al lavoro della Commissione? Innanzitutto sostenendo quello che è già stato messo in moto, perché quando noi abbiamo iniziato questo nostro lavoro la Commissione ha attivato una serie di iniziative che sono già in corso. Si è parlato prima, ad esempio, del tema del marchio di qualità: esiste già un tavolo di lavoro con gli operatori del settore – quindi senza nessuna volontà di prevaricare il principio di sussidiarietà o di imporre dall'alto delle soluzioni non condivise – che è in corso e che è già stato attivato e rispetto ai lavori del quale noi possiamo dare un contributo.

Abbiamo la questione finanziaria – lo dicevamo prima – a partire dal bilancio del 2012 ci sono importanti progetti pilota sul turismo culturale, sul patrimonio industriale, sul turismo e accessibilità, che sono stati presentati da alcuni colleghi e che possono essere sostenuti da tutto il Parlamento per investire alcune risorse su aspetti importanti, le prospettive finanziarie 2014-2020.

E poi, io credo – finisco Presidente – che noi avremo anche la possibilità nei prossimi mesi di poter sviluppare alcuni aspetti specifici che abbiamo tratteggiato in questa relazione che traccia uno scenario, ma che potranno essere approfonditi con relazioni d'iniziativa specifiche perché riteniamo che siano meritevoli di essere ulteriormente... (il Presidente interrompe l'oratore).

 
  
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  Der Präsident. − Die Aussprache ist geschlossen.

Die Abstimmung findet am Dienstag, 27. September 2011, um 12.30 statt.

Schriftliche Erklärungen (Artikel 149)

 
  
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  Elena Băsescu (PPE), în scris. – Evoluțiile economice recente au evidențiat necesitatea unei strategii europene coerente în domeniul turismului. Aceasta ar trebui sa răspundă problemelor de natură socială, de coeziune teritorială și de protecție a patrimoniului natural și cultural. În același timp, este importantă dezvoltarea politicii regionale în sprijinul acestui domeniu. Strategia UE pentru Regiunea Dunării, o inițiativă româno-austriacă, reprezintă un model în acest sens. Un prim rezultat al implementării ei în țara noastră este inaugurarea mini-portului de la Sfântu Gheorghe chiar weekendul trecut.

Totodată, este necesar ca Europa să valorifice resursele de turism ecologic. Romania, spre exemplu, intenționează să înființeze o rețea națională de trasee cicloturistice în zonele cu peisaje pitorești. Promovarea brandului de țară al României prevede diversificarea serviciilor astfel încât numărul turiștilor străini să se dubleze până în 2015.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. – Într-un clasament recent al celor mai admirate 50 de ţări la nivel mondial, regăsim 7 state ale Uniunii între primele 10 destinaţii. Este o dovadă evidentă că Europa are un potenţial turistic şi cultural semnificativ, dar care mai are încă posibilităţi de exploatare, în ciuda crizei economice.

Consider că UE şi statele membre pot identifica noi modalităţi de a atrage turiştii străini în Europa şi pot încuraja o mai bună mobilitate a turiştilor în interiorul Uniunii Europene, mai ales în contextul unor evenimente culturale sau sportive majore. Europa multiculturală are încă multe locuri cu tradiţii de văzut, dar şi monumente şi locuri mai puţin incluse în circuitele turistice clasice, ce trebuie vizitate în contextul unor asemenea evenimente. În plus, operatorii de turism trebuie încurajaţi şi sprijiniţi în atragerea de turişti din statele non UE, pentru ca turismul să continue să fie un mare contribuitor la produsul intern brut al statelor europene.

 
  
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  Robert Dušek (S&D), písemně. – Cestovní ruch představuje 10 % HDP Evropské unie a zajišťuje pracovní zařazení a obživu pro 12 % evropských občanů. Cestovní ruch je rovněž nejcílenějším prostředkem pro zlepšování šíření a propagace Evropy ve světě jako jednotné destinace s jedinečnou specifičností a rozmanitostí jejích regionů. Pro podporu udržitelnosti a konkurenceschopnosti evropského cestovního ruchu je nutné pracovat na vzdělávání a odborné kvalifikaci osob pracujících v oblasti cestovního ruchu a investovat do inovací a nových technologií. V této souvislosti považuji program Erasmus pro mladé podnikatele za vhodný nástroj pro rozvoj nových schopností a dovedností mladých, kteří by následně měli být schopni zajistit nejen obživu sami sobě, ale i vytvořit pracovní místa pro další osoby ve svém okolí.

