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 Testo integrale 
Procedura : 2012/2295(INI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A7-0201/2013

Testi presentati :

A7-0201/2013

Discussioni :

PV 01/07/2013 - 23
CRE 01/07/2013 - 23

Votazioni :

PV 02/07/2013 - 9.15

Testi approvati :

P7_TA(2013)0302

Resoconto integrale delle discussioni
Lunedì 1 luglio 2013 - Strasburgo Edizione rivista

23. Innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa (breve presentazione)
Video degli interventi
Processo verbale
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  Der Präsident. - Als nächster Punkt der Tagesordnung folgt die Aussprache über den Bericht von Paolo Bartolozzi im Namen des Ausschusses für Umweltfragen, öffentliche Gesundheit und Lebensmittelsicherheit über Innovation für nachhaltiges Wachstum: eine Bioökonomie für Europa (COM(2012)0060[nbsp ]–[nbsp ]2012/2295(INI)) (A7-0201/2013).

 
  
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  Paolo Bartolozzi, relatore. - Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel febbraio[nbsp ]2012 la Commissione europea ha presentato la sua comunicazione su una bioeconomia per l'Europa, dove proponeva di avanzare verso un uso maggiore e più sostenibile delle risorse rinnovabili e auspicava il passaggio da una società basata sulle risorse fossili ad una società basata sulle risorse biologiche, con il sostegno di ricerca e innovazione.

A poco più di un anno di distanza dall'adozione di tale comunicazione, il Parlamento ha elaborato la propria relazione di iniziativa, accogliendo molte di quelle istanze per poi potenziarle e approfondirle. In questo senso il testo che ci apprestiamo a votare domani in questa sessione – riflesso dell'approvazione unanime della commissione ENVI – rivolge un chiaro messaggio alla Commissione in vista della presentazione da parte della stessa di una prossima proposta legislativa in tema di bioeconomia.

Sono convinto infatti che la bioeconomia abbia in sé un grandissimo potenziale. Considerando tutte le grandi sfide che l'Unione europea si troverà a dover affrontare, la bioeconomia può essere, da un lato, la risposta alle dipendenze dai combustibili fossili e la strada da intraprendere verso una crescita intelligente; dall'altro, in un'ottica di più lungo periodo, anche la risposta alla sicurezza alimentare, alla riduzione dell'impatto ambientale, al riciclaggio di rifiuti, all'uso sostenibile ed efficiente delle risorse e all'incremento dell'occupazione.

In quest'ottica, la bioeconomia potrebbe inoltre offrire un contributo importante contro il processo di deindustrializzazione che oggi affligge l'Europa, invertirne il corso e rilanciare un nuovo modello europeo di industrializzazione, tramite il quale favorire la creazione di nuove catene di valori e arginare i fenomeni di abbandono dei siti industriali nonché sostenere lo sviluppo economico e sociale con un ritorno, in termini occupazionali, estremamente alto.

Per permettere il pieno dispiegamento di questo potenziale, è necessario sviluppare un approccio onnicomprensivo e guardare al modello della bioeconomia come alla sintesi nella quale si realizzi l'incontro sinergico tra le politiche europee per l'agricoltura, l'industria e l'ambiente, la ricerca e l'innovazione e tra i diversi livelli decisionali – da quello comunitario a quello regionale e locale – in modo tale da realizzare un contesto armonico e coordinato nel quale sia possibile un continuo scambio di conoscenze, competenze, informazioni e know-how.

Allo stesso tempo, sarà importante garantire e sviluppare programmi di ricerca e innovazione interconnessi e coerenti, prevedere strumenti di sostegno agli investimenti industriali e assicurare che i risultati raggiunti abbiamo il massimo impatto sulla società e siano perfettamente compresi dai cittadini europei.

In questo contesto, anche le nuove forme di partenariato in grado di coinvolgere in contributo congiunto gli enti pubblici e privati possono concorrere fortemente alla ripresa economica e allo sviluppo sostenibile soprattutto nell'attuale contesto di crisi. Far leva sugli investimenti privati attraverso la creazione di un partenariato pubblico-privato dedicato alle bioindustrie permetterebbe infatti di sostenere e favorire lo sviluppo di nuovi prodotti e realizzarne il fondamentale ed effettivo trasferimento sul mercato, limitando il rischio che condizioni più favorevoli incentivino la migrazione di eccellenze e di progetti innovativi fuori dall'Europa.

Il modello della bioeconomia sviluppato all'interno di tale strategia – ne sono certo – non solo permetterà di risolvere le cronicità contingenti, ma sul più lungo periodo potrà porre in essere modelli di produzione, consumo, sviluppo e stili di vita più sostenibili ed efficienti riattivando il processo di crescita europea.

