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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 11 dicembre 2012 - Strasburgo Edizione rivista

Istituzione di una tutela brevettuale unitaria - Tutela brevettuale unitaria - Ordinamento giurisdizionale per le controversie brevettuali (discussione)
MPphoto
 

  Sergio Gaetano Cofferati, a nome del gruppo S&D. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, siamo arrivati ad un passo da un risultato importante. Questo risultato è ancor più importante se consideriamo il rischio, più volte paventato negli ultimi mesi, di un fallimento nella fase conclusiva della proposta della Commissione. Occorre dare atto, e lo faccio volentieri, al Commissario Barnier di aver portato a compimento una misura che è in discussione, come è stato ricordato, fin dal 1957, e di aver permesso e aiutato a risolvere alcune delicate questioni giuridiche.

La creazione di una tutela brevettuale uniforme all'interno dell'Unione ha un'importanza cruciale per il rilancio dell'economia europea, per la sua crescita, per lo sviluppo dell'innovazione e per il completamento del mercato interno. È forte la nostra soddisfazione anche per la capacità negoziale del Parlamento che nei triloghi informali ha ottenuto importanti risultati, tra i quali misure atte a favorire una maggiore integrazione delle piccole e medie imprese, che sono tanto importanti per il nostro sistema produttivo, nel mercato brevettuale europeo, e nel sostenere in particolare i costi di traduzione per le lingue supplementari a inglese, francese e tedesco.

Proprio la questione linguistica è stata oggetto di numerose speculazioni e strumentalizzazioni, anche in questi giorni, speculazioni che tendono a confondere il risultato complessivo e generale del pacchetto che stiamo per approvare e che soprattutto nascondono le importanti misure introdotte a protezione delle imprese dei paesi linguisticamente non rappresentati dal sistema trilinguistico.

Mi pare importante sottolineare un punto giuridico rilevante dell'accordo raggiunto. All'indomani del Consiglio europeo di luglio il Parlamento ha deciso di sospendere il voto sul pacchetto di proposte e ha espresso la propria indignazione verso l'atteggiamento intollerabile del Consiglio. Al contempo il Parlamento ha preso due decisioni politiche: non trasformare la questione in una battaglia interistituzionale e ricercare una soluzione nel rispetto del trattato. Dopo cinque mesi di consultazioni e di confronti si è giunti a una proposta di compromesso che accoglie il requisito formale posto dalla base giuridica, ovvero disposizioni che concedono una protezione uniforme al diritto di proprietà intellettuale.

Il compromesso sblocca ogni dubbio in merito all'effettiva introduzione del sistema europeo dei brevetti, ma occorre ricordare come l'intromissione del Consiglio europeo nel processo legislativo, come è avvenuto lo scorso semestre, costituisca un pericoloso precedente per il processo di legiferazione dell'Unione europea. C'è da augurarsi che non capiti più in futuro.

Io credo che siamo arrivati davvero a una conclusione possibile che rispetta i quattro obiettivi che ci eravamo posti: minori costi, una maggior protezione, una burocrazia più leggera e una certezza legale. Il nostro sistema produttivo ha bisogno di un incentivo di questa natura e dunque da qui verranno spinte propulsive importanti per tutto il nostro sistema.

 
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