Pro evropský cestovní ruch je nezbytné postupně prodlužovat jeho sezónnost. Vhodným prostředkem by mohl být program Calypso, který by určitým kategoriím osob (mladí, staří, postižení) zabezpečil přístup k cestovnímu ruchu v období mimo hlavní sezóny. V současné době spěchu a shonu bude v budoucnu stále více stoupat zájem o venkovský cestovní ruch a agroturistiku, přírodní cestovní ruch a lázeňský a zdravotní cestovní ruch. Je nutné, abychom byli na tuto změnu připraveni a evropský cestovní ruch nabízel adekvátní možnosti odpočinku nejen evropským občanům.

 
  
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  Luis de Grandes Pascual (PPE), por escrito. – Me gustaría comenzar agradeciendo al ponente, Carlo Fidanza, el excelente informe y el trabajo realizado a la hora de incorporar las numerosas ideas expresadas en esta cámara para hacer del turismo europeo un activo esencial en nuestra economía.

El Turismo representa una de las mayores fuentes de ingreso de la Unión, y en mi país, España, es fundamental una política de turismo sólida que siga atrayendo a turistas de todas partes del mundo y contribuya a fomentar el crecimiento económico en una época de crisis.

Por primera vez el Parlamento se ha expresado políticamente sobre este tema y lo ha hecho apoyando el trabajo de la Comisión, pero a su vez, aportando nuevas ideas que enriquecen la futura política turística tras la aprobación del Tratado de Lisboa.

No se trata de armonizar, una cuestión vetada por el propio Artículo 195 del Tratado, sino de complementar las políticas nacionales para mejorar la calidad de los servicios, para acoplar la "marca europea" a la nacional, para desarrollar líneas presupuestarias que refuercen las políticas nacionales.

Con miras a luchar contra la desestacionalidad del sector, he contribuido a dar un mayor protagonismo al turismo social, prestando especial atención al turismo de mayores desde la experiencia española. He considerado fundamental el apoyo a las Pymes y el desarrollo del espíritu empresarial del sector, como fuente generadora de empleo.

Se trata de consolidar la imagen y la visibilidad de Europa como conjunto de destinos sostenibles y de calidad y de fomentar la competitividad del sector turístico.

En un mundo globalizado donde nuevos mercados se abren camino, el Parlamento tiene una oportunidad innegable de mantener a Europa como primer destino turístico del mundo y contribuir al crecimiento económico a través del acercamiento entre culturas.

 
  
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  Gaston Franco (PPE), par écrit. – En tant que rapporteur pour avis pour le PPE en commission ITRE, je souhaiterais féliciter Carlo Fidanza pour son excellent rapport, élément fondateur d'une véritable stratégie européenne pour dynamiser et compléter l'action des Etats membres dans le domaine du tourisme. Il s'agit d'une industrie clé, source de croissance et de création d’emplois. L'Europe a besoin d'un tourisme en phase avec la modernité, les évolutions de la demande mondiale et celles de nos sociétés. Un tourisme qui soit innovant et compétitif mais aussi respectueux de l'environnement, des cultures et des spécificités locales. Dans un contexte de concurrence des destinations au niveau international, nous avons tout intérêt à mettre en avant nos atouts, nos métiers, nos savoir-faire, et à mieux communiquer sur nos singularités européennes ou nationales. A ce titre, la création récente d'une fête de la gastronomie française le premier jour de l'automne est une excellente initiative qu'il convient de saluer. Tourisme durable, tourisme culturel, tourisme d'affaires et de congrès, tourisme de santé, telles sont les priorités. Structurons aussi la coopération euro-méditerranéenne en matière de tourisme au lendemain du printemps arabe. Nous avons tout à construire ensemble pour amener la prospérité en Méditerranée sur la base de standards et de projets communs.

 
  
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  Jolanta Emilia Hibner (PPE), na piśmie. – Szanowny Panie Przewodniczący! Kierunek rozwoju turystyki jest wspólnym podejściem na poziomie europejskim, przy jednoczesnym poszanowaniu różnorodności sytuacji państw członkowskich. Rozwój turystyki europejskiej, a także jej konkurencyjność skierowana jest na Europę środkowo-wschodnią. Są to kraje, które w ostatnich latach przystąpiły do Unii Europejskiej. Należy przewidzieć finansowanie ze środków europejskich, a także zwiększyć nakłady na kulturę. Nowe wyzwania, które stawia sobie Europa to rozwój gospodarczo-turystyczny oraz elastyczność w zależności od uwarunkowań. Zabytkowe zakłady przemysłowe w Polsce i innych krajach Europy to promocja regionów i miast, a także powstanie nowych centrów, obiektów historyczno-kulturowych. Hale przemysłowe m.in. w Łodzi zostały przebudowane na nowoczesną bazę hotelowo rekreacyjną lub też infrastrukturę handlową. Nowym elementem rozwoju turystyki jest rekultywacja terenów poprzemysłowych. Utworzenie sztucznych jezior w wyrobiskach, budowa sztucznych plaż, ścieżek rowerowych, zalesianie, tworzenie parków, przekształcanie hałd kopalnianych w stoki narciarskie to przykłady wykorzystania terenów poprzemysłowych dla potrzeb turystyki.

