Energie rinnovabili nel mercato interno dell'energia europeo (discussione)
Oreste Rossi (EFD). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, le fonti di energia rinnovabili, insieme a misure di efficienza energetica e ad infrastrutture flessibili e intelligenti costituiscono le cosiddette opzioni "senza rimpianti" individuate dalla Commissione. In futuro esse rappresenteranno una quota sempre maggiore dell'approvvigionamento energetico.
Purtroppo però, spingere sulle energie rinnovabili senza realizzare il mercato unico dell'energia, in modo da garantire una distribuzione più equa ed omogenea delle fonti di energia comporta solo un aumento dei costi. La stessa Commissione prevede un aumento della bolletta energetica per un'utenza domestica tipo del +16% al 2030.
Oggi un'impresa italiana paga l'energia il 130% in più di un'impresa francese e l'80% in più di un'impresa tedesca. Tale situazione è inaccettabile, in quanto si tratta palesemente di concorrenza sleale fra paesi della stessa Unione. Senza un mercato unico dell'energia diventa troppo oneroso favorire le energie rinnovabili, se non con fortissimi incentivi pubblici che sono poi pagati dai cittadini.