 
  
 

Catch-the-eye-Verfahren

 
  
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  Angelika Werthmann (ALDE). - Herr Präsident, Kolleginnen und Kollegen! Europa sieht sich in Zukunft vor konstanten und zahlreichen Herausforderungen, denn unsere Weltbevölkerung wächst ja schließlich ständig. Wir sehen einem Anstieg der Lebensmittel- und Energienachfrage entgegen. Es gilt jedoch auch, die weltweite Knappheit an natürlichen Ressourcen zu reflektieren. Für uns in Europa bedeutet dies, nachhaltige Optionen zu finden. Eine dieser Möglichkeiten ist definitiv die Bioökonomie. Sie fördert Nachhaltigkeit und stellt ländliche Entwicklungen, die Treibhausgase reduzieren, sicher. Ich teile die Ansicht des Berichterstatters, dass in diesem Bereich noch wesentlich mehr getan werden muss, um weitere Fortschritte erzielen zu können. Vor allem möchte ich hervorheben, dass Europa auch einen Platz in der Spitzenforschung und in der Innovation hat und alles getan werden muss, um eine eventuelle Abwanderung zu verhindern und vor allem zu vermindern.

 
  
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  Sari Essayah (PPE). - Arvoisa puhemies, esittelijä tuo hyvin selkeästi esille sen, että biotalousala tarvitsee selkeän strategian ja vakaat sääntelypuitteet. Tällä hetkellä tuntuu siltä, että komissiossa tehdään maatalous-, teollisuus-, energia- ja ympäristöpolitiikkaa lähestulkoon täysin toisistaan tietämättä. Myöskin eri jäsenvaltioiden tukitoimenpiteet, muun muassa bioenergian tuottamiseksi ja teollisuuden tukemiseksi uusiutuvan energian alalla, ovat myös melkoinen tilkkutäkki. Kuitenkin biotalous voisi olla EU:lle tulevaisuudessa kannattava investointi, niin ruokaturvan kuin myöskin energiateollisuuden alalla.

Erityisesti haluaisin vielä nostaa esille tämän huolen, mikä tässä kehitysyhteistyövaliokunnan lausunnossa tuodaan esille, eli sen, että biotalous ei tulevaisuudessa saa heikentää kehitysmaiden elintarviketurvaa, eikä myöskään sitä, että viljelymaata aletaan käyttää muuhun kuin ravinnon tuotantoon.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL). - Senhor Presidente, num quadro de inexorável e progressiva escassez de recursos e de crescente acumulação nociva no ambiente dos subprodutos resultantes do seu consumo, a eficiência do uso de recursos e a valorização e tratamento de resíduos são indiscutivelmente domínios prioritários para a intensificação dos esforços de investigação e desenvolvimento. Mais do que um meio para a mera valorização de ideias inovadoras suscetíveis de serem transformadas em produtos e serviços a lançar no mercado, o esforço de investimento nestes domínios constitui um meio necessário para responder a problemas e desafios com que a humanidade hoje se confronta. A inovação deve constituir um elemento-chave das políticas públicas em áreas como o ambiente, a água, a energia, a agricultura, os transportes e outras, mas não podemos esquecer que, em muitos países, e muito especialmente nos países alvo de intervenção da União Europeia e do FMI, a limitação, e mesmo a destruição, da capacidade técnica e científica que decorre das políticas ditas de austeridade comprometem irremediavelmente os investimentos neste e noutros domínios.

 
  
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  Franco Bonanini (NI). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, apprezzo la relazione dell'on. Bartolozzi perché, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, investire con decisione nella direzione della bioeconomia acquista una valenza ulteriore.

È necessario dunque che l'Unione europea investa anche finanziariamente, ad esempio attraverso il nuovo programma Orizzonte[nbsp ]2020, per fornire gli strumenti adeguati in vista di una progressiva trasformazione dell'economia nel segno dell'innovazione.

Vorrei in particolare sottolineare il forte accento posto dalla relazione sull'importanza della dimensione regionale e locale della bioeconomia, quale strumento per assicurare uno sviluppo sostenibile, rispettoso e inclusivo delle realtà locali e quale mezzo per assicurare in particolar modo la qualità e la sicurezza della catena alimentare, con particolare riferimento alla valorizzazione. Mi permetto di suggerire al relatore che a pagina[nbsp ]6 aggiungerei oltre alla promozione anche la tutela legislativa delle produzioni locali.

 
  
 

(Ende des Catch-the-eye-Verfahrens)

 
  
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  Máire Geoghegan-Quinn, Member of the Commission. - Mr President, I wish to thank the rapporteur, Mr Bartolozzi, for his comprehensive proposal and for Parliament’s strong support for the bioeconomy strategy and action plan. We fully endorse the view that a modern, well-functioning bioeconomy is a prerequisite for achieving the objectives of the Europe 2020 Strategy.