 
  
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  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. – Turystyka to gałąź gospodarki przynosząca milionowe wpływy na całym świecie. Europa, zwłaszcza w obliczu ogromnego kryzysu, nie może sobie pozwolić na zaprzepaszczenie takich możliwości. Niektóre z europejskich regionów mają szansę obronić się same dzięki swojej atrakcyjności i bazie turystycznej. Są jednak te, które mimo olbrzymich walorów nie są odpowiednio promowane, bądź przygotowane do obsługi turystów. Dlatego tak ważne są działania wspierające rozwój infrastruktury oraz marketing zapewniający promocję. Dużą szansą dla tej gałęzi gospodarki jest rozwój agroturystyki. Przy umiejętnych inwestycjach, to możliwość stworzenia wielu nowych miejsc pracy na wsi oraz zapewnienie turystom możliwości obcowania z naturą oraz zdrowego wypoczynku. To także okazja do promowania produktów regionalnych, kultury i tradycji, a także rolnictwa ekologicznego.

 
  
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  Jaromír Kohlíček (GUE/NGL), písemně. – Cestovní ruch je jedním z nejvýznamnějších faktorů terciální sféry a je tím odvětvím, jehož absorpční kapacita není dosud jednotlivými státy Evropské unie odpovídajícím způsobem doceněna. Je dobře, že se tímto odvětvím zabývá stále více subjektů, a že mu Evropská komise a Evropský parlament v posledním období věnují pozornost. Zejména změna skladby populace, ať už v Evropě nebo v celém světě, přináší pro cestovní ruch řadu nových příležitostí. Jsou zde významné skupiny (handicapovaní, důchodci), které kladou na provozovatele zařízení cestovního ruchu zvláštní nároky. V posledních letech se hodně hovoří o sociálním cestovním ruchu a objevují se nové segmenty zákazníků v rozvojových zemích. To vše klade na EU jako jednu z nejvýznamnějších destinací velké nároky z hlediska zlepšení kvalifikační struktury zaměstnanců v odvětví, podpory diverzifikace turistické nabídky i oblasti koordinace rozvoje celého odvětví. 21 přepokládaných kroků, které jsou obsaženy ve zprávě Carla Fidanzy, může být dobrým základem pro konkrétní kroky jednotlivých členských států i pro koordinované úsilí na úrovni Evropské unie. Zejména nové „ochranné známky“ a inovace nabízených balíčků typu různých „cest“, ať již s kombinovanou přepravou nebo cyklistickou, automobilovou, vlakovou či vodní dopravou mohou být významným impulsem pro další rozvoj odvětví. EU musí zvýšit úsilí o udržení pozice světové destinace číslo jedna.

 
  
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  Jan Kozłowski (PPE), na piśmie. – Zgodnie z niektórymi prognozami do 2020 r. liczba osób w wieku powyżej 65 lat osiągnie 20 % populacji. Ta część społeczeństwa dysponuje potencjalnie wysoką siłą nabywczą i dysponuje wolnym czasem, ale jednocześnie wymaga wyspecjalizowanej oferty turystycznej. Rok 2012 został ogłoszony Europejskim Rokiem Aktywnego Starzenia się. Będzie to szczególna okazja do zwrócenia uwagi na potrzeby i preferencje tej grupy wiekowej, oraz promowanie różnych form aktywności i sposobów spędzania czasu wolnego, adresowanych do osób starszych. Przydatnym byłoby więc opracowanie odpowiedniej strategii i skorzystanie z naszych możliwości oraz potencjału w celu stworzenia obrazu Unii Europejskiej, jako atrakcyjnego i wysokiej jakości miejsca wypoczynkowego. Aby to osiągnąć, musimy dysponować wysoko wykwalifikowaną kadrą, zdolną do adaptacji do nowych technologii i nowych oczekiwań rynku. Według opinii Komitetu Regionów w sprawie turystyki, kluczową rolę w tworzeniu miejsc pracy w omawianym sektorze odgrywają młodzi ludzie, czyli grupa, w której problem bezrobocia budzi dziś szczególne zaniepokojenie. Według Komisji Europejskiej, co piąta młoda osoba w wieku poniżej 25 lat w UE jest bezrobotna. Dlatego uważam, że należy promować ideę przedsiębiorczości, a także kształcenia i szkolenia zawodowego, przygotowując ofertę zarówno dla młodych ludzi, rozpoczynających swoją karierę, do tych, którzy już pracują w dziedzinie turystyki, jak również tych, którzy chcą doskonalić swoje umiejętności.

