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Resoconto integrale delle discussioni
Lunedì 12 dicembre 2011 - Strasburgo Edizione rivista

Diritto all'informazione nei procedimenti penali (discussione)
MPphoto
 

  Raffaele Baldassarre (PPE). - Signor Presidente, gentile Commissaria, onorevoli colleghe e colleghi, nonostante tutti gli Stati membri dell'Unione europea debbano rispettare il diritto dei cittadini a un processo equo, le procedure nazionali in materia d'informazione durante i procedimenti penali variano considerevolmente da paese a paese.

Alcuni Stati prevedono che gli imputati ricevano solo informazioni orali sui propri diritti processuali, altri forniscono informazioni – soprattutto se tecniche – solo per iscritto o su richiesta dell'accusato. Se consideriamo che nell'Unione europea ogni anno vengono avviati più di otto milioni di procedimenti penali, è semplice constatare l'insufficienza di un sistema d'informazione ancora così vario ed eterogeneo.

Condivido quindi il contenuto e gli obiettivi di questa direttiva. Mi riferisco soprattutto alla regola generale che prevede l'obbligo di fornire informazioni all'imputato sui propri diritti processuali prima dell'inizio del procedimento, con particolare riferimento al diritto di essere assistito da un avvocato e di poter usufruire di traduzioni ufficiali se di altra lingua.

Per quanto riguarda la fase successiva all'avvio del procedimento, concordo con i due diritti specifici prescelti: il diritto dell'imputato all'informazione completa sulle accuse a lui rivolte e il suo diritto di accesso al fascicolo della pubblica accusa. Si tratta, infatti, di due condizioni imprescindibili per valutare e contrastare la liceità dell'arresto o della detenzione e per consentire di predisporre la migliore linea difensiva.

Mi congratulo quindi con la Commissaria, con la relatrice e i relatori ombra per il lavoro svolto durante i triloghi informali che hanno portato all'approvazione di misure che permetteranno la diffusione e lo sviluppo omogenei dei diritti fondamentali, quali il diritto alla difesa e il diritto a un processo equo.

 
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