Like Parliament, the Commission sees in the bioeconomy a convergence of opportunities and objectives: a smart use of our biological resources from land and seas; a low-carbon, resource-efficient economy; a reindustrialisation of Europe based on innovation and the latest scientific knowledge; food security for all; and the development of new jobs and new sources of economic growth, not least in rural and maritime regions. All these aspects are especially relevant in the context of the economic difficulties currently facing Europe.

Since the adoption of the bioeconomy strategy and action plan in early 2012, considerable progress has been made. The bioeconomy is still developing, so one of our important objectives has been to establish a Bioeconomy Observatory, to provide policy-makers, primary producers, industry and other stakeholders with authoritative, up-to-date information about relevant research, policy, and market developments.

This is the first time in the world that an observatory of this kind has been set up. It will require the positive engagement of many different organisations to make this initiative a success. The Commission’s Joint Research Centre is already working hard to get the observatory up and running and producing results.

We have also committed to establish a Bioeconomy Panel, to facilitate discussion, joint actions and exchange of experience between different stakeholder groups: researchers, producers, industry, civil society, and public administrations at regional, national and EU level.

The 30 members of the panel have been selected, and the first meeting is scheduled to take place in September. I am pleased to confirm our invitation to Parliament to nominate an observer to this Bioeconomy Panel. This will help to further consolidate the alignment between our two institutions on issues related to the bioeconomy.

In February this year we organised, together with the Irish Presidency, the second annual European stakeholders’ conference on the bioeconomy, bringing together over 500 people representing a wide variety of different interests related to the bioeconomy.

We are grateful to MEPs Paolo Bartolozzi and Mairead McGuinness for the valuable contributions that they made to this event. Many of the conclusions of the conference are echoed in the report that you are debating today, such as the need for a coherent, coordinated policy; the need for investments in skills and training; and, the need for transparent and inclusive dialogue to ensure that the bioeconomy is built on broad-based public support. We look forward to working with the Italian Presidency of the EU in organising the next conference in the second half of 2014.

As you all know, just last week the European Parliament and Council, together with the Commission, reached political agreement on Horizon 2020 – the next funding programme for research, innovation and science. Let me assure you that within Horizon 2020 there will be a substantial budget for bioeconomy-related research and innovation.

This will include a significant proportion of funding for a new Public- Private Partnership (PPP) on bio-based industries. The Commission very much appreciates the clear support that the Parliament report gives to this PPP and to the bioeconomy research budget as a whole. This PPP in particular will help to finance pilot and demonstration activities of the kind that the draft resolution calls for.

Finally, I would like to underline that the Commission is very pleased that the draft resolution repeats the call to EU Member States to develop their own national and regional bioeconomy strategies. I could not agree more. While there is much we can and will do at an EU level, the bioeconomy will only realise its full potential if actors at national and regional level understand the opportunities that this presents for them and put in place the appropriate policies, funding, and governance mechanisms.

 
  
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  Der Präsident. − Die Aussprache ist geschlossen.

Die Abstimmung findet am Dienstag, 2.[nbsp ]Juli 2013, um 12.00[nbsp ]Uhr statt.

Schriftliche Erklärungen (Artikel 149 GO)

 
  
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  Jolanta Emilia Hibner (PPE), na piśmie. Stale rosnąca liczba ludności na świecie, gwałtowny wzrost zapotrzebowania na żywność i energię oraz niewielka ilość światowych zasobów naturalnych sprawiają, że należy szukać nowych rozwiązań systemowych. Jednym z nich jest z pewnością biogospodarka, która promując ideę zrównoważenia, może przyczynić się do rozwoju obszarów wiejskich, zapewnić trwały i inteligentny wzrost gospodarczy oraz bezpieczeństwo żywnościowe i podwyższenie poziomu zatrudnienia. Inne przewidywane korzyści to wprowadzenie dzięki innowacjom przemysłowym cykli produkcyjnych, bardziej przyjaznych środowisku.

Na uznanie zasługuje fakt, że dzięki biogospodarce promowane będą badania, innowacje i umiejętności oraz poprawi się synergia polityczna oraz rozwój rynków i konkurencyjność. Aby osiągnąć spodziewane efekty, należy postawić na harmonizację polityki rolnej, przemysłowej i środowiskowej w powiązaniu z badaniami i innowacyjnością. Niezbędne jest również promowanie partnerstwa publiczno-prywatnego funkcjonującego w dziedzinie przemysłu i opartego na biotechnologii, które mogłoby stanowić wsparcie dla realizacji nowych projektów, umożliwić opracowanie innowacyjnych produktów oraz przyczynić się do ich rzeczywistego wprowadzenia na rynek. Biogospodarka pojmowana w sposób efektywny to niezwykle skuteczne narzędzie kreowania zrównoważonego wzrostu i zwiększenia aktywności społecznych przy jednoczesnym zmniejszonym oddziaływaniu na środowisko naturalne.

 
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