 
  
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  Ádám Kósa (PPE), írásban. – Tisztelt Kollégák! Gratulálni szeretnék Carlo Fidanza képviselő társamnak jelentéséhez. A mai nehéz gazdasági körülmények között elengedhetetlenül fontos a munkahelyteremtési lehetőségek lehető legteljeskörűbb kiaknázása. Ezért Európa számos régiójában a turizmus fejlesztésének, fenntarthatóvá és vonzóvá tételének kulcsfontosságú szerepe van. Felhívnám ugyanakkor a figyelmet arra is, hogy elöregedő társadalomban élünk, a 60 éven felüliek aránya már ebben az évtizedben 70%-kal fog növekedni. Így egyre hangsúlyozottabban jelenik meg nem csak az akadálymentes és hozzáférhető turizmus iránti igény, hanem az idősek aktív outdoor tevékenységek iránti igénye is. Carlo Fidanza felismerte ezen kritériumok fontosságát, s beépítette jelentésébe az akadálymentességre és a mindenki által hozzáférhető turizmusra vonatkozó javaslataimat, lehetővé téve ezáltal a kisgyermekes családoknak, idős embereknek és az Európában élő 80 millió fogyatékossággal élő állampolgárnak, hogy egyenlő esélyekkel férjenek hozzá e terület szolgáltatásaihoz, aktívan tölthessék jól megérdemelt pihenésüket, s ezáltal piaci keresletet generáljanak az európai turizmus számára.

 
  
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  Alajos Mészáros (PPE), írásban. – A Lisszaboni szerződés ratifikálását követően a turizmus jelentőségét is az Európai Unió hatáskörébe sorolja. Nem véletlenül, hiszen az idegenforgalom egy olyan ágazat, mely pozitív befolyással bírhat az Európai Unió gazdasági növekedésére, serkentően hathat a munkahelyteremtésre és hozzájárulhat a fejlődéshez is. Ebből kifolyólag nem mindegy, hogy milyen erőfeszítéseket teszünk annak érdekében, hogy megszilárdítsuk az európai idegenforgalmat, valamint megőrizzük versenyképességét. 2008-ban összesen több mint 370 millió turista érkezett az EU tagországaiba, mely a világ turistaforgalmának a 40%-át tette ki. Elmondhatjuk tehát, hogy Európa az első számú turisztikai célpont a pihenni vágyók körében. Óriási potenciál rejtőzik még az európai turizmusban, kiváló földrajzi helyzetünknek köszönhetően, melyet feltétlenül ki kell használnunk. Úgy gondolom, hogy az egész unió területén olyan dolgokat tudunk kínálni, melyek egyedülállóak az egész világon. Itt van például az egészségügyi turizmus. Közép-Európának hatalmas gyógyvízkészletei vannak, kiváló gyógyfürdőket találunk a térségben, amelyek máshol nincsenek. Közös fellépésre van szükségünk, hogy együtt népszerűsíteni tudjuk történelmünket, keresztény kultúránk gyökereit. Be kell tudnunk mutatni különböző vidékeink gasztronómiáját. Meg kell találunk a lehetőségét, hogy eladathatóbbá váljon Európa. Szorgalmaznunk kell az idegenforgalom uniós szintű támogatását, valamint a tagállamok közötti együttműködés fokozását. Tudnunk kell reagálni és alkalmazkodni a társadalmi változásokra, mert csak így bízhatunk idegenforgalmuk sikerében.

 
  
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  Debora Serracchiani (S&D), per iscritto. – Ringrazio l'onorevole Fidanza per il proficuo lavoro svolto.

Il turismo ha un enorme potenziale per il conseguimento di alcuni importanti obiettivi dell'Unione europea, quali lo sviluppo sostenibile, la crescita economica, l'occupazione nonché la coesione socioeconomica. Negli ultimi anni, la crescita occupazionale nel turismo è stata notevolmente superiore rispetto a quella di altri settori.

Infatti, il settore del turismo nell'Unione europea genera più del 4% del PIL, con circa 2 milioni di imprese che danno impiego all'incirca al 4% della forza lavoro totale, circa 8 milioni di posti di lavoro. È chiara, dunque, la necessità di sostenere il settore, anche migliorando la formazione e il riconoscimento delle qualifiche professionali.

A livello europeo, è necessario che l'Unione attui una strategia integrata avendo obiettivi chiari e di alto livello, con misure efficaci e mirate che promuovano l'innovazione e migliorino la qualità dei servizi turistici, garantendo ad esempio una sempre maggiore accessibilità alle persone con mobilità ridotta. Concordo con la creazione di un marchio europeo di qualità e con l'idea di diversificazione del turismo attraverso la promozione culturale, storica e religiosa, e sottolineo il rilievo della promozione turistica attraverso la valorizzazione di personaggi europei che hanno diffuso la cultura europea fuori dal continente.

 
  
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  Joanna Katarzyna Skrzydlewska (PPE), na piśmie. – Panie Przewodniczący, Koleżanki i Koledzy. Sektor turystyczny to bardzo istotna gałąź gospodarki, która generuje wiele miejsc pracy, szczególnie w małych i średnich przedsiębiorstwach. Turystyka jest szansą na rozwój regionów nieuprzemysłowionych i stanowi znaczny wkład do budżetów narodowych państw Unii. W prezentowanym dziś sprawozdaniu jego autor przedstawił wiele ważnych zagadnień, które powinny zostać rozwiązane, aby ułatwić podróżowanie w celach turystycznych. Dzięki temu sektor ten stanie się jeszcze bardziej dochodowy, a cel w postaci promowania Europy i jej dziedzictwa kulturowego zostanie w pełni osiągnięty. Do niezwykle istotnych kwestii należy zintegrowanie działań służących promowaniu i rozwijaniu infrastruktury turystycznej poprzez pogłębioną współpracę na poziomie krajowym, regionalnym i lokalnym oraz współpraca transgraniczna, niezapominając przy tym o koordynowaniu działań wraz z innymi sektorami bezpośrednio powiązanymi. W strefie wirtualnej należy rozszerzyć i zmaksymalizować potencjał portalu www.visiteurope.com oraz zintegrować systemy sprzedaży biletów na różne środki transportu, aby przekraczanie granic - szczególnie transportem kolejowym - nie wiązało się z nadmiernymi utrudnieniami. Dużym udogodnieniem będzie również harmonizacja klasyfikacji ośrodków noclegowych w całej Unii a także promowanie i sprzedaż pakietów wakacyjnych podczas ważnych wydarzeń sportowych i kulturalnych. Nie możemy jednak zapominać o takich wypadkach, jaki miał miejsce w Islandii i o tym, że potrzebujemy opracowanych scenariuszy zarządzania kryzysowego, aby w sytuacjach katastrof naturalnych nie łamano praw turystów-pasażerów.

 
  
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  Artur Zasada (PPE), na piśmie. – Gratuluję posłowi sprawozdawcy - bardzo rzetelnie i kompleksowo odniósł się on do kwestii wzmocnienia pozycji Europy na turystycznej mapie świata. Dokument powstał w sytuacji dość korzystnej - Unia Europejska, pod względem liczby osób przyjeżdżających spoza Wspólnoty, w dalszym ciągu jest najpopularniejszym kierunkiem turystycznym na świecie. Musimy jednak pamiętać, że nawet dominująca pozycja wymaga konsekwentnego umacniania, zwłaszcza w czasie kryzysu.

Moim zdaniem jednym z dobrych pomysłów na wzmocnienie wiodącej pozycji Unii Europejskiej jako najpopularniejszego kierunku turystycznego na świecie jest promowanie wyjazdów do krajów Europy Środkowo-Wschodniej, zwłaszcza w kontekście wprowadzenia znaku dziedzictwa europejskiego. Przez prawie całą drugą połowę XX wieku Europa Środkowo-Wschodnia była wyłączona z normalnego ruchu turystycznego. Biorąc pod uwagę rosnącą konkurencję ze strony innych kierunków turystycznych spoza UE, a także fakt, że przewagi konkurencyjnej nie możemy budować na promowaniu od przeszło półwiecza tych samych miejsc, uważam za niezwykle pożądane otwarcie europejskiej turystyki na kierunek wschodni, w dalszym ciągu mało znany tak w samej Wspólnocie, jak i na świecie.

 
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